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Calcio di inizio per Konica Minolta: sponsorizzazione della Serie A

Nel panorama sempre più competitivo della sponsorizzazione sportiva, Konica Minolta ha deciso di fare un passo in avanti, rafforzando la propria presenza in Italia. La multinazionale giapponese ha avviato una partnership innovativa con il calcio italiano, sponsorizzando i campi della Serie A per l’intero girone di ritorno del campionato 2024-2025. Un’iniziativa che avrà un forte impatto visivo a livello nazionale, con l’obiettivo di accrescere la visibilità del marchio.

A partire dall’11 gennaio, e fino alla fine della stagione calcistica, il logo di Konica Minolta sarà visibile su tutte le animazioni LED a bordo campo durante le partite casalinghe delle seguenti squadre di Serie A: Como Calcio 1907, Genoa CFC, Hellas Verona, Torino FC e Udinese Calcio. Questi club sono il palcoscenico ideale per un brand che punta a consolidare la propria immagine in Italia, Paese di grande tradizione calcistica.

L’iniziativa è partita con un programma ricco di emozioni: sabato 11 gennaio sono andate in scena le prime partite con l’Udinese che ha ospitato l’Atalanta, seguita dalla sfida tra Torino e Juventus. Domenica 12 gennaio il Genoa ha affrontato il Parma, un altro match di rilievo che ha visto il logo di Konica Minolta accanto ai momenti più emozionanti del calcio italiano.

Konica Minolta, un messaggio di innovazione

Questa sponsorizzazione non è solo un’occasione di visibilità, ma anche un segno di impegno verso l’innovazione e il supporto delle realtà sportive, promuovendo un’interazione più diretta con i tifosi e i clienti. L’obiettivo di Konica Minolta è chiaro: portare la propria identità e il proprio messaggio in uno dei contesti più seguiti d’Italia, come quello del calcio di Serie A, facendo leva sull’efficacia della visibilità digitale in tempo reale.

Konica Minolta, attraverso questa iniziativa, intende anche ribadire il proprio legame con il mondo dello sport, una piattaforma che non solo veicola emozioni, ma è anche un canale efficace per comunicare con una vasta audience. La sponsorizzazione a bordo campo, infatti, è uno degli strumenti di marketing più potenti per raggiungere milioni di telespettatori, tifosi e appassionati.

Gruppo Mag Data, pellicole da film

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Il film protettivo recita un ruolo da protagonista nei processi di nobilitazione della carta stampata grazie alla sua capacità di esaltare la comunicazione visiva.

Il film protettivo ha una duplice funzione: da un lato, protegge la stampa da graffi, macchie e deterioramenti; dall’altro, ne esalta il design e la comunicazione visiva. In un mercato sempre più competitivo, dove l’attenzione del consumatore è limitata e la scelta di prodotti è vasta, il primo impatto visivo è fondamentale. L’uso di un film protettivo adeguato può fare la differenza tra un prodotto che attira l’attenzione e uno che viene facilmente ignorato.

Il film protettivo è un elemento importante nei processi di nobilitazione quali l’Hot Stamping (stampa a caldo), il ColdFoiling ed il Digital Foiling. Conferisce struttura allo stampato, lo protegge e può aggiungere effetti tattili e visivi molto particolari, che esaltano il foil trasparente o metallizzato applicato successivamente. Pensiamo alla bellezza di un logo dorato in rilevo applicato su una stampa scura protetta da un film vellutato.

Il film protettivo può così essere un importante co-protagonista nella creazione di valore aggiunto quando combinato con i Foil. Ma può anche essere unico protagonista, soprattutto se combinato con una grafica accattivante a cui darà ancor più valore.

Nella gamma del Gruppo Mag Data troviamo più di 100 diverse tipologie di film, progettati con attenzione per soddisfare le diverse esigenze dei settori di mercato cui si rivolgono. Dal vitivinicolo alla cosmesi, dalla profumeria all’alta gastronomia, dalla gioielleria alla pelletteria: ogni scatola, ogni brochure, ogni materiale di comunicazione può essere esaltato e personalizzato per renderlo unico.

Varietà di film protettivi

Esistono molteplici varianti di film protettivi, ciascuna con caratteristiche specifiche che ne influenzano il comportamento e l’aspetto. Tra queste, le finiture “soft” vellutate come quelle della gamma Mag Data Temptation offrono una sensazione tattilmente accattivante, creando un effetto di lusso e calore. La superficie vellutata è spesso utilizzata in prodotti editoriali come copertine di cataloghi o libri oppure per realizzare packaging di pregio, dove il tatto diventa parte integrante dell’esperienza.

Al contrario, i film goffrati come Mag Data Rough Touch e Sandy possono conferire un aspetto più dinamico e tridimensionale alla superficie, attirando l’occhio del consumatore. Questa finitura è ideale, per esempio, per packaging di prodotti tecnologici di alta gamma, dove l’elemento visivo è fondamentale per comunicare il valore del prodotto.

Effetti speciali: legno, pelle e tela

I film protettivi non si limitano a migliorare la protezione; possono anche riprodurre texture e finiture particolari, come legno, pelle o tela. Questi effetti speciali sono in grado di evocare sensazioni e atmosfere diverse, trasformando un semplice prodotto cartaceo in un oggetto desiderabile. Ad esempio, un effetto legno può dare un’immediata impressione di calore e naturalezza, rendendo il prodotto ideale per un target ecologico o artigianale. Mag Data Pure Line, Pure Leather e Pure Wood sono i film protagonisti di questa “trasformazione della carta”

Nobilitazione attraverso il colore

Alcuni film protettivi possono anche avere finiture dorate o argentate, capaci di catturare la luce in modi unici e straordinari. Queste nobilitazioni conferiscono un tocco di eleganza e raffinatezza, adatte per occasioni speciali come inviti, biglietti di auguri e packaging di prodotti di lusso. L’uso di queste finiture non solo attira l’attenzione, ma comunica anche un messaggio di esclusività e prestigio. Mag Data Golden Light e Silver Light sono film in grado di ispirare la creatività dei designer.

L’aspetto ecologico

Con l’aumento della consapevolezza ambientale, l’industria della carta ha dovuto adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Molti film protettivi oggi sono realizzati sulla base di criteri di sostenibilità, come i film a basso spessore che limitano la quantità di polimero utilizzato, oppure i film a base di biomateriali o di resine riciclate. L’utilizzo di film sostenibili non solo protegge il prodotto, ma contribuisce anche a una percezione positiva del brand da parte dei consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità.

La nobilitazione come strategia di marketing

In un contesto di marketing, la nobilitazione attraverso film protettivi diventa una strategia efficace per differenziare un prodotto dalla concorrenza. Investire nella qualità e nell’estetica del packaging può risultare determinante per le vendite. Inoltre il film sottostante le vernici trasparenti o metallizzate dona ancora più corpo e lucentezza alle stesse, preservando inoltre il prodotto finito dall’usura e dalle abrasioni. L’attrattiva visiva, amplificata dai film protettivi, può influenzare le decisioni d’acquisto e la percezione del brand.

Un evidente valore aggiunto

Insomma, l’importanza del film protettivo nei processi di nobilitazione della carta stampata è evidente sotto molti aspetti. Non solo fornisce una protezione essenziale, ma arricchisce anche l’aspetto estetico e tattile dei prodotti, contribuendo a creare esperienze memorabili per il consumatore. Le varie finiture, dal vellutato al goffrato, fino agli effetti speciali come legno e pelle, non sono solo aggiunte decorative; diventano strumenti chiave nella comunicazione del valore e dell’unicità di un prodotto.

Nel panorama attuale, in cui l’estetica e la funzionalità sono sempre più interconnesse, i film protettivi si confermano come una forma di nobilitazione che, se utilizzata con creatività e attenzione, può trasformare ogni prodotto cartaceo in un oggetto desiderabile, capace di raccontare una storia e di catturare l’immaginazione di chi lo osserva.

Al servizio del cliente

Insieme alle sue soluzioni, Mag Data assicura inoltre l’importante eliminazione dei rischi normalmente connessi all’operazione di fornitura, quali la scarsa disponibilità di prodotto sul mercato, i ritardi nelle consegne, la mancata conformità della qualità dei materiali. Grazie all’esperienza maturata negli anni, Mag Data è in grado di fornire pareri tecnici e suggerimenti per la risoluzione delle varie problematiche prospettate dalla propria clientela.

Altra componente di servizio caratterizzante la sua offerta è lo stoccaggio basato sui consumi statistici dell’acquirente. Per una maggiore rispondenza alle preferenze del compratore i prodotti possono essere modificati mediante moderni impianti per il taglio e la confezione. Un ampio magazzino che permette di mantenere volumi di scorte particolarmente elevati e l’investimento in attrezzature tecnologicamente avanzate costituiscono ulteriori punti di forza.

Heidelberg: innovazione, automazione e sostenibilità per un 2025 da protagonista

Trainato dall’ottimo risconto a drupa, Heidelberg ha chiuso il 2024 con soddisfazione e si prepara a un importante appuntamento.

Per il mondo della stampa, il tradizionale bilancio di fine anno è qualcosa di più di una formalità. Si arriva infatti alla fine di dodici mesi particolarmente intensi, dove all’atteso ritorno di drupa si aggiungono i risultati degli investimenti.

«I duecentomila contatti certificati di drupa confermano la bontà del nostro operato – osserva Mauro Antonini, sales & marketing director vice president of the board di Heidelberg -. Un bilancio positivo su tutte le aree, con contratti conclusi sul posto e grande attenzione su tutta la linea, dalla prestampa alla finitura, oltre a alla parte di automazione».

Dopo la digitalizzazione, spazio all’automazione

Un’area in rapida crescita sia per offerta sia per la richiesta da parte delle aziende impegnate nei grossi formati e alti volumi, per le evidenti e importanti ripercussioni su produttività e precisione nei lavori. La soddisfazione dell’azienda tedesca per l’anno al termine però, è a tutto campo.

«Siamo riusciti a fare un ottimo lavoro anche su Gallus, guidando la trasformazione digitale del mercato nel settore delle etichette – prosegue Antonini -. La qualità di stampa nel mondo è molto apprezzata, grazie anche all’affidabilità di Prinect per gestire l’intero flusso di lavoro».

L’attenzione al digitale ha inoltre portato a completare la serie di partnership per coprire le diverse fasce di mercato. A quella con Ricoh per le misure più piccole e le tirature inferiori, per arrivare all’accordo con Canon sui sistemi a maggiore produttività, passando più di recente dal lavoro svolto con Fujifilm per coprire lo spazio produttivo 50×70.

Concentrati su consulenza e assistenza

La filiale locale di una grande azienda non deve occuparsi solo di vendite. Buona parte del personale infatti, è dedicato alla consulenza e all’assistenza. Aspetti dove la digitalizzazione mostra i suoi pieni vantaggi. «Ormai tutte le nostre macchine possono essere controllata a distanza – sottolinea Antonini -. Questo è utile prima di tutto negli interventi, ma sempre più spesso anche nelle analisi».

Industria 4.0 è infatti diventata ormai la regola. Poter raccogliere e analizzare i dati operativi per conto del cliente, significa anticipare interventi di manutenzione prima del verificarsi di un guasto, e programmali meglio, ma anche gestire l’approvvigionamento dei consumabili.

«Il cliente è collegato direttamente a un portale con un’area riservata dove può effettuare riordini, e tenere la tracciabilità. Opera in totale autonomia, e può avere assistenza e consulenze personalizzate».

Diverso invece il discorso per quanto riguarda il passo successivo, Industria 5.0. Nonostante tempi e normative non si possano certo considerare alleate, qualcosa inizia finalmente a muoversi anche sotto questo punto di vista. Farsi trovare pronti è adesso un vantaggio. «Garantiamo già da tempo la tracciabilità totale dei consumi con strumenti dedicati. Durante la stampa, si può vedere il consumo istantaneo riferito alla singola commessa, organizzato per migliaia di stampe. È esattamente uno dei requisiti».

Così come una riprogettazione mirata ha portato a una riduzione del 40% nel consumo di energia nella fase di uscita dei lavori, quella più onerosa legata all’asciugatura dei supporti. Dal canto suo, Heidelberg ha lavorato in collaborazione con l’Università di Stoccarda per quantificare le emissioni prodotte da ogni possibile configurazione delle proprie macchine e compensare con un intervento di piantumazione. Infine, aspetto da non sottovalutare, la propria fonderia lavora ormai al 100% con energie rinnovabili. Nella stessa sede italiana prossimamente sarà installato un impianto fotovoltaico.

Sarà un 2025 da ricordare

Un’ottima conferma della soddisfazione per gli obiettivi raggiunti nel 2024, è l’intenzione di proseguire lungo la stessa strada. Integrazione e robotica saranno le linee guida anche per il prossimo anno, con l’intento di aumentare la velocità produttiva intervenendo dove possibile per ridurne i costi. Inoltre, sempre grande attenzione a consulenza e assistenza, fondamentali per conquistare nuovi clienti e soprattutto per fidelizzare quelli esistetti.

«La ripresa dei nostri clienti è naturalmente anche la nostra. Abbiamo ricavato buoni risultati dalla decisione di guardare di più a mercati specifici, come il mondo del lusso. Il territorio ha bisogno di tecnologia. Chi ha investito di recente, ora sente il bisogno di maggiore armonia, mentre tanti si trovano a dover fare i conti con macchinari ormai troppo vecchi».

Guardando in casa però, il vero motivo portante del 2025 per Heidelberg sarà un altro. «Compiamo 175 anni, un traguardo molto importante per noi – conclude Mauro Antonini -. La ricorrenza precisa cade a giugno, e svilupperemo una lunga serie di attività e iniziative. Tra le prime, la Casa della stampa, qualcosa più di uno show room. Un luogo dove il cliente possa venire con i propri materiali per eseguire i propri lavori su macchine configurate come se le avesse in casa».

Rubbettino Print, dall’offset al grande formato

Rubbettino Print da 50 anni sul mercato italiano è una importante realtà tipografica, cartotecnica e editoriale. Un’azienda a ciclo completo, in grado di realizzare qualsiasi stampato e di curarne, al suo interno, tutte le fasi produttive; progettazione, impaginazione, stampa, allestimento, legatoria, cartotecnica di piccolo e grande formato. L’azienda calabrese utilizza tecnologie d’avanguardia sia in offest sia in digitale abbinando la professionalità dei tecnici, realizzando materiali pubblicitari, packaging per piccole e grandi aziende italiane e multinazionali; stampa riviste e pubblicazioni tecniche per Enti pubblici, libri per vari editori e oltre 300 pubblicazioni all’anno della casa Editrice Rubbettino.

Rubbettino Print ha dedicato un intero reparto alla stampa di grande formato per realizzare espositori pubblicitari, arredamenti fieristici e museali, cartellonistica, segnaletiche indoor e outdoor, vetrofanie, personalizzazione di punti vendita, di eventi culturali, ecc.

Le richieste dei clienti spaziano tra le innumerevoli tipologie di supporti: carta, cartone microonda, cartone alveolare, PVC, allumino, legno, vetro, e di recente sono richiesta anche stampe su substrati specifici per le carte da parati (wallpaper). Le tecnologie utilizzate per il grande formato consentono di stampare e personalizzare qualsiasi tipo di supporto in quadricromia e anche con colori “spot” quali il bianco coprente e la vernice trasparente. Le tecnologie di stampa lavorano in piano se si utilizzano supporti rigidi e “roll to roll” su quelli flessibili. Completata la stampa, un plotter da taglio consente di finalizzare le lavorazioni in maniera estremamente precisa. Le tipologie di file che Rubbettino preferisce utilizzare per ottenere la migliore qualità abbinando le specifiche risoluzioni possono variare da 100 a 300 dpi, sono in formato PDF 1.6 scala 1:1 o in proporzione idealmente in RGB. Se il file non è bilanciato cromaticamente i tecnici intervengono per ottimizzare la quantità di inchiostri non solo per gestire il consumo ma per una stampa con migliori dettagli e di conseguenza una resa ottimale dello stampato a vantaggio di un ridotto impatto ecologico.

Rossetti Group, l’arte di stampare per l’arte

Rossetti Group è una gemma nel mondo della stampa digitale di grande formato, con una storia affascinante che inizia nel lontano 1992. Una squadra di artigiani moderni, con un occhio attento ai dettagli e un cuore pieno di creatività. Questo è il team della Rossetti Group. La continua ricerca dell’eccellenza tecnologica ha permesso all’azienda di sviluppare applicazioni artistiche e scenografiche di altissimo livello, diventando un punto di riferimento nel mondo teatrale, museale e degli allestimenti e decorazioni d’interni. L’approccio dell’azienda è come quello di un sarto su misura: ogni progetto è pensato e realizzato per soddisfare le specifiche esigenze dei clienti. Questo si traduce in soluzioni mai banali e spesso esclusive, frutto di una combinazione magistrale di materiali, tecnologie e competenze. Nel mondo teatrale, la Rossetti Group è conosciuta per creare scenografie che lasciano il pubblico a bocca aperta. Nei musei, le loro installazioni non sono solo espositive ma esperienziali, valorizzando le opere e creando ambienti che catturano l’immaginazione. Anche nel settore delle decorazioni d’interni, l’azienda trasforma gli spazi con un tocco di eleganza e raffinatezza che fa la differenza. Il segreto del successo è un team di esperti qualificati che oltre all’utilizzo di tecnologie di stampa ha anche competenze tecniche nell’utilizzo degli strumenti per linearizzare le macchine, realizzare i profili ICC e per la misura del colore. Con decenni di esperienza alle spalle e una costante spinta all’innovazione, sono il partner ideale per chi cerca qualità, creatività e affidabilità. Ogni progetto realizzato è una dimostrazione di come l’arte e la tecnologia possano fondersi per creare soluzioni uniche e di grande valore. La capacità di interpretare e realizzare le visioni dei clienti, unita al bagaglio tecnico, ha permesso all’azienda di costruirsi una solida reputazione e di essere richiesta nel settore.

Il flusso Xerox trasforma il digitale in opportunità

La stampa digitale sta ridefinendo le regole del settore, ma per sfruttarne appieno le potenzialità è fondamentale integrarla in flussi di lavoro e competenze più ampie. Xerox affronta questa sfida con soluzioni innovative, trasformando le necessità in opportunità.

Xerox, la sfida della trasformazione digitale

La digitalizzazione non è più solo una scelta strategica, ma una necessità, soprattutto nel settore della stampa. Le aziende affrontano sfide legate alla catena di approvvigionamento e all’aumento dei costi dei materiali, cercando al contempo efficienza e ottimizzazione. Secondo Stefano Torsello, production marketing manager di Xerox, la chiave risiede nell’integrazione dei flussi di lavoro e nell’automazione, grazie all’intelligenza artificiale e all’analisi dei dati.

Oggi non basta vendere una stampante: è essenziale offrire soluzioni che ottimizzino i processi, eliminando colli di bottiglia, sprechi e tempi morti. Questo si ottiene combinando tecnologie tradizionali e digitali, accompagnando il cliente verso un servizio personalizzato.

Soluzioni integrate per nuovi traguardi con Xerox

Xerox ha innovato il proprio approccio, proponendo macchinari affiancati da software capaci di gestire l’intero flusso di lavoro. Soluzioni come Xerox Genesis, un programma completo per stampatori e graphic designer, mettono a disposizione corsi, strumenti di calcolo e modelli per promuovere la stampa avanzata a sei colori con modelli come Iridesse, PrimeLink e Versant.

Queste tecnologie permettono di trattare supporti diversi e di offrire progetti distintivi, non più limitati al semplice numero di colori stampabili. La recente PrimeLink, ad esempio, combina personalizzazione, prestazioni elevate e integrazione con flussi di prestampa e finitura, garantendo efficienza e riduzione degli errori, ideali per il settore Web-to-print.

Automazione e intelligenza artificiale al servizio della stampa

Il software gioca un ruolo cruciale. FreeFlow Vision di Xerox è un pannello di controllo digitale che monitora parametri di produzione e KPI, migliorando l’efficienza grazie a report personalizzati. Compatibile anche con dispositivi di terzi, consente una gestione centralizzata dell’intero parco macchine.

L’intelligenza artificiale consente inoltre di automatizzare configurazioni complesse. Ad esempio, scansionando un codice a barre, la stampante si adatta automaticamente, utilizzando librerie cloud condivise. Queste soluzioni garantiscono uniformità e qualità, soprattutto nella stampa combinata con tecnologie diverse, favorendo un risultato ottimale anche per esigenze complesse come il packaging di lusso.

Guardare al futuro con ottimismo

Nonostante le sfide, il settore della stampa digitale offre nuove opportunità. L’attenzione alla personalizzazione, all’efficienza e all’uso avanzato dei dati consente di creare prodotti capaci di stupire. Come afferma Torsello, il futuro della stampa passa dall’integrazione di tecnologie e processi, aiutando i clienti a ottenere risultati “Wow”.

In conclusione, il flusso Xerox rappresenta un’evoluzione concreta e accessibile, trasformando la stampa digitale in un potente strumento di innovazione e competitività.

Acimga: 2024 stabile, lieve crescita del fatturato

Acimga, l’associazione che rappresenta i costruttori italiani di macchine per il printing e il converting, chiude il 2024 con un bilancio positivo, segnando una crescita del fatturato del 1,7%, che raggiunge i 3.144 milioni di euro.

Dati chiave del settore nel 2024:

  • Export: in aumento del 2,8%, toccando i 1.860 milioni di euro;
  • Import: in calo del 29,6%, pari a 478 milioni di euro;
  • Quota di mercato globale: l’Italia si conferma al terzo posto mondiale, con il 10% del mercato delle macchine per il printing.

Le previsioni per il 2025 indicano una crescita graduale, con un incremento stimato del 3,2% entro il 2028.

Acimga: un settore stabile nonostante le sfide

Nonostante le difficoltà politiche ed economiche globali, il comparto delle macchine per la stampa e il converting ha dimostrato una notevole resilienza. «Questi numeri sono incoraggianti e testimoniano la forza del settore, soprattutto se confrontati con altri comparti che mostrano trend negativi», afferma Enrico Barboglio, direttore di Acimga.

Tuttavia, Barboglio sottolinea la necessità di migliorare l’implementazione di strumenti come il Piano Transizione 5.0, ritenuto essenziale per accelerare l’innovazione e sostenere le imprese italiane.

I principali successi di Acimga nel 2024

  1. Promozione del Made in Italy e coinvolgimento dei giovani
    • Partecipazione alla Giornata Nazionale del Made in Italy con l’evento “Giovani protagonisti con il Machinery Made in Italy”, organizzato in collaborazione con Federmacchine e rivolto a oltre 150 studenti di istituti tecnici e ITS.
    • Programma “Aziende Aperte”, che ha permesso agli studenti di visitare le imprese associate, scoprendo le opportunità di carriera nel settore.
  2. Drupa 2024: protagonismo italiano L’Italia si è confermata il secondo paese espositore alla fiera Drupa, uno degli eventi più importanti al mondo per il settore printing. Acimga ha presentato il documento “Sostenibilità delle macchine da stampa flessografiche a tamburo centrale”, una guida innovativa per misurare l’impatto ambientale delle macchine da stampa.
  3. Print4All Conference 2024 La conferenza, tenutasi a luglio, ha visto la partecipazione di oltre 400 operatori e 50 delegati stranieri, ponendosi come tappa fondamentale verso Print4All 2025, la fiera internazionale di riferimento per il settore printing e converting.
  4. Formazione e innovazione normativa
    • Lancio del primo corso di aggiornamento sul Regolamento macchine (UE/2023/1230), che ha coinvolto oltre 25 esperti.
    • Collaborazione tecnica per la bozza della norma ISO 12647-10, dedicata alla standardizzazione della stampa rotocalco per il packaging.

Print4All 2025: un evento strategico per il settore

L’appuntamento con Print4All 2025 si terrà a maggio e si preannuncia come un momento chiave per tutta la filiera del printing, converting e packaging. Tra le aree tematiche più attese:

  • Corrugated Experience, dedicata alle innovazioni nel settore del cartone ondulato;
  • PRINTMat, una vetrina esclusiva per materiali innovativi nella stampa e nella comunicazione.

«Print4All 2025 rappresenta un’opportunità unica per rafforzare la collaborazione tra gli attori della filiera e mostrare le eccellenze italiane nel mondo», afferma Daniele Barbui, presidente di Acimga.

Koenig & Bauer: cambio al vertice nel segmento carta e imballaggi

Koenig & Bauer annuncia un cambio al vertice nel segmento carta e imballaggi. Ralf Sammeck, attuale membro del comitato esecutivo, chief digital officer (CDO) e CEO del segmento Sheetfed, lascerà l’azienda come previsto il 30 giugno 2025 per andare in pensione, dopo una carriera di 25 anni di successo all’interno del gruppo.

A partire dal 1° febbraio 2025, Markus Weiss assumerà la carica di CEO del segmento sheetfed e diventerà membro della direzione del Gruppo Koenig & Bauer, garantendo una transizione organizzata e senza interruzioni.

La carriera di Ralf Sammeck in Koenig & Bauer

Ralf Sammeck ha iniziato il suo percorso in Koenig & Bauer nel 2000 come direttore vendite. Nel 2002 è diventato CEO e presidente di Koenig & Bauer Nord America, entrando poi nel consiglio di amministrazione nel 2007. Durante i suoi 18 anni nel segmento Sheetfed, Ralf Sammeck ha triplicato la quota di mercato, ampliato il portafoglio prodotti con soluzioni avanzate per pre-stampa, post-stampa e stampa digitale, e integrato soluzioni digitali innovative come il software Kyana per ottimizzare il flusso di lavoro e i servizi digitali.

Questi risultati hanno rafforzato la leadership globale di Koenig & Bauer nel settore della stampa e del packaging.

Andreas Pleßke, CEO di Koenig & Bauer, ha dichiarato: “Grazie alla visione strategica di Ralf Sammeck, il segmento sheetfed è diventato un fornitore globale di soluzioni complete, leader nel settore del packaging”.

Koenig & Bauer, cambio al vertice nel segmento carta e imballaggi: Markus Weiss

La successione è stata pianificata per tempo per assicurare continuità e un alto livello di soddisfazione ai clienti. Markus Weiss, con oltre 20 anni di esperienza internazionale nel settore della stampa, è stato scelto per guidare il futuro del segmento Paper & Packaging.

Ralf Sammeck ha espresso fiducia nella nomina di Weiss, sottolineando: “Markus è un professionista con un’ampia esperienza e una rete di contatti globale. Sono certo che continuerà a soddisfare le esigenze dei nostri clienti”.

Tonutti Tecniche Grafiche, progetti senza limiti

Tonutti Tecniche Grafiche, progetti senza limiti: utilizzando tutte le tecnologie di stampa, Tonutti è in grado di realizzare qualsiasi tipo di nobilitazione, arrivando a proporre ai suoi clienti applicazioni uniche e originali.

Rispondere in maniera personalizzata e vincente alle più diverse esigenze di labelling è la missione quotidiana di Tonutti Tecniche Grafiche. Nel suo stabilimento di Fagagna, comune che sorge sulle colline a nord-ovest di Udine e che fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia, la storica azienda friulana realizza circa 200 milioni di etichette al mese per i settori più diversi, dall’enologia al food & beverage, dai cosmetici al mercato farmaceutico. Qui Tonutti Tecniche Grafiche vive ogni progetto come una sfida per il proprio patrimonio di idee, di ricerche e di esperienze tecnologiche ed umane, giudicata vinta solo quando l’azienda individua quella soluzione unica e originale in grado di superare anche le aspettative più elevate. Da questo punto di vista, la nobilitazione rappresenta un formidabile valore aggiunto.

«La nobilitazione può essere considerata uno dei nostri maggiori punti di forza», conferma la marketing & communication manager, Barbara Pagnutti. «Riteniamo sia il tratto distintivo di ogni etichetta e da sempre ci spendiamo in ricerca e sviluppo per cercare di offrire ai nostri clienti sempre le ultime novità sul mercato. In Tonutti non ci limitiamo a stampare un progetto, ma offriamo ai nostri clienti un servizio consulenziale per aiutarlo nella scelta della nobilitazione migliore per quel determinato prodotto. Realizziamo qualsiasi tipo di nobilitazione esistente a partire dalla stampa a caldo e a freddo all’oro colato, dai rilievi (embossing e debossing, a cuspide, multilivello) alle vernici con effetti particolari (fluo, sabbiate, glitterate…), dagli accoppiamenti di diversi materiali alle microincisioni e molto altro».

Tonutti Tecniche Grafiche, progetti senza limiti. Le nobilitazioni più diffuse

Tonutti si confronta ogni giorno con diversi settori merceologici. Ciò le consente di godere di una visione a 360° delle esigenze del mercato, cogliendone sia le tendenze generali che quelle emergenti. «Tonutti opera in vari settori, primo fra tutti quello del wine & spirits di alta gamma, ambito che da sempre si caratterizza per etichette molto nobilitate», osserva Pagnutti. «Le lamine sono tra le lavorazioni più richieste dal mercato e le opportunità di scelta sono in costante aumento grazie alle continue novità che i fornitori presentano. Oltre alle classiche lamine, sono diffuse oggi sul mercato lamine olografiche, glitterate e semitrasparenti che danno un effetto interessante, consentendo di visualizzare l’etichetta su più livelli. La tecnica della microincisione su lamina si sta ora diffondendo particolarmente in quanto consente di rendere tridimensionale l’etichetta. Molto richiesti sono inoltre gli accoppiamenti di più carte perché conferiscono al prodotto un effetto materico-tattile molto piacevole. Questo discorso vale in particolare per prodotti destinati al canale Horeca, diverso scenario per le bevande distribuite nel canale GDO ove le nobilitazioni assumono un ruolo più marginale in quanto prevale la leva del prezzo».

Di tanto in tanto, poi, Tonutti deve misurarsi con il cosiddetto “fattore moda”, ovvero con una gamma di applicazioni che riscuotono grande successo generale in un particolare momento del mercato. Anche oggi è possibile individuarne alcune con una certa evidenza. «Attualmente vediamo una richiesta crescente di lamine microincise che rendono un packaging estremamente elegante pur nella sua sobrietà. Diffusa è la richiesta di vernici particolari (fluo, semitrasparenti, glitterate…) così come i rilievi a cuspide o tridimensionali. Etichette multistrato con carte diverse o altri supporti (legno, floccato…) sono un’altra tendenza in ascesa. Qual è il comune denominatore di queste nobilitazioni? La capacità di stimolare i sensi del consumatore che sempre più è attratto da prodotti capaci, attraverso il packaging, di fargli provare emozioni».

Progetti su misura

Per passare dall’idea condivisa al prodotto finito, Tonutti si avvale di molteplici tecnologie di stampa, una scelta determinante per riuscire a soddisfare in modo puntuale ed efficace le molteplici richieste avanzate tutti i giorni dalla sua articolata clientela. «In Tonutti utilizziamo tutte le esistenti tecniche di stampa: flessografia, offset, digitale, serigrafia, spesso combinate insieme. Tra queste sicuramente la tecnica che più si presta alle nobilitazioni è la serigrafia che consente, ad esempio, la stampa di vernici spessorate e dell’oro colato o oro tessile».

Quando invece si parla di materiali, il punto di vista decisivo è quello del cliente che spesso, interfacciandosi con Tonutti, sa esprimere una sua precisa preferenza in relazione all’applicazione desiderata. Infatti, quando chiediamo all’azienda friulana quali tipologie di supporti preferisce per le proprie nobilitazioni, Barbara Pagnutti risponde: «Più che in noi, questa domanda trova risposta nelle aspettative dei nostri clienti che il più delle volte arrivano con le idee ben chiare sui materiali che vogliono utilizzare. In linea di massima possiamo dire che oggi i supporti più richiesti sono il segmento delle carte naturali in grande ascesa rispetto alle carte patinate e perlate. Le carte naturali favoriscono un effetto tattile molto piacevole e meglio si prestano ad alcune nobilitazioni come i rilievi. Supporti più lisci sono preferibili per altre nobilitazioni come le lamine».

La medesima flessibilità vale per il tipo di nobilitazioni proposte al mercato, ogni volta frutto della particolare esigenza di un cliente specifico. «Ogni progetto richiede una valutazione specifica. Solitamente in azienda, per ogni nuovo progetto creiamo un team multi-competenze a servizio del cliente per valutare insieme a lui tutti gli aspetti tecnici e identificare quali siano le nobilitazioni più efficaci per valorizzare al meglio l’etichetta. In linea di massima, comunque, in prima battuta sicuramente proponiamo le lamine e i rilievi, spesso proposti in abbinata per garantire la tenuta del registro. Cerchiamo in ogni caso di far sì che il progetto risulti esteticamente bello e ci è capitato più di una volta di ottenere questo risultato andando a limitare il numero di nobilitazioni secondo il principio “less is more”, ma ciò dipende ovviamente dal gusto del cliente. Nella valutazione dei progetti, oltre che con i clienti, ci troviamo spesso a interagire con le agenzie di design, nostri partner d’eccellenza, che dimostrano profonde conoscenze tecniche, oltre che creative, e sinergicamente troviamo insieme le soluzioni migliori».

Etichette originali e sostenibili

Tra le diverse tendenze che stanno dando nuova forma al mercato della nobilitazione, dobbiamo ricordarne ora una che sta diventando particolarmente incisiva al punto da rinnovare in profondità il settore: la sostenibilità ambientale. Questo tema sta impattando anche nella strategia di prodotto di Tonutti, rappresentando una nuova opportunità da cogliere. «La sostenibilità non è più percepita come moda passeggera ma a tutti gli effetti sta diventando una tendenza sempre più diffusa. Per quanto ci riguarda denotiamo una crescente richiesta di materiali sostenibili per la realizzazione delle etichette, in particolare in riferimento alle carte che devono essere certificate, riciclate o realizzate con fibre alternative alla cellulosa. Dibattuta è poi la questione sostenibilità legata alle nobilitazioni, percepite talvolta come lavorazioni non necessarie e non sostenibili. Ci sentiamo però di dissentire da questa affermazione sostenendo che deve essere trovato il giusto equilibrio tra prodotto esteticamente bello e sostenibile. Le nobilitazioni, senza ombra di dubbio, concorrono a rendere un’etichetta elegante ed esteticamente accattivante, conferendogli un tocco di lusso e luminosità. In fin dei conti, se pensiamo ad esempio ad una lamina, il suo spessore è così limitato (inferiore fino a 6000 volte quello di un capello) da poter a tutti gli effetti essere considerata una nobilitazione che non inficia la sostenibilità di un’etichetta».

Tra le numerosissime nobilitazioni finora realizzate da Tonutti, è possibile identificare alcune tipologie di lavori che potrebbero esprimere maggiormente la capacità dell’azienda friulana di proporre applicazioni originali. «Faccio fatica a selezionare una delle nobilitazioni più originali che abbiamo realizzato, per citarne solo alcune ricordo delle etichette sovrapposte con strati di lamelle sottili perfettamente a registro, la stampa lenticolare che consente di vedere l’etichetta muoversi, le etichette a strappo che favoriscono un’esperienza interattiva interessante con il cliente e non saprà cosa troverà sotto il primo strato. Forse il progetto che le sintetizza tutte è una recente attività di co-marketing realizzata in partnership con un nostro storico cliente e un’agenzia di design con cui collaboriamo da sempre. L’idea del cliente era realizzare un’etichetta speciale per una limited edition che esprimesse i quattro elementi naturali e che ne celasse un quinto, l’essenza dell’azienda stessa, visibile solo tramite luce di wood. Il progetto ha visto così sovrapporsi lamine, rilievi a cuspide, microincisioni, lamine olografiche, inchiostri serigrafici, vernici glitterate, fluo ed effetto sabbia, embossing e debossing, accoppiamento di due carte, in quella che può essere considerato a tutti gli effetti una sorta di catalogo del nostro expertise. Il risultato», conclude Pagnutti, «è un’etichetta multisensoriale di sublime raffinatezza che spinge il consumatore a interagire con la bottiglia per una customer experience unica».

Calendario Lecta 2025, la grandezza dei piccoli dettagli

Calendario Lecta 2025, la grandezza dei piccoli dettagli: grazie a 12 immagini macro estreme di minerali e pietre preziose, si rivelano affascinanti combinazioni di forme, tonalità e strutture solide, rese possibili dall’innovativa tecnica sviluppata dal fotografo nordamericano Chris Perani. Questi scatti dimostrano quanto i dettagli siano fondamentali, non solo nell’arte, ma in ogni aspetto della vita e del lavoro. È proprio l’attenzione ai particolari che può fare la differenza, assicurando affidabilità e sostenibilità in ogni attività.

Lecta conferma il proprio impegno verso la sostenibilità, curando ogni dettaglio con grande precisione. Sono i piccoli particolari, infatti, a dare vita a grandi progetti, conferendo loro valore e profondità. Per il calendario 2025, Lecta ha scelto ancora una volta le carte patinate premium semi-opache della sua ampia gamma di supporti di alta qualità per il settore editoriale. Questi materiali, grazie alle loro eccezionali prestazioni, esaltano al massimo la potenza e l’impatto visivo delle immagini.