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Compunet Cards sceglie la stampa UV di Heidelberg

L’azienda siciliana ha investito in una nuova Speedmaster XL 106-7+LX3 dotata di tutta l’accessoristica di ultima generazione, fra cui il controllo spettrofotometrico Axis Control, l’interfaccia operatore Wallscreen e il modulo Intellistart di Prinect, per un cambio intelligente e dinamico dei lavori di stampa.

Una scelta, quella di Compunet Cards, che arriva a soli dodici mesi di distanza dall’installazione di una Speedmaster XL 75 a 5 colori UV, realizzata in occasione del trasferimento nell’attuale sede in provincia di Catania.

L’azienda siciliana, fondata nel 2003 da Filippo Longo, è partita con un forte focus sulle card telefoniche, che venivano realizzate con tecnologia offset UV su svariati supporti plastici (PVC, polistirolo, ABS). Con il tramonto di questo mercato, Compunet Cards ha saputo riciclarsi estendendo la propria produzione a tutte le tipologie di tessere plastiche – dalle fidelity alle gift card fino a quelle contenenti componenti RFID) – e spostando la propria attenzione al mercato internazionale. Oggi, Compunet Cards realizza con l’export il 90’% del proprio fatturato, con volumi di vendita superiori a 10 milioni di euro annui e un organico di circa un centinaio di dipendenti. Annovera clienti di importanza internazionale in Paesi quali Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Spagna, Paesi Bassi e stati scandinavi.

Con il crescere del volume di affari, Compunet Cards ha cambiato sede, costruendo uno stabilimento altamente tecnologico in termini di illuminazione, energia utilizzata, trattamento dell’aria e basso impatto ambientale, con particolare attenzione al benessere delle risorse lavorative. Nel 2020 ha in progetto l’avvio della costruzione di un secondo stabilimento, vicino al primo, per un’ulteriore superficie produttiva di 8.000 mq.

Fra i propri punti di forza, Compunet Cards annovera l’alto livello di competenza in R&D e innovazione, nonché la qualità della propria produzione. Risultati resi possibili non solo dall’attenta scelta dei fornitori, ma anche dallo sviluppo con ciascuno di essi di rapporti di collaborazione costanti.

“Parlando di eccellenze nella stampa di supporti speciali, di processo di crescita e di ammodernamento tecnologico, non poteva mancare Heidelberg nel panel dei partners di Compunet Cards”, dichiara Mauro Antonini, head of equipment & digital technology di Heidelberg Italia. “L’azienda siciliana rappresenta a oggi una testimonianza concreta di alta professionalità nel panorama europeo, all’interno di una partnership eccellente di cui Heidelberg Italia è estremamente orgogliosa”.

T-Shirt Factory, garment on demand

T-Shirt Factory è la nuova realtà 100% italiana che porta i plus della stampa digitale diretta su tessuto nel mondo della personalizzazione, grazie alle esclusive piattaforme Teetaly e Teetaly Pro. Un’idea nata poco più di un anno fa dall’intuizione di Vincenzo Cirimele, già CEO di PressUP, tech company nei servizi di stampa on line, e della moglie Maria Stella Adario. “Analizzando il mondo della gadgettistica personalizzata, ci siamo resi conto che nel mercato del fashion, così importante in Italia, non esisteva ancora una produzione customizzata just-in-time per il garment on demand”, spiega Cirimele. “Abbiamo quindi deciso di creare una factory tutta italiana che potesse soddisfare efficacemente questa domanda con l’obiettivo di personalizzare decine di migliaia di pezzi al giorno con un orientamento fashion-like”. Da qui la scelta di dotarsi di tecnologie di ultima generazione firmate Kornit Digital. Due i sistemi già installati, utilizzati rispettivamente per la stampa su fibre naturali, come il cotone, e, per la prima volta, anche sul poliestere, utilizzato per i capi sportivi, mantenendo intatte le originarie caratteristiche del tessuto. Un processo in grado di garantire risultati ad altissima definizione con qualità fotorealistica e resistenza ai lavaggi. Inoltre, queste tecnologie sono eco-friendly, grazie all’uso di inchiostri atossici 100%, biodegradabili e al processo produttivo senza sprechi d’acqua.

Il cuore del progetto è Teetaly, la piattaforma on line che offre diversi servizi a differenti cluster di utenti. Da una parte, il target consumer a cui si rivolge l’esclusivo configuratore che permette di personalizzare anche il singolo capo. Dall’altra, l’utenza business che comprende retailer, agenzie di marketing e comunicazione, produttori di tessile e aziende del fast fashion a cui Teetaly Pro permette di brandizzare abbigliamento e gadget promozionali senza porre limiti a ordinativi, creatività e qualità di stampa. A questo target, T-Shirt Factory offre un servizio industriale, che va dalla stampa alla gestione del magazzino, fino al delivery in tutto il mondo. Inoltre, Teetaly Pro mette a disposizione dell’utenza business una piattaforma già pronta all’uso, da personalizzare con la propria immagine aziendale per la vendita online delle proprie collezioni o gadgettistica. Disponibile sia white label sia integrabile in qualsiasi sito e-commerce, consente a retailer, aziende del fashion, designer ma anche influencer e giovani artisti di disporre di un proprio e-shop dove vendere prodotti personalizzati senza dover sostenere oneri organizzativi, produttivi, logistici e di stoccaggio.

Una nuova opportunità che si rivolge non solo a realtà strutturate, ma anche a brand emergenti come “La Dittatura dell’Amore”, realtà informale che vive su Facebook e Instagram, fondata da tre giovani designer: Giorgia Losi, Denise De Lucia e Mila Albano. Un progetto estremamente ambizioso, con grandi obiettivi per il futuro in campo sociale e di difesa dei diritti universali, che proprio grazie a Teetaly Pro, ha potuto dare alla luce, in soli 10 giorni, la sua prima iniziativa durante il lockdown per l’emergenza sanitaria. Si tratta di #QuaranTshirt: 40 modelli di T-shirt (ma anche felpe, shopper e mug) estremamente creative, personalizzate con frasi che sdrammatizzano la quarantena con ironia, ispirandosi ai tormentoni social di queste settimane. “Sei bell* come la fine della quarantena”, “Patti chiari e un metro di distanza”, “50 sfumature di decreto”, sono solo alcune delle personalizzazioni più richieste su https://quarantshirt.teetaly.app/. I proventi dell’iniziativa, al netto dei costi di produzione e spedizione, vengono devoluti settimanalmente alla Croce Rossa Italiana. “Solo pochi giorni fa io, Mila e Denise abbiamo creato La Dittatura, sognando di inaugurare, come primo progetto, una collezione di magliette a scopo benefico, ma non pensavamo che la nostra idea si sarebbe potuta concretizzare con tale rapidità”, spiega Giorgia Losi. “Grazie a Teetaly invece abbiamo già registrato diverse vendite, potendo quindi già effettuare le prime donazioni”.

 

Primo webinar Acimga, un successo internazionale

Il webinar organizzato da Acimga il 28 aprile è stata un’ottima occasione per argomentare alcune “pillole” inerenti ai punti di forza della stampa rotocalco, il total cost of ownership e la sostenibilità di un’impresa. L’evento on line, in lingua italiana e inglese, condotto e moderato da Matteo Bordone (giornalista e speaker radiofonico) ha permesso a un pubblico internazionale di prendere atto del know how italiano sulla stampa rotocalco. Collegate in streaming oltre 560 presenze, interessate ad ascoltare i relatori sulle esperienze che il Gruppo Italiano Rotocalco ha intrapreso, ben descritte dal primo relatore Gianmatteo Maggioni, responsabile del gruppo. Maggioni ha presentato il manuale sulla rotocalco dal titolo “Rotocalco: conoscerla per meglio apprezzarla”, l’agenda dei corsi di formazione che coinvolgono tutti i comparti; prestampa, incisione, stampa, colorimetria, controllo qualità, ecc., nonché la presenza italiana presso l’ISO (International Organization for Standardization)

Un lavoro che ha coinvolto e coinvolgerà molti tecnici e professionisti esperti dei vari comparti. Rotocalco presente sul mercato da tantissimi decenni, ma da alcuni anni non è sempre stata sostenuta, forse anche a causa delle consolidate aree di mercato presidiate che si sono ridotte nel tempo per la crescita della flessografia e del digitale, che non solo ha rosicchiato i fatturati, ma ha anche disorientando gli addetti ai lavori. Una necessità fortunatamente percepita da Acimga, che ha pianificato una serie di attività per sostenere e meglio far conoscere questa eccellenza italiana che saranno riprese e approfondite il 23 ottobre a Firenze in occasione del Roto4All. Andrea Briganti, direttore di Acimga, ha ricordato il ruolo dell’Associazione che è una attenta promotrice di tutte le tecnologie di stampa presenti sul mercato. Ha evidenziato che l’Italia è oggi tra le prime tre nazioni produttrici al mondo della tecnologia rotocalco assieme a Cina e Germania, con un fatturato di circa 60 milioni di dollari nell’anno 2019.

Enzo Baglieri, si è focalizzato sul Total Cost of Ownership. Uno strumento nato per capire quale è il reale costo di una tecnologia rotocalco, non basandosi solo sul prezzo di acquisto che può essere molto elevato, scoraggiando l’investimento. Si deve tenere presente che se per esempio il costo è di circa tre milioni di euro, questa tecnologia ha un ciclo di vita di almeno vent’anni, di conseguenza il costo reale si deve spalmare nell’arco che intercorre tra la data di acquisto e il suo fine vita. Elisabetta Bottazzoli, ha illustrato alcuni standard del Global Reporting Initiative (GRI), utili per misurare la sostenibilità di un’impresa identificando gli aspetti della propria attività e gli impatti più significativi sugli stakeholder. Al termine dei lavori il direttore di Acimga Andrea Briganti ha espresso a nome del Gruppo, la sua soddisfazione sia per il numero dei partecipanti, come per la notevole presenza estera che ha fatto capire alle aziende italiane quanto sono considerate e apprezzate. Questo webinar conferma che l’Associazione deve continuare a valorizzare e far conoscere sempre più e meglio la rotocalco alla clientela nazionale e straniera a vantaggio di tutte le aziende della filiera, annoverando i punti di forza che sono un grande vantaggio sui competitor.

 

Assocarta, l’industria cartaria italiana per ripartire insieme

Assocarta e tutte le cartiere italiane hanno consegnato il 4 maggio, alla “piazza virtuale”, un video messaggio dal titolo “L’industria cartaria italiana per ripartire insieme” per la Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

La #gentedellacarta e le cartiere, attività essenziali nella prima fase dell’emergenza, oggi – più che mai – sono al fianco dei cittadini e delle imprese per contribuire alla loro #salute, #benessere e #ripartenza.

Come sempre con la produzione di carte igienico sanitarie, carte per usi speciali e medicali, imballaggi per alimenti e medicinali, oltre che per la cultura e l’informazione. Ma anche con alcune innovazioni come carte per mascherine chirurgiche.

Un settore che contribuisce alla salute e al benessere dell’Italia e dell’Europa, come bene è stato evidenziato in queste settimane di emergenza e che è costituito da molti siti industriali che sono parte di territori e comunità.

La carta in queste settimane, ormai mesi, c’è sempre stata e ora è pronta per la ripresa, nelle sue diverse articolazioni e come #Ecosistema complessivo.

Un video messaggio che vi invitiamo a guardare che testimonia la vicinanza di Assocarta a cittadini, comunità e imprese per ripartire insieme.

Print4All Conference, Future Factory in streaming

In altra data e con altri mezzi, Future Factory ci sarà, e permetterà alla filiera del printing, del converting e del packaging di incontrarsi e confrontarsi sugli scenari futuri.
Preceduta da un webinar di presentazione in anteprima il 18 maggio, la Print4All
Conference 2020 – Future Factory aprirà i suoi battenti, ora virtuali, il 24 giugno a
partire dalle 11:00 in streaming, dando il via con i suoi protagonisti a quel momento di
confronto sull’innovazione, l’industria 4.0 e la sostenibilità.
Come sempre, l’appuntamento si svolgerà in italiano e in inglese, aprendo l’evento a
una dimensione globale e coinvolgendo non solo la community internazionale del
printing e del packaging, ma anche la stampa di settore italiana ed estera.

Print4All Conference è organizzata da Acimga (Associazione Costruttori Italiani di
Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini), in
collaborazione con Argi (Associazione Nazionale Fornitori dell’Industria Grafica) e con
il supporto di ITA (Italian Trade Agency).
Per saperne di più visita il sito https://conference.print4all.it/

Conai, nuovo bando per l’Ecodesign degli imballaggi

Anche quest’anno Conai promuove la sostenibilità ambientale con la nuova edizione del “Bando Conai per l’Ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare – edizione 2020” a premiare le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2018-2019.

Fino al 29 maggio 2020 potranno partecipare al bando le aziende che hanno investito nel biennio 2018-2019 in attività di prevenzione rivolte alla sostenibilità ambientale dei propri imballaggi, agendo su almeno una delle seguenti leve: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, risparmio di materia prima, utilizzo di materie provenienti da riciclo, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema di imballo e ottimizzazione dei processi produttivi.

Uniti nell’emergenza, il supporto costante di Assografici

Costante e vicina la presenza di Assografici alle imprese del settore durante l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Sin dalle prime fasi dell’emergenza Covid-19 e con il perdurare della situazione di crisi e di forte incertezza per tutte le aziende del
settore grafico, cartotecnico e trasformatore, Assografici – Associazione nazionale italiana delle imprese grafiche, cartotecniche e trasformatrici – si è da subito attivata per fornire un sostegno a tutte le aziende che fanno parte del settore, attraverso l’implementazione di differenti ambiti di supporto alle imprese.

È stata costituita un’apposita task force interna ad Assografici, in costante contatto con le diverse aree di Confindustria, al fine di fornire supporto alle aziende associate circa gli aspetti critici relativi alla gestione e allo svolgimento delle attività produttive, attraverso
servizi di consulenza e assistenza mirata alle imprese (problemi giuridico legali, di natura di sindacale e contrattualistica, immissione in consumo dei prodotti e food contact, economia credito e finanza, gestione del personale, proprietà intellettuale).

È stata implementata sul sito web di Assografici una sezione dedicata “EMERGENZA CORONAVIRUS”, con aggiornamenti sul piano normativo, fiscale, sindacale e dell’attività di lobbying svolta dall’’Associazione a favore di tutte le aziende del settore. La sezione è costantemente aggiornata con le sintesi dei principali provvedimenti adottati dal Governo e ospita le news utili alle imprese per fronteggiare lo stato di crisi sotto il profilo economico,
finanziario e creditizio, dei trasporti, della sicurezza sul lavoro e della gestione del personale.

È stato potenziato il networking esistente attraverso Federazione Carta e Grafica, di cui Assografici fa parte ed è socio fondatore, con le associazioni confederate della filiera della carta, della stampa e della trasformazione, tra cui Assocarta (che rappresenta
l’industria cartaria), Acimga (in rappresentanza di costruttori di macchinari per l’industria grafica, del packaging e del converting) e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base Cellulosica). Sono state altresì rafforzate la condivisione delle attività di sostegno e di lobbying per tutta la filiera.

Sono state intensificate le attività di lobbying, sulle istituzioni governative nazionali, grazie al supporto di Confindustria e, a livello europeo, tramite le Associazioni internazionali di cui fa parte Assografici: direttamente, a tutela degli interessi dei settori grafico e cartotecnico (con Intergraf e CITPA) e attraverso i gruppi di specializzazione, per le criticità delle singole categorie di prodotto (con ECMA – astucci pieghevoli, FEFCO – cartone ondulato, FINAT – etichette autoadesive, FPE – imballaggio flessibile, FTA Europe – stampa flexo, EUROSAC – sacchi a grande capacità). Le azioni attivate hanno portato allo sblocco di criticità circa reperimento di materie prime, restrizioni doganali e libera circolazione delle merci.

Sono state inviate con regolarità informative a supporto delle aziende per il reperimento dei dispositivi di protezione individuali (DPI) e per la riconversione produttiva, grazie anche al costante contatto con Confindustria e alla segnalazione di iniziative emerse all’interno del nostro settore.

È stata avviata attraverso i mezzi di comunicazione di Assografici (circolari, sito, newsletter) una costante attività di segnalazione di eventi e webinar dedicati al sostegno alle imprese nelle fasi emergenziali, in merito a differenti ambiti di interesse (dai webinar di ICE con focus sull’internazionalizzazione, alla promozione di eventi online dedicati a specifici settori della stampa, fino alla condivisione e organizzazione di webinar in materia di accesso al credito e orientamento delle imprese a fronte del recente DL liquidità).

È stata avviata un’indagine (condotta ogni 15 giorni) per l’analisi dell’impatto economico del COVID-19 sulle aziende grafiche e cartotecniche (i risultati sono distribuiti ai partecipanti in forma aggregata e anonima). I dati rilevati consentono di individuare
tempestivamente le aree di maggiore criticità e di supportare le
attività di lobby.

L’Associazione è oggi più che mai vicina ai propri associati ed è costantemente impegnata a monitorare gli sviluppi della situazione emergenziale per assistere al meglio le imprese del
settore. Assografici, nel rispetto delle disposizioni governative che hanno imposto la sospensione temporanea delle attività in sede, è sempre e comunque operativa per i normali servizi associativi e per il supporto alle imprese associate attraverso gli indirizzi e-mail e telefonici segnalati sul proprio sito web.

Macchine da stampa e packaging: fatturato stimato in calo del 20-25% nel 2020

Il fatturato dei produttori italiani di macchine per la stampa, il packaging e il converting
diminuirà nel 2020 del 20-25%. La stima è stata fatta da Acimga, l’associazione confindustriale del settore. Sempre nel 2020, prevede Acimga, ci sarà una riduzione del commercio mondiale per il comparto, ma l’Italia manterrà la sua quota di mercato, confermandosi il secondo esportatore di queste tecnologie.
Uno scenario negativo, simile a quello del resto della meccanica strumentale che prevede un calo di fatturato del 27% nell’anno in corso, con punte di circa il 40 % in alcuni comparti. La performance delle macchine per la stampa e il packaging risulta quindi, in linea con il resto del comparto macchine, anche se il settore ha uno dei suoi codici Ateco (28.95.00) tra quelli ritenuti essenziali dal Governo, in quanto fornitori della filiera del food e del pharma, permettendo così a molte aziende di continuare a operare, così come di avere i codici Ateco dei clienti tra quelli considerati essenziali (17 e 18).
Come sta vivendo il settore l’epidemia
Grazie a una survey bisettimale, Acimga sta monitorando gli effetti del Coronavirus sul
comparto. Dalle risposte dei soci, emerge che circa il 77% delle aziende sta continuando a
lavorare o perché inclusa nei codici Ateco ritenuti essenziali, o perché fornitrice di queste
imprese. Tuttavia, circa 2 aziende su 3 tra quelle aperte, hanno visto ridotta in modo
consistente la propria produttività, anche per la limitata operatività con l’estero (il settore
ottiene il 60% del fatturato dall’export). Ridotta produttività che ha portato circa 6 aziende
rispondenti su 10 a far ricorso a misure come la cassa integrazione.
“L’aver visto uno dei nostri due codici Ateco inserito nella lista dei servizi essenziali – dichiara il presidente di Acimga Aldo Peretti – è stato un grande riconoscimento, ma soprattutto il frutto di un intenso lavoro di lobbying. L’associazione però non si è fermata a questo. Abbiamo subito attivato un servizio di Help Desk, essenziale per districarsi nella massa di informazioni, a volte non lineari, che arrivano alle aziende. Adesso stiamo lanciando una campagna adv per sostenere il settore in Italia e all’estero, e aiutarlo nella ripartenza. Un servizio non solo di comunicazione, ma di sensibilizzazione degli stakeholder, sia istituzionali che di mercato, per far capire che l’Italia non si è fermata ed è pronta a offrire le sue soluzioni tecnologiche, come sempre. Alle istituzioni chiediamo linearità, coordinamento e visione per la ripartenza. Per noi la sicurezza è essenziale e non sono mancati esempi positivi di welfare aziendale in questo momento, come l’attivazione di assicurazioni contro il Covid-19 per il personale. Ma adesso bisogna ripartire tutti in sicurezza, rimuovere i limiti alle aziende che sono rimaste chiuse e non perdere quote di mercato con i nostri competitor esteri”.

Durst, mascherine protettive nel centro demo di Bressanone

Durst ha attivato la produzione di “mascherine di comunità” all’interno del centro demo allestito presso la sede centrale di Bressanone. Le mascherine saranno inizialmente destinate ai dipendenti del Gruppo e della consociata Alupress. Successivamente, Durst intende mettere la propria capacità produttiva a disposizione anche di aziende terze. Allo stesso modo, il know-how relativo alla fabbricazione delle “mascherine di comunità” sarà condiviso in open source attraverso le filiali locali con i fornitori di servizi di stampa di tutto il mondo che ne faranno richiesta.

“A inizio aprile le nostre tecnologie di stampa per l’industria delle etichette e del packaging sono state classificate come essenziali e siamo stati quindi in grado di riprendere parzialmente la produzione”, afferma Christoph Gamper, CEO e comproprietario di Durst Group. “Proprio in seguito a questo via libera, abbiamo deciso di destinare i sistemi di stampa e lavorazione dei tessuti installati nel Centro Demo di Bressanone per i test con i clienti, alla realizzazione di mascherine di comunità. In linea con la nostra strategia ‘from pixel-to-output’, la produzione è interamente digitalizzata e automatizzata, grazie al nostro ecosistema di software”. Attraverso la piattaforma e-commerce proprietaria, con un editor appositamente programmato, le mascherine Durst possono essere personalizzate con grafica, immagini, testi. Una volta definito il progetto, il software di workflow invia direttamente il file alla stampante e successivamente al sistema di taglio per la finitura. “L’annuncio della nostra iniziativa sui social media ha generato grande interesse e molti service di stampa di tutto il mondo stanno già adattando il nostro progetto, e quindi la tecnologia Durst, per la produzione personalizzata di mascherine”, prosegue Gamper.

Le “mascherine di comunità” prodotte da Durst sono dotate di una membrana caratterizzata da un’elevata efficienza di filtraggio e, al tempo stesso, da un’ottima permeabilità all’aria. Inoltre, la struttura a 3 strati in pile di poliestere le rende comode da indossare e facilmente lavabili. La membrana filtrante estraibile può essere disinfettata con alcol e riutilizzata.

Durst vanta una pluriennale esperienza nello sviluppo di sistemi di filtraggio, che svolgono un’indispensabile “funzione di pulizia” nelle stampanti, dove vengono utilizzati per bloccare le microparticelle nei sistemi di alimentazione dell’inchiostro, prevenendo l’intasamento delle testine. Sulla base di questo know-how, la membrana filtrante scelta da Durst Development per la messa a punto delle proprie mascherine è stata sottoposta a rigorosi test di efficacia nei laboratori interni. I risultati ottenuti sono ora in fase di certificazione presso un istituto indipendente.

Il VergissMeinNicht la cooperativa sociale di Brunico che offre occupazione a giovani lavoratori transfrontalieri e a persone con disabilità, sta collaborando con Durst per la lavorazione e il montaggio delle mascherine, che vengono cucite e rifinite in un ambiente protetto. Durst, inoltre, riserva particolare attenzione anche alla sostenibilità dell’imballaggio. Le mascherine Durst possono essere richieste da clienti finali residenti in Alto Adige tramite l’azienda Kunst & Dünger Solutions e sono personalizzabili fino a una tiratura massima di 300 pezzi.

Durst sottolinea esplicitamente che le mascherine prodotte presso il Centro Demo di Bressanone non sono da considerarsi un dispositivo di protezione ai sensi della VO (E) 2016/425 o un dispositivo medico ai sensi della direttiva 93/42 / CEE.

 

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Le due riviste si potenzieranno a vicenda, raggiungendo una platea di circa 24.000 aziende, mantenendo capacità di approfondimento e analisi che le hanno da sempre contraddistinte.

Una rivista unica, che con il sito, i canali social, la newsletter formerà una piattaforma trasversale completa che coprirà tutte le sfaccettature del mondo della stampa e porterà l’informazione tecnica capillarmente alle aziende che operano nel grande settore della stampa.