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Onframe: la nuova business unit di Gruppo Masserdotti per insegne customizzate

Da oggi il Gruppo Masserdotti è a fianco del retail con Onframe, la nuova business unit che offre a catene e brand lo studio e la realizzazione on demand di frame e lightbox in alluminio e tessuto totalmente personalizzabili. Capaci di conferire eleganza e praticità alla comunicazione indoor, le soluzioni Onframe coniugano la facilità di montaggio all’impatto visivo. La risposta per effettuare rapidi cambi di immagine e promozioni temporanee in punti vendita, centri commerciali e showroom, ma anche hotel, impianti sportivi e sedi aziendali. Mono o bifacciali, da appendere a parete o stand alone, retroilluminati con Led, i lightbox realizzati da Onframe sono totalmente customizzabili in base alle esigenze dei clienti grazie a un inedito configuratore basato su software proprietario, messo a punto dal reparto R&D interno dopo oltre un anno di sperimentazione. Unico nel settore, questo esclusivo strumento viene utilizzato dai tecnici del Gruppo Masserdotti per effettuare con estrema precisione e rapidità progettazione e relativa preventivazione delle insegne. Un asset fondante della proposta Onframe che potenzia la digitalizzazione dei processi messa in atto dal Gruppo in ottica Industry 4.0. Dopo la configurazione, le strutture, dotate di certificazione per la parte elettrica, vengono costruite on demand in alluminio anodizzato di massima qualità.

Tra i plus, anche l’ottimo rapporto prezzo-qualità e la possibilità di ammortizzare il costo della struttura con il solo cambio della grafica. Il rinnovo periodico delle immagini, inoltre, non richiede l’intervento di operatori qualificati, ma può essere effettuato direttamente dal personale dello store, determinando un ulteriore vantaggio economico. Oltre alla struttura, infatti, Onframe realizza anche le stampe che vengono prodotte con tecnologie all’avanguardia utilizzando inchiostri base acqua su teli in poliestere. Il risultato è un frame che coniuga la solidità e la versatilità delle strutture all’anima green delle stampe. I prodotti Onframe possono quindi essere considerati un’evoluzione in chiave planet friendly delle classiche insegne: forniti in pratici kit, green e riciclabili, rispondono efficacemente alle esigenze di sostenibilità ambientale espresse dal mondo retail. Dalle più recenti indagini sul negozio del futuro emerge, infatti, il desiderata di un luogo piacevole dall’anima green, in cui l’asset dell’eco-compatibilità vada di pari passo con la personalizzazione della shopping experience. In questo senso, l’utilizzo del tessuto stampato con tecnologia sublimatica dal Gruppo Masserdotti ne garantisce la riciclabilità attraverso la possibilità di essere trasformato in filato e re-immesso nel mercato. Una caratteristica che, insieme alla riduzione dei costi di logistica e di imballaggio derivante dalla versatilità dei tessuti, costituisce uno dei principali plus di questi prodotti eco-friendly.

In linea con la rinnovata brand identity del Gruppo e con il payoff “Image evolution”, che esplicita il concetto di costante evoluzione delle aree di intervento, Onframe industrializza e digitalizza la produzione artigianale di insegne, confermando il piano industriale messo in atto da Masserdotti in chiave 4.0. Previsto a dicembre il debutto online del primo portale verticale totalmente dedicato alle insegne in tessuto, basato sull’esclusivo configuratore già in uso nel reparto tecnico del Gruppo per la gestione delle commesse corporate. Rivolta a retailer indipendenti e reseller, l’inedita piattaforma rappresenta una novità assoluta, che offre la possibilità di progettare e preventivare in pochi passaggi strutture totalmente personalizzate impostando base, altezza e ambito di utilizzo. L’offerta online comprende anche prodotti finiti in dimensioni standard e la possibilità di ordinare le stampe, anche separatamente, per il solo cambio immagine.

La qualità dei lightbox, installati sia edge sia backlight, è garantita dal sito produttivo in costante ampliamento del Gruppo Masserdotti, dotato di sistemi ultima generazione tra cui l’innovativa stampante a sublimazione Rhotex 325 basata sulla tecnologia green Durst Water Technology, che permette di riprodurre con la massima versatilità immagini di qualità eccelsa su tessuto in poliestere e misto poliestere.

Con la nascita della divisione Onframe, Gruppo Masserdotti si conferma interlocutore privilegiato per il mondo del retail, proponendosi come unico partner tecnologico industriale per progetti di visual communication a 360°.

FlexoDay e BestInFlexo 2019: un successo la due giorni dedicata alla flexo

Numeri davvero importanti e ancora in crescita. Grandissima partecipazione; un clima positivo, enorme sforzo organizzativo di tutto lo staff sempre all’altezza della situazione. Questa in estrema sintesi quanto si può trarre come valutazioni dal BestInFlexo e FlexoDay svoltosi il 21 e 22 novembre. Atif con il supporto di Fta, sostenuti dai numerosi sponsor hanno messo in scena una convention che ha visto più di 300 partecipanti il primo giorno e sfiorato i 400 il secondo.

Ho avuto il privilegio di fare parte della giuria che ha valutato gli oltre 200 capolavori giunti al contest BestInFlexo 2019 e l’impressione è stata quella di un settore in continua crescita che sta puntando molto sulla qualità e sulla tecnologia, che vuole scrollarsi di dosso la fama di cugina povera della rotocalco confinata a coprire quei mercati dove la qualità di stampa non è requisito determinante. I lavori osservati nelle 13 diverse categorie in concorso hanno evidenziato la capacità di operare nell’eccellenza. Laddove il connubio tra prestampa e stampa si concretizza in modo virtuoso, la qualità che scaturisce è davvero di grande rilievo. Come in tutti i processi del resto, solo una prestampa che sa enfatizzare i pregi della tecnologia di stampa, attutendo le criticità e le difficoltà, consente di realizzare prodotti di alta qualità. In questi casi, la gestione veramente accurata della macchina da stampa flessografica, l’utilizzo di componenti e materiali di prima qualità, assicurano il massimo del risultato. Una formula semplice che è stata giustamente ricordata da Rossini, durante il secondo giorno del convegno.

Per la cronaca, il vincitore assoluto “Best in Show” è risultato: Sititalia con azienda di prestampa Zincopar e brand  Auchan. Un tema ha permeato la due giorni sulla flexo, ricorrendo in diversi interventi e come sfondo in più momenti, svelando un pubblico di operatori giustamente preoccupati: la “plastic tax”. Già Marco Gambardella, presidente Atif  non ha mancato di sottolineare l’allarme di tutto un settore produttivo che non vuole accettare provvedimenti intesi solo a fare “cassa” per le finanze pubbliche, che si frappone a quello stimolo che invece sarebbe necessario per continuare a competere con gli altri paesi dell’Europa e del mondo intero. Concetto ovviamente ripreso anche dall’ospite d’onore della serata BestInFlexo, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, che ha sottolineato i pregi di un settore che ci vede primeggiare in Europa, che ha nell’export numeri importanti e deve  per tanto guardare al futuro con positività, pur sapendo che saranno necessari sforzi per mantenere competitività e innovazione ai massimi livelli, in un contesto istituzionale al momento non privo di incertezze.

Gli interventi del secondo giorno, il FlexoDay, sono stati aperti dal presidente Atif Marco Gambardella, che ha ribadito i dati della congiuntura economica e quelli di settore, le preoccupazioni per la plastic tax,  il cui disegno di legge è al vaglio del Parlamento. È poi passato a presentare le attività dell’Associazione, sia di ricerca sia di formazione, con particolare rilievo al progetto Matespack, il Master sulle tecnologie sostenibili per il packaging.

Atif ha presentato uno studio pratico, condotto dal Comitato Tecnico sulla metodologia di calibrazione del processo di stampa, partendo dall’assunto che la pratica senza una buona teoria non serve al miglioramento continuo, come Leonardo da Vinci preconizzava già 500 anni fa. La metodologia prevede l’ottimizzazione del processo per la determinazione delle condizioni standard di produzione e la cattura dei dati attraverso il fingerprint, il controllo statistico per la definizione delle condizioni stabili di processo, la caratterizzazione per l’ottenimento dei dati colore. Il tutto in una visione circolare di miglioramento continuo. Da notare che la rilevazione dei dati per il calcolo delle curve di compensazione è stato fatto utilizzando la formula SCTV (ISO 20654:2017).

Matteo Melegatti per Atif ha presentato  il progetto del nuovo Documento Tecnico, il numero 13, sulle Maniche porta matrici flessografiche, un elemento estremamente importante nel determinare la qualità del risultato stampato. Lo schema del documento prevede dapprima un percorso storico di come questo dispositivo si è evoluto, per poi passare all’analisi tecnica dei materiali che lo compongono, identificandone pregi e campi di impiego. Gli aspetti tecnici rispetto al funzionamento, alle dimensioni e ai calcoli relativi a sviluppo e schiacciamento occuperanno una buona parte del documento, fornendo anche gli elementi matematici di calcolo. Capitolo importante sarà quello della corretta manutenzione e stoccaggio delle maniche, punto cruciale per mantenerne efficienza e qualità nell’utilizzo. Gli adattatori, accessori indispensabili per favorire la versatilità dell’impianto di stampa, avranno un proprio capitolo all’interno del documento, con approfondimenti relativi a materiali e tecniche di fissaggio. Il gruppo di lavoro che sta portando avanti il progetto, ben rappresentato da aziende leader in queste tecnologie, dovrebbe assicurare la competenza con cui i contenuti verranno inseriti nel documento tecnico.

Uno sguardo ai temi europei e ai trend del mondo del packaging in materia di sostenibilità ambientale sono stati illustrati da Laetitia Reynaud di Intergraf, per il tradizionale spazio dedicato a FTA Europe, l’associazione Europea della flessografia presieduta da Sante Conselvan. Due i documenti interessanti  citati come possibile approfondimento degli scenari futuri, l’Economic Report di Intergraf e  l’European Printing Packaging Trends edito da Smithers Pira, FTA e Intergraf.  La presentazione ha toccato alcuni punti chiave delle politiche comunitarie in materia di Green Economy al grido di “diventiamo il primo continente neutrale” in termini di impatto ambientale. Gli stimoli che emergono riguardano: l’utilizzo dei solventi volatili (VOC) nella stampa degli imballaggi, i materiali plastici utilizzati, la loro riciclabilità e la lotta ai “mono-uso”, che rappresentano il 50% dei rifiuti marini (marine litter), le strategie per la riduzione degli imballaggi in termini numerici e di peso, le strategie per la sicurezza degli imballaggi alimentari. Spunti sicuramente attualissimi e sui quali vi è attenzione mediatica importante, troppo spesso incline a demonizzare la plastica “tout court” senza fare i necessari approfondimenti e distinguo.

Restando sul tema della sostenibilità ambientale, Gianpaolo Gentile di Besana Group, azienda attiva nella produzione e distribuzione alimentare con sede presso Napoli, ha illustrato come l’Italia si sta muovendo rispetto alle politiche comunitarie in materia di riciclaggio dei materiali plastici, e come nei prossimi anni gli sforzi dovranno moltiplicarsi per giungere all’obiettivo di contenere il carbon footprint entro limiti sostenibili (zero packaging impact, 100% di risorse rinnovabili e riciclabili). Per raggiungere l’obiettivo finale dell’Accordo di Parigi di rimanere sotto il limite di CO2 pro capite/annuo di 2,1 tonnellate, necessario per  contenere l’incremento della temperatura media globale sotto i 2°C. È stato quindi illustrato come Besana Group stia operando con un approccio circolare al concetto di riciclo degli imballaggi, basato sulle “4R”, Recover, Recycle, Reduce, Re-use.

Mark Shepherd, titolare di The Branding Authority ha stimolato la platea con un intervento dedicato al marketing sul brand e al marketing digitale attraverso i social media. Strumenti che devono essere messi a disposizione dei brand owner per accrescere il proprio riconoscimento e reputazione, in un mercato sempre più volatile e virtuale, dove la relazione con il cliente si frammenta in diversi canali, dove il processo decisionale è fortemente caratterizzato dell’empatia che il brand riesce a comunicare. Parole come “servizio”, “qualità”, “prezzo”, appartengono al marketing vecchio stile; come per il marketung B2C, anche nel marketing B2B, il feeling che il brand riesce ad evocare in termini di riconoscimento, visibilità, accessibilità, connettività, gioca un ruolo determinante.

Dedicata all’industria 4.0 e all’automazione spinta la presentazione di Romeo Bandini di Ipack Abu Dhabi, un’impresa insediata negli Emirati Arabi e votata all’automazione dei processi, alla connettività di tutti i segmenti e attività aziendali, all’insegna dello slogan: “se non vuoi uscire pazzo, devi avere buoni architetti e buoni partners” per raggiungere il successo in realtà multiculturali e geograficamente non favorevoli.

Gli sponsor principali dell’evento InciFlex, Rossini e Uteco hanno intervallato i loro interventi per sottolineare il concetto di partnership che il fornitore di servizi o tecnologie che ruotano attorno alla stampa sia di fondamentale importanza. Nell’economia del “just in time” e dell’ottimizzazione degli sprechi, poter contare su aziende che possono fornire qualità nei tempi corretti, assistere anche da remoto i clienti per prevenire gli imprevisti e le rotture, fornire la consulenza e le migliori tecnologie nella preparazione degli impianti di stampa e l’allestimento della macchina, è un concetto che dovrebbe appartenere a tutti gli operatori del settore. Questo l’auspicio dei relatori intervenuti.

Un BestInFlexo e un FlexoDay che hanno visto numeri in crescita e un clima complessivamente positivo, sebbene tutti siano apparsi consapevoli che nel prossimo futuro le sfide saranno impegnative, prima su tutte quella dei nuovi materiali su cui lavorare, meno accoppiati, più difficili da stampare, probabilmente più sottili. Al contempo convinti che potranno essere supportati da ricerca, formazione e informazione che le associazioni come Atif si impegnano a garantire.

 

PressUP: nuovi modelli per valorizzare il mercato della stampa

Immersa nel magico mondo di Candyland, in occasione del 10° anno di attività, PressUP ha presentato la nuova strategia aziendale. Ma andiamo per ordine, iniziando a spiegare questa improvvisa passione per dolciumi e cup cake: «Volevamo comunicare il cambiamento in atto e abbiamo scelto di farlo con una campagna disruptive, che sicuramente si fa notare tra stampanti e flyer in promozione», racconta Vincenzo Cirimele – CEO e fondatore di PressUP. Sullo sfondo di un paesaggio onirico, con colline glassate e caramelle volanti, il claim invita a ‘Non accettare stampe dagli sconosciuti’, ma fare la scelta giusta puntando sul valore di servizio, qualità e consulenza. «In questi dieci anni il mercato del web-to-print si è trasformato in un luogo affollato, con player che spesso puntano al prezzo e clienti nomadi che guardano all’euro». Un processo non certamente virtuoso, che tende alla minimizzazione dei margini. PressUP, tech company B2B che guarda al futuro, propone un nuovo modello votato alla valorizzazione del mercato del printing, partendo dal presupposto che la stampa non sia in declino, come si potrebbe pensare, ma rappresenti un business dal grande potenziale, con un valore stimato di 900 miliardi di dollari (fonte: Smithers Pira, Statista, IFPI). «Un’opportunità che siamo pronti a cogliere puntando su un modello a piattaforma» esplicita Cirimele. Un concetto che può essere spiegato attraverso esempi di realtà con cui si interagisce quotidianamente. «Se da un lato la Pipeline crea valore linearmente, accentrando asset, produzione e staff, come può fare una catena alberghiera con immobili e personale in tutti i continenti, dall’altro la Platform orchestra le interazioni fra produttori esterni e consumatori, come fa Airbnb, che ad oggi conta zero proprietà nel mondo» spiega Cirimele. Due modelli che rispettivamente potrebbero essere paragonati al mondo della stampa gestito in modo tradizionale, con tratti di artigianalità, e alle piattaforme che offrono servizi online, come PressUP.

«Sicuramente la digital transformation sta offrendo l’occasione di riorganizzare le aziende per creare maggior valore», aggiunge Cirimele. Questo in PressUP si è tradotto nella digitalizzazione di processi produttivi, supply chain, progettazione e innovazione di prodotto, fino a toccare le strategie di marketing e le vendite. Tutto, dai preventivi alle 4.000 spedizioni giornaliere, viene gestito esclusivamente mediante strumenti digitali. E se, come ricorda Cirimele, un famoso proverbio cinese afferma ‘Il momento migliore per piantare un albero era dieci anni fa; il secondo momento migliore è ora’, ecco che ora per PressUP è tempo di cambiamento. Il modello che l’azienda sta sviluppando è quello che a livello sperimentale è già stato avviato col progetto pilota PressUP NOW che assicura, in alcune aree geografiche, la consegna in giornata. Facilmente realizzabile con un po’ di organizzazione – si potrebbe commentare – se il servizio fosse circoscritto a zone limitrofe alla sede produttiva. Ma se volessimo estenderlo a livello nazionale? O, ancora, a livello internazionale? La risposta di Cirimele è: vendita globale, stampa locale. «Per fare un parallelismo potremmo attingere al funzionamento della telefonia mobile. Gli operatori garantiscono la copertura globale appoggiandosi a celle non proprietarie. Allo stesso modo PressUP sta investendo da tempo nella creazione di un network di partner, sia a monte sia a valle, con iniziative concrete come il coinvolgimento attivo in organizzazioni internazionali del calibro di Dscoop e Impriclub». Nel primo caso si tratta di collaborazioni sul fronte produttivo, che abbattono le barriere dei costi di spedizione; nel secondo caso si punta sul potere d’acquisto di un raggruppamento di aziende che globalmente annovera più di 3.000 dipendenti e un fatturato complessivo di 800M di €. Questo si riflette in un catalogo sempre più ampio e aggiornato, che anticipa tendenze e risponde alla domanda di must have del momento, come le borracce, ormai diventate oggetto del desiderio tanto da essere difficilmente reperibili.

La valorizzazione di collaborazioni win-win per PressUP è alla base della creazione di una piattaforma messa a fattor comune con partner selezionati capace di valicare limiti strutturali, geografici, di stoccaggio e di capacità produttiva. Un progetto onirico? Piuttosto un modello virtuoso, frutto della voglia di fare imprenditoria creando valore. Anche nella stampa.

Creazioni Digitali sceglie Epson per produzioni ecosostenibili

Creazioni Digitali ha scelto di affidarsi alla qualità della stampa tessile digitale di Epson per perseguire il suo ambizioso progetto incentrato sull’ecosostenibilità dei processi produttivi. L’azienda comasca ha così introdotto nei propri laboratori la stampante Monna Lisa Evo Tre 16 di Epson, sviluppata in collaborazione con F.lli Robustelli e sinonimo di qualità e affidabilità per la stampa a pigmento. 

In particolare, Creazioni Digitali ha introdotto Monna Lisa di Epson nell’ambito del progetto GreenDrop, nato con l’obiettivo di rendere tutte le fasi dei processi produttivi di stampa digitale sempre più sostenibili. Con questo progetto, è stato inaugurato un innovativo processo di stampa che utilizza coloranti ecosostenibili e consente di stampare su tessuti caratterizzati da varie composizioni di fibre in mischia utilizzate nell’industria tessile e non solo. Basata sull’utilizzo dei pigmenti, questa tecnologia non prevede più i classici trattamenti di vaporizzazione e lavaggio del tessuto e, rispetto ai processi tradizionali, permette un utilizzo di acqua ridotto al minino (circa 1/3) e una minore emissione di CO2 nell’aria. Il risultato: economia, versatilità, sprechi ridotti al minimo e produzioni realmente ecosostenibili.

«Il tema della sostenibilità della filiera tessile è sempre più centrale tra consumatori e addetti ai lavori e siamo entusiasti di aver trovato in Epson un alleato per portare avanti questo progetto che non rappresenta solo uno stile di stampa, ma un nuovo modo di concepire il prodotto», commenta Roberto Lucini, amministratore unico di Creazioni Digitali. «Crediamo che questo sia il momento di investire in processi sostenibili e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative che mettano al primo posto il rispetto per l’ambiente insieme alla sostenibilità economica, sociale e istituzionale».

«Al momento, considerata l’innovazione del processo, siamo fiduciosi che, grazie all’aiuto prezioso di Epson e di uno strumento di altissima qualità quale è Monna Lisa, il nostro concetto di sviluppo sostenibile sia in grado di soddisfare le necessità della società attuale senza compromettere quelle delle generazioni future», conclude Lucini.

Dal fashion all’home textile

In Creazioni Digitali Monna Lisa Evo Tre 16 vede un’interessante applicazione anche nel campo dell’home textile. La produzione di circa 50.000 metri all’anno per l’arredo casa è destinata principalmente alla stampa di tessuti per divani, cucina, biancheria da letto, tendaggi e outdoor.

«Il nostro business principale resta la stampa di tessuti per il settore dell’abbigliamento e della moda, ma a questa abbiamo deciso di affiancare la produzione per l’home textile perché la stampa digitale a pigmento offre diversi vantaggi anche in quest’ambito. Primo fra tutti: la garanzia della solidità», spiega ancora Roberto Lucini. «Il pigmento, e in particolar modo quello di Monna Lisa, è l’unico colorante a resistere alla luce nel lungo periodo, caratteristica fondamentale specie per tessuti destinati a outdoor o tendaggi. Un reattivo o un sublimatico è soggetto a una significativa degradazione già dopo sei mesi; con il pigmento invece la resistenza alla luce è garantita negli anni. Grazie a Epson stiamo inoltre testando ogni tipo di materiale, dal più classico al più innovativo, e siamo così soddisfatti dell’esperienza che aggiungeremo un’altra Monna Lisa nel nostro parco macchine entro la fine dell’anno».

 

Lombardi consolida la partnership con Etic.a

Lorenzo Lombardi (secondo da sinistra) con i titolari di Etic.a, Gianni Olivieri e Patrizia Windfang e, a destra, Sergio Pasquini, responsabile di produzione, presso la sede di Etic.a a Pomezia (RM).

Per Etic.a, industria di Pomezia, «la qualità di un prodotto comincia dalla sua etichetta». Su queste basi l’impresa romana di Patrizia Windfang e Gianni Olivieri ha scelto Digistar, la macchina di finitura di Lombardi Converting Machinery.

La nuova installazione presso Etic.a è stata esposta al Labelexpo 2019 lo scorso settembre: è la Digistar di Lombardi, macchina di finitura fascia 430 dotata del modulo serigrafico “Bravo” e del modulo per l’oro a caldo ”Toro”.
Una macchina scelta a completare il parco macchine già installato, per dare valore aggiunto alle etichette con la loro nobilitazione.

«La Digistar – afferma Gianni Olivieri – è per noi la macchina che ci voleva, per le sue caratteristiche di produttività e di qualità che ci consentono di essere molto competitivi sia in termini di qualità del prodotto e sia in termini di prezzo nei mercati che desideriamo sviluppare.» Una scelta non casuale visti i rapporti tra le due aziende: «Del resto – aggiunge Olivieri – il nostro rapporto con Lombardi nasce da una scelta ponderata a seguito di una approfondita ricerca di mercato all’inizio del 2014 quando valutammo tutti i principali fornitori di macchine da stampa flexo. Dopo avere visto all’opera la Lombardi presso un loro cliente abbiamo ritenuto che fosse la macchina con il miglior rapporto prezzo-prestazioni».

Il rapporto tra Etic.a e Lombardi è consolidato non solo dalla qualità delle macchine e dall’efficacia dell’assistenza after sales, ma anche dal rapporto di fiducia che si è instaurato tra le due famiglie.

Le motivazioni di quest’ultima scelta, la Digistar: «nello specifico desideriamo incrementare la nostra quota di mercato nel settore delle etichette a maggior valore aggiunto: parliamo soprattutto di etichette per il vino e per la cosmesi. È in questa ottica che bisogna vedere questo nuovo investimento.»
Etic.a produce etichette autoadesive con particolare attenzione ai settori alimentare e GDO, cosmetica e automotive. Si rivolge a clienti medio-grandi che possano apprezzare la qualità del prodotto e servizio con i quali mantenere un rapporto di collaborazione nel tempo. Etic.a dispone quindi anche di un ufficio grafico altamente competente per assistere il cliente nelle scelte migliori nella progettazione e realizzazione delle etichette.

 

Il paradiso perduto protagonista del Calendario Epson 2020

Eden in Urbe, Calendario 2020 firmato da Tancredi Mangano, è il nuovo omaggio di Epson alla fotografia italiana nell’anno del ventennale del progetto Calendario che dal 2001 racconta i grandi interpreti dell’immagine e la loro visione artistica attraverso le fotografie stampate con la tecnologia della società giapponese sino a creare un vero e proprio oggetto da collezione.

Il Calendario Epson 2020 è una narrazione della città per immagini secondo un inedito punto di vista: l’autore opera un completo ribaltamento della prospettiva che dà origine a una nuova rappresentazione della natura nel contesto urbano, sino a rendere invisibile la città stessa. La vegetazione rappresentata nella sua dimensione primigenia, quasi selvaggia, diventa la protagonista in un contesto urbano in cui gli edifici appaiono come intrusi. Gli alberi si prendono la scena e ritorna il colore con la delicatezza cromatica di una stampa giapponese o con la precisione minima di un intreccio lavorato a china; le costruzioni e i palazzi invece appaiono sullo sfondo, anonimi ed estranei, spesso solo intuibili.

«Il mio lavoro – spiega Tancredi – è nato osservando una realtà che di solito sfugge allo sguardo di chi vive in una città come Milano: l’idea era di rappresentare un luogo in cui la vegetazione è capace, nonostante gli innumerevoli ostacoli, di recuperare una dimensione quasi incontaminata. Dopo qualche giorno di lavoro ho cominciato a invertire la prospettiva in cui noi abitualmente ci muoviamo: ho iniziato a fotografare gli alberi facendo in modo che fossero gli edifici ad apparire come intrusi. E l’ho fatto in appena due mesi, a ribadire come oggi l’alternarsi delle stagioni sia frutto più dello sguardo e della memoria che di un reale avvicendarsi nel tempo».

Epson si è assunta il compito di tradurre su carta la visione artistica dell’autore: tutte le foto del calendario sono prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson e descrivono in maniera precisa i dettagli e le variazioni cromatiche degli scatti originali, grazie all’elevata tecnologia di stampa, oggi uno standard di qualità riconosciuto nel settore della fotografia internazionale. Il risultato è un Calendario da collezione a tiratura limitata: solo 800 copie numerate caratterizzate da immagini accurate e precise, stampate in originale e incollate a mano per ogni mese dell’anno.

Il progetto del Calendario Epson compie vent’anni. Nasce dall’idea di offrire un tributo alla grande fotografia italiana e, nello stresso tempo, dimostrare in modo tangibile e con esempi prestigiosi la qualità della stampa fotografica Epson. Negli anni ogni Calendario ha raccontato sì l’autore, ma anche una storia, un sentimento, un impegno concreto, una visione del mondo.

Massimo Pizzocri, amministrare delegato di Epson Italia, dice: «In questi vent’anni abbiamo sempre lavorato con fotografi di prestigio che ci hanno permesso non solo di dare concretezza alle loro immagini, ma anche di raccontare, in qualche modo, il mondo di Epson, laddove questo percorso è diventato comune. La visione di ognuno, sia essa artistica o di impegno concreto, magari per la salvaguardia del Pianeta, ha trovato nella nostra tecnologia lo strumento per dare vita a bellezza, precisione di racconto, potenza comunicativa delle loro immagini. E di tutto questo siamo felici e fieri».

Prima di Tancredi Mangano, gli altri grandi fotografi italiani che hanno reso il Calendario un vero capolavoro artistico sono stati: Giorgio Lotti, Franco Fontana, Mario De Biasi, Giovanni Gastel, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Gian Paolo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Massimo Vitali, Vittorio Storaro, Gabriele Basilico, Maurizio Galimberti, Stefano Unterthiner, Luca Campigotto, Renato Marcialis, Francesco Radino, Andrea Pistolesi, Cristina Omenetto e Fabiano Ventura.

Ricoh Italia premia la creatività degli studenti

Ricoh Italia vuole essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di studenti, stimolando la loro capacità di immaginare e di innovare, creando un ponte diretto tra il mondo della scuola e quello del lavoro. In quest’ottica Ricoh Italia – in collaborazione con NOA New Office Automation, azienda partner specializzata nella vendita di soluzioni Office e per il settore Commercial e Industrial Printing – ha organizzato un concorso grafico che ha coinvolto due classi dell’istituto Salesiano S. Ambrogio Opera Don Bosco di Milano, le terze CFP e ITT. Il progetto “Opticalendar” ha previsto la creazione grafica di un calendario a schede utilizzando il concept delle grafiche minimal e delle geometrie contrastanti. Agli studenti è stato chiesto di prevedere sovrapposizioni di bianco su nero e intagli, lavorando sugli effetti resi possibili da molte carte gestite da Ricoh Pro C7200X.  Per supportarli nell’ideazione del progetto, sono state organizzate alcune lezioni tecniche durante le quali Alessandro Mambretti, sales specialist di Ricoh Italia, ha raccontato le tecnologie di stampa digitali e le loro potenzialità. “I ragazzi – commenta Alessandro Mambretti – diventano promotori di un utilizzo nuovo delle tecnologie digitali che valorizzi la loro capacità creativa. Per gli operatori del settore di oggi e di domani, è importante riuscire ad offrire ai propri interlocutori applicazioni e servizi innovativi. Fin dal percorso scolastico, Ricoh aiuta i ragazzi a sperimentare le tecnologie più recenti per proiettarsi verso nuovi orizzonti comunicativi”.   La giuria tecnica e i docenti hanno premiato un calendario per ciascun corso di studi. Gaia Pedretti e Chiara Tabacco hanno vinto per la qualità dell’esecuzione tecnica, per la capacità progettuale e per la creatività coerente al tema proposto.   

Guandong, performance garantite anche ad alta velocità

La qualità dei prodotti Guandong incontra l’adrenalina del rally su pista. Il 2 novembre scorso lo “Specialista delle Specialità” ha sfidato la velocità sul circuito di Franciacorta con il team GMA Motorsport a bordo dell’eccezionale Ford Fiesta WRC Plus, unico esemplare presente in Italia. Alla guida la coppia composta dal pilota Fabrizio Fontana e dal navigatore Simona Savastano, che corrono insieme da oltre 15 anni. Un connubio vincente, quasi quanto quello composto da Guandong e BluSign, uno dei più dinamici distributori delle soluzioni a marchio Guandong sul territorio nazionale, di cui la Savastano è area manager. Grazie a lei e all’amicizia che da oltre vent’anni la lega all’amministratore delegato di Guandong Daniele Faoro, è stato possibile testare in condizioni estreme due prodotti di punta come il tessuto adesivo Tap della gamma Mr Magnus e la pellicola green friendly 100% poliestere Dotty Pet, entrambi messi alla prova contro un mix di alta velocità, freddo e pioggia.  «Investiamo costantemente nella ricerca e nello sviluppo di materiali con prestazioni esclusive e garantite – racconta Faoro, che ha assistito personalmente alla gara – L’obiettivo di questo eccezionale test era dimostrare concretamente la superiorità dei nostri supporti, confermandone le performance in qualsiasi situazione».

Dotty PET, in particolare, è stata applicata sulla livrea della vettura direttamente dai piloti qualche istante prima della partenza. Un’operazione semplicissima grazie all’adesivo a punti che evita la formazione di antiestetiche bolle e alla rigidità del poliestere che lo rende estremamente facile da maneggiare, anche ai non addetti ai lavori. L’elevata densità di punti (624.000 al mq) e la colla a solvente di ultima generazione ne garantiscono la removibilità pulita entro 6 mesi. Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, la pellicola ha resistito per l’intera gara e, una volta rimossa, non ha lasciato residui di colla sulle grafiche sottostanti.

Prova superata anche per TAP, che è stato invece applicato sulle tute indossate da pilota e navigatore. Realizzato in poliestere con colla removibile, questo particolare tessuto adesivo messo a punto da Guandong si presta a molteplici utilizzi: dalla decorazione di pareti alle pettorine, dai gadget ai mobili. Sollecitato da pioggia, basse temperature in esterno, alte temperature nell’abitacolo e movimenti dei piloti durante tutta la durata del rally, TAP è rimasto perfettamente ancorato alle tute e, una volta terminata la gara, è stato rimosso senza residui.

Performance che sono andate ben oltre le aspettative, come racconta Simona Savastano: «Come distributore, apprezzo quotidianamente la validità dei supporti Guandong, ulteriormente incrementata da plus come la vicinanza al cliente finale e l’attenzione al green. Ma devo dire che la collaborazione per questo rally ci ha permesso di ottenere risultati davvero strepitosi che siamo pronti a ripetere il 16-17 novembre quando scenderemo ancora una volta in pista con Guandong per il rally di Monza».

«Questo test conferma ancora una volta gli elevati standard qualitativi raggiunti da Guandong, attestati anche dalla percentuale di prodotti reclamati che nel 2019 è scesa addirittura sotto lo 0,2%” – commenta Faoro. – Proprio la nostra costante attenzione alla qualità, la spinta verso l’innovazione e la solidità della reputazione acquisita in tutta Europa, ci permettono di lavorare a sempre più stretto contatto con end user, designer, architetti e allestitori per lo sviluppo di soluzioni in grado di ampliare i confini del digital printing. Per i prossimi mesi abbiamo già in cantiere prestigiose collaborazioni con brand di livello mondiale nel campo dell’automotive, della gioielleria e degli energy drink».

Panel Osi: segnali positivi, ma ancora troppe incertezze

I risultati dell’indagine congiunturale Osi sul primo semestre 2019 mostrano un’industria grafica non priva di risorse, ma sempre gravata dalla stagnazione dei consumi, della pubblicità e dal declino della domanda estera. Il settore cartotecnico trasformatore, ancora una volta, si difende bene e chiude un semestre di segno positivo anche grazie al commercio transnazionale.

Margherita Baroni

Nel secondo trimestre dell’anno in corso sembra migliorare l’andamento del settore grafico e del settore cartotecnico in Italia. A dircelo è la consueta Indagine Osi (Osservatorio Stampa ed Imballaggio), rilasciata dal Centro Studi Assografici e riferita al primo semestre del 2019 e alle previsioni sul trimestre successivo. In effetti, a leggere i risultati in dettaglio, emerge che dopo un inizio decisamente negativo, il settore grafico ha chiuso il secondo trimestre 2019 con dati in miglioramento: un calo tendenziale moderato della produzione e una discreta ripresa del fatturato. Bisogna dire però che nei primi sei mesi del 2019, sui primi sei mesi 2018, la produzione resta in calo del 5,2%, mentre il fatturato diminuisce del 3,2%. A livello produttivo, nei primi sei mesi 2019, soffrono soprattutto gli stampati pubblicitari e commerciali e la modulistica; meno peggio l’area grafico-editoriale. Il quadro negativo del primo semestre 2019 è connesso anche alla flessione della domanda estera: l’export in valore del settore grafico cala del 12,2% nel secondo trimestre 2019, che porta a -16,4% il primo semestre 2019.

Se il settore grafico migliora, ma soffre comunque di mali ormai cronici, il settore cartotecnico trasformatore dimostra una ripresa più netta e sicura. Dopo un primo trimestre 2019 iniziato in negativo, a causa del rallentamento macroeconomico nazionale ed europeo, la produzione del settore cartotecnico trasformatore nel secondo trimestre 2019 migliora il trend e il fatturato accentua la dinamica positiva (+3,4% sul secondo trimestre 2018). Considerando il primo semestre 2019 sul primo semestre 2018, la produzione del comparto resta in lieve calo dello 0,7%, mentre il volume d’affari cresce del 2,8%. Anche le esportazioni in valore del settore nel secondo trimestre 2019 accelerano (+3,7%), per cui l’incremento complessivo del primo semestre 2019 è del 3,5%.

Sul fronte delle previsioni le imprese grafiche del Panel Osi stimano per il terzo trimestre 2019 un miglioramento rispetto alla precedente indagine e sono ottimiste su produzione, fatturato e ordini esteri. Sono negativi invece i giudizi sul fronte degli ordini interni. Di contro le imprese cartotecniche trasformatrici valutano il terzo trimestre 2019 in leggero peggioramento: sono infatti moderatamente negative le previsioni su produzione, fatturato e ordini interni, mentre gli ordini esteri sono valutati stabili.

Più aziende grafiche aumentano il fatturato…

Dopo l’intensa flessione tendenziale del primo trimestre 2019, nel secondo trimestre 2019 il fatturato delle aziende grafiche del Panel Osi presenta una discreta crescita (+1,5%) rispetto al secondo trimestre 2018. Nel complesso il giro d’affari nel primo semestre 2019 resta però in calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo 2018. A livello di singola impresa nel secondo trimestre 2019 prevalgono i risultati positivi: il 71% delle aziende del Panel Osi aumenta infatti il fatturato, in media del 5,8%, a fronte di un 29% di imprese che lo riduce, mediamente del 7,8%.

… ma la produzione rimane bassa

Nel secondo trimestre 2019 la produzione del settore grafico, dopo la forte diminuzione del primo trimestre 2019, ha un calo più moderato del 2,2% rispetto al secondo trimestre 2018, per la riduzione della grafica editoriale (-4%), a fronte di un calo più lieve della grafica pubblicitaria e commerciale (-0,8%). Confrontando i primi 6 mesi 2019 con lo stesso periodo 2018, si nota che la produzione del settore grafico continua comunque a registrare, secondo l’Istat, una diminuzione del 5,2%, determinata dalla flessione della grafica pubblicitaria e commerciale (-9,6%), a fronte di una modesta diminuzione della grafica editoriale (-2,8%). Nell’area grafica editoriale, nel primo semestre 2019, il calo produttivo tendenziale è più intenso per le riviste (-3,9%) e più moderato per i libri (-2,3%). Nell’area grafica pubblicitaria e commerciale, nello stesso periodo, la flessione tendenziale della produzione di stampati pubblicitari e commerciali resta significativa (-9,4), così come quella della modulistica (-15,6%).

L’adv impantanata nella stagnazione dell’economia nazionale

Per quanto riguarda la pubblicità i dati di Nielsen sul primo semestre 2019 risentono della stagnazione dell’economia italiana che si inserisce in un contesto di crescita rallentata anche dell’Eurozona. L’andamento particolarmente negativo di giugno 2019 porta quindi gli investimenti pubblicitari nazionali in diminuzione dell’1,3%, rispetto al primo semestre 2018; ma la flessione risulterebbe decisamente più intensa (-5,7%) se si escludesse il “Web and social” advertising. A livello di singolo mezzo, vanno peggio proprio i media che hanno un’influenza diretta sulla produzione grafica: in particolare la pubblicità sulla stampa resta in flessione tendenziale dell’11,9% (per il -10,1% sui quotidiani ed il -14,7% sui periodici), così come diminuisce quella sulle affissioni (-6,2%) e in direct mail (-2,6%).

Il commercio estero sempre in forte crisi

Un elemento negativo per il settore grafico nella prima parte del 2019 resta la domanda estera: dopo un primo trimestre 2019 in forte flessione, l’export in valore del comparto, sulla base dei dati Istat, cala infatti del 12,2%, nel secondo trimestre 2019 rispetto al secondo trimestre 2018, interessando i principali prodotti stampati. Osservando i primi sei mesi 2019, le esportazioni in valore del settore grafico hanno una diminuzione complessiva del 16,4%, rispetto ai primi 6 mesi 2018. Le esportazioni dei principali prodotti sono tutti in calo: mentre nel caso dei libri è limitato (-1,4%), è decisamente più intenso nel caso degli gli stampati pubblicitari e commerciali (-20,3%) e delle riviste (-38,3%). Dopo la crescita tendenziale del primo

trimestre 2019, nel secondo trimestre 2019 l’import in valore del settore grafico ha una diminuzione dell’8,4% rispetto al corrispondente periodo 2018; considerando i primi 6 mesi 2019 le importazioni di

stampati diminuiscono del 3,1% sull’analogo periodo 2018, per la flessione dell’import degli stampati pubblicitari e commerciali (-26,6%), a fronte dell’incremento del valore dell’import delle riviste (+1,7%) e soprattutto dei libri (+19,8%).

Le aziende cartotecniche trasformatrici rinvigoriscono il giro d’affari

Nel secondo trimestre 2019 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici del Panel Osi, dopo la discreta crescita del primo trimestre 2019, accelera la dinamica positiva con un +3,4% rispetto al secondo trimestre 2018. Il primo semestre 2019 si chiude quindi in positivo, con un aumento del giro d’affari del 2,8% sul primo semestre 2018. Analizzando il comportamento delle singole imprese, nel secondo trimestre 2019 prevalgono i casi (54%) in cui vi è una crescita del giro d’affari, in media del 7,7%, a fronte di un simile 46% di imprese che subisce una diminuzione del fatturato, mediamente del 7,7%.

Ripresa moderata della produzione

La produzione del settore cartotecnico trasformatore accelera moderatamente il ritmo di crescita nel secondo trimestre 2019 rispetto all’inizio dell’anno, per cui, nei primi sei mesi 2019 sullo stesso periodo 2018, si attenua la diminuzione produttiva complessiva al -0,7%. Nello specifico la produzione di imballaggio in carta, cartone e flessibile diminuisce dello 0,6%, a fronte di un calo produttivo più intenso della cartotecnica (-2%). Con riferimento ai segmenti di attività, il Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) comunica per i primi sei mesi 2019 una diminuzione tendenziale dell’1,5% della produzione in tonnellate di cartone ondulato, un dato meno negativo rispetto a quello dei primi tre mesi dell’anno.

Il Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), sulla base dei dati Istat, dopo la lieve crescita nel primo trimestre 2019, segnala nel secondo trimestre 2019 un incremento produttivo più intenso del 3%, per cui il primo semestre 2019 si chiude con un +1,7% sul primo semestre 2018.

Favorevole anche il trend per il Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta) che vede un secondo trimestre 2019 su livelli leggermente più favorevoli del primo trimestre; nel primo semestre 2019, si osserva quindi un incremento del 3% del numero di sacchi venduti, sullo stesso periodo 2018; la tendenza è positiva in quasi tutti i principali segmenti della domanda (costruzioni, mangimi, chimici e fertilizzanti), con l’eccezione negativa degli alimentari. Resta in sviluppo, fra i segmenti dell’imballaggio, il Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile) che stima nel primo semestre 2019 un aumento tendenziale della produzione intorno al 3%, per il trend di migliore crescita del secondo trimestre 2019 rispetto a quello del primo trimestre, comunque già positivo. Venendo al comparto della cartotecnica, rallenta e arretra nel secondo trimestre 2019 (-4%) la produzione delle carte trattate per uso industriale, portando leggermente in negativo il risultato tendenziale dei primi sei mesi 2019 al -0,2%; ancora in calo invece la produzione di buste da lettera (-2,9% nel secondo trimestre 2019, -9,5% nel primo semestre 2019), in sintonia con l’arretramento del direct mail.

Domanda estera sostenuta

A livello macro, in termini di produzione industriale, nei primi sei mesi 2019 resta debole il trend dell’industria manifatturiera italiana. Osservando i comparti trainanti per il settore cartotecnico trasformatore, quello food&beverage mostra una favorevole crescita della produzione (+2,2%) mentre la farmaceutica resta leggermente indietro (-0,3%) rispetto a livelli 2018 che però erano stati elevati. Sulla base delle indicazioni di Cosmetica Italia, anche la cosmetica-profumeria ha una buona crescita nel periodo considerato (stimabile intorno al 3%), per il trend dell’export che resta decisamente favorevole.

La crescita del giro d’affari del settore cartotecnico trasformatore nella prima parte del 2019 si conferma in sintonia con quella della domanda estera, ovvero su ritmi sostenuti. L’export in valore del comparto, dopo l’incremento tendenziale del primo trimestre 2019, accelera del +3,7% nel secondo trimestre per cui, osservando i primi sei mesi 2019, la crescita risulta del 3,5% sui primi sei mesi 2018. Considerando i principali prodotti, nel primo semestre 2019 si rileva il buon incremento tendenziale dell’export in valore di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone (+3,8%), simile a quello degli articoli igienici e sanitari (+3,6%); in crescita anche le esportazioni di etichette (+2,9%) e articoli per scuola, ufficio e cartoleria (+15,2%). Cala invece l’export in valore di tubi di cartone (-3,2%) e carte da parati (-7,7%) e c’è una flessione per le esportazioni di prodotti cartotecnici per corrispondenza (-22,7%).

Passando all’import in valore dei prodotti della cartotecnica trasformazione, nel secondo trimestre 2019 si osserva un’accelerazione tendenziale (+6,6%), per cui complessivamente il risultato dei primi sei mesi dell’anno in corso, rispetto ai primi sei mesi 2018, si colloca al +3,6%. In particolare, le importazioni in valore di scatole, sacchi ed imballaggi vari in carta e cartone calano dell’1,5%, mentre è a due cifre l’incremento dell’import di articoli igienici e sanitari (+16,7%).

La crescita professionale si fonda sulla cultura: le attività e i progetti di Enipg

Corsi di alta formazione, viaggi all’estero, iniziative per le scuole, collaborazioni con istituzioni e fondazioni. Prosegue l’opera infaticabile di Enipg per allineare le competenze del mondo grafico alle incalzanti sfide di oggi.

Cambiano le dinamiche formative, i mercati, le logiche produttive e, di conseguenza, la richiesta di nuove skill e figure professionali. Lo sa bene Enipg, Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale, come dimostrano le sue innumerevoli attività in corso, che lo rendono un punto di riferimento aggiornato e operativo per le scuole e le aziende di settore. Un occhio è sempre attento alle opportunità che si muovono a livello nazionale, l’altro è vigile sullo scenario internazionale.

Un esempio di apertura che travalica le Alpi è proprio recente. Possiamo segnalare, infatti, il viaggio-studio in Scandinavia, che ha consentito a una delegazione di Enipg di visitare, a metà ottobre, la fiera Sign, Print & Pack, tenutasi a Odense, in Danimarca. La fiera è diventata un importante appuntamento per chiunque lavori nel settore del sign, del print e del packaging e per tutti gli utenti finali di marketing e design. In fiera erano presenti espositori provenienti da tutte le parti del mondo, case costruttrici importanti di sistemi di stampa ed aziende del settore.

Tre aziende modello

La delegazione ha altresì visitato tre aziende danesi: la prima, KLS PurePrint, è un esempio di stampatore 100% green con attività di stampa utilizzando il principio dell’economia circolare; Universal Robot, a sua volta, è un’azienda di riferimento a livello mondiale nell’ambito della robotica, con applicazioni anche nel settore della stampa; infine, MPI-AS Denmark, realtà che vanta un grande stabilimento e che rappresenta un concreto esempio di trasformazione di azienda da paper company a società di comunicazione e in-store products.

«È stata un’esperienza molto interessante e proficua, in linea con la mission dell’Enipg, che da sempre riserva grande attenzione anche agli scenari internazionali e ai cambiamenti tecnologici, che caratterizzano il mondo industriale fuori i confini nazionali. Il tutto in un’ottica di studio ed aggiornamento continui», commentano il presidente di Enipg, Marco Spada, e il segretario generale di Enipg, Tommaso Savio Martinico.

Certificarsi per re-integrarsi

Passando alle novità sul fronte nazionale, Enipg, Fondazione Istituto Rizzoli e le sigle sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM stanno lavorando per promuovere la realizzazione di corsi di formazione per aggiornare le competenze e le conoscenze professionali delle maestranze di età compresa tra i 40 e i 60 anni.

Il progetto mira a consegnare a tutti costoro certificazioni rilasciate dall’Enipg a dimostrazione del conseguimento delle relative competenze professionali acquisite per rimettersi in gioco lavorativamente. Inoltre, darà la possibilità, a chi è già occupato, di riqualificarsi frequentando dei corsi mirati.

A tal proposito, l’Enipg ha avviato una collaborazione con Banca Sella, sottoscrivendo un accordo quadro per offrire a chi interessato (scuole, associazioni e aziende di settore) condizioni di pagamento di particolare favore, in forma dilazionata e non onerosa, sui micro crediti per acquisti di beni e servizi.

La riforma degli Istituti Professionali

Per quanto riguarda il rapporto con le Istituzioni, lavorando in sinergia col Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), l’Enipg ha recentemente raggiunto un traguardo molto importante per il mondo della formazione professionale: in seno alla nuova riforma degli Istituti Professionali da settembre è stato inserito, per la prima volta, accanto alla Grafica anche l’indirizzo della Cartotecnica. Si tratta di un grande risultato, legato anche al progetto YouPack, nato qualche anno fa proprio per avvicinare il mondo del packaging alle scuole grafiche. Il progetto YouPack, ricordiamo, è giunto alla 5° edizione: attraverso un percorso creativo e di comunicazione, che consiste nell’ideare un manifesto inedito, i giovani acquisiscono nuove competenze per valorizzare la funzione dell’imballaggio flessibile, contribuendo a una più consapevole sostenibilità ambientale. Anche quest’anno la premiazione si è tenuta in occasione del Congresso d’Autunno Giflex. Enipg, Giflex e MIUR sono già al lavoro per realizzare la 6° edizione.

Formare i professionisti di domani

Non è tutto: Enipg ha in corso ulteriori collaborazioni, destinate a migliorare il know-how degli operatori di domani del settore degli imballaggi. Infatti, insieme ad Assografici, Fondazione Democenter e Università di Bologna, Enipg sta lavorando per lanciare, dal prossimo anno, un Corso di Alta Formazione per dipendenti di aziende manifatturiere del settore packaging e cartotecnico, diplomati e laureati che vogliono inserirsi nel settore delle macchine automatiche per il packaging e nel settore cartotecnico.

Il mondo dell’imballaggio, infatti, è oggi attraversato da profondi cambiamenti e spinte innovative, mosso da driver importanti come nuove normative e materiali, tecnologie abilitanti, un sistema di distribuzione completamente nuovo, una diffusa coscienza ecologica. In questo quadro, sempre più complesso e ricco di operatori e strumenti, sono richieste figure professionali specializzate con conoscenze di base su materiali e tecnologie e, allo stesso tempo, con capacità.

Il corso si propone di formare una figura professionale specializzata in industrie grafiche e imballaggi (cartacei e polimerici), consapevole della gestione del processo produttivo e del controllo delle funzionalità di tale processo, dalla fase di progettazione alla gestione dei macchinari ed impianti grafici, abile a coordinare il flusso produttivo e collaborare all’individuazione dei cicli di lavorazione sotto il profilo economico-qualitativo, sia a livello artigianale sia all’interno dei processi industriali di produzione grafica e imballaggi. Acquisirà nozioni per la progettazione di imballaggi innovativi, con un focus sulla sostenibilità degli imballaggi e sulle nuove tecnologie. Verranno alternate lezioni frontali, workshop, visite aziendali e lezioni pratiche con software informatici e possibilità di realizzare prototipi di studio. «Si tratta di un’opportunità formativa molto importante», sottolineano all’unisono Marco Spada e Tommaso Savio Martinico, presidente e segretario generale Enipg.

COSA CAMBIA CON L’INDUSTRIA 4.0

La quarta rivoluzione industriale ha guadagnato grande spazio nel dibattito pubblico, grazie agli incentivi e alle agevolazioni introdotte dal legislatore. Si tratta, perciò, di un paradigma necessariamente meritevole di un approfondimento anche per ENIPG. Infatti, a novembre, si è svolto un appuntamento di formazione a distanza, durante il quale si è parlato di risorse umane 4.0 e di competenze emotive per l’aumento della produttività. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’EPIPGR, l’Ente Provinciale per l’Istruzione Professionale Grafica di Roma.