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Domenico Beraldi nuovo regional sales manager di Screen per l’Italia

Screen Europe annuncia la nomina di Domenico Beraldi come regional sales manager per l’Italia. Per molti versi, però, il manager ha già fatto parte della famiglia Screen perché ha iniziato la sua carriera nella stampa nel 1995 presso una filiale italiana di Screen e ha trascorso sei anni come distributore per la stampa a getto d’inchiostro digitale nel mercato italiano, vendendo la sua prima macchina da stampa a getto d’inchiostro per etichette nel 2014.

«Mi considero parte di Screen da molto tempo», afferma Beraldi. «Ora è un’entusiasmante opportunità entrare di nuovo ufficialmente a far parte del leader del settore della stampa le cui innovazioni tecnologiche ridefiniscono continuamente i limiti della qualità di stampa, della velocità e dell’affidabilità».

Un nuovo orizzonte per Screen Inkjet

Sebbene le soluzioni CTP Screen abbiano già una presenza autorevole nel mercato italiano, Beraldi lavorerà per promuovere il crescente portafoglio di stampanti a getto d’inchiostro commerciali di Screen a una serie di nuovi fornitori di stampa, migliorando le loro operazioni con una riproduzione delle immagini eccezionale, una migliore efficacia dei costi e una maggiore flessibilità dei lavori.

«Abbiamo già avuto un lungo rapporto reciprocamente vantaggioso con Domenico» afferma Bui Burke, senior vice president sales di Screen Europe. Sappiamo che è una persona che comprende le sfumature uniche del settore della stampa in Italia e come il getto d’inchiostro digitale può supportare queste attività di stampa regionali. Siamo entusiasti di dare al mercato italiano l’impegno che merita e, con Domenico al timone, ci aspettiamo grandi risultati».

Una forza trasformativa per il mercato italiano

«Vedo il settore della stampa commerciale italiana come un campo inesplorato», spiega Beraldi, «un campo maturo per il getto d’inchiostro digitale ad alta velocità da sfruttare. Molte attività di stampa utilizzano le stesse macchine da stampa analogiche da decenni, con un atteggiamento del tipo “se non è rotto, perché aggiustarlo”. Tuttavia la tecnologia di stampa ha visto rapidi progressi: miglioramento della qualità, tempi di consegna e redditività complessiva. Se questa tendenza continua, posso immaginare uno scenario in cui più lavori di stampa saranno esternalizzati se i fornitori di servizi di stampa italiani non si adattano. Le stampanti digitali a getto d’inchiostro Screen sono senza dubbio tra le migliori sul mercato globale e abbiamo il portafoglio di cui gli stampatori italiani hanno bisogno per modernizzarsi. C’è la gamma Truepress JET 520HD, che ha dimostrato di essere una qualità di stampa notevole e tempi di attività che generano i profitti di cui gli stampatori commerciali hanno bisogno per crescere. C’è la prossima generazione di Truepress JET 560HDX destinata a rivoluzionare il panorama della stampa digitale. Sono anche entusiasta della prossima macchina da stampa a fogli Truepress JET S320 A3 con opzioni banner, che porterà finalmente i vantaggi del getto d’inchiostro alle aziende più piccole a conduzione familiare».

«So che le macchine da stampa Screen saranno una forza trasformativa per gli stampatori italiani», conclude Beraldi, «e sono entusiasta di iniziare a presentare il catalogo di macchine da stampa digitali Screen e le loro capacità uniche all’Inkjet Innovation Center (IIC) qui ad Amsterdam. Insieme, creeremo un futuro più forte e più adattabile per il mercato della stampa commerciale italiana».

LemuGroup stupisce a Labelexpo Americas 2024

LemuGroup ha collaborato con altre 3 aziende – Martin Automatic, ETI Converting e Lundberg Tech – per realizzare un progetto davvero innovativo per la fiera Labelexpo Americas, che si è svolta a Chicago dal 10 al 12 settembre.

Il progetto prevedeva l’installazione di una linea totalmente automatica per la produzione di etichette adesive, partendo da bobine di carta neutra fino alle bobine inscatolate e pallettizzate, pronte per la spedizione. La novità consisteva nel fatto che ogni sezione della linea di converting era situato nello stand del rispettivo fabbricante, facendo passare il materiale da uno stand all’altro attraverso i corridoi e creando un’interazione unica tra i visitatori e la lavorazione delle etichette.

La linea consisteva in due sbobinatori automatici Martin Automatic, per lo svolgimento del liner e del materiale pre-siliconato. Da qui il materiale passava direttamente all’impianto Cohesio di ETI Converting, con moduli di stampa, adesivizzazione, siliconatura e fustellatura, collegati al compattatore di matrici Lundberg per gestire e rimuovere la matrice di scarto. Infine, il materiale attraversava un ponte fino allo stand di LemuGroup, consentendo ai visitatori di osservare il processo camminando al di sotto del materiale.

Nello stand Lemu il materiale veniva riavvolto dal ribobinatore automatico GTU in larghezza 660mm con taglio longitudinale, inserimento automatico delle anime in cartone, giunzione iniziale delle bobine e chiusura finale con etichetta stampata digitalmente in tempo reale, estrazione automatica delle bobine e convogliamento nella linea robotica Lemu UltraCompact. In quest’ultima, le bobine venivano inserite roboticamente nelle scatole in cartone; le scatole venivano infine etichettate e posizionate automaticamente sui pallet per la successiva spedizione logistica.

La produzione delle etichette era  in tutto e per tutto reale, per conto dell’azienda Channeled Resources Group.

Un progetto che, nonostante la sua complessità, si è sviluppato senza intoppi ed è stato davvero interessante per tutti i soggetti coinvolti. Le aziende hanno dimostrato una perfetta sincronia e coordinazione tra loro, grazie all’allineamento di obiettivi, valori e cultura aziendale. In particolare, LemuGroup ha dimostrato in modo concreto e creativo come velocizzare ed automatizzare il ribobinamento e l’imballaggio delle etichette, con un aumento impressionante della produttività rispetto alle stesse operazioni effettuate manualmente.

Per vedere il video della lavorazione mostrata in fiera cliccare qui.

Allo stand di LemuGroup era esposta anche la macchina Mida LI220 Advanced che, con precisione elevatissima, riesce ad inserire tag RFID ed NFC sotto etichette già esistenti, già stampate e fustellate. La macchina, dotata di sistema Voyantic per ispezione in tempo reale dei tag, è una soluzione già scelta da parecchi converter italiani, con 16 installazioni negli ultimi due anni. La macchina, oltre all’inserimento dei tag, consente di effettuare parecchie lavorazioni, tra le quali la creazione di etichette multistrato, di grande effetto tattile e visivo.

Etichette accoppiate con Mida LI220 hanno infatti già ottenuto 9 riconoscimenti in concorsi di packaging, italiani ed internazionali, tra i quali Top Awards Fedrigoni e Vinitaly Design.

MIDA E LEMU GROUp SONO RAPPRESENTATE IN ITALIA DA ERRE.GI.ELLE. DI OSNAGO (LC) 

Landa, installazioni in tutto il mondo

Dall’America alla Cina, le vendite di Landa Digital Printing si estendono a tutti i continenti.

In particolare si tratta della seconda macchina Landa per l’americano Advantage ColorGraphics mentre è la prima installazione della S11P in Cina, presso Grandprint (Shengda).

Advantage ColorGraphics, stampatore in forte crescita con sede a Los Angeles, ha ordinato una seconda macchina da stampa digitale Landa. La nuova macchina, una Landa S11P con 7 colori, capace di produrre fino a 11.200 fogli all’ora, verrà consegnata entro la fine del 2024.

“Advantage ColorGraphics ha costantemente spinto i confini della comunicazione e del marketing per i consumatori, avendo come clienti prestigiosi brand mondiali”, afferma Sharon Cohen, Chief Business Officer di Landa. “Siamo quindi grati al team di Advantage ColorGraphics per aver dimostrato le capacità uniche, i vantaggi sostenibili e il valore complessivo della nostra tecnologia con ogni lavoro di Landa”.

Grandprint, prima Landa S11P per aumentare la produttività

Landa Digital Printing e una delle principali aziende cinesi di stampa online, Grandprint, hanno annunciato l’ordine di una macchina da stampa Landa S11P Nanographic Printing. Installata presso la sede centrale di Grandprint a Yongcheng, Henan, la nuova macchina da stampa digitale B1 sarà utilizzata per supportare l’attività di stampa online a consegna rapida e il modello aziendale di estrema produttività. Spostando i lavori dalla stampa offset a quella digitale, la nuova Landa consentirà all’azienda di aumentare significativamente la produttività per i lavori da 1 a 1000 stampe, oltre alla possibilità di aggiungere la personalizzazione – ideale per i consumatori, i marchi e le PMI che cercano stampe di alta qualità, colori sorprendenti e un time to market più rapido con contenuti più coinvolgenti.

Come progettare l’imballaggio ideale in carta e cartone

Quando si progetta un imballaggio in carta e cartone, è fondamentale tenere conto di diverse esigenze e specifiche per garantire che il prodotto finale sia funzionale, sostenibile e ben progettato.
Nel corso del Taga Day 2024 tenutosi il 22 marzo a Milano, Massimiliano Barbirato di ICS FIRPO ha affrontato l’argomento davanti a un pubblico di professionisti delle arti grafiche e dell’industria grafica.

Torniamo su questo argomento di grande interesse giovedì 19 settembre. Massimiliano Barbirato illustra, in un incontro online, le migliori pratiche da tenere in considerazione quando si progetta un packaging che non solo soddisfi le necessità del prodotto e del consumatore, ma che sia anche attento all’ambiente.

Si tratta di un incontro speciale, un’opportunità unica per approfondire le competenze necessarie per creare packaging che sia funzionale, sostenibile e ben progettato.

Quando la stampa pensa in grande

In vista dell’edizione 2024 di Viscom Italia cominciamo un excursus tra i materiali di supporto per la stampa di grande formato, scoprendo le novità di un mercato che ha trovato espressione in molteplici settori.

Finalizzata a specifiche esigenze di comunicazione, la stampa su grande formato o wide format print è un tipo di stampa che richiede il mezzo adeguato in base all’utilizzo specifico.

La scelta del supporto è determinata dalla finalità del prodotto realizzato, in quanto è pensata molto spesso per stare all’aperto. Ciò significa essere sufficientemente resistente agli agenti atmosferici. Il supporto deve quindi rispondere a queste necessità.

In genere si tratta di supporti più o meno rigidi, costituiti da diversi materiali che si possono distinguere in tre macro categorie: la carta, i pannelli rigidi e i supporti morbidi.

Dai materiali naturali alla plastica

La carta e il cartone, in specifici formati e grammature, rappresentano la scelta più indicata in caso di poster o cartelloni che possono essere affissi in spazi dedicati e protetti – per poter essere collocati anche all’esterno, per esempio in bacheche – e nel caso vi sia la necessità di stampare più copie.

Accanto alla carta ci sono però molti altri materiali, a partire dalla tela – in cotone, canvas, poliestere, tessuto-non-tessuto ecc. – usata soprattutto per poster, manifesti e banner. E ancora il vetro e il legno.

Vi è poi tutta una serie di supporti appositamente studiati per specifiche applicazioni. Sono composti da materiali più rigidi e resistenti che ben si adattano a durare anche in ambienti esterni e che sono pensati per essere funzionali a una comunicazione visiva d’impatto. Un esempio tipico è il polipropilene alveolare – più conosciuto sul mercato con il nome commerciale “polionda” – utilizzato in pannelli e che può avere spessori di diversi millimetri e una struttura alveolare che lo rende leggero ma resistente. Oppure il PVC – ovvero il polivinilcloruro – utilizzato in lastre con diversi spessori; il più comune tipo di lastra in materiale plastico è il “forex”. I pannelli plastici in PVC garantiscono superfici particolarmente lisce, compatte e molto leggere, che sono facili da lavorare e da stampare, e che si presentano, quindi, come il supporto ideale per la cartellonistica pubblicitaria. Il materiale vinilico di cui sono composte le lastre in PVC gli consente di adattarsi all’uso tanto interno quanto esterno.

Metalli e trasparenze

Altri supporti poi possono essere realizzati con materiali metallici, per lo più alluminio, abbinati spesso a materiali polimerici. L’esempio più conosciuto e diffuso è il “dibond”, un pannello composito, formato da due fogli in alluminio accoppiati su un’anima in plastica, in genere il polietilene (PE). La sua particolare rigidità gli consente di non deformarsi e, per questo, è scelto per stampe che devono essere collocate all’esterno, come le insegne.

E ancora, il polimetilmetacrilato, più conosciuto come plexiglass, nome che ne suggerisce la caratteristica principale ovvero la trasparenza tipica del vetro (glass). Il plexiglass però ha tra le sue proprietà anche il fatto di essere un supporto infrangibile, flessibile e resistente che si presta molto bene a essere stampato. Il materiale plastico trasparente e resistente che lo compone rappresenta la scelta ideale per stampe e per insegne luminose.

Materiali differenti con rese differenti, quindi, ma medesime finalità: assicurare la buona riuscita e la durata nel lungo periodo della stampa, garantendo la capacità di fare risaltare le fotografie e le immagini stampate; da qui il ruolo essenziale della finitura. Basti pensare all’importanza, in questo senso, della grafica pubblicitaria per la cartellonistica.

Il grande formato in fiera

Di certo, quello del grande formato è un mercato molto vario e interessante, e molte delle novità che lo caratterizzeranno nei prossimi mesi troveranno spazio a Viscom Italia dal 16 al 18 ottobre presso Fieramilano. Le aziende della filiera vi presentano le loro più interessanti novità. Durante la tre giorni milanese trovano spazio quindi l’innovazione, la creatività e il business di realtà che fanno della stampa il proprio mezzo di espressione. Materiali, tecnologie e applicazioni per i settori della grafica e pubblicità, del design, del packaging, ma anche dell’architettura e della decorazione d’interni, della moda e del retail. Ovvero ogni segmento in cui la stampa di grande formato si può esprimere.

Nelle prossime uscite della rubrica vedremo insieme le proposte di alcune tra le imprese che potremo incontrare fra gli stand dell’evento di Fieramilano e non solo.

Durst Group, Chris Schowalter nuovo global sales manager software

Il Gruppo Durst  annuncia la nomina di Chris Schowalter a nuovo Global Sales Manager Software, rafforzando così il proprio impegno strategico nell’espansione delle soluzioni software dedicate al digital printing.

Con oltre 20 anni di esperienza nel settore della stampa e, in particolare, nel comparto dell’inkjet, Chris Schowalter vanta un’approfondita conoscenza dell’evoluzione delle tecnologie software e della loro integrazione nei flussi di lavoro. La carriera internazionale, sviluppata tra Stati Uniti ed Europa, gli ha permesso di acquisire una visione globale delle dinamiche di mercato, consentendogli di rispondere in modo mirato alle esigenze dei clienti, puntando sull’ottimizzazione dei processi. Grazie al suo approccio orientato al cliente e alla sua visione strategica, ha ottenuto risultati significativi in ogni incarico ricoperto.

Nel suo nuovo ruolo, Chris Schowalter guiderà la strategia di vendita globale della divisione software di Durst, supportando al contempo i team di vendita internazionali del Gruppo. Svolgerà anche un ruolo chiave nel rafforzare le relazioni con i clienti, con l’obiettivo di individuarne le esigenze e migliorare l’efficienza dei processi, in linea con la strategia Durst “Pixel to Output”.

“Siamo entusiasti di accogliere Chris Schowalter nel team Durst”, afferma Michael Deflorian, business unit manager di Durst Software & Solutions. “La sua esperienza e il suo know how saranno importanti per sostenere la nostra continua innovazione e l’espansione delle nostre soluzioni software a livello globale”.

“Oggi i clienti non solo richiedono sistemi di stampa produttivi e affidabili per rispondere alla crescente domanda di rapidità nei tempi di consegna, ma puntano all’automatizzazione dei processi produttivi per ridurre i costi operativi. Con la nostra offerta completa a 360 gradi, forniamo una soluzione integrata che ci dà un chiaro vantaggio competitivo”, aggiunge Christian Harder, VP sales Durst Group.

“Durst offre ai clienti soluzioni end-to-end che integrano stampanti di altissima qualità con software avanzati per incrementare la produttività e ridurre i punti di contatto. Sono onorato di entrare a far parte del team Durst e di poter contribuire con la mia pluriennale esperienza a migliorare le performance dei clienti e ad aumentare l’efficienza dei loro processi produttivi”, commenta Chris Schowalter.

Heidelberg e Gallus, nuova tecnologia per finitura opaca per la stampa digitale inkjet

Gallus Group, consociata di Heidelberg, ha tutte le carte in regola per trasformare il panorama della stampa narrow web con la sua ultima innovazione: la tecnologia MatteJet. Annunciato in occasione della fiera Labelexpo Americas 2024, il lancio di questa significativa innovazione rappresenta un importante avanzamento tecnologico nel settore della stampa a getto d’inchiostro in quanto permette di ottenere una finitura opaca di qualità superiore precedentemente non realizzabile con la stampa digitale a getto d’inchiostro, consentendo di sfruttare per la prima volta il potenziale della tecnologia a getto d’inchiostro nel mercato delle etichette per bottiglie di vino.

La finitura lucida ottenuta tipicamente con la tecnologia digitale a getto d’inchiostro ha rappresentato uno dei principali ostacoli alla diffusa adozione di questa tipologia di stampa nei settori delle etichette e degli imballaggi, in particolare nei segmenti di più alta qualità quali la stampa di etichette per bottiglie di vino e liquore, nell’ambito dei quali i marchi tradizionalmente si aspettano una sofisticata finitura opaca. Fino ad oggi, detta finitura poteva essere ottenuta solo mediante la stampa convenzionale o l’aggiunta di apparecchiature di post-elaborazione che consentivano l’utilizzo di vernici opache, operazione che comporta maggiore complessità e costi e allunga i tempi di produzione.

La tecnologia MatteJet di Gallus, una vera innovazione nel settore, offre funzionalità di finitura opaca veloci, economicamente convenienti e di alta qualità, integrate direttamente nel processo digitale a getto d’inchiostro. Tali funzionalità consentiranno per la prima volta ai trasformatori di ottenere una finitura opaca di alto livello al semplice tocco di un pulsante, senza cambiare inchiostri o aggiungere vernici sovrastampa, eliminando la necessità di ricorrere a processi di finitura esterni o all’utilizzo di macchine convenzionali separate. Eliminando una delle principali barriere che hanno tradizionalmente limitato l’espansione della stampa a getto d’inchiostro, il nuovo processo innovativo di Gallus rappresenta un’enorme opportunità per i trasformatori che possono ora accedere a un segmento di mercato altamente redditizio. Inoltre, MatteJet consentirà a un numero maggiore di trasformatori e marchi di sfruttare i vantaggi della stampa digitale, quali piccole tirature più redditizie, personalizzazione e stampa su richiesta, il che rappresenta un enorme passo avanti nella trasformazione digitale del settore.

“Lo sviluppo della tecnologia MatteJet di Gallus segna un momento cruciale nell’evoluzione della stampa a getto d’inchiostro e offre numerose nuove opportunità e, in ultima analisi, trasforma completamente l’idea di ciò che sia possibile realizzare con la tecnologia a getto d’inchiostro”, ha affermato Dario Urbinati, CEO di Gallus Group. “Rendendo possibile la finitura opaca per la stampa digitale a getto d’inchiostro, i trasformatori potranno accedere a un segmento di mercato completamente nuovo senza dover investire ingenti somme in soluzioni offset separate, aumentando la redditività e dimostrando il nostro impegno a dare avvio a una nuova era caratterizzata da flessibilità, che consentirà al nostro settore di prosperare nel lungo termine”.

Fujifilm, Gianluca Airaghi Wide Format Sales Support per l’Italia

Una nomina strategica che sottolinea l’impegno di Fujifilm ad ampliare la propria leadership di mercato e offrire soluzioni per grande formato innovative adattate alle esigenze in continua evoluzione del mercato italiano.

Gianluca Airaghi è dunque il nuovo sales support per la divisione Wide Format in Italia. Airaghi vanta oltre trent’anni di esperienza nel settore e si unisce a Fujifilm in un momento cruciale per l’azienda, che sta ampliando la propria presenza sul mercato italiano nell’ambito delle tecnologie di stampa di grande formato.

In questo ruolo, Airaghi lavorerà a stretto contatto con i clienti affinché abbiano accesso alle più recenti tecnologie e all’assistenza di cui hanno bisogno per avere successo in un settore sempre più competitivo.

Nei diversi ruoli ricoperti in aziende leader del settore della stampa digitale, tra cui Scitex Vision Italy (sales director), HP (sales manager sign & display), Elitron e Liyu Italia, Airaghi ha sempre dimostrato una grande capacità a incrementare le vendite e offrire soluzioni incentrate sui clienti. La sua esperienza spazia in diversi segmenti della stampa industriale, dai sistemi flatbed e ibridi alle soluzioni roll-to-roll, ed è pertanto una risorsa preziosa per Fujifilm.

Airaghi commenta “Sono entusiasta di entrare a far parte di Fujifilm, azienda nota per le sue innovazioni e il suo impegno per la qualità. Questa opportunità è il passo successivo perfetto nella mia carriera, che mi permetterà di dare il mio apporto a un brand che definisce costantemente nuovi standard di settore. L’impegno dell’azienda per essere sempre all’avanguardia in ambito tecnologico è perfettamente in sintonia con la mia passione per fornire soluzioni di alto livello ai clienti”.

New Aerodinamica ottimizza la ventilazione per Ondulor

New Aerodinamica torna in Sardegna con una nuova installazione di ventilazione. Le skills dell’azienda bergamasca, infatti, sono focalizzate sul’aspirazione industriale, ma altrettanta esperienza nel campo della ventilazione di cabine ha portato i suoi frutti.

A provare sul campo tutto ciò Ondulor, cliente già conosciuto e fidelizzato di New Aerodinamica – grazie a un lavoro realizzato con successo lo scorso anno – che ha contattato il team bergamasco segnando così il ritorno a Porto Industriale, comune in
provincia di Oristano, sede dal 1973 di Ondulor, azienda cartotecnica specializzata nella realizzazione di packaging per settori quali ortofrutta, pizza, alimentare, servizi e industria.
Importante la sfida abbracciata da New Aerodinamica: la ventilazione e l’aspirazione dell’aria calda dalle cabine di un ondulatore di recente installazione, un nuovo sistema fonte di un forte rumore, per il quale il costruttore aveva provveduto alla realizzazione di cabine afone costituite da pannelli sandwich per diminuirne l’intensità.

Numerosi i problemi subito evidenziati, primo tra i quali il calore eccessivo interno alle cabine, generato sia dal cartone sia dagli organi meccanici, tale da creare un accumulo termico fonte di condensa, con il rischio di danneggiare il cartone nonché portare a un surriscaldamento dei componenti elettronici, mettendo a rischio l’intera produzione. Come intervenire per risolvere tutto questo in tempi brevi? Veloce e preciso l’intervento di New Aerodinamica: dai calcoli preliminari basati sui disegni forniti dal cliente, ai rilievi in campo, fino alla realizzazione e al collaudo dell’impianto in solo una settimana. Sette giorni scanditi dai lavori infrasettimanali, per non interrompere la produzione, ai collegamenti finali effettuati nel week end per garantire la sicurezza.

Per risolvere questo problema il team di New Aerodinamica ha creato un sistema costituito da ventilatori centrifughi ad alta portata, con una pressione significativa, necessari per l’aspirazione efficace dell’aria calda attraverso condotti impervi. Pertanto i ventilatori hanno iniziato ad agire solo al 70% della loro capacità, garantendo comunque un ricircolo d’aria ottimale e l’eliminazione del calore in eccesso. Il ventilatore, scelto con una taglia superiore rispetto alle necessità, è stato collegato a un inverter che ne ha permesso la regolazione della velocità in base alle esigenze operative, mantenendo l’efficienza energetica e riducendo l’usura.

Questa soluzione non solo ha risolto i problemi di surriscaldamento, ma ha anche migliorato significativamente le condizioni di lavoro. New Aerodinamica anche questa volta ha unito così l’aspetto green alla sicurezza di performance, confermata dal cliente che ha da subito rilevato anche una temperatura più mite nell’ambiente circostante le cabine nonché l’assenza di condensa nel loro interno. Dimostrazione di una totale efficacia del sistema.

Zünd presenta un innovativo ausilio di carico con registrazione integrata

Zünd lancia sul mercato un’innovativa prolunga di carico con sistema di registrazione integrato. La soluzione permette di caricare parallelamente, identificare la commessa e registrare i più svariati tipi e formati di materiale in modo rapido, preciso ed affidabile, anche mentre la produzione è in corso.

La nuova prolunga di carico del foglio con Undercam accorpa due funzioni cruciali: il comodo carico del cutter tramite un banco di carico statico con prolunga di carico ribaltabile opzionale e un sistema di rilevamento preciso che registra materiale in fogli e lamine dal basso. Questa combinazione assicura massima efficienza e flessibilità nel taglio dei materiali più diversi.

Grazie al funzionamento parallelizzato, il cutter viene sfruttato al meglio e il lavoro manuale si riduce a circa 15 secondi per foglio, consentendo all’operatore di dedicarsi ad altre attività. Il taglio continua in maniera automatica appena il foglio seguente è pronto e confermato. La registrazione one-shot di tutti i marker è notevolmente più rapida rispetto al rilevamento tradizionale con la telecamera ICC integrata nel supporto del modulo del cutter.

La prolunga di carico del foglio con Undercam è dotata di un sistema d’illuminazione proprio e scherma la luce ambientale che potrebbe interferire con il rilevamento ottico. È così garantito il rilevamento preciso e affidabile dell’immagine stampata e dei bordi del materiale.

Delle barre di pressione assicurano che il foglio sovrapposto aderisca al piano dell’area di rilevamento. In tal modo l’immagine stampata viene rilevata in maniera molto affidabile su numerosi materiali come il cartone ondulato.

Tra i punti di forza della nuova soluzione spicca il supporto della produzione basata su codici QR, che permette di riconoscere automaticamente la commessa e di lavorare materiali di tipo e formato diverso in pile miste: un netto vantaggio per le aziende che hanno bisogno della massima flessibilità di taglio.

La prolunga di carico del foglio con Undercam è compatibile con i cutter Zünd G3 e D3 e disponibile in quattro larghezze diverse. Il supporto combina in maniera fluida passaggi di processo manuali e automatizzati: l’operatore apre la commessa in ZCC, sistema il materiale in posizione di registrazione e conferma il passaggio tramite interruttore a mano o a pedale. Il materiale viene quindi trascinato automaticamente nell’area di lavoro e viene avviato, o ripreso, il taglio.

Questa nuova soluzione di Zünd offre alle aziende una possibilità efficiente e affidabile per migliorare e automatizzare ulteriormente i propri processi produttivi e aumentare ancora di più la precisione di taglio.