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Liyu Italia a Viscom 2024, nuove soluzioni entry level e top di gamma

Viscom 2024 per Liyu è stata la vetrina per portare all’attenzione del pubblico la gamma di soluzioni che si sono distinte per innovazione, qualità e performance. Lo stand di Liyu ha visto un flusso costante di visitatori interessati a scoprire le ultime tecnologie per la stampa industriale e di grande formato, confermando il ruolo di Liyu Italia come punto di riferimento nel settore.

Durante l’evento, Liyu Italia ha introdotto la nuova serie Xline, pensata per il mercato entry level. Questa serie è stata progettata per offrire una combinazione di accessibilità e prestazioni, permettendo alle aziende di approcciarsi al mondo della stampa di grande formato senza compromettere la qualità.

Parallelamente, Liyu Italia ha presentato i modelli Pro XL Plus, il fiore all’occhiello della gamma Platinum. Questi sistemi sono stati pensati per offrire produttività e prestazioni elevate, posizionandosi come soluzione per le aziende che cercano precisione e qualità.

Liyu Italia ha sfruttato l’occasione per consolidare le relazioni con i clienti e i prospect, creando nuove opportunità di collaborazione e guarda con entusiasmo al futuro, pronta a proseguire il proprio cammino di crescita e innovazione. Affiancata da Liyu International, Liyu Italia sarà presente nel prossimo anno in molteplici fiere di settore in Italia e in Europa.

Ilari Arti Grafiche, con Epson etichette di alta qualità, colori brillanti e dettagli accurati

Non basta avere un vino di qualità: per ogni produttore è fondamentale anche curare l’immagine della bottiglia. L’etichetta, infatti, è il primo elemento che cattura l’attenzione sugli scaffali e può fare la differenza nella scelta del consumatore.

Grazie alla sua posizione nel cuore di una delle zone più vocate alla viticoltura nelle Marche, Ilari Arti Grafiche ha scelto di affidarsi alla tecnologia di stampa Epson per creare etichette capaci di distinguere le produzioni dei suoi numerosi clienti. Con questa soluzione, l’azienda riesce a valorizzare al meglio i prodotti, esaltandone unicità e qualità.

“La prima volta che abbiamo stampato un’etichetta con Epson SurePress – afferma Marco Ilari, proprietario di Ilari Arti Grafiche – siamo rimasti positivamente colpiti dall’alta qualità di stampa, e dalla nitidezza e brillantezza dei colori. Gran parte del merito è degli inchiostri che, grazie anche alla presenza dell’arancione e del verde, ci permettono di coprire quasi la totalità delle tonalità Pantone.”

Colori e lavorazioni di pregio per catturare l’attenzione del consumatore

Per raggiungere questo obiettivo, Ilari Arti Grafiche ha installato Epson SurePress L-4733AW, con la quale può stampare anche l’inchiostro bianco, un ulteriore valore aggiunto che permette di utilizzare supporti trasparenti. Inoltre, la presenza di due neri (opaco per le carte naturali e lucido per tutte le altre) consente di ottenere i migliori risultati su qualunque tipo di substrato, per la massima versatilità. Particolarmente apprezzata è la possibilità di realizzare in modo conveniente tirature medio-basse, anche solo in 24 ore, sempre più richieste dai produttori per lotti speciali o semplicemente perché durante l’imbottigliatura hanno terminato quelle a disposizione.

Resa cromatica e corrispondenza precisa dei colori su numerosi substrati sono ulteriori plus di SurePress : Ilari Arti Grafiche gestisce infatti molte commesse che prevedono finiture di pregio su diversi tipi di supporto, realizzate anche con stampa braille, UV o a caldo e per tutte queste etichette gli inchiostri Epson assicurano risultati di qualità e assenza di problemi.Un altro punto di forza è la tenuta degli inchiostri: aspetto fondamentale per un prodotto che deve rimanere inalterato anche dopo essere stato in cantina, nel frigorifero e nel secchiello del ghiaccio.

SurePress L-4733AW è apprezzata anche per i bassi costi di gestione e per le attività di manutenzione semplificate e automatizzate, che consentono di ottimizzare i tempi di produttività riducendo al minimo gli interventi da parte dell’operatore, per un flusso di lavoro più efficiente e con tempi di consegna più brevi. La tecnologia inkjet di cui è dotata rappresenta infine un vantaggio per l’ambiente, grazie al consumo energetico ridotto e alla minore produzione di rifiuti.

Burgo, l’evoluzione del trattamento acque

Burgo Group ha investito a Villorba in un nuovo trattamento di depurazione di matrice biologica, capace di rendere il processo ancora più efficace e di ridurre i consumi energetici. L’obiettivo è una riduzione del prelievo di risorse idriche superficiali e il riutilizzo delle acque,rispettando il grado di depurazione e qualità previsto dalla normativa

Presso lo stabilimento di Villorba, Burgo Group ha raggiunto un nuovo traguardo nel trattamento delle acque reflue. Protagonista la tecnologia MBBR, acronimo di Moving Bed Biofilm Reactor, in pratica un sistema di depurazione biologica che permette di ridurre i consumi energetici e i volumi occupati, migliorando al tempo stesso l’efficienza complessiva del processo. Questa iniziativa scrive un nuovo capitolo nella strategia ESG GO 2030 di Burgo Group, nell’ambito delle tematiche della circolarità, rifiuti e riciclo delle acque.

«L’acqua è una risorsa fondamentale nella produzione della carta e anche un patrimonio collettivo prezioso per tutti gli ecosistemi: il Gruppo Burgo ha perciò intrapreso politiche di riduzione del consumo grazie al riciclo idrico», racconta Marco Pietro Errani, direttore dello stabilimento Burgo di Villorba. «L’obiettivo è quello di investire nella riduzione del prelievo di risorse idriche superficiali e riutilizzare le acque nel processo di produzione della carta, rispettando il grado di depurazione e qualità previsto dalla normativa vigente».

Da tempo, per Burgo Group, la tutela dell’ambiente rappresenta un impegno imprescindibile, capace di aggiungere valore alle attività di business. «Il tema della circolarità della risorsa idrica rappresenta uno dei pilastri del programma di sostenibilità di Burgo Group denominato GO 2030 Growing Sustainably. In tale ambito, il Gruppo ha avviato non solo azioni volte a migliorare la qualità delle risorse utilizzate, ma anche strategie mirate a ridurre l’uso di acqua fresca: l’intervento realizzato nel sito di Villorba rientra in pieno in tale ambito».

Protagonista la tecnologia MBBR

Il nuovo trattamento di depurazione a Villorba è di matrice biologica e sfrutta la tecnologia MBBR, reattore a biomassa adesa a letto mobile. Errani spiega come si è arrivati alla sua scelta e quali sono state le sfide affrontare nella sua adozione.

«Si tratta di un sistema avanzato con tecnologia MBBR (Moving Bed Biofilm Reactor), in cui l’acqua reflua entra in contatto con colonie eterogenee di microrganismi che aderiscono alla superficie di supporti solidi inerti a elevata superficie specifica protetta (carrier)», commenta il direttore dello stabilimento. «L’impianto si compone di due reattori che lavorano in parallelo, ciascuno da 1170 m3. Ogni reattore contiene 300 m3 di carriers la cui superficie totale utile è di circa 200.000 m2; per dare un’idea, tale superficie è pari a quella che avrebbero 28 campi da calcio. La biomassa, responsabile delle reazioni biologiche di rimozione degli inquinanti, si sviluppa sui carrier rendendo il tempo di residenza cellulare (età del fango) svincolato dal tempo di residenza idraulico. Si raggiungono così elevate concentrazioni di biomassa in volumi ridotti che rendono il processo altamente efficace e compatto. L’impianto è dimensionato per gestire portate in ingresso fino a 600 m3/h. Queste sono le principali considerazioni che hanno guidato la scelta e l’adozione di tale tecnologia».

Oltre a rappresentare un nuovo e importante tassello nella strategia green di Burgo Group, il nuovo sistema presenta il merito di migliorare al tempo stesso le performance dei processi industriali, sposando sostenibilità ed efficienza. «Il nuovo impianto di Burgo a Villorba consente migliori performance dei processi, grazie alla maggiore flessibilità nella gestione dei carichi organici. Questo permette allo stabilimento di operare con maggiore affidabilità nella gestione delle nuove richieste di mercato che necessitano sempre più spesso di campagne produttive con numerosi cambi di prodotto e al passaggio di alcune categorie di produzione da carte grafiche a speciali, che esigono numerosi lavaggi tra le diverse tipologie di produzione. Altro tema importante è la riduzione dei consumi idrici specifici, attualmente in fase di monitoraggio dopo l’installazione del nuovo sistema a Villorba».

Sostenibilità fa rima con responsabilità

Alla luce di tale investimento, Burgo Group ora si è dotata di un prezioso strumento in più per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità. «Burgo Group crede in un modello di sviluppo sostenibile e opera per coniugare la crescita economica con la responsabilità sociale e con il rispetto per l’ambiente», rimarca Errani. «Non si tratta di un modello astratto: sostenibilità e responsabilità stanno concretamente nelle azioni di chiunque lavori all’interno del Gruppo e per rendere più evidente e visibile questo nostro approccio abbiamo dato vita a GO 2030, il progetto dedicato alla strategia ESG di Burgo Group. In tale ambito, il Gruppo ha definito ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2030, tra cui una riduzione del 45% dell’intensità emissiva di CO2 (riferita a Scope 1 e Scope 2), un aumento del 40% di energia proveniente da fonti rinnovabili, una riduzione del 13% dei consumi idrici specifici (i dati indicati sono da considerare rispetto al 2021). Lo stabilimento di Villorba rientra nel progetto di sostenibilità di Burgo per il raggiungimento di tali obiettivi di Gruppo».

A tal riguardo, è già possibile segnalare alcuni risultati raggiunti in termini di produttività, efficienza energetica e sostenibilità grazie al nuovo sistema. «Il più importante risultato raggiunto, nel primo periodo di esercizio del nuovo impianto, è rappresentato dall’indicatore relativo ai kg di COD (domanda chimica di ossigeno) scaricati per tonnellata di carta prodotta. Il monitoraggio eseguito durante la fase di messa a regime dell’impianto ha già dato ottimi risultati; a titolo di esempio, il livello di emissione di COD associato alla BAT 50 è stato ridotto di circa sei volte rispetto al 2023».

Inoltre, l’investimento nella tecnologia MBBR si integra virtuosamente con la precedente installazione di una torre di raffreddamento dedicata alla chiusura del ciclo delle acque. «Dal febbraio 2024 è operativa, nello stabilimento di Villorba, una torre di raffreddamento dedicata alla chiusura del ciclo delle acque a servizio delle pompe del vuoto. La torre, con flusso in controcorrente e a tiraggio indotto, è composta da due celle con riempimento splash ibrido, ed è dimensionata per il trattamento di 220 m3/h. Tale impianto ha portato finora ad una riduzione di 1.6 volte nell’utilizzo di acqua fresca totale necessaria nel processo di produzione della carta, lasciando ancora margini di miglioramento. La tecnologia MBBR, associata con il buon funzionamento della torre di raffreddamento, contribuirà alla riduzione del quantitativo di acqua fresca, assicurando un elevato standard di qualità nell’acqua allo scarico in corpo d’acqua superficiale».

In virtù dei nuovi investimenti a favore della sostenibilità, Burgo Group ha riservato la massima attenzione nel supportare la crescita interna della cultura green. Un impegno riconosciuto come un valore aggiunto dal mercato. «A livello aziendale, ogni investimento legato all’ottimizzazione e gestione degli aspetti ambientali viene descritto a tutti i lavoratori tramite i canali di comunicazione interna (per esempio GO Magazine, intranet), con lo scopo di aumentare la sensibilità e la consapevolezza su tali temi. Educare al consumo, investire su innovazione e tecnologia, cambiare la mentalità sono gli strumenti che ha Burgo Group per agire sul presente e salvaguardare il futuro».

D’altra parte, oggi la sostenibilità informa e colora di sé a tutto tondo le strategie di mercato di Burgo Group, divenendo un vero e proprio asset. «Burgo Group si pone come un player nel mercato della carta, che fa della sostenibilità un valore integrato nel proprio modello di business. Il contesto attuale pone i temi della sostenibilità, del cambiamento climatico e della decarbonizzazione come elementi fondamentali della gestione di impresa, si tratta infatti di valori che non possono mancare proponendosi al mercato».

Proprio per questa ragione, Burgo Group è sempre attenta e pronta nel valutare ulteriori investimenti in riferimento al tema del trattamento delle acque. «Il tema dell’utilizzo e del trattamento delle acque rimane cruciale nelle politiche di sostenibilità di Burgo e del sito di Villorba. In azienda è attivo uno specifico gruppo di lavoro che sta lavorando allo scouting e all’identificazione di possibili applicazioni che hanno come finalità la riduzione dei consumi idrici. Per il sito di Villorba», anticipa Errani, avviandosi alla conclusione, «si stanno studiando, ad esempio, progetti di ottimizzazione degli spruzzi in macchina continua, il riutilizzo acque del polidisk (impianto per la separazione fibra/acqua) e la sostituzione dei dispositivi di tenuta di alcune pompe».

Mimaki Bompan Textile presenta Trapis, l’innovativa stampa transfer a pigmento senza acqua

Un open house all’insegna dell’innovazione nel tessile dedicata alla stampa transfer, quella che si è tenuta il 22 ottobre 2024 a Tradate presso lo show room di Mimaki Bompan Textile.

Occhi puntati sull’ultima innovazione di casa Mimaki: Trapis, acronimo di Transfer Pigment System, la nuova tecnologia con processo di stampa transfer a pigmento senza acqua. 

Trapis offre un semplice processo a due fasi che consiste di una stampante Mimaki TS330 con un set di inchiostri TP, un’unità di riscaldamento e di una calandra (consentendo una pressione di 5-8 bar). Il motivo scelto viene stampato con la stampante TS330 su carta Texcol di Mimaki e quindi trasferito sul tessuto tramite una calandra. A differenza dei metodi convenzionali di stampa a pigmento analogica e digitale, Trapis consente agli operatori di stampare e commercializzare i propri articoli praticamente senza usare acqua e senza  più restrizioni sull’uso dei vari tessuti. A differenza dei metodi tradizionali, consente di ottenere disegni vivaci su qualsiasi tipo di tessuto, dal cotone al poliestere, dalle fibre naturali a quelle sintetiche. Mimaki è la prima a offrire una soluzione che elimina completamente la necessità di pretrattare il tessuto, rendendo la stampa a pigmento su tessuto semplice come la stampa su calandra. Facile come la sublimazione ed efficiente nei costi come la stampa transfer, senza la necessità di utilizzare complicati sistemi di trasporto del tessuto. Presenti anche Monti e Coldenhove, partner tecnologici per Trapis.

Presentata nel corso dell’evento anche la serie DTF TxF che comprende la nuova TxF300-1600, la TxF300-75 ad alta velocità e la TxF150-75 entry-level. Ogni modello TxF utilizza la tecnologia avanzata di Mimaki e gli inchiostri certificati Eco Passport per garantire stampe di alta qualità e rispettose della pelle, risolvendo al contempo i problemi comuni delle stampanti DTF, come le perdite di inchiostro e la sedimentazione.
In particolare, la TxF300-1600 è il modello più recente e più grande della serie, con una larghezza di stampa di 160 cm, ideale per i supporti di grandi dimensioni senza compromettere le prestazioni. Il modello successivo è il TxF300-75, con doppia testina di stampa e larghezza di stampa di 75 cm, che offre velocità fino a tre volte superiori rispetto al modello base TxF150-75, progettato per aumentare la produttività e il potenziale di mercato.

Print4All 2025, il cartone ondulato al centro della scena

Il settore del cartone ondulato in Europa sta vivendo un periodo di grande dinamismo, con l’Italia che si distingue come uno dei protagonisti principali. Nel 2023, il mercato italiano ha raggiunto un valore di oltre 4 miliardi di euro e una produzione di quasi 8 miliardi di metri quadrati, posizionandosi al secondo posto in Europa. Questa crescita è sostenuta dalla qualità e dall’innovazione tecnologica che caratterizzano il “made in Italy”. Un’occasione per celebrare e approfondire queste eccellenze sarà la “Corrugated Experience”, parte della fiera Print4All 2025, che si terrà a Fiera Milano dal 27 al 30 maggio 2025.

La Corrugated Experience offrirà un percorso immersivo e interattivo che metterà in luce le ultime innovazioni e le potenzialità del cartone ondulato, un materiale sempre più rilevante per il futuro dell’imballaggio primario e secondario. Grazie alla sua sostenibilità, versatilità e possibilità di personalizzazione, il cartone ondulato è oggi al centro delle nuove tendenze, supportato anche dalla crescente attenzione a soluzioni ecologiche. La fiera rappresenterà una vetrina per i principali produttori europei e sottolineerà il ruolo dell’Italia, leader mondiale nell’esportazione di cartone ondulato, con un valore che ha superato i 100 milioni di euro nel 2023 e prospettive di crescita fino al 2026.

I principali fattori che trainano questa espansione includono l’aumento dell’e-commerce, che richiede imballaggi resistenti e adatti al trasporto sicuro, e la crescente domanda nella vendita al dettaglio, che spinge verso design innovativi e personalizzati grazie alle moderne tecnologie di stampa. Inoltre, le recenti normative europee che promuovono la sostenibilità hanno stimolato lo sviluppo di imballaggi più ecologici, facendo del cartone ondulato una scelta ideale grazie alla sua capacità di rispettare i principi delle 3R: Riduzione, Riciclo e Riutilizzo.

La Corrugated Experience sarà uno dei punti di forza di Print4All 2025, pensata per dare risalto a un settore di importanza strategica e all’intera filiera, dai produttori ai trasformatori, fino ai brand. Organizzata con il supporto di Gifco, l’associazione dei trasformatori di cartone ondulato, questa iniziativa sarà un punto di riferimento per scoprire le ultime innovazioni, i materiali più avanzati e le soluzioni sostenibili per l’intera catena produttiva.

Il percorso tematico proposto dalla Corrugated Experience guiderà i visitatori attraverso tutte le fasi del processo produttivo, dalla pre-stampa al prodotto finito, offrendo una panoramica completa delle potenzialità del cartone ondulato. Sarà possibile esplorare un “tour” ideale che consentirà di conoscere aziende con anni di esperienza e tecnologie all’avanguardia, mostrando il viaggio del cartone ondulato dalla produzione alla trasformazione, fino alla stampa. Questa esperienza coinvolgente metterà in risalto il ruolo dell’innovazione nel miglioramento dei processi produttivi e nelle nuove opportunità di mercato.

Packaging sostenibile, su labelys.it nuovi materiali dalla canna da zucchero e dal mais

Il dibattito sul packaging sostenibile ha evidenziato l’importanza di ogni componente della confezione, inclusa l’etichetta, spesso sottovalutata ma essenziale per comunicare informazioni e valori del prodotto. Con una crescente sensibilità verso la sostenibilità, sia le aziende che i consumatori stanno dando sempre più valore a soluzioni ecologiche. Secondo i dati dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma, il 62% degli italiani considera la sostenibilità un criterio decisivo nelle proprie decisioni di acquisto, e per due consumatori su tre il packaging svolge un ruolo fondamentale nella scelta di prodotti alimentari e cosmetici. Inoltre, il 54% degli intervistati ha cambiato marca negli ultimi 12 mesi proprio grazie a un packaging più ecologico, confermando quanto la confezione, comprese le etichette, incida sulle abitudini di consumo.

In risposta a questa tendenza, Labelys.it si propone come un partner innovativo in Italia per la stampa online di etichette adesive personalizzate, lanciando due nuovi materiali studiati per le aziende che puntano a un packaging totalmente sostenibile: la carta in fibra di canna da zucchero e il PLA trasparente compostabile a base di amido di mais.

Carta in fibra di canna da zucchero

La carta in fibra di canna da zucchero rappresenta un esempio concreto di economia circolare. Prodotta dalla bagassa, un sottoprodotto della lavorazione della canna da zucchero, questa carta ricicla un residuo agricolo trasformandolo in una risorsa preziosa. Composta al 95% da fibre di canna da zucchero e al 5% da canapa e lino, è una soluzione completamente naturale e riciclata. Bianca, opaca e non patinata, offre un aspetto simile alla carta tradizionale ma con un impatto ambientale ridotto. È ideale per etichette di prodotti vinicoli, distillati e cosmetici, dove si richiede una forte adesività anche su superfici curve o ruvide.

PLA trasparente compostabile

L’altra novità introdotta da Labelys è il PLA trasparente compostabile, un materiale ottenuto dall’amido di mais. Questa soluzione è biodegradabile e compostabile, mantenendo le stesse caratteristiche estetiche e funzionali dei film di polipropilene tradizionali. Perfetto per etichette di packaging alimentare e cosmetico, il PLA garantisce una finitura pulita e trasparente, aggiungendo il vantaggio della sostenibilità.

L’impegno di Labelys per la sostenibilità

Labelys.it fa parte di un gruppo internazionale che ha fatto dell’innovazione e della sostenibilità i suoi principi guida. Il suo impegno verso l’ecologia si riflette non solo nella scelta di materiali riciclabili e compostabili, ma anche nella costante ricerca di soluzioni all’avanguardia che coniughino estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente. I nuovi materiali, come la carta in fibra di canna da zucchero e il PLA compostabile, sono pensati per soddisfare le esigenze di un mercato che vede nella sostenibilità un fattore decisivo per la reputazione delle aziende e la fedeltà dei consumatori.

In un contesto in cui le scelte di acquisto sono sempre più influenzate da considerazioni ambientali, Labelys supporta le aziende che vogliono ridurre il proprio impatto ecologico senza compromettere la qualità e l’estetica delle etichette. La sostenibilità non è più solo una moda, ma una necessità che richiede soluzioni innovative come quelle offerte da Labelys, per un futuro più sostenibile e consapevole.

Assocarta, presentato lo studio sulla “Decarbonizzazione competitiva del settore cartario italiano”

Presso la sede del GSE a Roma è stato presentato in anteprima lo studio Assocarta sulla “Decarbonizzazione competitiva del settore cartario italiano: una possibile strategia fra fonti green ed elettrificazione”.

“L’industria cartaria italiana ha già affrontato con successo una transizione energetica basata su gas e cogenerazione ad alta efficienza che ha permesso di sviluppare un tessuto industriale importante e, al contempo, abbattere i consumi energetici (per unità di prodotto) del 25% negli ultimi 25 anni. Investimenti e risultati già messi a segno dal settore sulla base di direttive europee. L’obiettivo attuale è coniugare decarbonizzazione e competitività e per questo è essenziale che le misure di decarbonizzazione siano strettamente collegate ai consumi industriali” ha affermato Lorenzo Poli, presidente Assocarta nel suo intervento. “Se decarbonizzare una fonte può essere più o meno rapido, decarbonizzare i consumi è un obiettivo di più lungo termine” ha aggiunto Poli.

“Il settore cartario come energy-intensive, ad oggi, consuma 2,5 miliardi di m3 di gas (2023) producendo l’80% del fabbisogno energetico in cogenerazione (calore ed energia elettrica) ad un livello di costo che pesa per oltre il 12% sul fatturato del settore (2023), al quale va aggiunto il costo Ets che, in prospettiva nel prossimo decennio, aumenterà a un ritmo tre volte superiore al costo di produzione della carta” ha spiegato Riccardo Siliprandi senior principal di Afry Management Consulting introducendo lo studio.

Il presidente Poli propone come ricetta energetica e di decarbonizzazione: “Una Energy release che incentivi il più possibile gli investimenti verdi degli energivori e che diventi addirittura strutturale. Una infrastruttura elettrica che possa supportare l’eventuale elettrificazione delle imprese senza discriminazione geografica. Promozione dell’uso del biometano, che va impiegato nei processi più efficienti come la cogenerazione, tramite una release ad hoc. Connettere gestione del territorio e del bosco con il recupero delle biomasse. Chiudere il ciclo del riciclo, recuperando energia dagli scarti. Coniugare decarbonizzazione delle fonti e dei consumi: l’idroelettrico e il geotermico devono essere in parte destinati all’industria” e aggiunge “Resta essenziale, nel frattempo, rimanere competitivi. In linea con DL Ambiente approvato la scorsa settimana in materia di idrocarburi va data attuazione alla Gas Release e vanno “depurate” le bollette da costi impropri come quello del TTF applicato a tutte le forniture di gas”.

“La necessità di accrescere la competitività dell’industria italiana, ridurre i costi energetici e supportare il processo di decarbonizzazione dei settori hard to abate sono obiettivi che possono essere raggiunti adottando una strategia diversificata che, oltre all’efficientamento energetico, includa l’economia circolare, l’uso di combustibili low carbon, l’elettrificazione dei consumi e l’utilizzo di vettori energetici innovativi. È con questo obiettivo che il GSE, attraverso il protocollo stipulato lo scorso maggio, promuove nelle realtà associate ad Assocarta gli strumenti messi a disposizione della filiera italiana della carta”, ha dichiarato Paolo Arrigoni, presidente del GSE.

A questo va aggiunto l’accordo sottoscritto da Assocarta con il CIB Consorzio Italiano Biogas del 9 ottobre sul biometano agricolo. Il settore cartario potrebbe utilizzare quello ottenuto dai rifiuti urbani e anche dagli scarti del processo di produzione cartario, come avviene negli altri stati europei.

Un tema, quest’ultimo, strettamente collegato alla bioeconomia circolare che vede nel cartario un campione europeo con un tasso di riciclo che nell’imballaggio supera l’85%, mentre l’uso di fibre secondarie è circa il 70% del totale, sostenuto da un tasso di raccolta pari al 75%.

“L’industria cartaria, specie nell’impiego di macero proveniente dal riciclo, genera scarti costituiti da biomasse non più riciclabili, che vengono inviati allo smaltimento in discarica e all’incenerimento. Un recupero energetico di questi scarti con impianti nelle stesse cartiere – ha dichiarato Edo Ronchi Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – potrebbe essere una via per contribuire a decarbonizzare i consumi energetici delle cartiere, riducendo sia i costi di smaltimento di questi scarti, sia la movimentazione di rifiuti. La limitazione al recupero energetico dei soli rifiuti generati dall’impianto dovrebbe essere consentito anche perché non dovrebbe incidere nella programmazione regionale degli impianti di gestione dei rifiuti”.

Fenix Digital Group e swissQprint, partnership strategica

Fenix Digital Group ha annunciato un passo storico nella sua collaborazione con swissQprint, protagonista mondiale nella produzione di stampanti digitali UV LED di grande formato.

In particolare, dopo 15 anni di collaborazione commerciale di successo, swissQprint entra ufficialmente in società con Fenix Digital Group, consolidando ulteriormente il legame tra le due aziende.

La partnership tra Fenix Digital Group e swissQprint, avviata nel 2009, ha permesso a entrambe le aziende di raggiungere soddisfacenti risultati, con oltre 140 installazioni di stampanti swissQprint in Italia.

Ora, con l’ingresso di swissQprint come socio in Fenix Digital Group, si apre un nuovo capitolo volto a rafforzare ulteriormente la loro presenza sul mercato e a sviluppare nuove strategie per rispondere alle esigenze sempre più complesse dei settori della stampa digitale e della comunicazione visiva.

“Questo è un momento storico per Fenix Digital Group” ha dichiarato Paola Mortara, cofondatrice e CEO di Fenix. “L’ingresso di swissQprint nel nostro capitale è la naturale evoluzione di una collaborazione basata su valori comuni e visioni condivise. Insieme, possiamo affrontare con maggiore forza le sfide future, continuando a offrire soluzioni di eccellenza ai nostri clienti”.

Kilian Hintermann, CEO di swissQprint, ha aggiunto: “Diventare soci di Fenix Digital Group rappresenta per noi una scelta strategica che ci permetterà di rafforzare ulteriormente la nostra presenza in Italia e di esplorare nuovi segmenti di mercato. La partnership con Fenix è stata uno dei pilastri del nostro successo in Italia, e siamo entusiasti di proseguire insieme questo percorso”.

Epson, le novità: micro-personalizzazione, grande formato, soft signage e tessile, fotografia

Per la prima volta in Italia quattro nuove stampanti Epson, presentate a Viscom 2024: 1000, S9100, F9500H e P20500. Alla crescente tendenza verso la personalizzazione e la customizzazione, evoluzione che contraddistingue il mercato negli ultimi anni, Epson risponde con macchine dedicate alla stampa distribuita, in continuità con le più recenti proposte dell’azienda.

Rivolte a mercati diversi (micro-personalizzazione di oggetti per il retail, comunicazione visiva di grande formato, soft signage e tessile, fotografia), sono accomunate dall’elevata flessibilità operativa unita a bassi costi di gestione, per dare alle aziende la possibilità di unire versatilità, bassi investimenti e capacità di rispondere in maniera immediata ad un mercato sempre più dinamico.

“In continuità con quanto proposto lo scorso anno – ha affermato Renato Sangalli, Head of Sales C&I Printing di Epson Italia – continuiamo a fornire soluzioni per la micro personalizzazione, cioè produzioni di qualità in piccoli lotti che oggi il tessuto produttivo italiano apprezza particolarmente. In quest’ambito, ha fatto la sua prima uscita a Viscom la novità di quest’anno: SureColor V1000, una stampante che risponde perfettamente per dimensioni, costo, flessibilità e capacità produttiva alle esigenze di laboratori e imprese del retail, che possono così arricchire la loro offerta con la personalizzazione di piccoli oggetti in lotti minimi”.

SureColor-V1000: stampa su piccoli oggetti anche con superfici curve 

Adatta per la creazione di articoli promozionali e personalizzati, è una stampante piana UV Led A4 particolarmente facile da utilizzare per stampare direttamente su oggetti con spessore fino a 70 mm e superficie piana o curva, come penne e palline da golf. Ideale per negozi e laboratori di stampa, tipografie e-commerce e parchi a tema, è dotata di 6 colori (CMYK più bianco e vernice), che consentono di creare straordinari effetti utilizzando texture opache o lucide.

Con un ingombro estremamente ridotto (699 mm x 699 mm), la stampante può essere collocata in piccoli spazi e nella maggior parte dei desk di negozi o sopra le scrivanie, senza particolari limitazioni perché si gestisce completamente dalla parte anteriore.

Le novità di grande formato per il signage, la produzione tessile e la fotografia: SureColor S9100, SureColor F9500H e SureColor P20500

“Si tratta di tre stampanti – ha aggiunto Sangalli – in cui Epson ha riversato le tecnologie più recenti e i feedback raccolti dal mercato per dare ai clienti la possibilità di produrre di più, con facilità, con maggior qualità e a costi inferiori. L’utilizzo di sacche di inchiostro di elevata capacità va, infine, nella direzione di ridurre l’impatto ambientale, un tema da sempre importante per Epson.”

SureColor S9100: ampio gamut cromatico e testine sostituibili dall’operatore

Top di gamma per il signage, SureColor-S9100 integra l’esclusiva tecnologia PrecisionCore ed è dotata di sacche di inchiostro eco-solvent da 800ml o 1500ml con 11 colori (CMYK, rosso, arancione, nero chiaro, ciano chiaro, magenta chiaro, verde e bianco) che, grazie all’aggiunta del nuovo inchiostro verde, offrono uno spazio colore ancora più ampio del modello attuale S80600 e stampano gradazioni morbide su un’estesa gamma di supporti.

Da segnalare la funzione di Self-Repair che assicura riduzione dei tempi di inattività ed elevati livelli di efficienza. Perfetta per i produttori di insegne ed espositori per negozi oltre che per i fornitori di servizi di stampa a 360°, SureColor S9100 consente di realizzare una vasta gamma di stampati, tra cui cartellonistica pubblicitaria, decorazioni murali, rivestimento di veicoli e di svariati elementi e superfici d’arredo. Nello stand è allestita una postazione di car wrapping in collaborazione con 3M, che fornisce la pellicola di lunga durata.

SureColor F9500H: colori fluo e semplicità nella sostituzione degli inchiostri

È la stampante ideale per applicazioni che spaziano dall’abbigliamento sportivo e soft signage all’arredamento per la casa e la moda, grazie all’esclusiva tecnologia PrecisionCore e ai 6 colori disponibili. A seconda delle configurazioni, offre caratteristiche specifiche per i target di riferimento: un ampio spazio colore se configurata con arancione e viola, una ridotta granulosità e una migliore gradazione della quadricromia se configurata con ciano chiaro e magenta chiaro, oppure fluorescenze vivaci per l’abbigliamento sportivo se configurata con rosa fluorescente e giallo fluorescente. Dotata della funzione di Self-Repair per la sostituzione della testina di stampa da 2,64 pollici direttamente dall’operatore così da ridurre i tempi di inattività ed aumentare i livelli di efficienza, SureColor F9500H ottimizza la qualità e la costanza della stampa durante il funzionamento grazie ai sofisticati sistemi di gestione e controllo degli ugelli. Infine, le sacche di inchiostro da 1,6 litri sostituibili senza interrompere la stampa permettono di aumentare la produttività riducendo i fermi macchina.

SureColor P20500: sacche ad elevata capacità e qualità fotografica di alto livello

Con la nuova SureColor-P20500, Epson consolida la presenza nei settori della fotografia professionale, delle applicazioni artistiche e della produzione di poster di alta qualità. Da segnalare il set di inchiostri a 12 colori con arancione, verde e viola e la modalità BEO (Black Enhanced Overcoat) che migliora il contrasto e la profondità del nero, riducendo al tempo stesso l’effetto bronzing sui supporti lucidi. Inoltre, le sacche di inchiostro da 1,6 litri elevano decisamente l’autonomia e riducono l’uso della plastica (fino al 90% per litro di inchiostro) rispetto alle cartucce.

La presenza di un touchscreen LCD da 4,3 pollici rende estremamente intuitivo il funzionamento della stampante, mentre l’area di stampa è più protetta dai possibili danni derivanti dall’infiltrazione della polvere grazie ad una nuova copertura trasparente.

 

Viscom Italia 2024, si alza il sipario

Le ultime novità della visual communication in mostra a Milano al consueto appuntamento con Viscom Italia 2024.

La tre giorni milanese oggi entra nel vivo, in mostra tutte le novità tecnologiche e in programma workshop ed eventi per entrare rimanere aggiornati sulle novità del mercato.

Oggi più che mai la missione di Viscom Italia è quella di riflettere sui rapporti che intercorrono tra design, pubblicità, interior decoration, fashion e retail e sullo sviluppo di innovative tecnologie che determinano la loro interazione. Un hub creativo che promuove e valorizza la ricerca di materiali innovativi, soluzioni e applicazioni approfondendo nuovi modelli di comunicazione visiva, che trovano ispirazione e forme di sperimentazione nelle aree espositive.

Tanti dunque gli appuntamenti, a partire da Viscom Talks: nel cuore di questa edizione il tema “Dream It e Make It” diventa un invito a esplorare nuove narrazioni e scoprire differenti innovazioni tecnologiche. Un ricco programma di convegni, seminari e workshop tenuti da creativi, imprenditori ed esperti per riflettere, discutere e condividere gli scenari dell’industria creativa.

Per questa nuova edizione Viscom Italia lancia una nuova area espositiva: Visual Décor dove architetti, progettisti e interior decorator potranno sperimentare materiali, prodotti, superifici decorate per ridisegnare nuovi ambienti per il  retail, hotellerie, home e travel retail.

Torna infine il collaudato concorso DIVA Display Italia Viscom Award che premia le migliori soluzioni espositive per il punto vendita. E materiali, tecnologia, design in tema di arredo espositivo sono i protagonisti della mostra Elementaria.