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Dal packaging alla sostenibilità: l’etichetta protagonista

Le etichette rappresentano un elemento strategico per sicurezza, durata, facilità d’uso e sostenibilità. Tra materiali innovativi, inchiostri a basso impatto e tecnologie di stampa all’avanguardia, il settore del labelling si evolve per rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori e alle normative europee, trasformando l’etichetta in un presidio ambientale e funzionale del packaging.

Sebbene le discussioni sul packaging si concentrino spesso sui materiali strutturali come vetro, film plastici o cartone, anche l’etichetta è protagonista di una delle sfide più importanti su cui le aspettative del consumatore moderno convergono. L’etichetta non è più come un tempo un semplice elemento decorativo, ma un componente tecnologico e funzionale cruciale. Analizzando le priorità dei consumatori, come evidenziato da uno studio di McKinsey & Company, emerge chiaramente il ruolo strategico che il labelling è chiamato a svolgere.

Sicurezza e igiene. Per il 75% dei consumatori il ruolo critico dell’etichetta si traduce, per il settore del labelling, in requisiti tecnici stringenti. La sicurezza non è data solo dal contenitore, ma anche dall’etichetta stessa. Ciò impone l’uso di inchiostri a bassa migrazione e adesivi certificati per il contatto alimentare diretto o indiretto, che garantiscano l’assenza di contaminazione. L’integrità dell’etichetta nel tempo assicura inoltre la leggibilità di informazioni vitali come scadenze e allergeni, rendendola un presidio di sicurezza attiva.

Shelf-Life e Durabilità. Il 67% dei consumatori identifica l’etichetta come garanzia di informazione. La capacità di un prodotto di durare a lungo sullo scaffale è inutile se le sue informazioni diventano illeggibili. L’industria del labelling risponde a questa esigenza con soluzioni ad alta performance: frontali resistenti all’umidità, al grasso e all’abrasione, e vernici protettive che prevengono il degrado di colori e del testo. Un’etichetta durevole è garanzia che le istruzioni di conservazione e la data di scadenza rimangano chiare per l’intero ciclo di vita del prodotto.

Facilità d’Uso. Il 57% dei consumatori attribuisce all’etichetta il ruolo di principale interfaccia tra il consumatore e il prodotto. La facilità d’uso si esprime attraverso una grafica chiara e una gerarchia visiva delle informazioni, ma anche attraverso innovazioni funzionali. Le etichette “apri e chiudi” per le confezioni flessibili o l’integrazione di QR Code che rimandano a istruzioni, ricette o informazioni aggiuntive, trasformano l’etichetta in uno strumento interattivo che migliora l’esperienza del consumatore.

Impatto Ambientale. Per il 51% dei consumatori l’etichetta gioca un ruolo al centro della Sostenibilità. È in quest’area che il labelling gioca la sua partita più importante. La crescente domanda di sostenibilità impone un’innovazione a 360 gradi:

Materiali: Uso di carte certificate provenienti da foreste tutelate, oppure di materiali riciclati (rPET, rPE) o compostabili.

Adesivi: Sviluppo di adesivi “wash-off” che si separano facilmente dal contenitore (specialmente PET e vetro) durante il processo di riciclo, evitando la contaminazione del flusso.

Processo: Diffusione di soluzioni “linerless” (senza supporto siliconato), che azzerano uno dei principali rifiuti del processo di etichettatura.

Comunicazione: L’etichetta diventa il veicolo principale per comunicare le credenziali di sostenibilità dell’intero imballaggio, guidando il consumatore verso un corretto smaltimento.

In un contesto di mercato dove i consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale dei loro acquisti e le normative europee, come il recente Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR), impone obiettivi stringenti di riciclabilità e di componenti riciclate. L’intera filiera della stampa è così chiamata a un profondo ripensamento dei propri processi e sulla scelta dei materiali.

L’anima sostenibile dell’etichetta

La scelta del materiale è il primo, fondamentale passo verso un’etichetta sostenibile. Fortunatamente, l’innovazione tecnologica offre oggi un’ampia gamma di alternative ecocompatibili ai materiali tradizionali, in grado di soddisfare elevate esigenze estetiche e prestazionali.

Carte riciclate e certificate: un classico intramontabile

Le carte riciclate rappresentano una delle soluzioni più immediate ed efficaci per ridurre l’impatto ambientale. Realizzate con percentuali variabili di materiale post-consumo, riducono la necessità di cellulosa vergine, con un conseguente risparmio di risorse idriche ed energetiche. Le certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) garantiscono inoltre che la materia prima vergine provenga da foreste gestite in modo responsabile. Lungi dall’essere un compromesso qualitativo, le moderne carte riciclate offrono eccellenti punti di bianco, un’ottima stampabilità e finiture pregiate, adatte anche a prodotti di alta gamma.

Materiali alternativi: dalla natura, nuove opportunità

La ricerca di alternative alla cellulosa da albero ha portato allo sviluppo di materiali sorprendenti e altamente sostenibili:

•               Carta d’erba: composta in parte da fibre d’erba essiccata, questa carta richiede un consumo di acqua ed energia notevolmente inferiore rispetto alla produzione tradizionale. Il suo aspetto distintivo e la sua texture unica la rendono ideale per i brand che vogliono comunicare un forte legame con la natura.

•               Carta da scarti agro-industriali: residui di lavorazione di uva, agrumi, mais e altre colture agricole possono essere trasformati in preziose carte per etichette. Questo approccio di economia circolare non solo valorizza materiali altrimenti destinati allo smaltimento, ma conferisce all’etichetta una storia e un’identità uniche.

•               Stone paper: realizzata con polvere di carbonato di calcio, un derivato degli scarti di lavorazione del marmo, e una piccola percentuale di resine atossiche, la “carta di pietra” è un materiale estremamente resistente, idrorepellente e riciclabile. Il suo processo produttivo non richiede acqua né alberi. È un progetto già datato che al momento non ha avuto grande applicazione pratica anche se le prerogative sono decisamente favorevoli soprattutto sul piano dell’impatto ambientale. A questo link è possibile leggere un interessante resoconto di studio condotto a metà del 2024 dal Dipartimento di Printing Technologies di due Università turche.

Bioplastiche e film compostabili: il futuro è bio

Per le applicazioni che richiedono la trasparenza e la resistenza dei film plastici, le bioplastiche offrono un’alternativa promettente. Materiali come il PLA (Acido Polilattico), derivato da risorse rinnovabili come l’amido di mais, sono biodegradabili e compostabili in condizioni industriali. Questi film sono ideali per l’etichettatura di imballaggi compostabili, garantendo che l’intero packaging possa essere smaltito nell’organico a fine vita. Esistono anche film in PE (Polietilene) e PP (Polipropilene) derivati da fonti rinnovabili (bio-based), che pur non essendo biodegradabili, contribuiscono a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Tecnologie di stampa e inchiostri: l’impronta leggera dell’innovazione

Oltre al supporto, anche il processo di stampa gioca un ruolo cruciale nella definizione della sostenibilità di un’etichetta. Le tecnologie moderne offrono soluzioni per ridurre gli sprechi, il consumo energetico e l’utilizzo di sostanze chimiche nocive.

Stampa digitale: precisione e riduzione degli sprechi

La stampa digitale, sia essa a toner o a getto d’inchiostro, rappresenta una delle tecnologie a più basso impatto ambientale. Eliminando la necessità di lastre e avviamenti macchina complessi, riduce drasticamente gli scarti di materiale e il consumo di energia, soprattutto per le piccole e medie tirature. La possibilità di stampare “on demand” consente inoltre di produrre solo la quantità di etichette effettivamente necessaria, minimizzando il rischio di obsolescenza e spreco.

Tecnologie a basso consumo energetico

L’efficienza energetica è un altro pilastro della stampa sostenibile. Le moderne macchine da stampa sono progettate per ottimizzare i consumi in ogni fase del processo. Un esempio significativo è rappresentato dalla tecnologia di polimerizzazione UV LED, che ha in gran parte soppiantato le tradizionali lampade UV al mercurio. I sistemi UV LED consumano fino al 70-80% di energia in meno, hanno una durata notevolmente superiore e non producono ozono, eliminando la necessità di impianti di aspirazione. Anche la stampa offset waterless (senza acqua) contribuisce alla sostenibilità, eliminando l’uso di soluzioni di bagnatura e riducendo il consumo idrico e la produzione di composti organici volatili (VOC).

Inchiostri a basso impatto

La composizione degli inchiostri è fondamentale. Le opzioni più sostenibili includono:

•               Inchiostri a base acqua: privi di solventi, riducono drasticamente le emissioni di VOC, migliorando la salubrità dell’ambiente di lavoro e riducendo in linea teorica l’impatto ambientale. In linea teorica perché, un accurato confronto delle tecnologie deve tenere conto del fatto che per rendere stampabili questi inchiostri è necessario aggiungere additivi all’acqua, primo fra tutti i biocidi, che mantengano sotto controllo la carica batterica e fungina dell’acqua.

•               Inchiostri UV e UV LED: Come menzionato, la polimerizzazione istantanea elimina l’emissione di solventi e garantisce un processo efficiente.

Inchiostri privi di oli minerali (MOAH/MOSH): Particolarmente importanti per il settore alimentare, questi inchiostri evitano il rischio di migrazione di idrocarburi sull’imballaggio e sul prodotto.

Nei prossimi anni la sfida sarà quella di identificare le migliori formulazioni e processi produttivi degli inchiostri per la stampa, che garantiscano il minore impatto ambientale nella gestione del fine vita del prodotto stampato. Le linee guida del PPWR, che progressivamente verranno adottate dai Paesi che vi aderiscono, imporranno scelte drastiche sui componenti da impiegare nella fabbricazione ai fini del riciclo finale del prodotto di imballaggio, con obiettivo del 100% degli imballaggi entro il 2030. Il tema del riciclo è ancora non chiaro perché la Commissione non ha ancora definito alcun criterio per la riciclabilità, verranno definiti come “Atti Allegati”. Ci sono quindi diversi temi “aperti”, come la possibilità di fare “deinking” sul materiale da riciclare, che elimina la componente inchiostro dal processo di riciclaggio del film; il mantenimento di Nitrocellulose nella formulazione; o alternativamente, indirizzando il prodotto da riciclare al processo senza separazione inchiostro-film, accettandone però le conseguenze negative sul prodotto riciclato, in termini di trasparenza, resistenza alle alte temperature, impatto sulle proprietà organolettiche e meccaniche.

Un impegno certificato per un futuro sostenibile

Per comunicare in modo credibile e trasparente il proprio impegno, le aziende del settore della stampa possono avvalersi di numerose certificazioni ambientali. Oltre alle già citate FSC e PEFC per le materie prime cartacee, standard come la ISO 14001 attestano l’adozione di un sistema di gestione ambientale efficace.

La transizione verso la sostenibilità nel mondo delle etichette non è un percorso privo di sfide, ma è un’opportunità irrinunciabile. Richiede investimenti in nuove tecnologie, una profonda conoscenza dei materiali e una stretta collaborazione lungo tutta la filiera, dal produttore di materie prime al brand owner. Le aziende di stampa che sapranno interpretare questa trasformazione, proponendosi come partner competenti e affidabili nella fornitura di soluzioni di etichettatura ecocompatibili, non solo contribuiranno a un futuro più verde, ma si garantiranno un vantaggio competitivo decisivo in un mercato sempre più attento ai valori della sostenibilità.

4Graph a Viscom 2025: più valore alla carta con la campagna “Dai forma alle tue idee”

Per la prima volta, 4Graph sarà espositore a Viscom 2025 (Padiglione 8, Stand D08), consolidando il dialogo diretto con il mercato e puntando su applicazioni e servizi innovativi. L’azienda italiana, leader tra le tipografie online ecosostenibili, intende rafforzare il proprio posizionamento attraverso un rinnovato equilibrio tra fisico e digitale.

Il filo conduttore della partecipazione sarà la campagna “Dai forma alle tue idee”, presentata in anteprima a Print4All, che mette al centro il valore della carta come esperienza sensoriale e mezzo di connessione autentica tra brand e persone. La campagna non si propone come alternativa al digitale, ma come complemento strategico capace di aumentare la memorabilità della comunicazione e stimolare l’engagement in progetti multicanale.

Durante la kermesse, 4Graph offrirà ai visitatori uno spazio immersivo ed esperienziale, dove la carta potrà essere vista, toccata e reinterpretata, evidenziandone qualità fisiche e potenzialità comunicative. Ogni dettaglio, dai materiali al design, sarà curato per trasmettere i valori di sostenibilità, design e funzionalità.

Alfonso Schiavo, marketing & communication manager di 4Graph, commenta: “‘Dai forma alle tue idee’ si conferma il cuore della nostra narrazione. La nostra presenza a Viscom vuole ribadire che la carta è un mezzo strategico, contemporaneo e sostenibile, capace di generare valore nella comunicazione dei brand. In un mondo saturo di contenuti digitali, la fisicità può fare la differenza.”

In occasione di Viscom 2025, 4Graph presenterà anche nuovi servizi per integrare personalizzazione, efficienza e sostenibilità. Tra questi: il servizio di invio diretto, che permette di stampare e spedire materiali a una lista di indirizzi fornita dal cliente, e le novità del programma di fidelizzazione 4Business, con vantaggi esclusivi per i clienti B2B. Inoltre, sarà lanciato il “Club Editori”, una community riservata agli operatori del settore editoriale con accesso a condizioni agevolate e servizi specializzati.

Durst Group: Paolo Grasso nuovo global account manager Labels & Flexible Packaging

Durst Group annuncia la nomina di Paolo Grasso a global account Manager Labels & Flexible Packaging. La nomina rafforza l’impegno del Gruppo altoatesino nel supporto ai clienti internazionali del settore delle etichette e degli imballaggi flessibili.

Con oltre 25 anni di esperienza nel settore, Paolo Grasso ha guidato team di vendita e sviluppato mercati chiave a livello globale. Prima di entrare in Durst, ha ricoperto il ruolo di Direttore Vendite presso Actega Metal Print e, in precedenza, è stato global head of sales in Omet, storico partner tecnologico del Gruppo.

“Sono onorato di entrare a far parte di Durst in un momento così stimolante”, ha dichiarato Grasso. “Il mio obiettivo è offrire valore aggiunto ai clienti internazionali, ascoltando le loro esigenze, rafforzando la collaborazione e supportandoli con le tecnologie all’avanguardia firmate Durst. Insieme continueremo a guidare l’evoluzione del settore delle etichette e degli imballaggi flessibili, puntando su innovazione, servizio e fiducia”.

Nel suo nuovo ruolo, Grasso sarà responsabile dei clienti internazionali del segmento Labels & Flexible Packaging, garantendo supporto qualificato e continuativo per massimizzare il valore delle soluzioni Durst.

Thomas Macina, director global sales Labels & Flexible Packaging di Durst Group, ha aggiunto: “Il background internazionale di Paolo, la sua esperienza nella leadership e le solide relazioni con i clienti saranno fondamentali per rafforzare le nostre partnership e promuovere una crescita sostenibile nel settore delle etichette e degli imballaggi flessibili”.

Marco Marangoni è il nuovo presidente ARGI. Rinnovato il Consiglio Direttivo

L’Assemblea dei soci ARGI, Associazione Fornitori Industria Grafica, ha nominato Marco Marangoni, amministratore delegato di Heidelberg Italia, nuovo presidente per il triennio 2025-2028. Marangoni raccoglie il testimone da Antonio Maiorano, Ricoh Graphic Communication director, che ha guidato l’associazione negli ultimi due mandati.

Oltre al rinnovo della presidenza, l’Assemblea ha definito la nuova composizione del Consiglio Direttivo, che vede la partecipazione di:

“È per me un onore assumere la guida di ARGI, associazione che da oltre quarant’anni promuove la cultura della comunicazione stampata in Italia – ha dichiarato Marangoni –. Nei prossimi anni il dialogo e la condivisione di conoscenze saranno fondamentali per affrontare la profonda trasformazione del mercato, con sfide di natura tecnologica, economica e ambientale.”

Nel suo programma, il neo eletto Marangoni ha individuato due direttrici di sviluppo per il prossimo triennio: da un lato i progetti strategici rivolti all’esterno, come Print4All e il sostegno alla formazione dei giovani talenti; dall’altro iniziative interne mirate a rafforzare il networking tra le aziende e a consolidare la conoscenza dei mercati specifici – dal cartone ondulato al post press, dal wide format al labelling – in continuità con l’attività dell’Osservatorio ARGI.

Nel passaggio di consegne, Antonio Maiorano ha commentato: “Dopo due mandati ricchi di attività e risultati, lascio la presidenza con la soddisfazione di vedere ARGI più solida e riconosciuta. Sono felice che a raccogliere questo testimone sia Marco Marangoni, professionista di grande valore, che potrà contare sul pieno sostegno del nuovo Consiglio.”

Labelexpo Europe 2025: tra conoscenza, innovazione e networking

Labelexpo Europe 2025 scalda i motori e apre le porte alla Fira Gran Via di Barcellona proponendo un programma educativo e di networking potenziato. In particolare, questa edizione segna una serie di “prime assolute”: il trasferimento a Barcellona, un focus ampliato su astucci pieghevoli e packaging flessibile, uno spazio dedicato ai temi più rilevanti del settore e la partecipazione di visionari internazionali come ambasciatori Labelexpo.

The Pulse Arena: formazione e innovazione
Novità dell’edizione è The Pulse Arena, uno spazio pensato per diventare epicentro di formazione e networking. Qui, visitatori e professionisti possono accedere gratuitamente a sessioni su sostenibilità, PPWR, diversificazione verso packaging flessibile e astucci pieghevoli, e futuro dell’IA e automazione nella stampa su imballaggi.
Oltre il 25% degli espositori combina etichette, packaging flessibile e astucci pieghevoli, a dimostrazione di come Labelexpo stia abbracciando l’intero spettro dell’industria della decorazione degli imballaggi.

Tra le iniziative educational, The Label Academy propone masterclass su Folding Cartons per Label Converters e tecnologia RFID, esplorando produzione, test e codifica delle etichette intelligenti. Andy Thomas-Emans, Strategic Director di Labelexpo Global Series, sottolinea come “formazione e masterclass specializzate siano il ponte critico per affrontare conformità, opportunità di diversificazione e applicazioni emergenti dell’IA.”

Relatori e ambasciatori di rilievo
Gli ambasciatori di Labelexpo, tra cui Chris Ellison, Corey Reardon, Marius Tent, Will Parker e Steve Metcalf, guideranno sessioni su packaging flessibile, astucci pieghevoli, materiali, sostenibilità e IA. Tra gli interventi più attesi, la keynote di Dr. Leyla Acaroglu, rinomata esperta di sostenibilità, che promette di sfidare i confini tra design, business e innovazione.

Jade Grace, Managing Director di Labelexpo Global Series, evidenzia come “la collaborazione con leader del settore porti valore eccezionale ai visitatori, offrendo intuizioni imparziali per navigare le sfide e le opportunità dell’industria.”

Una comunità che si connette
Labelexpo Europe 2025 punta anche a creare connessioni significative. Il 15 settembre si terrà una corsa pre-evento tra i partecipanti, mentre la sera del 16 il Time Out Market ospiterà la Festa Barcelona e la prima edizione dei Labels & Labeling Global Awards.

Inoltre, l’organizzazione no-profit Girls Who Print guiderà un evento dedicato, volto a ispirare competenze e favorire network tra donne professioniste del settore. Andrew Galloway, Group Director EMEA di Labelexpo Global Series, conclude: “Labelexpo è più di una fiera: è il luogo dove il settore si unisce per condividere, imparare e crescere, creando connessioni che guidano l’industria verso il futuro.”

Guandong a Viscom 2025: un viaggio tra innovazione e nuove collezioni

Guandong porta a Viscom 2025 un concentrato di novità che confermano la sua vocazione all’innovazione e il ruolo consolidato di “Specialista delle Specialità”. Tra le protagoniste, la Glass Decor Collection, i supporti Super Large Format e l’evoluzione della Magnet Collection, con il debutto di Mairon.

“Accoglieremo i visitatori in uno spazio espositivo ispirato a un concept ricercato ed evocativo, che li accompagnerà alla scoperta delle nostre nuove linee: materiali pensati per esigenze specifiche, ma anche per stimolare la creatività e suggerire nuove direzioni progettuali”, commenta Fabio Elmi, Direttore Ricerca & Sviluppo di Guandong.

Il percorso allo stand Guandong inizia con la Glass Decor Collection, che trasforma le superfici vetrate in strumenti espressivi con effetti dal pizzo al rilievo, pensati per architetti, designer e professionisti del contract.

Segue l’anteprima italiana della Super Large Format Collection, pensata per comunicazioni su superfici estese, con supporti disponibili rapidamente grazie a una logistica just-in-time anche oltre i due metri.

Chiude il viaggio Mairon, nuovo supporto della Magnet Collection: flessibile, versatile e performante, ideale per comunicazione in-store, segnaletica modulare e grafiche intercambiabili.

FIMI acquisisce Landa Digital Printing per 80 milioni di dollari

Il Tribunale Distrettuale Centrale ha approvato sabato 6 settembre l’acquisizione di Landa Digital Printing da parte della società di private equity FIMI per 80 milioni di dollari. L’operazione permette la continuità delle attività e salvaguarda la maggior parte dei posti di lavoro, evitando la liquidazione dell’azienda.

Come avevamo annunciato il più grande fondo di private equity israeliano, FIMI Opportunity Funds, a fine agosto era pronto a rilevare Landa Digital Printing.

E l’ufficialità sull’acquisizione di Landa Digital Printing è arrivata.

Dopo varie speculazioni sui potenziali acquirenti, tra cui HP, che aveva acquistato la tecnologia Indigo di Benny Landa nel 2002, è confermato che il tribunale ha approvato l’accordo con FIMI sabato sera.

Fondata da Benny Landa nel 2011, Landa Digital Printing aveva accumulato perdite per circa 1,8 miliardi di dollari. Secondo Gillon Beck, partner di FIMI, l’accordo era “molto complesso” e l’azienda ha registrato una perdita annua di circa 150 milioni di dollari, con danni cumulativi ad azionisti, creditori e finanziatori. FIMI ha sviluppato un piano di ristrutturazione triennale che prevede il mantenimento dei fornitori critici e la protezione dei brevetti e delle tecnologie della società.

Il giudice Hana Kitsis ha sottolineato che una liquidazione produrrebbe proventi minimi, dato che i clienti di Landa sono principalmente esteri e gli unici beni in Israele sono macchinari. L’approvazione dell’accordo garantirà a molti dipendenti la conservazione del lavoro.

FIMI deterrà il 100% di Landa Digital Printing e continuerà a impiegare la maggior parte della forza lavoro. Non è ancora chiaro se Benny Landa manterrà un ruolo operativo nell’azienda dopo l’acquisizione. Secondo CTech, FIMI ha motivato l’acquisizione con un senso di “responsabilità, mobilitazione e profondo impegno verso il futuro dell’industria tecnologica israeliana”.

Etichette, prospettive dell’industria europea

Il mercato globale delle etichette sta mostrando segnali di ripresa dopo una fase critica nel 2023. In Europa, il segmento delle etichette autoadesive si conferma leader, mentre le innovazioni tecnologiche e la crescente attenzione alla sostenibilità stanno ridefinendo il settore. Jules Lejeune, CEO di FINAT, ci offre una panoramica dettagliata sull’evoluzione del mercato, le tendenze chiave, le sfide normative e le strategie per un futuro sostenibile e competitivo

Il settore delle etichette in Europa sta attraversando una fase di trasformazione guidata da fattori macroeconomici, innovazioni tecnologiche e pressioni normative sempre più stringenti. Le etichette autoadesive mantengono la leadership di mercato, ma la crescente domanda di soluzioni sostenibili e digitalizzate impone un ripensamento dei materiali, dei processi produttivi e dei modelli di business. In questa intervista, Jules Lejeune, amministratore delegato di FINAT, analizza in esclusiva per Italia Grafica lo stato attuale del mercato, evidenziando le principali tendenze industriali, le sfide regolatorie e le strategie per garantire competitività e sostenibilità nel medio termine. «Il mercato globale delle etichette – comicnia Lejeuen – si sta lentamente riprendendo dopo una forte contrazione nel 2023, quando i volumi sono tornati ai livelli pre-Covid a causa di destoccaggio e inflazione. Il segmento delle etichette autoadesive resta il formato leader in Europa, rappresentando circa il 40% del consumo totale di etichette a livello globale e oltre il 50% in Europa. Sebbene il mercato sia migliorato all’inizio del 2024, la seconda metà dell’anno è stata più fiacca. La piena ripresa è ancora ostacolata da incertezze macroeconomiche, politiche e commerciali. Tuttavia, le etichette autoadesive rimangono la soluzione più flessibile e ampiamente adottata sia per il branding sia per la stampa di informazioni variabili».

Quali sono le principali tendenze che osservate in Europa riguardo alla domanda di etichette?

«Stiamo osservando un cambiamento strutturale nella domanda di materiali, con un aumento dei materiali a trasferimento termico diretto e delle bobine in PP, guidato principalmente dall’e-commerce, dalla logistica e dalla personalizzazione. Allo stesso tempo, la carenza di manodopera e i requisiti normativi spingono i converter verso l’automazione. La stampa digitale di etichette sta guadagnando terreno, specialmente per tirature brevi e lavori con varianti multiple, sebbene la flessografia resti dominante nelle tirature lunghe. I primi 5 mercati europei (Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna) hanno aumentato la loro quota sul consumo totale al 60%».

Quali settori industriali stanno attualmente trainando la maggior crescita nel mercato delle etichette?

«La crescita è più forte in settori come trasporti e logistica – guidati dall’e-commerce e dalla necessità di tracciabilità – così come nel settore sanitario e farmaceutico, che richiede etichettature sicure e conformi. Il food & beverage continua a dominare in termini di volume, sebbene spesso con formati di etichette alternativi. Il segmento cosmetico e della cura personale resta uno spazio dinamico per tirature brevi e finiture di alta gamma».

Quali sono le principali innovazioni tecnologiche che stanno influenzando il settore delle etichette?

«Le macchine ibride (digitale + flessografica), la pre-stampa e l’automazione della produzione basate sull’intelligenza artificiale, e l’integrazione intelligente dei sistemi MIS stanno trasformando la produzione. La stampa inkjet sta evolvendo rapidamente con miglioramenti in velocità e flessibilità dei substrati. L’edge computing e l’intelligenza artificiale distribuita emergono come facilitatori di ambienti produttivi intelligenti. La convergenza tra narrow e mid web con il packaging flessibile apre nuove opportunità per i converter di etichette».

Come sta evolvendo l’integrazione tra stampa e sistemi intelligenti (es. etichette smart, RFID, NFC)?

«L’integrazione delle etichette smart si sta espandendo costantemente, specialmente in ambito farmaceutico, logistica industriale e protezione del marchio. La stampa digitale consente serializzazione e identificazione univoca, fondamentali per applicazioni di tracciabilità o engagement del consumatore. Sta crescendo l’attenzione verso il watermarking digitale (es. tramite il progetto Holy Grail) per favorire il riciclo intelligente. Le principali sfide restano i costi, la standardizzazione e l’integrazione con le linee di confezionamento».

Quali sono le principali iniziative promosse da FINAT nell’ambito della sostenibilità?

«FINAT sta promuovendo iniziative come CELAB-Europe (per la circolarità di liner e matrice), la promozione di linee guida armonizzate per il Design for Recycling e la rappresentanza del settore nello sviluppo delle normative UE come il Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR). Supportiamo anche strumenti di misurazione come le valutazioni del ciclo di vita e il calcolo della carbon footprint per consentire strategie di sostenibilità basate su dati concreti».

Appunto il PPWR: come stanno rispondendo i membri FINAT alle normative europee?

«C’è un forte coinvolgimento all’interno della comunità FINAT. I membri stanno ripensando design delle etichette, substrati e processi produttivi per allinearsi ai requisiti di riciclabilità, riutilizzo e contenuto riciclato. Tuttavia, permangono preoccupazioni sulla complessità e fattibilità dell’implementazione del PPWR, soprattutto nella sua forma attuale. FINAT svolge un ruolo proattivo di mediazione con i decisori politici, promuovendo soluzioni pratiche e favorevoli all’innovazione».

Si sta facendo reali passi avanti nella riciclabilità di etichette e liner? Quali sono i principali ostacoli ancora da superare?

«Sì, i progressi sono evidenti – il riciclo di PET e liner in carta si sta espandendo e adesivi lavabili e facestocks monomateriale sono sempre più disponibili. Tuttavia, l’adozione è limitata da infrastrutture di raccolta frammentate, mancanza di armonizzazione e difficoltà tecniche nella separazione degli adesivi e nei packaging multistrato. Collaborazione migliorata e investimenti lungo tutta la filiera sono essenziali».

Quali sono gli obiettivi principali di FINAT nel supportare i propri membri nell’attuale scenario di mercato?

«FINAT mira a connettere e potenziare la comunità delle etichette tramite lo scambio di conoscenze, guida normativa e promozione dell’innovazione. Facilitando la collaborazione lungo la filiera, fornendo intelligence di mercato (ad esempio tramite FINAT RADAR) e rappresentando gli interessi dei membri. Inoltre, stiamo lanciando nuove piattaforme formative per attrarre e sviluppare giovani talenti e sostenere la competitività a lungo termine del settore».

UPM e Royal Vaassen lanciano un’alternativa sostenibile a plastica e alluminio per il packaging

In risposta alla crescente domanda di packaging riciclabile, Royal Vaassen, in collaborazione con UPM Specialty Papers, ha sviluppato nuove soluzioni in carta barriera riciclabile e sicura per alimenti. Il concetto Barryrwrap offre opzioni per esigenze di protezione medio-alta fino a quelle più esigenti, inclusi barriera a ossigeno e umidità.

Con l’avvicinarsi dei requisiti di riciclabilità del Regolamento UE sul Packaging e sui Rifiuti da Imballaggio (PPWR), la scelta di materiali facilmente riciclabili diventa strategica. Le infrastrutture per il riciclo di carta e cartone sono già diffuse e consolidate in tutta Europa.

«Le nostre carte barriera rappresentano un’alternativa sostenibile a laminati e plastiche, adatte a linee di produzione esistenti e prodotti come caffè, brodo e cioccolato», spiega Mark Gerritsen, Sales Manager di Royal Vaassen. Tra le novità, Barryrwrap Everest si distingue per la massima protezione contro umidità, ossigeno e luce, con una struttura completamente riciclabile.

La carta da imballaggio UPM Solide Lucent costituisce la base ideale per Barryrwrap: liscia, densa e facile da convertire, permette di ottimizzare il peso del rivestimento senza rinunciare alla resistenza necessaria per linee ad alta velocità.

Le soluzioni Barryrwrap e la carta UPM Solide Lucent saranno presentate allo stand 329, Hall 3A, della fiera Fachpack di Norimberga, dal 23 al 25 settembre 2025, dove saranno disponibili campioni di packaging innovativi come lattine per prodotti in polvere o snack.

Konica Minolta, etichette distintive a Labelexpo 2025

Konica Minolta offre un primo assaggio di quella che si annuncia una partecipazione in grande stile a Labelexpo Europe, che si svolgerà dal 16 al 19 settembre alla Fira Gran Via di Barcellona.

Konica Minolta sarà protagonista a Labelexpo Europe 2025 condividendo gli spazi espositivi (Stand 5E61, 5G60) con MGI Digital Technology, partner strategico con cui vanta una consolidata esperienza nei settori della stampa di etichette, packaging e nobilitazione digitale. In fiera verranno proposte dimostrazioni dal vivo per mostrare come liberare il pieno potenziale della stampa digitale di etichette, oggi affermatasi come tecnologia mainstream.

Innovazione applicata: nuove linee e software

Al centro dell’attenzione ci saranno nuove linee di produzione e soluzioni software, pensate per offrire a brand owner e stampatori nuove opportunità applicative e di business.

In fiera presenti allo stand i sistemi AccurioLabel 400, MGI JETvarnish 3D Web 400, MGI Octopus Web, oltre al controller Creo IC-320L e ai software AccurioPro Flux e AccurioPro Dashboard.

AccurioLabel: versatilità e prestazioni elevate

La AccurioLabel 230 si propone come soluzione ideale per chi desidera trasferire volumi dalla stampa convenzionale al digitale, oppure adottare una tecnologia complementare ad altre macchine digitali già in uso.

Con AccurioLabel 400, dotata di una risoluzione di 2400 x 1200 dpi, i visitatori potranno scoprire il toner bianco Konica Minolta, con un’opacità superiore al 70% e la stessa affidabilità dei toner CMYK.

L’innovativa tecnologia Intelligent Quality Care garantisce la coerenza cromatica lungo tutta la tiratura. Entrambe le soluzioni rispondono in modo efficace a esigenze come riduzione delle tirature, rapidità di consegna, personalizzazione, prototipazione e stampa on-demand.

Finitura digitale: soluzioni MGI per taglio e nobilitazione

Tra le tecnologie in evidenza spicca Octopus Web di MGI, innovativa soluzione per il taglio e la finitura digitale di etichette autoadesive, dotata di teste di taglio a 4 assi con lame dedicate.

La MGI JETvarnish 3D Web 400, invece, è pensata per stampatori e produttori di packaging flessibile in cerca di tecnologie avanzate per la nobilitazione digitale e la differenziazione dell’offerta.

Sinergia italiana: partnership con Prati e Berra

Konica Minolta Italia annuncia una nuova partnership strategica con due eccellenze italiane nella finitura per etichette: Prati e Berra.

L’obiettivo è valorizzare l’innovazione e offrire soluzioni integrate per stampa e nobilitazione digitale. Le etichette stampate con tecnologia Konica Minolta saranno esposte presso gli stand di Prati e Berra, accompagnate da contenuti video che testimoniano la concretezza di questa collaborazione orientata al futuro.

La visione: stampa digitale come leva di crescita

«Il mercato delle etichette, del packaging e delle nobilitazioni è più vitale che mai – afferma Toshi Uemura, Head of Industrial Printing, Konica Minolta Business Solutions Europe –. Sappiamo che i migliori risultati nascono dalla combinazione degli ingredienti giusti. La stampa digitale, oltre a migliorare la comunicazione, può generare un impatto sociale significativo».

Uemura prosegue: «Il 2025 sarà un anno di grande innovazione per brand owner e stampatori. Vogliamo cogliere tutte le nuove opportunità presentando le nostre soluzioni più recenti, molte ancora in fase di sviluppo, a conferma del nostro impegno nella crescita dell’industria delle etichette. Al nostro stand non presenteremo solo macchine, ma un nuovo approccio: pensare fuori dagli standard, collaborare in modo innovativo e lavorare sempre con attenzione a efficienza e sostenibilità».

ESPERIENZA IN FIERA: DIMOSTRAZIONI E OMAGGI PERSONALIZZATI