Un’assemblea dei soci da remoto, ma come sempre molto partecipata. Acimga riunisce gli associati via web per eleggere 4 consiglieri, i probiviri, i revisori contabili, e tracciare il bilancio del settore del 2019 e discutere delle prospettive dei prossimi due anni.
A sedere nel Consiglio Generale di Acimga saranno da oggi Saverio Lombardini (Ims Technologies), Giorgio Petratto (Petratto), Andrea Dallavalle (Koenig & Bauer), Emilio Della Torre (Simec Group) che si aggiungono al presidente Aldo Peretti e ai vice presidenti, oltre ai 4 past president e ai rappresentanti dei gruppi merceologici (rotocalco, non-woven, tissue e cartone ondulato).
Il settore chiude il 2019 con un calo dell’1,6% rispetto al 2018, anno che si era invece chiuso con un più 5,6%. A penalizzare il comparto la contrazione delle esportazioni (-8,5%), mentre hanno tenuto le consegne interne, che crescono quasi di 11 punti (10,9%). Il settore anche nel 2019 conferma una forte vocazione all’export, con il 60% del fatturato dovuto alle vendite oltre confine.
Guardando al futuro, il 2020 per il comparto italiano si chiuderà con il segno negativo, a causa del Covid-19. Il valore della produzione (parametro diverso dal fatturato e usato per le proiezioni del centro studi di Acimga basate su dati del Fondo monetario internazionale, dati storici di ONU Comtrade, Eurostat e US Census Bureau) scenderà del 14,8%, per risalire di 7,4 punti percentuali nel 2021. In termini di fatturato, invece, ci si aspetta in Italia quest’anno un meno 20-25%, in linea con gli altri comparti della produzione macchine. Un trend che, in realtà, riguarderà tutto il commercio mondiale di
macchine per il printing, il packaging e il converting che scenderà, in valore della produzione, del 12,9% nel 2020 e salirà del 9,2% nel 2021.
“Il lockdown – spiega il presidente di Acimga Aldo Peretti – per quanto ci ha visti riconosciuti tra i settori essenziali e quindi autorizzati a lavorare, ha comunque bloccato i confini, penalizzando un settore come il nostro che esporta la maggior parte della produzione. Come associazione non siamo stati fermi. La Print4All Conference di quest’anno, focalizzata su smart manufacturing e sostenibilità, ha dato al settore l’appuntamento internazionale di filiera per fare il punto della situazione e ripartire. E
abbiamo in quella sede anche comunicato la nuova data della fiera Print4All (3-6 maggio 2022 nell’ambito di The Innovation Alliance), proprio per prepararci al futuro. E in quest’ottica continueremo a impegnarci nella formazione su Industria 4.0 e, al tempo stesso, sviluppando e promuovendo le nostre tecnologie con i gruppi merceologici (rotocalco, non woven – tissue – cartone ondulato). Il prossimo appuntamento in programma è Roto4All, il primo evento italiano sulla rotocalco che si terrà a Firenze il
23 ottobre. Nel frattempo abbiamo allargato le collaborazioni strategiche, entrando a far parte di Intergraf (the European federation for print and digital communication) e continuando a lavorare nell’ambito di Federmacchine, della Federazione Carta e Grafica e collaborando con i rappresentanti delle tecnologie digitali, Argi – Associazione Nazionale Fornitori dell’Industria Grafica, nostri partner nella fiera Print4All. Ringrazio tutti i soci Acimga che mostrano sempre grande partecipazione e impegno nella vita associativa, e faccio i miei migliori auguri ai nuovi consiglieri con cui sarà un piacere
lavorare per il bene del settore”.
Assemblea soci Acimga, eletti 4 nuovi consiglieri
Assemblea dei Consorziati Comieco: aumentano le convenzioni e la raccolta di carta e cartone gestite dal Consorzio
Si è tenuta a fine giugno l’Assemblea dei Consorziati Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, presieduta dal presidente Amelio Cecchini, durante la quale sono stati approvati il bilancio 2019, il piano specifico di prevenzione e il budget 2020.
Nel corso dell’assemblea il direttore generale, Carlo Montalbetti, ha illustrato le novità previste dal nuovo Allegato Tecnico Carta sottoscritto con Anci e Conai che disciplina i rapporti tra Comieco e i Comuni italiani per la gestione dei rifiuti di imballaggio cellulosico.
Per quanto riguarda l’andamento della raccolta differenziata di carta e cartone, l’Assemblea ha preso atto dell’aumento del numero delle convenzioni, + 10%, che interesseranno oltre 54 milioni di cittadini, e delle quantità gestite da Comieco che nel 2019 si sono attestate sui 2 milioni di tonnellate.
A seguire, l’Assemblea ha riconosciuto come, nonostante le difficoltà intercorse durante l’epidemia di Coronavirus, unitamente alle gravi conseguenze congiunturali dovute alla crisi del mercato del macero, la filiera della raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone si sia confermata essenziale per il sistema paese. Si è così ancora una volta affermato il ruolo sussidiario al mercato che contraddistingue l’attività di Comieco, a garanzia del corretto funzionamento della filiera del riciclo, in qualunque condizione.
È stata infine ratificata la cooptazione a nuovo consigliere di Pio Savoriti, vicepresidente di Unirima, che subentra al dimissionario Roberto Romiti in rappresentanza della categoria “Riciclatori e/o Recuperatori”.
Snitec spiega che cos’è una stampante UV LED flatbed
Con il termine stampante “UV LED flatbed” sono intesi tutti quei sistemi di stampa che permettono di stampare su diversi materiali rigidi e flessibili, in base alle dimensioni del piano d’appoggio, fissando l’inchiostro grazie ad una reazione avviata dai raggi ultravioletti.
Questi innovativi sistemi di stampa permettono di ottenere, anche su superfici non uniformi e particolari, colorazioni e tonalità qualitativamente eccellenti. Le tecnologie flatbed UV permettono, infatti, di stampare in grande formato con spessori fino a 15 cm su una gamma vastissima di supporti. Gli inchiostri ad essicazione UV utilizzati infatti riescono ad aggrapparsi sulle più varie superfici lisce o porose, opache o trasparenti, sintetici o naturali.
La metodologia flatbed è composta da un ampio piano d’appoggio dove vengono posate le nostre superfici di stampa. È quindi la testa della stampante o il supporto da stampare a muoversi e a percorrere progressivamente tutta la superficie da coprire, accompagnata da una avanzata lampada UV LED che nel momento in cui l’inchiostro, contenente speciali fotoiniziatori viene spruzzato, immediatamente da il via ad una reazione di polimerizzazione che asciuga totalmente il colore.
Grazie a questa reazione chimica istantanea la superficie da stampare non necessità di alcun grado di porosità ed è perciò possibile stampare su materiali come:
- vetro
- metalli
- plastica
- legno e marmo
- plexiglass
- polionda
- policarbonato
- laminato
- pvc
- tessuti
- ecopelli
- pellicole adesive
I vantaggi della stampa digitale flatbed UV
La capacità di aderire a numerose superficie apre in maniera esponenziale le sue prospettive d’utilizzo.
Non avendo più il problema riguardante il materiale da utilizzare le nuove stampanti UV flatbed, come ad esempio il modello Mutoh VJ 426-UF venduto dalla Snitec, permettono al produttore di poter utilizzare diversi materiali nello stesso gadget e riuscire ad ottenere eccellenti risultati di colorazione che ne esaltano le tonalità e quindi l’impatto emozionale.
Oltre ad i benefici estetici, questo tipo di macchina e stampante permette di ottimizzare la velocità di esecuzione a vantaggio della soddisfazione finale del cliente.
Un’altra qualità da considerare delle nuove stampanti Flatbed UV è la loro capacità di essere assolutamente Eco friendly. Infatti, questi macchinari producono una quantità ridotta di calore e di odori ed hanno, inoltre, bassi gradi di emissione di COV (composti organici volatili), riuscendo perciò ad unire tecnologia e performance al rispetto dell’ambiente ed al risparmio.
Le loro qualità energetiche sono state notevolmente migliorate grazie al passaggio dall’utilizzo di lampade UV a caldo, a lampade UV LED a freddo.
In definitiva, le stampanti flatbed UV Led rappresentano una valida alternativa alle più diffuse stampanti, permettendo di stampare sulle superfici in minor tempo, mantenendo la qualità del risultato e risparmiando in termini di consumi energetici, inchiostri ed emissioni nell’aria.
Cartoncino spalmato effetto barriera: l’alternativa alla plastica di Iggesund Paperboard

L’attività di ricerca di materiali alternativi alla plastica è sempre più intensa. A livello globale sono allo studio innovazioni per trovare alternative rinnovabili capaci di ridurre l’enorme impatto sull’ambiente causato dall’uso della plastica. Molte sono le soluzioni già esaminate, ma ad oggi non si è ancora trovato un materiale in grado di offrire i grandi vantaggi della plastica, ma privo dei suoi effetti critici. Invece di aspettare questo materiale che potrebbe non arrivare mai, gli acquirenti di packaging preoccupati dal cambiamento climatico dovrebbero cominciare a prendere in considerazione le soluzioni alternative esistenti, passando quindi ai materiali compositi.
Sono già in commercio soluzioni collaudate di packaging che combinano materiali rinnovabili come il cartoncino con un ridotto quantitativo di plastica, riducendo l’impatto climatico di oltre l’80% rispetto agli imballaggi tradizionali realizzati in sola plastica.
Uno degli imballaggi più comuni nel settore alimentare è la vaschetta in plastica, in seguito sigillata per il trasporto al consumatore. Una facile alternativa all’uso esclusivo della plastica è l’utilizzo di un materiale composito come il cartoncino rinnovabile spalmato con un sottile strato di plastica che crea una eccellente barriera contro umidità, grassi e odori. Se la rigidità e la resistenza necessarie alla sua realizzazione si devono alle fibre del legno, le proprietà di barriera della materia plastica ne completano la funzionalità. Questo semplice cambio di materiale è in grado di ridurre l’impatto climatico di oltre l’80%.
“La plastica è un eccellente materiale da imballaggio. È facilmente lavorabile, versatile e garantisce la tenuta necessaria nel packaging alimentare, soddisfando severi requisiti in materia di igiene,” spiega Stefan Söderberg, sales manager new products di Iggesund Paperboard. È lui ad occuparsi del lancio sul mercato di Inverform, materiale composito di Iggesund capace di sostituire le vaschette in sola plastica riducendo in maniera significativa l’impatto sul clima.
È da decenni che alcune tipologie di confezionamento vengono realizzate con cartoncino spalmato con uno strato di plastica, ma grazie ai recenti progressi nei processi di produzione del cartoncino, si è oggi in grado di garantire una migliore funzionalità con un minore impatto sul clima. L’eterna diatriba tra materiali di origine fossile e rinnovabile e il loro rispettivo impatto sul clima ha contribuito a dare risalto a quelle soluzioni ottenute dall’accoppiamento di plastica e cartoncino.
“Un imballaggio in plastica è normalmente ottenuto da combustibili di origine fossile e non è facilmente riciclabile,” commenta Johan Granås, sustainability director di Iggesund Paperboard. “Il nostro cartoncino, se messo a confronto con materiale plastico, avrà un impatto sul clima inferiore del 90% rispetto al suo concorrente. Spalmando il cartoncino con un sottile strato di plastica si ridurrà drasticamente l’impatto dell’imballaggio sull’ambiente rispetto ad una confezione realizzata in sola plastica”.
“È da circa un decennio che utilizziamo le bioplastiche per la produzione dei nostri cartoncini spalmati,” aggiunge Stefan Söderberg. “Si tratta per lo più di materiali difficili da trattare in fase di lavorazione, dalle applicazioni limitate rispetto alle plastiche tradizionali e più costosi. Sono stati fatti enormi progressi in questo settore perché sono tante le aziende alla ricerca di bioplastiche prive di componenti di origine fossile che consentano una produzione regolare sia per noi produttori del materiale, ma anche per coloro che realizzano l’imballaggio finale”.
Ma il problema plastica non finisce qui. Da una ricerca compiuta lo scorso anno da Iggesund Paperboard sugli imballaggi di generi non alimentari è emerso come la plastica venga utilizzata anche laddove il suo uso non sia strettamente necessario. Basti pensare alle confezioni per lampadine, auricolari e prodotti tessili che potrebbero facilmente ridurre il loro impatto sul clima.
“Sono molti gli imballaggi dove la plastica potrebbe essere comodamente sostituita da un materiale a basso impatto ambientale,” aggiunge Johan Granås. “Abbiamo raccolto esempi di packaging dove l’utilizzo di un materiale alternativo alla plastica ha determinato una riduzione dell’impatto sul clima del 99%. Ed è da qui che bisogna partire, investendo per ottenere queste piccole ma importanti conquiste e aspettando che il continuo processo di innovazione tecnologica trovi soluzioni alternative per gli imballaggi più difficili”.
In attesa di nuove soluzioni barriera prive di componenti di origine fossile, la domanda del mercato si è concentrata su imballaggi in cartoncino spalmati con uno strato di plastica o bioplastica.
“Nelle loro direttive in materia ambientale, i proprietari dei più grandi marchi indicano come sia necessario sostituire la plastica con materiali alternativi riducendo così l’impatto sul clima. Ed il loro numero cresce di mese in mese,” conclude Johan Granås.
Print4All Conference – Future Factory: un successo globale
Grande risposta della community internazionale del printing, del converting e del packaging alla Print4AllConference – Future Factory, che si è tenuta ieri, 24 giugno. Oltre 1200 i partecipanti, di cui un terzo esteri, con 30 testate internazionali accreditate e circa 50 giornalisti presenti alla conferenza stampa conclusiva. L’evento ha consentito di tracciare scenari tecnologici ed economici a livello globale di tutto ciò che ruota intorno all’industria della stampa con focus sull’industria 4.0 e la sostenibilità. La Print4All Conference, che ha ospitato anche l’assemblea annuale della Federazione Carta e Grafica, ha coniugato la presenza fisica degli ospiti in studio, con quella da remoto dei relatori internazionali e un pubblico collegato in streaming, creando una formula vincente che guarda oltre il lockdown. La conduzione affidata al giornalista Matteo Bordone, con traduzione simultanea in inglese, ha visto alternarsi ai microfoni numerosi ospiti, tra cui Nigel Tapper, climatologo e componente dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, organizzazione vincitrice del Premio Nobel della Pace nel 2007); Alice Bodreau, Global Partners Manager della Ellen MacArthur Foundation (ente la cui missione è accelerare la transizione all’economia circolare); il professore di SDA Bocconi Enzo Baglieri, coordinatore del primo progetto di Industria 4.0 di filiera in Italia, realizzato insieme alla Federazione Carta e Grafica; gli esponenti della supply chain con due tavole rotonde composte da produttori di tecnologie, stampatori e brand owner del calibro di Uteco, HP, SIT, Sacchital, Barilla e Orogel; le più rappresentative associazioni di settore estere come Intergraf (Europa), APTech (USA), Peiac (Cina), Ipama (India), Picon (UK) che hanno illustrato gli andamenti e le prospettive industriali ed economiche del mondo della stampa e del packaging nelle loro aree. Durante l’evento, Andrea Briganti, direttore di Acimga e della Federazione Carta e Grafica ha annunciato le nuove date della fiera Print4All che si terrà in Fiera Milano, dal 3 al 6 maggio 2022, sempre nell’ambito di The Innovation Alliance. “È il momento di comunicare che l’Italia del printing e del packaging riparte all’insegna dell’industria 4.0, dell’economia circolare, della sostenibilità, temi portanti di questa Print4All Conference – spiega Andrea Briganti -. Il Covid-19 ha fatto conoscere a tutti l’importanza di questi settori, che hanno continuato a lavorare anche durante il lockdown per fornire gli imballaggi alle filiere del food e del pharma. La Print4All Conference segna il punto di svolta, con lo sguardo verso il futuro con una supply chain sempre più sostenibile e sempre più integrata nel paradigma 4.0”.
Mimaki Live Series, eventi virtuali per nuove opportunità di business
Mimaki Europe presenta “Mimaki Live Series”, un ciclo di tre eventi virtuali dedicati a clienti e potenziali clienti in cerca di ispirazione e di consigli su come consolidare o rilanciare il business dopo la crisi legata al Covid-19.
Forte del successo del Virtual Print Festival, svoltosi nei mesi di marzo e aprile scorsi, Mimaki ha messo a punto un interessante e approfondito programma di tre giorni con eventi virtuali incentrati su diversi mercati:
- Evento I – Arti Grafiche – 30 giugno 2020
- Evento II – Tessile – 14 luglio 2020
- Evento III – Stampa industriale – 27 agosto 2020
Ogni evento metterà a disposizione di partner Mimaki, clienti, prospect e fornitori una piattaforma comune nella quale discutere dell’impatto della crisi sanitaria di Covid-19 nei rispettivi settori e nell’industria grafica in generale, oltre che condividere esperienze, sfide e storie di successo.
“Il Covid-19 ha messo in crisi tantissime aziende di tutto il mondo, ma molti nostri clienti e operatori del settore hanno trovato il modo di rimanere sul mercato e, addirittura, di sostenere le rispettive comunità nell’affrontare una sfida che non ha precedenti. Sono certa che le loro storie saranno per noi di grande ispirazione”, spiega Danna Drion, senior marketing manager EMEA di Mimaki Europe. “Il nostro obiettivo è dimostrare fino a che punto, di fronte a questa crisi globale, le aziende del settore della stampa si sono dimostrate creative e piene di risorse. Ci auguriamo che queste storie, insieme ai numerosi eventi in programma, contribuiscano a infondere nuova linfa vitale a un settore che si è dimostrato incredibilmente tenace e resiliente, aiutando gli stampatori a ritrovare la rotta giusta in un panorama completamente nuovo”.
Gli eventi live organizzati da Mimaki saranno caratterizzati da tavole rotonde, sondaggi, chat live e sessioni di domande e risposte, tutti pensati per stimolare la discussione e condividere informazioni e consigli con tutta la comunità del settore della stampa.
“Questo periodo storico senza precedenti ha cambiato il nostro modo di fare business, e l’impatto proseguirà anche nel lungo periodo”, conclude Danna Drion. “Una delle cose più importanti in questo momento è trovare nuovi modi per comunicare e rimanere uniti a livello di settore ed eventi virtuali come Mimaki Live Series offrono proprio questa possibilità. Non vediamo l’ora di riunire ancora una volta tutta la nostra rete di clienti e partner per iniziare a discutere in modo approfondito quali saranno i prossimi passi che dovremo compiere”.
Lenza, la carta 100% riciclata di Polyedra
Sostenibilità, riciclabilità ed economia circolare sono caratteristiche ormai imprescindibili per chi sceglie una carta per comunicare, dalle agenzie creative alle aziende che puntano su supporti green per trasferire il proprio credo. Polyedra ha fatto del green un valore fondante sin dai primi anni 2000. L’azienda, in particolare, ha contribuito sensibilmente a conferire valore alle carte riciclate, non solo commercializzando in esclusiva per diversi anni la celebre carta Cyclus, ma soprattutto attraverso numerose iniziative di culturizzazione promosse in tempi in cui il green non era ancora di moda.
Polyedra, oggi parte del Gruppo Lecta, ribadisce questo credo con una strategia che mira a una crescita economicamente sostenibile con il minimo impatto sull’ambiente. Ultima novità il lancio della nuova campagna di comunicazione per Lenza Top Recycling Pure, carta 100% riciclata, distribuita nella versione Bianco ISO 90%. Fabbricata dall’austriaca Lenzing Papier, unico produttore di riciclato dotato di impianto di disinchiostrazione integrato, Lenza è frutto di un processo green-friendly. Viene prodotta infatti nella cartiera con emissioni di CO2 tra le più basse in Europa: un primato reso possibile dall’utilizzo di risorse energetiche derivanti da fonti sostenibili. Priva di cloro e di sbiancanti ottici, Lenza Top Recycling Pure assicura elevata opacità e inalterabilità nel tempo, ed è disponibile in un range completo di grammature, a partire da 70 gr fino ai cartoncini spessorati da 300 gr: di prossima introduzione anche il 350 grammi, a completamento della gamma. Ideale per tutte le esigenze di comunicazione, permette di realizzare con la stessa carta un intero progetto. Ad esempio, nel caso di un libro, Lenza Top Recycling Pure può essere impiegata nelle diverse grammature sia per la copertina sia per le pagine interne. Tra i plus di Lenza anche gli ottimi risultati di stampa, che la rendono una delle alternative più sostenibili alle tradizionali usomano.
Welcome back to recycleland – è il nome della nuova campagna, declinata in un mailing, una DEM, un comunicato stampa e un banner sul sito web dell’azienda. Il mailing, che Polyedra sta inviando ai propri clienti in questi giorni, è composto da una busta quadrata di formato 22×22 cm con all’interno un folder che contiene fogli stampati nelle varie grammature della gamma, per apprezzarne l’elevata qualità.
Per il cliente la scelta di una carta riciclata non è unicamente una questione etica, ma anche di sostenibilità economica: il fatto di non impiegare fibra vergine garantisce infatti un prezzo più stabile nel tempo, perché non influenzato dalle oscillazioni delle quotazioni della cellulosa. Quello del riciclato è un mercato in continua crescita: dal 2013 ad oggi la domanda di carta riciclata registra costanti aumenti, con un incremento annuo del 2,5%. Un trend dovuto da un lato alla diffusione di una sempre maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali da parte di giovani e decision maker, dall’altro dalle recenti direttive dell’Unione Europea in tema utilizzo di supporti riciclati, riduzione delle emissioni di CO2 e recupero degli scarti. Normative che, al di là della sensibilità dei singoli, influenzano necessariamente l’attività di numerose aziende, che stanno avviando vere e proprie campagne per promuovere un utilizzo consapevole della carta, fuori e dentro il settore.
L’orientamento alla sostenibilità ambientale di Polyedra è un asset di tutto Gruppo Lecta, che da anni investe cospicue risorse nello sviluppo di progetti green. Tra le attività promosse da Lecta a livello internazionale, il piano industriale per la riduzione delle emissioni industriali negli stabilimenti del Gruppo dislocati in Spagna, Francia e Italia. Un progetto che ha compreso anche l’installazione di nuove turbine nelle sedi produttive di Motril e Saragozza volte a ridurre le emissioni nocive di NOX (ossido di azoto prodotto dalle caldaie in fase di combustione). Iniziative concrete, avvalorate dal bilancio ambientale e dal codice etico interno che attestano l’impegno di Lecta e delle aziende che ne fanno parte a favore della sostenibilità a tutti i livelli.
Assemblea pubblica di Federazione Carta e Grafica
L’Assemblea Pubblica della Federazione Carta e Grafica, che quest’anno ha coinciso con l’evento Print4All Conference – Future Factory, si è svolta in diretta streaming il 24 giugno.
I focus dell’incontro, appuntamento di riferimento per la community del printing, del converting e del packaging, sono stati la sostenibilità e il 4.0 applicati all’impresa del futuro, temi che coinvolgono l’intera industry, dai materiali e supporti, ai produttori di tecnologie e alle aziende di stampa.
Il presidente della Federazione Girolamo Marchi ha aperto l’Assemblea.
A seguire, Vincenzo Baglieri (SDA Bocconi School of Managment) ha illustrato, in tema Industry 4.0, il primo progetto di filiera tutto italiano sullo smart manufacturing, lanciato nel 2017 da Federazione Carta e Grafica in partnership con SDA Bocconi e sviluppato in tre distinte fasi: check up aziendale, formazione in aula e team di consulenza.
Gli interventi dei consorzi Comieco e Corepla, grazie a Eliana Farotto (R&D Comieco) e Luca Stramare (project manager Corepla) sono stati alla base degli approfondimenti su plastica, carta e cartone, i materiali alla base di tutta l’industria del printing e del packaging il cui riciclo decreta la sostenibilità dell’intera filiera. Insieme a loro, Elisabetta Bottazzoli, sustainability and circular economy manager, ha presentato il progetto di Federazione Carta e Grafica sulla Sostenibilità, contribuendo alla discussione con preziosi spunti di riflessione.
Accordo Assografici e Confindustria Lecco e Sondrio
Assografici – l’Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche, Cartotecniche e Trasformatrici – e Confindustria Lecco e Sondrio – l’Associazione imprenditoriale di riferimento per le due province – hanno sottoscritto l’accordo che sancisce una nuova collaborazione fra le due Organizzazioni del Sistema Confindustria, con ricadute vantaggiose per le imprese del territorio che operano nel settore.
A siglare l’intesa i Presidenti Emilio Albertini, per Assografici, e Lorenzo Riva, per Confindustria Lecco e Sondrio.
Lo spirito alla base dell’accordo è quello di valorizzare la complementarietà dei servizi territoriali e di categoria mettendo a fattor comune quanto di reciproco interesse e offrendo inoltre, alle aziende così pienamente inserite nel Sistema Confindustria, i migliori risultati in termini di rappresentanza, partecipazione alla comunità di business e supporto all’attività di impresa.
Di conseguenza, il contenuto dell’accordo è che Assografici e Confindustria Lecco e Sondrio offrono, alle aziende del territorio oggi iscritte solamente ad una delle due Associazioni, la possibilità di essere inserite come Socie a tutti gli effetti anche nella seconda (per due anni 2020 e 2021 e a titolo gratuito), e di usufruire così dei servizi e della partecipazione sia dell’Associazione territoriale sia di quella di categoria.
Alla fine del biennio, le aziende che si saranno avvalse di questa opportunità potranno godere di condizioni agevolate, nel caso in cui decidessero per la permanenza nella compagine associativa di entrambe le Associazioni. Condizioni agevolate che verranno offerte fin da subito alle aziende del territorio e del settore che sono oggi completamente fuori dal Sistema.
Il presidente di Assografici, Emilio Albertini, esprime la propria soddisfazione per l’accordo siglato: “Da sempre Assografici crede nel lavoro sinergico di territoriale e categoria nel servire al meglio le aziende. Per questo motivo abbiamo molti storici accordi in essere di doppio inquadramento e riteniamo strategico svilupparne di nuovi, in particolare in quei territori, come nelle province di Lecco e Sondrio, ove i settori grafico, cartotecnico e della trasformazione vedono molte aziende attive. Aspettiamo inoltre i rappresentanti della Sezione locale ai lavori del nostro Consiglio Generale, ove potranno contribuire all’elaborazione delle nostre strategie associative, in termini di tutela degli interessi del settore e di servizi alle aziende”.
“La capacità di creare sinergie positive è uno dei valori aggiunti più importanti dell’attività svolta da Confindustria – evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva – e questo accordo ne è un esempio. Alle aziende che sfruttano solo in parte le grandi potenzialità del nostro Sistema si garantisce l’accesso gratuito ad un maggior numero di servizi, complementari rispetto a quelli dei quali già si avvalgono, in un momento in cui le imprese hanno più che mai la necessità di essere affiancate da partner qualificati. Ma a collaborare fattivamente saranno anche le due Associazioni e grazie al collega Emanuele Redaelli, che di questa iniziativa è stato l’ispiratore, siamo solo all’inizio di un percorso che potrà senza dubbio avere ricadute interessanti”.
Il neo eletto Presidente della Categoria Merceologica “Carta Grafica Editoria” di Confindustria Lecco e Sondrio Emanuele Redaelli ringrazia Albertini e Riva: “Come azienda attiva sia a livello territoriale sia di categoria, (in Assografici sono Presidente del GITAC), sono grato alle due Associazioni per aver predisposto queste particolari condizioni che consentono alle aziende, per due anni, di poter usufruire dei servizi disponibili, sperimentando la vita di categoria e di territorio, là dove prima non partecipavano. Ritengo che le potenziali sinergie in gioco e la condivisione delle reciproche eccellenze, possano arricchire sia le aziende associate che le stesse Associazioni coinvolte. Confido che questa fase promozionale sarà apprezzata dalle aziende che ne usufruiranno, tanto da poter immaginare, a fine accordo, un’evoluzione strutturale dello stesso, con vantaggi anche per quelle aziende che già oggi sono doppiamente iscritte”.
Da Konica Minolta nuova versione del sistema inkjet UV B2+ AccurioJet KM-1
Konica Minolta continua ad accelerare la sua crescita nel mercato della stampa industriale e lancia la nuova versione del suo sistema a getto d’inchiostro UV B2+: AccurioJet KM-1e.
Ed è stata presentata proprio in questi giorni la nuova versione del sistema di stampa inkjet UV B2+, AccurioJet KM-1. Dal suo lancio, a drupa 2016, il sistema KM-1 è risultato uno dei più richiesti nell’ambito della stampa digitale B2+.
AccurioJet KM-1e eredita da AccurioJet KM-1 la capacità di aprirsi a nuovi business, grazie alla versatilità e flessibilità nelle possibili applicazioni. Con KM-1e viene massimizzata la capacità di stampa su substrati diversi, inclusi supporti in plastica, sintetici, film trasparenti, materiali metallici e canvas.
L’obiettivo è continuare ad aiutare gli stampatori ad ottenere prodotti esclusivi ad alto valore aggiunto, in un mercato dove il cliente richiede produzioni di alta qualità, ampia compatibilità con i diversi media e un elevato grado di personalizzazione. Ad esempio, Konica Minolta sta già collaborando con il partner MGI su soluzioni di nobilitazione attraverso verniciatura a spot 2D e 3D e sta lavorando con la tecnologia di taglio laser digitale “motioncutter” per ottenere rifiniture decorative, che consentiranno ai professionisti della stampa di aprirsi a una maggior collaborazione con le agenzie creative.
Le caratteristiche principali e distintive di AccurioJet KM-1e possono essere così riassunte:
- migliore soluzione del settore nella gestione dei supporti: possibilità di stampare con spessori vanno da 0,06 a 0,6 mm per la stampa solo fronte e 0,45 per la stampa fronte/retro;
- possibilità di stampare fino a 3.000 fogli l’ora in simplex o 1.500 l’ora in duplex;
- qualità di stampa eccezionale, grazie alle testine Konica Minolta che offrono una soluzione reale di 1.200×1.200 DPI e all’inchiostro UV che garantisce un’eccellente resistenza alla luce e graffi ed elimina i tempi di attesa per la finitura;
- una volta eseguita la stampa, possibilità di inviare subito i lavori alle fasi di produzione successive senza tempi di attesa: le lampade LED UV consentono un’immediata essicazione dell’inchiostro;
- riduzione dei tempi di inattività tra un lavoro e l’altro e di manutenzione;
- interfaccia innovativa per la gestione di finiture in linea.
Anche AccurioJet KM-1e, come il modello precedente, può essere identificata come il “coltellino svizzero” della stampa – grazie alla sua versatilità di substrati e applicazioni – e trae vantaggio dall’esclusiva Dot Freeze Technology™ di Konica Minolta. Il processo brevettato, noto come DFT, ha superato una delle sfide principali della stampa a getto d’inchiostro: il movimento incontrollato del punto di inchiostro che riduce la qualità di stampa e i materiali lavorabili. L’innovativa tecnologia, infatti, auto-congela le gocce di inchiostro che al contatto con i materiali mantengono stabilità e consistenza del colore superiori.
Le prime installazioni di Konica Minolta KM-1e sono già state realizzate negli Stati Uniti e in alcuni Paesi in Europa. A breve il sistema verrà lanciato anche in Italia.
Toshi Uemura, presidente della Divisione Stampa Professionale di Konica Minolta Inc, ha dichiarato: “Continuiamo a perseguire il nostro obiettivo di ampliare le possibilità di stampa per i professionisti del settore. Ci impegniamo ogni giorno a risolvere le sfide tecniche, commerciali e sociali dei nostri clienti, offrendo sistemi di stampa sempre più automatizzati, in grado di fornire prestazioni elevate e consentire un elevato grado di controllo sul processo. AccurioJet KM-1e rappresenta il pilastro della nostra strategia, volta ad aiutare i clienti a cogliere le nuove opportunità della digitalizzazione, supportando al contempo la tendenza a passare dalla stampa offset a quella inkjet in un mercato in rapida crescita”.