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Flessografia, Kodak Flexcel NX compie dieci anni

È un anniversario importante quello che quest’anno Kodak festeggia: sono infatti passati dieci anni da quando il sistema Kodak Flexcel NX ha fatto il suo debutto ufficiale in occasione di drupa 2008. Questo innovativo approccio tecnico alla produzione delle lastre flessografiche digitali ha consentito agli stampatori flessografici e ai fornitori di servizi riprografici di sviluppare funzionalità di stampa flessografica ad alta risoluzione e implementarle in un ambiente di produzione commerciale standard.

«La tecnologia del sistema Flexcel NX si è trasformata in un successo strepitoso, e non è ancora finita, perché si tratta di una soluzione che ha ancora un enorme potenziale e tanto da offrire a Kodak, ai nostri clienti nel settore della stampa flessografica e ai loro clienti. Nel frattempo abbiamo venduto più di 500 sistemi Flexcel NX in tutto il mondo e ogni anno la vendita di lastre Flexcel NX fa registrare un aumento a due cifre. Sono risultati molto al di sopra della media del settore» spiega Chris Payne, presidente della flexographic packaging division e vice presidente di Kodak. «È davvero un successo mondiale, infatti sono sempre più numerosi gli stampatori flessografici, le grandi marche e i fornitori di tecnologia per il settore che si stanno rendendo conto di come la tecnologia del sistema Flexcel NX li sta effettivamente aiutando a trasformare la flessografia in un processo di stampa industriale che combina una produzione di alta qualità con numerosi vantaggi a livello di costi e sostenibilità».

Nel corso degli anni Kodak ha completamente ridefinito e rinnovato la tecnologia alla base del sistema Flexcel NX. La tecnologia NX Advantage di Kodak, con il suo set avanzato di pattern superficiali per le lastre che controlla e ottimizza il trasferimento dell’inchiostro dalle lastre Flexcel NX al supporto, non è che uno dei tanti esempi.

In particolare, i 10 anni del sistema hanno dato a Kodak l’opportunità di dare visibilità a questa tecnologia con due campagne speciali: per festeggiare il decimo anniversario, Kodak sta lanciando sul mercato una limited edition del sistema Flexcel NX; con sole 25 unità a livello mondiale, questo sistema sarà caratterizzato da uno stile esclusivo e un design moderno ed elegante, pensato per rappresentare al meglio la flessografia, il packaging e la tecnologia esclusiva di Kodak. L’edizione limitata del sistema Flexcel NX sarà disponibile a partire dal 2 aprile 2018. Contemporaneamente, Kodak sta lanciando il nuovo Kodak Global Flexo Innovation Awards. Questa innovativa competizione, aperta a partecipanti di tutto il mondo, vuole celebrare la trasformazione della flessografia nell’ultimo decennio. L’obiettivo è premiare i passi avanti e i successi ottenuti a livello di design del packaging, produzione e stampa sostenibile; risultati resi possibili dagli ultimi sviluppi nella flessografia. Potranno partecipare tutti i progetti di packaging commerciale stampati usando lastre Kodak Flexcel NX. I vincitori nelle diverse categorie verranno selezionati da una giuria indipendente composta da esperti e premiati nel corso di una cerimonia speciale che si terrà all’inizio del 2019.

«Siamo più che mai convinti che la stampa flessografica ha un futuro radioso davanti a sé. E Kodak continuerà a guidare la rivoluzione flessografica in tutti i segmenti di stampa del settore packaging» spiega Chris Payne. «Il nostro impegno e l’importanza che diamo alla collaborazione nel corso di questo viaggio sono evidenti e ci spingono a guardare con entusiasmo e ottimismo ai prossimi 10 anni nel settore della stampa flessografica».

OKI, dall’Expo della Pubblicità al Print4All

Si è conclusa con un risultato decisamente positivo la partecipazione di OKI all’ultimo Expo della Pubblicità. Il più importante evento siciliano sulla comunicazione visiva e sulla stampa digitale ha coinvolto circa 4.000 visitatori, giunti a Catania da tutta la Sicilia e dalla Calabria. Presente a supporto dello storico reseller siciliano Sicilsat, OKI ha ancora una volta dimostrato estrema attenzione alle necessità dei propri partner, sostenendo attivamente il processo di crescita del loro business. L’Expo della Pubblicità, ha rappresentato un’ottima occasione per esaltare la modularità dei dispositivi appartenenti alla Serie Pro9000.

I visitatori hanno avuto modo di scoprire la varietà applicativa delle stampanti OKI Pro9541 e Pro9542. Quest’ultima è stata abbinata a un sistema di alimentazione e scarico automatico per la stampa di buste, ideale per realizzare piccoli lotti di direct mailing. Questo tipo di comunicazione commerciale rappresenta uno strumento privilegiato per veicolare informazioni pubblicitarie agli utenti finali, con una capacità d’impatto che si conferma superiore all’email marketing.

OKI Pro9542 è un dispositivo dotato di 5 stazioni colore (CMYKW) e dispone di una tecnologia di stampa totalmente scalabile, che consente di produrre dalla singola busta fino a lotti di medie dimensioni, con la massima libertà creativa. La possibilità di stampare anche con toner LED bianco abilita, infatti, all’utilizzo di supporti di qualsiasi colore, realizzando prodotti in grado di attrarre e coinvolgere l’utente finale in maniera assoluta.

Anche OKI Pro9541 ha suscitato l’interesse dei visitatori dell’Expo della Pubblicità, grazie alla capacità di alternare la stampa di bianco e trasparente lucido in affiancamento alla quadricromia, non solo su supporti cartacei fino a 360 g/mq, ma anche su pellicole plastiche, tra cui quelle autoadesive. L’uso del dispositivo in abbinamento a una soluzione di fustellatura digitale a foglio ha mostrato al pubblico siciliano le notevoli possibilità di OKI Pro9541 per la realizzazione di packaging, etichette e materiale per allestimenti POS.

La Serie Pro sarà tra le tecnologie protagoniste anche al Print4All, dove saranno presenti anche le soluzioni inkjet eco-solvent per la stampa wide format: la best seller ColorPainter M-64s e l’ultima nata ColorPainter E-64s, entrambe con luce di stampa di 160 cm.

ColorPainter E-64s è estremamente versatile, ideale per l’industrial printing. È dotata di 6 canali colore (CMYK, Lc, Lm) e abbina alta risoluzione (leggibilità dei caratteri fino a 2 punti) a un range impressionante di applicazioni indoor e outdoor su materiali come backlit, tessuto tecnico, carta da parati, mesh, PVC, banner, vinile e altri tipi di supporto.

ColorPainter M-64s offre una combinazione esaltante tra costi e prestazioni. Robusta, produttiva ed estremamente affidabile, è ideale per la comunicazione visiva indoor e outdoor su supporti in PVC, pellicole adesive e carta. Grazie al modulo LCIS (Large Capacity Ink System), ColorPainter M-64s permette lavorazioni non presidiate, ottimizzando il lavoro degli operatori.

Pixartprinting: innovazione tecnologica on demand con Tecnau

Una nuova installazione per Pixartprinting. Si tratta del sistema per la brossura grecata progettato appositamente da Tecnau sulla base delle necessità espresse dall’azienda veneta che potenzia la linea dedicata alla stampa digitale su foglio di libri, cataloghi e riviste in piccole tirature.

«Messa a fuoco la nostra esigenza produttiva, ci siamo resi conto che a oggi sul mercato non fossero disponibili macchinari capaci di garantire le prestazioni a cui ambivamo – commenta Alessio Piazzetta, chief manufacturing officer di Pixartprinting.- Tecnau si è dimostrata azienda affidabile, strutturata e con il giusto approccio, pronta ad affiancarci in un percorso di partnership sicuramente lungo e che ha dato frutto a un sistema che prima non esisteva».

La nuova Libra 800 B2 si affianca alle stampanti digitali a monte e i sistemi di finissaggio a valle e viene utilizzata per la fresatura dei blocchi di fogli, il successivo incollaggio della copertina, per finire poi con il rifilo trilaterale. Dopo il processo di raffreddamento, libri e riviste sono pronti per la spedizione. Oltre ai moduli standard di Libra 800, quali brossura e trilaterale variabili, la linea include una serie di innovazioni, prima tra tutte il modulo di taglio e raccolta dinamico di blocchi libro che permette di processare formati carta 50x70cm (B2). Il sistema Tecnau, inoltre, è estramamente versatile e può gestire in automatico i parametri relativi ai vari formati, che spaziano dall’A5 al 17x21cm, dal 21x21cm all’A4, sia in orizzontale sia in formato album, rendendo ancora più efficiente il processo produttivo.

«Si è trattato di una sfida tecnica molto entusiasmante. Libra 800 B2 è una soluzione modulare altamente tecnologica che offre canali di input e output multipli per poter soddisfare un flusso continuo di produzione, mischiando non solo formati diversi, ma anche carte e copertine con grammature, qualità e nobilitazioni differenti, grazie alla flessibilità offerta dalle stampe a foglio e alla capacità della linea di adattarsi a seconda della qualità del materiale in ingresso. La soluzione è stata realizzata in stretta collaborazione con il team di Pixartprinting che ha delineato le proprie esigenze e seguito le fasi di implementazione passo dopo passo, con un contributo fondamentale alla finalizzazione di un progetto davvero ambizioso» ha commentato Stefano De Marco, direttore commerciale di Tecnau.

«La brossura grecata è una lavorazione che proponiamo da tempo. Oggi il sistema Tecnau ci permette di offrire ai nostri clienti un servizio a valore aggiunto, assicurando al contempo gli elevati standard qualitativi che contraddistinguono tutti i nostri servizi di stampa», aggiunge Piazzetta. Il potenziamento della linea produttiva con il sistema Tecnau è un’ulteriore conferma dell’impegno riposto da Pixartprinting nell’intercettare le esigenze del mercato ed elaborarle attraverso il lavoro congiunto dei reparti Research & Innovation, Research & Development e produzione per mettere a punto risposte innovative capaci di modificare i paradigmi, garatendo innovazione di processo e di prodotto.

Tecnologia e applicazioni Canon in tour

Canon vuole guidare i propri partner alla scoperta delle opportunità di business che la tecnologia e le applicazioni sviluppate per le arti grafiche possono offrire. È con questo obiettivo che Canon inaugura Live The Applications Story Tour 2018, un viaggio tutto italiano per dimostrare come attraverso la stampa digitale sia possibile dar vita a nuove idee e proposte grafiche in grado di attrarre il consumatore in ogni fase del suo percorso di scelta: dall’iniziale consapevolezza del brand al primo acquisto fino alla fidelizzazione al marchio.

Un dato su tutti basta a testimoniare il grande potenziale della stampa digitale per il marketing: si stima infatti che in Europa nel 2021 la stampa promozionale raggiungerà il 31% del volume della stampa digitale, rispetto al 28,9% del 2016 (InfoTrends, Western European Digital Production Printing 2016 – 2021, 2017). A trarre massimo vantaggio da questa crescente domanda sono, e a tendere lo saranno sempre di più, quei print service provider capaci di massimizzare la creatività e l’intuizione dei brand, integrando in modo intelligente stampe e formati digitali, adattando e personalizzando il materiale di marketing anche con stampe in quantità selettive e infine offrendo l’opportunità di una efficace misurazione del ROI.

La mission di Canon è quella supportare i fornitori di servizi di stampa nel creare strategie volte a realizzare pienamente il loro potenziale commerciale e creativo. Live The Applications Story Tour 2018 sarà l’occasione per parlare dei nuovi scenari resi possibili dalla stampa digitale insieme ai partner Canon. Protagonista di questo viaggio a tappe è la tecnologia di stampa per il grande e piccolo formato tra cui la serie imagePRESS C850, la serie imagePRESS C10000VP, Océ Colorado1640, la serie Océ Arizona ed infine la serie imagePROGRAF. Il tour non offrirà solo un’opportunità per toccare con mano le più avanzate soluzioni di stampa Canon, ma anche per entrare nel vivo di una vera e propria campagna di marketing multicanale. Ad ogni tappa sarà infatti presentata la campagna Elemental, creata per mostrare la gamma di applicazioni realizzabili con la stampa, le funzionalità digitali e la conoscenza del marketing che Canon è in grado di offrire a un fornitore di stampa quando lavora con brand reali.

Per scoprire le tappe del tour è possibile visitare la pagina dedicata: http://www.applicationstour.it/#

Assocarta sul Treno Verde di Legambiente

Il prossimo 26 marzo, Assocarta sale sul Treno Verde di Legambiente, alla stazione di Rovigo (ore 15.00-17.00) per raccontare il ciclo del riciclo della carta: dalla rinnovabilità della fibra di cellulosa alla raccolta differenziata, al riciclo con il suo re-impiego per produrre nuova carta. Ogni minuto, in Italia, si riciclano 10 tonnellate di carta, un contributo importante all’economia circolare del Veneto e dell’Italia.

Tra i relatori, oltre a Massimo Ramunni di Assocarta che tratterà il tema del recupero e della gestione dei residui del processo di riciclo, Dora Rigoni di Comieco, che illustrerà i risultati e le prospettive della raccolta della carta a livello nazionale e nella regione Veneto e una buona pratica territoriale di riciclo della carta raccolta dai Comuni: Cartiere del Polesine con Enrico Scantamburlo.

 

 

Borsa di studio A. Sironi, Edizione 2018

La borsa di studio, giunta alla sua quarta edizione, del valore di euro 3.000, è assegnata agli studenti dei CFP, in procinto di terminare il percorso di Formazione Professionale nell’area delle Arti Grafiche (per operatore o tecnico grafico), intenzionati a proseguire la propria formazione, accedendo a un corso di perfezionamento (quarto della formazione professionale o quinto anno istruzione tecnica).
Il candidato dovrà presentare uno studio tecnologico, che verrà valutato unitamente al profilo personale da una giuria tecnica.

Il tema tecnico 2018 su cui dovrà essere sviluppato l’elaborato è: Il controllo nei processi di stampa. L’elaborato dovrà prevedere: una parte espositiva concettuale; una parte deduttiva con risultati e conclusioni; una parte sperimentale.
Gli elaborati unitamente alla lettera di presentazione dovranno essere consegnati in busta chiusa, presso la sede di Taga Italia entro le ore 12.00 del 22 maggio 2018. Il vincitore della Borsa di Studio verrà premiato durante la manifestazione Print4All 2018.

20SEVEN di Bobst, la nuova flessografica per la stampa con gamma cromatica estesa

Con un afflusso di visitatori superiore alle aspettative l’Open House 20SEVEN-We make it happen del 27 e il 28 febbraio svoltosi presso il Competence Center di Bobst Bielefeld è stato un successo. Oltre 400 rappresentati di aziende trasformatrici e fornitori del settore provenienti da più di 20 Paesi si sono recati in Germania per vedere la nuova macchina flessografica a tamburo centrale Bobst 20SEVEN ottimizzata per la stampa con gamma cromatica estesa e per partecipare a sessioni di approfondimento sulla stampa in eptacromia.

Durante le prove, la 20SEVEN ha mostrato le caratteristiche di omogeneità e di ripetibilità di processo che la contraddistinguono. Lo sviluppo delle peculiarità tecniche della macchina è stato infatti focalizzato sulle criticità tipiche della stampa flexo, quali le vibrazioni macchina, l’omogeneità nel flusso dell’inchiostro, l’essiccazione ad alta velocità e relativa tenuta di registro, derivandone soluzioni che conferiscono appunto potenziata omogeneità, precisione e ripetibilità al processo di stampa.

Oltre a mettere in evidenza le prestazioni della 20SEVEN, le dimostrazioni di stampa di un prototipo di imballaggio con cliché a piste multiple e di un imballaggio commerciale, corredate dai test di laboratorio effettuati alla fine di ogni prova, hanno mostrato anche i vantaggi della stampa in eptacromia. La comparazione dei dati relativi al Delta-E colore dello stesso lavoro eseguito la mattina e ripetuto nel pomeriggio, ha dimostrato come la stampa con gramma cromatica estesa sia in grado di garantire ai brand la ripetibilità della corrispondenza cromatica dell’imballaggio, essenziale per la riconoscibilità del marchio, a prescindere da dove venga stampato nel mondo. Altri vantaggi in termini di costi e di tempo per i brand e per gli stampatori sono stati presentati nel corso delle sessioni di approfondimento sul processo animate dai delegati di aziende proprietarie di marchi, trasformatori, fornitori di settore con cui collabora Bobst e che hanno preso parte attiva all’evento.

L’Open House si è conclusa con grande soddisfazione. «È gratificante ascoltare commenti estremamente positivi perché ciò premia il nostro impegno a ricercare soluzioni innovative e di eccellenza in materia di prestazioni macchina e di processo» ha commentato Jens Torkel, amministratore delegato e responsabile della linea di prodotto CI Flexo, Bobst Bielefeld. «Abbiamo colto nel segno migliorando le funzioni macchina che sono essenziali per assicurare l’omogeneità e la ripetibilità del processo di stampa flessografica con le macchine in fascia larga. La 20SEVEN è ideale per la stampa in eptacromia ma potenzia le prestazioni anche con la stampa convenzionale. Questo la rende una scelta vincente con entrambi i processi».

 

Federazione Carta e Grafica: fatturato oltre i 24 miliardi di euro

«La Federazione Carta e Grafica chiude un 2017 positivo, con risultati che ribadiscono la vitalità del settore e il suo peso rilevante nell’economia nazionale pari all’1,4% del PIL con circa 170 mila addetti diretti» commenta Pietro Lironi, presidente della Federazione Carta e Grafica.
Dai preconsuntivi, elaborati dal Centro Studi della Federazione, il fatturato complessivo a fine 2017 risulta di 24,1 miliardi di euro, in aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Sull’andamento favorevole hanno inciso principalmente le vendite interne, a quota 14,8 miliardi di euro e in progresso del 2,6% rispetto al 2016, con una sensibile accelerazione nella seconda parte dell’anno (+6,4 e +8%, rispettivamente nel terzo e quarto trimestre). Sostanzialmente stabili i valori dell’export (+0,1% nei 12 mesi), che consolidano i livelli già ragguardevoli del 2016. Sui dati complessivi di fatturato incide anche la lievitazione dei costi sostenuti dalle cartiere per l’approvvigionamento delle materie prime vergini e per le carte da riciclare di qualità.
«Le dinamiche dei diversi segmenti della filiera evidenziano il persistere della debolezza per il settore grafico» spiega Lironi «parzialmente compensata dalla ripresa della produzione di libri, mentre segna buoni risultati l’imballaggio, con progressi legati alla positiva intonazione della domanda dei settori a valle, anche attraverso lo sviluppo dell’e-commerce. In crescita anche il comparto cartotecnico e trasformatore».
«Da notare – aggiunge Lironi – l’incremento della vendita di macchine sul mercato interno (+6,9%) , che ben fotografa gli effetti delle misure legate al piano Industria 4.0 a supporto dell’innovazione. Il fatturato del comparto cartario cresce ben oltre il 5% soprattutto in seguito alla necessità di recuperare anche i costi di approvvigionamento della cellulosa. Ci aspettiamo che il 2018 prosegua in sintonia con i risultati del 2017 e coerentemente alle previsioni sul PIL che sono finalmente di una crescita abbastanza sostenuta anche per l’Italia».
«Quanto allo scenario politico, oggi quanto mai incerto dopo le elezioni, aggiungiamo la nostra voce a quella chiaramente espressa da Confindustria alle Assise di Verona, prima del voto: è fondamentale che il nuovo Governo, qualunque esso sarà, non smonti quanto di buono fatto in questi anni, a partire dal Jobs Act e dalle misure del Piano Nazionale Industria 4.0» sottolinea il Presidente della Federazione Carta e Grafica.
«Per quanto concerne i nostri settori, riteniamo che il sostegno alla lettura continui a rappresentare una priorità del Paese e auspichiamo che il bonus 18enni venga confermato e affiancato anche da una misura più universale possibile in termine di cittadini coinvolti, che preveda detrazioni fiscali per l’acquisto di libri e giornali. Sul fronte industriale, c’è invece l’esigenza ineludibile di completare la transizione verso un’economia circolare con l’ampliamento delle capacità di trattamento degli scarti del riciclo. La nostra filiera, infatti, vanta un alto tasso di circolarità: il 55% delle materie prime sono riciclate e nell’imballaggio il riciclo è all’80%1», spiega infine Lironi.
Queste tematiche saranno al centro dell’Assemblea della Federazione Carta e Grafica in programma a Milano il prossimo 30 maggio, nell’ambito della fiera internazionale Print4All, durante la quale verrà presentato anche uno specifico rapporto sull’innovazione Industria 4.0 nell’intera filiera, comprensivo di linee guida specifiche per i tre comparti che compongono la Federazione.

Misurare e gestire il proprio target

La tua impresa ha dei parametri chiari di misurazione di come, quanto e perché il tuo prodotto o servizio risponda alle esigenze dei clienti? Vediamo come e perché è necessario rispondere con precisione a questa domanda.

Cominciamo con il sottolineare come sui prodotti o servizi creati sia necessario stabilire una serie di parametri di misurazione della loro efficacia, come ad esempio il «tasso di acquisto» e il «tasso di riordino». Con il primo parametro misuriamo il grado di interesse definitivo del prodotto (in quanto il cliente target lo acquista poiché gli serve per uno scopo) e con il secondo misuriamo il tasso di soddisfazione del cliente (se il prodotto viene riacquistato è poiché il grado di soddisfazione è superiore alla soglia di positività).

Avere dei parametri di misurazione come quelli appena menzionati in questo esempio è molto importante: l’economista Peter Ferdinand Drucker in una sua celebre citazione sosteneva che: «se sai come misurare un processo, sai gestirlo».

È fondamentale comprendere quali sono e come cambiano i bisogni latenti del nostro target, integrare questi bisogni nei prodotti esistenti facendoli evolvere, creare tipologie di prodotti che rispondano alle nuove esigenze dei clienti

Il ciclo di vita del prodotto segue il ciclo di evoluzione del cliente?

In particolare ora ci accingiamo a focalizzarci su alcuni aspetti dati dalla trasformazione digitale nel nostro settore, ossia sulla capacità di comprendere come il ciclo di vita dei nostri prodotti sia aderente all’evoluzione dei nostri clienti. Ci riferiamo al fatto che i nostri prodotti operano in un mercato in cui vi è un ciclo di evoluzione tecnologica in crescita esponenziale che determina la nascita repentina di nuove tecnologie e il riposizionamento di imprese con la conseguente nascita o tramonto di concorrenti.

Tutto questo genera tre fenomeni: cambiano gli interessi delle persone in modo dinamico e continuativo, nascono nuovi prodotti che possono mettere a rischio il business, nascono nuove opportunità spesso derivate da questi cambiamenti.

Gli interessi delle persone cambiano poiché con il nascere di nuove tecnologie e prodotti, il cliente inevitabilmente muta le proprie esigenze ed emergono in lui nuovi interessi prima latenti. Naturalmente con il nascere di tecnologie, nascono competitor che determinano la necessità di fare dei cambiamenti dei prodotti o crearne di nuovi.

Un caso esemplare di questi tre fenomeni appena descritti, è mostrato dalla crisi di Blockbuster e dal suo fallimento che è stato determinato da come questo gigante mondiale dell’homevideo ha gestito (male) la nascita e la diffusione delle nuove tecnologie di streaming video, che in seguito ha determinato la concretizzazione di piattaforme competitor come Netflix. L’incapacità di Blockbuster di leggere il bisogno latente delle persone di potere visionare i film via app su smartphone e/o televisione e la sottovalutazione del potenziale dannoso del competitor Netflix, giudicato da Blockbuster come esterno e non pregiudicante il suo target, sono state le cause che hanno portato la catena mondiale a chiudere nel 2013.

Il digitale dà gli strumenti per leggere i bisogni dei clienti B2B e B2C

Blockbuster è un caso esemplare di studio di un’impresa che è fallita poiché nel 2008 molti degli strumenti e delle opportunità offerte dalla trasformazione digitale non erano ancora noti. E per questo motivo non ha potuto leggere correttamente i dati che emergevano dal mercato. Ma oggi, nel 2018, abbiamo molti strumenti aziendali a nostra disposizione (e addirittura alcuni gratuiti): è quindi necessario fare un cambiamento di mentalità organizzativa e integrare questi strumenti nel processo organizzativo che sta dietro al ciclo di vita ed evoluzione dei nostri prodotti. Tutto questo ci porterà tre benefit: comprendere quali sono e come si evolvono i bisogni latenti del nostro target, integrare questi bisogni nei prodotti esistenti facendoli evolvere, creare nuove tipologie di prodotti che rispondano ai bisogni dei consumatori.

Alcune tipologie di big data a disposizione: i search data e i social data

Vi sono alcune tipologie di dati (in questo caso big data) che sono già a disposizione della nostra impresa in grado di aiutarci a prendere delle decisioni più consapevoli (data-driven decision) sulle strategie da intraprendere. Questi dati – chiamati search data e social data – sono molto utili per le imprese di ogni tipologia e dimensioni, dalle PMI alle imprese più strutturate, poiché contengono indicazioni preziosissime sui comportamenti e sui bisogni latenti del target. Sebbene esistano diverse applicazioni a pagamento che ci consentono di analizzare tramite i search data i bisogni del nostro target, ve ne sono altre gratuite che – pur facendo delle analisi più generiche e non adattate alle specifiche esigenze di una impresa – ci possono dare comunque indicazioni molto approfondite sui bisogni del target.

Google Trends: applicazione gratuita di search data analysis

Una di queste applicazioni è sicuramente Google Trends un’applicazione gratuita di search data analyisis di Alphabet, la società proprietaria del motore di ricerca Google. Google Trends analizza in tempo reale tutte le ricerche che vengono effettuate a livello nazionale e su diverse nazioni del mondo su 5 motori di ricerca dell’ecosistema Google: Google Ricerca, Google Immagini, Google Shopping, Google News, YouTube. I risultati di ricerca sono suddivisi per nazione, lingua e intervallo di tempo. Google Trends è in grado di analizzare sia parole chiave sia argomenti e utilizza un sistema approfondito di intelligenza artificiale per restituire dati e indicazioni di valore per la nostra impresa.

Usare Google Trends come parametro (benchmark) delle performance della rete commerciale

Abbiamo analizzato in Google Trends l’argomento «stampa 3D» in lingua italiana, per la nazione Italia con un arco temporale degli ultimi 12 mesi.

Google Trends ci restituisce per ogni ricerca, la stagionalità ovvero i momenti dell’anno corrente in cui il termine è più cercato e i momenti in cui il termine è meno cercato. Questo dato anche se preso isolato è molto importante poiché possiamo comprendere la stagionalità dei prodotti o come il nostro target percepisce il loro bisogno nei mesi dell’anno. Ma se incrociamo questo parametro con il numero di ordini sui nostri prodotti, possiamo comprendere se le nostre strategie commerciali sono allineate o discostate con i trend di stagionalità. Dobbiamo, infatti, ricordarci che quando un utente usa il motore di ricerca fa un’operazione cognitiva che ha valore commerciale: un utente, infatti, cerca una risposta dal motore di ricerca a una sua domanda (non a caso si parla di query di ricerca) e quasi sempre questa risposta ha una conseguenza nel processo di acquisto. Google stima che oltre il 70% degli acquisti sia preceduto da almeno una ricerca. In alcuni casi Google Trends è in grado di rivelarci delle previsioni future rappresentate dalla linea tratteggiata. Per questo motivo se i risultati della nostra strategia commerciale riflettono i trend di ricerca (per esempio nel mese di marzo dove la curva cresce, aumentano le vendite) ciò significa che i nostri commerciali aderiscono ai bisogni latenti del loro mercato di riferimento. Ma se dovesse capitare che in un mese in cui le ricerche scendono, le vendite invece salgono con un andamento inverso, ciò significa che la nostra strategia commerciale è proattiva e conferma come la nostra rete di vendita riesca a rispondere positivamente a un trend potenzialmente negativo.

Usare Google Trends per localizzare gli interessi: ricerche geolocalizzate

Google Trends è inoltre in grado di rivelare le regioni e le città nelle quali gli interessi sull’argomento da noi ricercato sono più percepiti. Tramite Google Trends siamo così in grado di capire come è distribuito l’interesse nei luoghi geografici e possiamo in questo senso comprendere come strutturare meglio la nostra offerta sulla base di come è localizzata la domanda. Il dato interessante è che cliccando su una determinata regione, possiamo fare un’analisi di consumo per capoluogo di provincia oppure per città. Questi dati sono utili poiché siamo in grado di capire quali caratteristiche deve avere la nostra strategia di marketing a livello nazionale, regionale, provinciale o locale. Possiamo inoltre dare alla nostra rete di vendita locale indicazioni di dettaglio su quali chiavi agire per valorizzare il nostro prodotto o servizio e rispondere in questo senso in modo più adeguato al nostro target. Trends è inoltre efficace quando vogliamo esplorare mercati UE oppure mercati esteri in quanto ci consente di comprendere a livello geografico la distribuzione dell’interesse sulla chiave di ricerca da noi scelta per ogni singola nazione di Europa, Americhe e Oceania.

Usare Google Trends per capire i bisogni manifesti dell’utente

Google Trends ci rivela le query associate. Le query associate sono le ricerche in Google che vengono fatte contestualmente alla prima ricerca. Quando noi utenti cerchiamo qualcosa in Google, raramente ci limitiamo a fare una sola ricerca e a considerare i suoi risultati come definitivi e conclusivi. Gli utenti su Google usano metodi di ricerca che seguono l’approccio sperimentale. A ogni ricerca (che nel mondo digitale va sotto il termine di query) di un singolo utente, seguono generalmente altre ricerche correlate per meglio approfondire o verificare la query principale. Google Trends ci rivela quali sono le ricerche correlate all’argomento cercato. Questi dati sono importanti poiché ricaviamo due indicazioni strategiche per le nostre strategie di marketing e commerciali.

La prima indicazione è lo stile di ricerca di un utente, ovvero come gli utenti generano i loro dubbi o i loro quesiti. Questa indicazione è utile soprattutto per il team commerciale e di vendita poiché gli consente di anticipare i dubbi e le obiezioni mitigandone l’effetto ansiogeno e frustrante sull’utente. La seconda indicazione è che in alcuni casi le query correlate ci possono suggerire politiche di Up-Selling ovvero quando l’acquisto di un prodotto X può determinare una correlazione con l’acquisto di un prodotto Y. Potremmo individuare che nelle ricerche correlate su un prodotto X emerge l’esigenza di un prodotto Y che non abbiamo ancora creato oppure a cui non avevamo pensato.

Usare Google Trends per ricavare i bisogni latenti dell’utente

Uno dei punti di forza di Google Trends sta nel permetterci di comprendere quali sono i bisogni latenti del target ovvero quei bisogni non necessariamente correlati all’oggetto delle sue ricerche. Questi bisogni ci consentono di ottenere indicazioni su come l’utente percepisce l’oggetto della nostra ricerca, di quali argomenti emergono dal mercato che possono o rappresentare una variabile di rischio (threath) per il nostro prodotto, oppure un’opportunità (market opportunity) dal mercato. Trends ci suggerisce degli argomenti correlati alla nostra ricerca. Di questi argomenti Trends ci dà due indicazioni preziose, una quantitativa e l’altra qualitativa. La prima indicazione è il filtro per occorrenza, cliccando su Top vedremo in ordine dal più grande al più piccolo gli argomenti correlati al nostro. Il secondo filtro è per incremento di ricerca, determinato dall’etichetta – come da immagine 4 – In aumento. In questo senso Google Trends ci dice, rispetto al periodo precedente quello in oggetto, quali sono gli argomenti correlati che sono più sentiti rispetto al periodo precedente e quanto essi stanno aumentando con un tasso in percentuale. Come si vede dall’immagine, per alcuni argomenti non vi è la percentuale ma vi è la parola «impennata»: questi sono gli argomenti che hanno un tasso di crescita del +300% rispetto al periodo precedente e quindi determinano un grado di interesse e un cambiamento paradigmatico di abitudini rispetto al periodo precedente.

Quale valore aggiunto per i nostri prodotti o servizi B2B?

Tramite questo strumento siamo in grado di comprendere non solo se e come stanno cambiando gli interessi relativamente ai nostri prodotti o servizi, ma possiamo anche anticipare i cambiamenti dei prodotti. In alcuni casi potremmo vedere negli argomenti correlati, prodotti o caratteristiche di prodotto che potrebbero rappresentare un rischio per il nostro prodotto o servizio e attuare una strategia di contenimento e di innovazione sul possibile threath. Il dato interessante è che Google Trends ci consente anche di fare ricerche comparative tra due ricerche differenti oppure di fare ricerche in mercati di diverse regioni mondiali. Tutto questo ci permette di analizzare nuovi mercati e prendere decisioni più consapevoli.

Come integrare Google Trends nel flusso organizzativo

Questo articolo parla di trasformazione digitale e la trasformazione digitale (che significa accogliere il digitale nel loro processo produttivo per quanto riguarda le imprese nate prima dell’avvento del digitale) rappresenta per le imprese sia un cambiamento di mentalità (mindset shifting) sia un cambiamento organizzativo (e quindi delle abitudini e prassi lavorative). Questi strumenti ci consentono di prendere delle decisioni guidate dai dati (si parla non a caso di data driven decision). Il cambiamento di mentalità che dobbiamo avere è proprio quello di seguire un approccio che dia risposte alle domande latenti degli utenti che – come abbiamo visto – non sono altro che l’espressione dei loro bisogni.

Il secondo aspetto, ovvero quello organizzativo, determina l’adozione di questi strumenti – che è bene ricordarlo fanno analisi in tempo reale – con cadenza come minimo mensile: il continuo utilizzo di essi, meglio se prima di ogni riunione settimanale di allineamento tra marketing e vendite ci consente di adottare tre direttrici strategiche: in primo luogo un quadro di comprensione dell’evoluzione del mercato, in secondo luogo la capacità di risposta di prodotto/servizio ai trend di mercato, in terzo luogo un migliore allineamento tra funzioni di marketing, ideazione di prodotto e vendite.

 

Albertin, ologrammi di sicurezza accessibili a tutti

Con un business che vale 6,9 miliardi di Euro (fonte: studio Censis – 2017), il mercato della contraffazione colpisce qualsiasi settore merceologico. In primis quello dell’abbigliamento, ma dalla cosmetica all’informatica, dall’alimentare all’oreficeria non esiste prodotto che non possa essere imitato e venduto come originale. Qualsiasi brand, grande o piccolo che sia, ha quindi la necessità di proteggersi, e uno dei metodi più utilizzati è l’apposizione di un ologramma di sicurezza sulle confezioni. Un piccolo quadrato creato con una grafica personalizzata, di difficile imitazione e di immediata identificazione, è sinonimo di autenticità. Per crearlo il modo maggiormente utilizzato e conosciuto fino ad ora è stato quello dei foil tridimensionali. La produzione di un master e le lunghe tirature di vendita, però, hanno limitato l’utilizzo di questa protezione a numerose realtà, restringendone l’adozione solo da parte dei grandi nomi.

Albertin, produttore di riferimento di cliché e lastre flessografiche per la stampa, permette anche alle PMI e ai piccoli artigiani di tutelare i propri prodotti con ologrammi di sicurezza totalmente personalizzati.

In particolare, i cliché microincisi di Albertin offrono grandi potenzialità. Realizzati in magnesio o in ottone, questo tipo di cliché presenta una trama finissima a disegni casuali o ripetuti, interamente personalizzati. Loghi, scritte o grafica: non c’è alcun limite per creare effetti di rifrazione ottica che cambiano a seconda dell’angolo di osservazione.

«Per apporre il proprio sigillo oggi basta un cliché», afferma Ferruccio Albertin, CEO di Albertin. «La microincisione apre nuovi scenari e permette di realizzare effetti olografici bidimensionali utilizzando un foil tradizionale. Un grande vantaggio non solo in termini di costi, ma anche di tempi. Incidere un cliché è molto più rapido che produrre un foil personalizzato, e noi promettiamo tempi di consegna di sole 24 ore a partire dalla messa a punto del file di stampa».

A seconda della tiratura di stampa e dell’effetto desiderato (più brillante o più dettagliato), è possibile scegliere di realizzare cliché in magnesio con spessore da 1 a 7 mm o in ottone, microincisi con laser, con spessore da 3 a 7 mm. Qualunque sia il substrato scelto, non cambierà l’effetto finale: un ologramma dai riflessi cangianti da apporre su flaconi, packaging, cartellini ed etichette, alla portata di tutti.