Nicola Posarelli rieletto presidente di Fespa Italia
DS Smith estende il contratto di fornitura con Zalando
DS Smith annuncia l’estensione della collaborazione con Zalando, uno dei principali retailer online per moda, accessori e lifestyle. Questo nuovo accordo, in vigore da aprile 2025, prevede la fornitura di soluzioni di e-commerce e imballaggi in cartone ondulato a basso impatto ambientale per tutti i mercati europei di Zalando, consolidando una partnership già di lunga data.
L’ampliamento dell’accordo permetterà a DS Smith e Zalando di continuare a sviluppare e implementare imballaggi su misura, innovativi e sostenibili per i principali hub di logistica e distribuzione di Zalando, con una copertura geografica che include Germania, Polonia, Francia, Italia e altri mercati chiave. Questa collaborazione si propone di stabilire un nuovo standard per il packaging sostenibile nell’e-commerce.
Lavorando con il proprio team di progettazione e attraverso i Circular Design Principles, DS Smith si impegna a ridurre i materiali superflui e garantire riciclabilità ed efficienza lungo l’intera catena di fornitura. Questi principi sostengono l’economia circolare riducendo sprechi e consumi e garantendo la durabilità dei prodotti. La collaborazione con Zalando rappresenta un punto di riferimento per l’intero settore e-commerce, dimostrando come sostenibilità e innovazione possano integrarsi nel design.
Marc Chiron, sales marketing and innovation director, Packaging Division, DS Smith:”Siamo entusiasti di rafforzare la nostra partnership con Zalando. Questo accordo rappresenta un’opportunità unica per proseguire nel nostro percorso di ricerca e sviluppo e creare soluzioni di imballaggio di alta qualità per i prodotti Zalando in Europa. Condividiamo una visione pionieristica per ridefinire il packaging per un mondo che cambia, e siamo pronti a portare il nostro know-how a un livello superiore”.
David Fischer, direttore di Logistics Sustainability and Packaging, Zalando: “DS Smith si è dimostrato un partner affidabile e innovativo. La nostra attenzione è rivolta allo sviluppo di soluzioni di imballaggio in grado di rispondere alle aspettative dei nostri clienti, che ci vedono come leader verso un futuro sostenibile. Siamo pronti a stabilire nuovi standard per l’e-commerce e per Zalando nel suo complesso”.
Eska, parte di RDM Group, e Paques Biomaterials: biopolimeri biobased e biodegradabili ricavati dall’acqua di processo della produzione di carta
Spesso l’industria della carta si trova a competere direttamente con i produttori di imballaggi in plastica, ma Eska, azienda olandese specializzata in pannelli solidi riciclati e parte di RDM Group, sta sviluppando un materiale sostenibile che può essere destinato al packaging.
Il materiale organico contenuto nell’acqua di processo della produzione del cartone Eska presso lo stabilimento di Hoogezand, nel nord-est dell’Olanda, sarà sfruttato per sviluppare un biopolimero realizzato dall’azienda olandese Paques Biomaterials. Tale biopolimero, chiamato PHA, ha il doppio pregio di essere contemporaneamente biobased e biodegradabile.
L’opportunità nasce dal fatto che molti produttori nel settore della carta, in particolare per le confezioni di cartone ondulato, impiegano una quantità sempre maggiore di amido all’interno della produzione, al fine di garantire la resistenza dei propri prodotti. Questo amido (in gran parte proveniente dalle patate) finisce per essere sciolto nell’acqua di processo delle cartiere che usano cartone riciclato come materia prima. L’impianto di produzione di cartone Eska, in Olanda, è uno di questi e l’aumento della percentuale di amido all’interno del suo modernissimo sistema idrico a circuito chiuso ha avuto un impatto sulle attività.
Una soluzione più circolare
Negli ultimi 10 anni, RDM Group, sotto la guida del team olandese, ha collaborato con Paques Biomaterials per trovare una risposta a queste sfide e ha messo a punto una soluzione più circolare. In un nuovo impianto, l’acqua di processo sarà fermentata e aerata all’interno di una serie di reattori biologici per formare un tipo specifico di biomassa, che sarà poi essiccata e trasformata in polvere. L’acqua trattata verrà reimmessa nella cartiera. Il processo di essiccazione impiegherà l’energia termica ricavata dalla bioattività stessa ed eventuali eccedenze in termini di energia potranno essere reintrodotte nell’impianto.
Paques Biomaterials raccoglierà poi questa polvere di biomassa per trasformarla in circa 2.000 tonnellate all’anno – o 70 camion – di PHA, o poliidrossialcanoato. Il PHA presenta un look&feel e delle performance simili a quelle delle materie plastiche prodotte a partire da combustibili fossili. Trattandosi di una risorsa rinnovabile e biobased, biodegradabile e compostabile, il PHA costituisce un’alternativa sostenibile alle plastiche tradizionali non biodegradabili.
Oltre ad essere adatto per il packaging di alimenti e bevande, il PHA può essere utilizzato come rivestimento-barriera biodegradabile o come agente adesivo nei prodotti in cartone riciclato di RDM Group, aumentando la circolarità delle operazioni dell’azienda.
Next step
Dopo aver completato con successo un progetto pilota per la produzione di PHA, è prevista la creazione di una joint venture dedicata, il cui compito è quello di completare lo studio di fattibilità del business case a livello industriale e di richiedere le necessarie autorizzazioni. Si stima che, una volta stabilità la validità del progetto e ottenute tutte le autorizzazioni, l’impianto entrerà in funzione entro il 2027.
Quote
“In qualità di B Corporation, cerchiamo in tutto ciò che facciamo di trovare soluzioni circolari che abbiamo un impatto davvero positivo per la società”, ha affermato Bert Bodewes, Corporate Social Responsibility Manager di ESKA. “Con la costruzione del primo sistema di purificazione dell’acqua industriale a livello mondiale, che purifica l’acqua di processo e produce PHA, la nostra acqua di processo, che in precedenza non aveva alcun utilizzo, si trasforma in un prezioso materiale organico di scarto. Se il PHA prodotto potrà poi essere utilizzato nei nostri prodotti come barriera di rivestimento biodegradabile e/o adesivo, allora avremo un esempio di best practice in materia di circolarità”.
“La costruzione del primo impianto a biomasse PHA su larga scala rappresenta una novità assoluta nel settore globale del PHA, ma anche in quello della carta”, ha dichiarato René Rozendal, co-founder di Paques Biomaterials. “Producendo PHA con l’acqua di processo, è possibile creare valore con la purificazione dell’acqua stessa. Inoltre, è una soluzione particolarmente interessante per le aziende che, come ESKA, vogliono dedicarsi a iniziative volte a ridurre a zero gli scarichi di liquidi.”
La certificazione B Corp attesta che un’azienda rispetta elevati standard di performance accertata, responsabilità e trasparenza su fattori quali i benefici per i dipendenti e le iniziative di beneficenza, le good practice della catena di approvvigionamento e i materiali di produzione.
Xerox lancia PrimeLink serie C9200, le nuove stampanti di produzione a colori
Le stampanti Xerox PrimeLink C9265/C9275/C9281 includono funzionalità avanzate che offrono maggiore flessibilità e personalizzazione, adattandosi alle esigenze degli ambienti di produzione e degli uffici. Con una nuova formulazione di toner, simile a quella della Xerox Iridesse Production Press, e un sistema di imaging completamente riprogettato, queste stampanti garantiscono dettagli di precisione, transizioni cromatiche fluide e un’accuratezza eccezionale del colore, con una velocità da 65 a 81 pagine al minuto.
I cataloghi dei supporti personalizzati consentono impostazioni ottimali per un’ampia gamma di formati e grammature, inclusi buste piccole, copertine di libri, banner e calendari. Abbinata a funzioni di alimentazione e finitura di classe produttiva, la nuova serie offre versatilità e sostenibilità, riducendo gli sprechi di materiali grazie all’automazione avanzata.
Stefano Torsello, Production Marketing Manager Italia di Xerox, commenta: “I nostri clienti cercano qualità, versatilità e convenienza nella stampa di produzione leggera. Queste nuove soluzioni a colori sono state progettate per aiutarli a fronteggiare un mercato in evoluzione e massimizzare il ritorno sugli investimenti. In un contesto competitivo come quello odierno, le aziende necessitano di soluzioni di stampa complete e sostenibili: i nostri nuovi modelli rispondono a questa esigenza.”
La serie PrimeLink C9200 supporta una selezione di server di stampa Xerox e Fiery, LLC e si integra nell’ecosistema di stampa di produzione end-to-end di Xerox, che include strumenti per la sostenibilità e la riduzione degli sprechi:
- Analisi e automazione del flusso di lavoro: Il software Xerox FreeFlow Vision e FreeFlow Core migliorano l’efficienza dei processi riducendo l’uso di risorse, mentre FreeFlow Vision Connect monitora le attività in tempo reale, ottimizzando l’impiego dei materiali e minimizzando le emissioni e gli sprechi.
- Gestione delle comunicazioni omnicanale con i clienti: La tecnologia XMPie consente la personalizzazione avanzata su più canali e automatizza i processi, contribuendo a limitare l’uso eccessivo di carta e materiali.
- Funzionalità di assistente intelligente: L’IA predittiva ottimizza i flussi di stampa e multifunzione, permettendo una gestione più sostenibile delle risorse in fase di produzione.
Le stampanti sono dotate di un touchscreen da dieci pollici che semplifica le operazioni di stampa, scansione e copia, e offre accesso diretto alle app cloud e di produttività della piattaforma Xerox ConnectKey. Integrando le app e i servizi cloud, ConnectKey offre una intuitiva esperienza utente, connettività mobile e cloud, totale sicurezza e accesso immediato a servizi a valore aggiunto.
La nuova serie di stampanti sarà disponibile a partire da novembre 2024.
Guandong a Viscom 2024, conferme e novità
“Un’edizione all’insegna delle conferme e delle novità”: è così che il management di Guandong ha commentato la partecipazione a Viscom 2024. Alla kermesse milanese, l’azienda ha rafforzato ancora una volta la sua posizione europea di “Specialista delle Specialità”, che si traduce nel continuo sviluppo di materiali innovativi in grado di rispondere efficacemente alle richieste di un mercato maturo, competitivo e sempre più esigente in termini di prestazioni ed ecocompatibilità.
Riflettori puntati su due novità, Poly-Banner e Fiberboo, presentate in anteprima al mercato italiano, a testimonianza dell’impegno di Guandong nella messa a punto di soluzioni sostenibili certificate dal marchio di garanzia Greenlife for Digital Media, coniato e registrato nel 2010.
Poly-Banner è l’ultimo nato della gamma PVC-free by Guandong ed è realizzato al 100% con resina poliolefinica che rende questo supporto 100% riciclabile. Composto per il 75% da materiali riciclati, questo prodotto combina elevata qualità di stampa e versatilità, risultando ideale per applicazioni indoor e outdoor senza la necessità di trattamenti aggiuntivi. Fiberboo è un tessuto biodegradabile e compostabile a base di fibre naturali di bamboo, prodotto in Italia e pensato per il mondo dell’interior decoration. Caratterizzato da finitura opaca, estremamente soffice al tatto, Fiberboo è particolarmente indicato per complementi d’arredo, wall covering e applicazioni tessili.
Viscom 2024 ha segnato anche il debutto ufficiale di Stefano Vinti, che ha incontrato i visitatori in qualità di Sales Manager Italia di Guandong. Ad affiancare Vinti, il rinnovato team vendite di Guandong che ha visto l’ingresso di figure di esperienza internazionale come Daniel Picha, nominato Sales Manager per l’Europa del Nord. Imminente anche l’arrivo di un nuovo Sales Manager per il Sud Europa previsto entro fine anno.
È proprio Vinti a commentare i risultati della kermesse milanese, che ha superato le aspettative in termini di qualità e profilo dei visitatori: “Guandong si è proposta alla fiera con tutta l’esperienza e l’offerta che ha da sempre sulle specialità, proiettandola, attraverso un team coinvolto, preparato e motivatissimo, ancora di più verso il mercato dei prossimi anni”. Oltre al successo in termini di clienti e prospect, la fiera è stata l’occasione per consolidare il forte legame che unisce Guandong alla propria rete di distributori italiani, da sempre pilastro fondamentale della strategia aziendale. “L’entusiasmo corale attorno al nostro stand ha confermato la solidità della partnership con i nostri distributori e il desiderio di continuare a lavorare insieme per espandere il business e confermare il primato di Guandong nelle specialità”, prosegue Vinti.
Proprio la cultura del servizio al distributore è alla base della filosofia aziendale di Guandong, che mira a confermare il proprio ruolo in Italia di ‘one-stop shop’ per supporti e materiali destinati al piccolo e grande formato, puntando su una rete logistica capillare e di prossimità. Il tutto attraverso l’apertura di un primo deposito in Sicilia e, a seguire nelle prossime settimane, l’avviamento di nuovi hub in Puglia, Campania, Lazio e Marche, per potenziare ulteriormente la distribuzione in tutta Italia.
Coim Group e Nordmeccanica, partnership nel flexible packaging

Coim Group e Nordmeccanica annunciano una nuova partnership dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative per il mercato del flexible packaging. Questa collaborazione strategica mira a fornire risposte concrete alle esigenze di sostenibilità dell’industria dell’imballaggio flessibile, con un’attenzione particolare a materiali e tecnologie eco-compatibili.
Coim Group, protagonista nella produzione di specialità chimiche e polimeri, e Nordmeccanica, azienda di primo piano nella produzione di macchinari per il rivestimento e la laminazione di film plastici e cartacei, condividono una visione comune: sviluppare tecnologie avanzate che combinino alte prestazioni tecniche con un impatto ambientale ridotto. Attraverso questa sinergia, le due aziende puntano a promuovere l’utilizzo di materiali sostenibili, migliorare l’efficienza dei processi produttivi e contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio lungo l’intera catena del valore dell’imballaggio.
Il Progetto Carta: una svolta nella sostenibilità del packaging
Uno dei risultati più rilevanti di questa collaborazione è il Progetto Carta, un’iniziativa dedicata alla creazione di packaging flessibile a base di carta. Il Progetto Carta rappresenta una soluzione concreta per rispondere alle richieste del mercato di trovare nuove soluzioni, offrendo al contempo elevate prestazioni in termini di resistenza, conservazione e protezione dei prodotti imballati.
La carta, come risorsa rinnovabile e facilmente riciclabile, è considerata un’alternativa promettente per il futuro dell’imballaggio sostenibile. Il Progetto Carta si distingue per l’uso di tecnologie avanzate, sviluppate congiuntamente da Coim Group, e Nordmeccanica, che consentono di mantenere le proprietà funzionali del packaging (come la barriera all’umidità e ai gas) garantendo al contempo la sua riciclabilità.
Il Progetto Carta, insieme ad altre soluzioni innovative nate dalla partnership, sarà presentato ufficialmente alla Fiera K del 2025, uno degli eventi più importanti a livello mondiale per l’industria delle materie plastiche e della gomma. Questo palcoscenico internazionale sarà l’occasione per le due aziende di mostrare i progressi raggiunti e le soluzioni sostenibili sviluppate per rispondere alle nuove sfide del settore.
La Fiera K offrirà anche una piattaforma per discutere delle tendenze globali nell’ambito del packaging sostenibile, con un focus particolare sulle tecnologie che possono favorire la transizione verso un’economia circolare. La presentazione del Progetto Carta rappresenterà un momento chiave per evidenziare il potenziale di questa innovazione e le sue applicazioni nei diversi segmenti del mercato.
Un impegno verso l’economia circolare
Questa partnership non si limita solo allo sviluppo di nuovi materiali, ma abbraccia una visione più ampia di sostenibilità. Coim Group e Nordmeccanica hanno dichiarato il loro impegno a promuovere l’economia circolare attraverso l’uso efficiente delle risorse, la riduzione degli sprechi e la promozione del riciclo. Un esempio tangibile di tale impegno è il Progetto Carta, che si inserisce perfettamente in un modello di produzione e consumo che punta alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo.
“La partnership segna un passo importante verso un futuro più sostenibile per il settore del flexible packaging. Attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative, queste due aziende dimostrano come sia possibile coniugare alte prestazioni tecniche e rispetto per l’ambiente. L’attesa per la Fiera K del 2025 è già alta, e l’industria attende con interesse di vedere come questa collaborazione potrà plasmare il futuro del packaging flessibile sostenibile. Con un approccio che combina ricerca, sviluppo e una visione orientata al lungo termine, Coim Group, e Nordmeccanica si posizionano come protagonisti di una trasformazione necessaria verso un’industria del packaging sempre più verde e innovativa” – commenta Luca Gianzini, Marketing and M&A Manager di Coim Group.
“Nordmeccanica è da sempre impegnata nell’accettare le sfide che il mercato pone. In modo energico si è sempre posta l’obiettivo di coniugare la sostenibilità con lo sviluppo tecnologico per supportare il settore del Converting. La collaborazione tra Nordmeccanica e Coim è un volano importante nel dimostrare la vitalità delle imprese famigliari italiane , che hanno reso celebre per lungimiranza e coraggio l’industria italiana. Nella comune visione di sviluppo le due aziende mettono in campo la volontà di trovare le soluzioni che consentano uno sviluppo deciso, armonizzando la sensibilità ambientale per dare alle generazioni future un mondo migliore senza rinunciare alla competitività.” – commenta Vincenzo Cerciello, Vicepresidente di Nordmeccanica.
Assocarta, record di tasso di raccolta della carta al 75,4% e aumento dellʼexport di carta da riciclare
Dal 5 all’8 novembre Assocarta con Federazione Carta Grafica torna al Paper District alla fiera Ecomondo a Rimini con un palinsesto dedicato alle sfide tecnologiche e di mercato che la filiera della carta e della stampa Made in Italy si trova ad affrontare nell’attuale congiuntura economico-ambientale dove normative e obiettivi europei, ma anche occasioni di crescita come quella offerta dal PNRR, accrescono l’importanza dei sistemi industriali come quello della carta.
La produzione nazionale di cartone e cartone mostra una ripresa del 7% nei primi 7 mesi del 2024 sul 2023, a fronte di un parziale recupero della domanda interna (5,4% 6 mesi 2024/2023). Ma crescono del 10,3% anche le importazioni mentre il fatturato si riduce dell’1,8% (6 mesi 2024/2023). La raccolta della carta da riciclare segna un record storico con un tasso di raccolta che, nel 2023, giunge al 75,4%. Aumenta però del 48,3% anche il suo export.
“L’aumento dell’export di carta da riciclare evidenzia le difficoltà del sistema produttivo italiano di trasformare tutta la «miniera strategica italiana», a causa di un gap competitivo legato – a doppio filo – ai costi energetici, disallineati dai competitor europei, e a politiche ambientali UE che vedono misure di decarbonizzazione non collegate ai consumi industriali” afferma il DG Assocarta Massimo Medugno. ‘Inoltre la carta raccolta in Italia, in ossequio a sistemi di responsabilità estesa del produttore, viene esportata in aree extra UE dove gli standard ambientali e sociali sono affatto diversi da quelli europei. E questo diventa un elemento sulla competitività. L’impiego in un cartiera italiana e europea significa certezza e tener conto del capitale sociale e naturale” .
Ad oggi, con il 10,2% della produzione realizzata in Europa, l’Italia è al 2° posto, per il terzo anno consecutivo, anche come utilizzatore di carta da riciclare.
A questo proposito, il settore ha ampiamente oltrepassato l’obiettivo europeo dell’85% di riciclo nel settore dell’imballaggio, mentre la carta da riciclare rappresenta circa il 70% della fibra utilizzata e raggiunge il podio più alto nella produzione di carte per usi igienico e sanitari mentre è in terza posizione nelle carte per il packaging.
Giflex, l’imballaggio flessibile a Torino: un mondo di opportunità
L’appuntamento autunnale con il gruppo imballaggio flessibile si è rinnovato anche quest’anno. Venerdì 25 ottobre a Torino, ha avuto luogo il convegno Giflex, intitolato “Con il flessibile si può!”. L’evento si è tenuto presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali del capoluogo piemontese ed è parte del programma di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024.
Il convegno è stato un’occasione per discutere lo stato dell’arte del settore, dal punto vista tanto tecnologico quanto normativo, delineando le possibili evoluzioni che attendono il mondo dell’imballaggio flessibile.
Collaborazione come chiave di volta
Ad aprire i lavori un messaggio di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Dopo essersi complimentato per il lavoro che la filiera degli imballaggi porta avanti da anni, dando spazio al confronto e alla collaborazione all’interno del settore e con le istituzioni, il Ministro ha ricordato come proprio tale approccio sia il piano d’azione oggi possibile per giungere a risultati congrui e razionali. La finalità, ha affermato, è di «concretizzare strategie condivise e coerenti con l’attuale ciclo di vita degli imballaggi, dalla loro produzione fino al loro recupero e riuso, inseriti in un modello di economia circolare».
E proprio la collaborazione è stata sottolineata anche da Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino, che ha fatto gli onori di casa. «Lavorare insieme, con impegno, a obiettivi comuni è l’unica strada per restare competitivi e crescere, nella consapevolezza che l’innovazione si sviluppa dall’incontro tra culture e dallo scambio di esperienze» ha dichiarato.
La collaborazione, quindi, fra le realtà imprenditoriali e tra l’industria e le istituzioni si dimostra la chiave di volta dello sviluppo futuro.
Numeri del flessibile
Entrando poi nello specifico del mondo Giflex, è stato il presidente Alberto Palaveri ad analizzare i numeri del settore. Con un fatturato complessivo che supera i 4,5 miliardi di euro, in calo rispetto ai due anni precedente – segnati tuttavia da un andamento di forte crescita – e una produzione che si aggira sulle 450mila tonnellate, l’imballaggio flessibile si conferma un settore che Palaveri definisce «solido e sano».
La situazione economica mondiale di certo non stimola le aziende ad azzardare nuove strade. Gli investimenti negli ultimi due anni sono diminuiti e si respira un clima di attesa, ma gli spazi per ampliare ulteriormente il ricorso al flessibile non mancano, anche in considerazione delle esigenze di riuso e recupero in ottica di circolarità.
E di economia mondiale ha parlato anche Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni, che ha spiegato le motivazioni che portano al gap di competitività dell’Unione europea con le più forti economie mondiali, in particolare con gli Stati Uniti. L’Europa – e al suo interno l’Italia soprattutto – paga due fattori, il costo elevato dell’energia e uno sviluppo tardivo di alcuni settori quali l’ICT ovvero le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il futuro di crescita dipenderà da quanto l’UE riuscirà a fare in merito, seguendo la duplice strada scelta come strategia per il domani: le transizioni ecologica e digitale.
Le linee guida LCA
L’appuntamento torinese è stato anche l’occasione per presentare le Linee guida LCA di Giflex. Compito assolto da Andrea Cassinari, coordinatore dei Comitati scientifici di Giflex, e Paola Riccardi, packaging consultant di SRC Ingegneria.
Le linee guida, presentate lo scorso 15 ottobre alla Camera dei deputati su iniziativa dell’On. Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, sono uno strumento utile per effettuare la misurazione e la valutazione dell’impatto ambientale degli imballaggi flessibili. Si basano su dati scientifici e su studi, appunto, di LCA (life cycle assessment).
Quest’ultimo rappresenta uno strumento per misurare l’ecodesign dell’imballaggio flessibile e per portare a una riprogettazione del packaging, ha spiegato Cassinari. Le linee guida sono, quindi, un documento importante non solo per le aziende ma anche per codificare una strategia comune, che faccia diventare il settore, dice il presidente Palaveri, «portatore di una cultura scientifica della sostenibilità».
Gli altri interventi
Se questi sono stati i punti salienti del convegno, la giornata è stata ricca di molti altri spunti.
Elisabetta Bottazzoli (Federazione Carta e Grafica) ha illustrato il progetto di studio per il Bilancio settoriale di sostenibilità Giflex.
Francesca Siciliano Stevens (Europen) ha fatto il punto sulle attività in Europa e, nello specifico, sul regolamento PPWR – packaging and packaging waste regulation – che rappresenta un’occasione per rafforzare e armonizzare il mercato unico, pur nelle sfide che pone.
Christian Centonze e Mara Galbiati (NIQ Company) hanno parlato dell’importanza da parte delle imprese di fare innovazione di valore, analizzando le reali esigenze del mercato e puntando al loro soddisfacimento con risposte mirate e precise.
Marco Di Dio Roccazzella e Vittorio Di Tomaso (Jakala Company) hanno trattato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento per le imprese, in grado di trasformare il loro modo di fare business. L’AI può aiutare le imprese non solo a livello di tecnologia produttiva, ma anche nella progettazione del design e nella realizzazione di contenuti e comunicazione.
Erik Ciravegna (Università di Bologna) e Marco Scatto (Sudalimenta) hanno presentato, invece, il caso singolare di packaging innovativo studiato per applicazioni outfood e aerospace; un esempio molto interessante della valenza dell’imballaggio flessibile.
Mentre gli sponsor dell’evento hanno affrontato temi legati alla tecnologia e al processo: Fabio Gonzatto (Windmöller & Hölscher), presentando le ultime innovative soluzioni per il mondo del packaging; Sante Conselvan (I&C – GAMA Group), in collaborazione con SisTrade, esponendo i vantaggi offerti dalla tecnologia, dall’automazione e dal processo evolutivo industriale, con particolare attenzione all’impatto ambientale.
A chiudere la giornata, una tavola rotonda moderata dal presidente Palaveri e dedicata a “Riduzione dell’immesso al consumo: l’imballaggio flessibile come alleato”. Ne hanno discusso: Alberto Mattesco (Mase), Federico Cavallo (Altroconsumo) e Laura Brambilla (Legambiente).
Esko, disponibile per le applicazioni a bobina il software di pianificazione e stima IA
Esko Phoenix, il pluripremiato software di preproduzione basato sull’intelligenza artificiale per imballaggi ed etichette, è ora completamente disponibile per i trasformatori di etichette roll-to-roll nei settori della stampa flexo, offset e digitale.
Phoenix riduce gli sprechi offrendo nesting e imposizione basati sull’intelligenza artificiale per la produzione di stampa a foglio e a bobina in applicazioni flexo e offset. “Phoenix è un software avanzato per l’ottimizzazione di layout di fogli e bobine”, ha affermato James Mason, manager generale per l’ottimizzazione e pianificazione della stampa presso Esko. “Siamo lieti che, dopo una presentazione di successo alla drupa di quest’anno, l’ultima versione del software Esko ora includa questo strumento avanzato di pianificazione e stima che ha applicazioni in imballaggi, stampa flexo, stampa commerciale e per stampe di grande formato.
“Con Phoenix, stiamo dando ai clienti la possibilità di semplificare i flussi di lavoro di stampa, ottimizzando le risorse e offrendo soluzioni di produzione di alta qualità a costi ridotti, ” ha aggiunto James. “Introduce un metodo innovativo per i processi di pianificazione e imposizione tenendo conto delle capacità reali delle apparecchiature di stampa e finitura nel reparto di produzione. Ciò consente agli utenti di eseguire una pianificazione combinata più rapida ed efficiente, riducendo al minimo i cambi macchina e i tempi di configurazione”.
“Phoenix consente agli utenti di automatizzare completamente i processi di pianificazione e stima preliminare, sostituendo i passaggi manuali che in precedenza richiedevano molto tempo e che erano anche soggetti a errori”, ha affermato James.
Dotato di algoritmi intelligenti per il layout dei fogli, la stima e la pianificazione, Phoenix è il primo e unico software di preproduzione basato sull’intelligenza artificiale, un software che si occupa di imballaggi, etichette, stampe commerciali e di grande formato. Esko ha vinto il premio nella categoria Tecnologie di Stampa e Digitali ai Packaging Innovation Awards 2023 per Phoenix e il team riceverà il premio all’interno dell’Innovations Space alla fiera All4Pack Emballage 2024, che si terrà a Parigi dal 4 al 7 novembre.
“Con il solo clic di un pulsante Phoenix esegue la stima della produzione, l’analisi IA del design e dell’attrezzatura necessaria per il lavoro, poi calcola il modo più efficiente per produrre questa quantità, utilizzando fattori come il numero di etichette per bobina, la disponibilità dell’attrezzatura, il confronto del substrato di larghezza multi-bobina, gli inchiostri e le lamine. È persino possibile specificare se è consentita la giunzione e, in tal caso, quante giunzioni di bobina potrebbero essere considerate accettabili.
“Inoltre, utilizzando campi personalizzati possiamo garantire che la direzione di riavvolgimento, le dimensioni del nucleo o qualsiasi specifica tecnica vengano utilizzate per identificare e abbinare correttamente i candidati al raggruppamento in corsia”, ha affermato James. “Siamo assolutamente entusiasti del fatto che, dopo aver dimostrato con successo il suo valore nella fase di pre-rilascio e dopo una presentazione di successo alla drupa di quest’anno, questo sistema di pianificazione intelligente sia ora reso disponibile con funzionalità roll-to-roll specifiche per tutti i clienti come parte della suite software Esko”.
Esko Phoenix ora ha la capacità di creare dinamicamente “modelli ripetuti”, semplificando e riducendo il processo di creazione dei modelli e spostandolo a monte. Queste soluzioni con modelli ripetuti non solo massimizzano la larghezza, ma continuano a essere raggruppate orizzontalmente e verticalmente per tutta la lunghezza della bobina.
“Fornendo una distribuzione intelligente, una semplice interfaccia trascina e rilascia, un’integrazione pronta all’uso tramite la REST API e un’interfaccia intuitiva come parte di un’applicazione creata appositamente per i professionisti del packaging, dai professionisti del packaging, l’intelligenza artificiale in Phoenix porta a risultati che riducono i costi complessivi scoprendo combinazioni che gli esseri umani non potrebbero mai prendere in considerazione”, ha affermato James.
Fedrigoni presenta Colour Dimensions, le carte colorate in una collezione unica
Colour Dimensions, un nuovo strumento che rappresenta un sistema cromatico completo che racchiude l’intero portfolio di carte colorate per il lusso di Fedrigoni, suddivise in cinque categorie estetiche. Al suo interno, anche gli inediti Sirio Allpack e Sirio Illusion.
Una collezione che racchiude per la prima volta tutte le carte colorate per il lusso del mondo Fedrigoni, una guida essenziale dalla fruizione immediata, un vero e proprio supporto alla creatività dei designer. È Colour Dimensions, il nuovo sistema cromatico realizzato da Fedrigoni e presentato in anteprima a LuxePack 2024, dove ha riscosso molto successo. Colour Dimensions rappresenta un modo innovativo di esplorare il mondo delle carte colorate di lusso raccontato attraverso l’approccio CMF (Colour, Material, Finish), molto utilizzato dai designer. Uno strumento innovativo in cui sono state raccolte le più preziose carte colorate già esistenti nel portfolio Fedrigoni e alcune importanti novità. Tra le carte inedite, assolute protagoniste sono Sirio Allpack e Sirio Illusion, entrambe perfette per il luxury packaging e resistenti alla luce.
Sirio Allpack è una serie di carte non patinate, tinte in pasta, caratterizzata da una finitura ruvida naturale, disponibile in 11 colorazioni ispirate al mondo naturale. La speciale composizione dei materiali garantisce un’elevata durata, un’eccellente resistenza allo strappo e alla piega. Sirio Illusions ospita invece carte con una finitura iridescente e cangiante goffrata su un lato, disponibile in 5 colori dalle sfumature di tendenza. Con un’elevata resistenza all’abrasione, la speciale composizione garantisce un’alta resistenza allo strappo e alla piega. Sia Sirio Allpack che Sirio Illusion presentano tonalità di tendenza selezionate con un approccio CMF.
Tutte le preziose carte di Colour Dimensions, incluse le novità appena illustrate, sono suddivise in cinque famiglie estetiche sulla base di colore, materiale e finitura: Smooth Colour, che contiene Sirio Allpack, racchiude 54 carte con tonalità vivaci e luminose; in Circular Colour le protagoniste sono le carte in fibra riciclata che seguono i principi della circular economy, con 39 tinte; Textured Colour racchiude 52 tonalità, sfumature naturali e dal forte impatto tattile, che ricordano i colori della terra; Reflective Shimmer, che comprende Sirio Illusion, presenta 33 Colourazioni in cui dominano glamour e tinte più sofisticate, con finiture perlate e colori dai toni metallizati; Full Blacks, invece, è dedicata alle sfumature di nero, con 15 tonalità diverse. Oltre ai cinque booklet che compongono la raccolta, Colour Dimensions contiene anche The Compass, una guida essenziale con informazioni utili e spunti creativi per sfruttare al meglio le potenzialità di questo tool creativo.
“Colour Dimensions porta con sé un approccio totalmente innovativo e rivoluzionario nel mondo del packaging e della creatività nel mercato del luxury” – afferma Celine Bertuzzi, marketing director Fedrigoni Special Papers -. “In Fedrigoni siamo convinti che elevare la creatività voglia dire non solo fornire materiali innovativi e di eccellenza, ma soprattutto nuovi approcci e punti di vista al mondo del design e dell’immaginazione. Invitiamo quindi tutto il mondo della creatività e del design a scoprire questo nuovo modo di concepire l’approccio al mondo dei colori, dei materiali e delle finiture”.