Home Blog Pagina 203

Il secondo Print Census traccerà le tendenze della stampa di oggi e domani

Fespa è in procinto di lanciare il secondo Print Census globale, un censimento sul settore della stampa, in seguito alla compilazione dei primi questionari in occasione di Fespa Asia a Bangkok (15-17 febbraio 2017). Mediante questa estesa indagine sulla comunità internazionale operante nell’ambito della stampa specializzata, Fespa ha l’obiettivo di aggiornare le informazioni sulle tendenze chiave del mercato, supportare la comprensione delle sfide e delle opportunità dei professionisti della stampa, nonché dare forma alle offerte di prodotti della stessa associazione per il futuro.

La seconda edizione della ricerca indagherà ulteriormente le sei tendenze generali emerse dall’analisi del censimento del 2014/2015, ovvero: ottimismo, esigenze dei clienti, mix di prodotti in evoluzione, tecnologia digitale come spinta al cambiamento, crescita della stampa tessile, futuro della segnaletica e della stampa di espositori; oltre a incorporare ulteriori domande sul tema della sostenibilità. La continuità di argomenti chiave del sondaggio consentirà di monitorare le tendenze a più lungo termine, identificando inoltre i fattori che determinano il cambiamento e le opportunità per la comunità.

Il primo Fespa Print Census ha raccolto oltre 1.200 questionari completati e il secondo mira a espandere questa fonte di dati, grazie alla collaborazione di 37 associazioni nazionali per massimizzare le risposte provenienti dai soci locali. Con il lancio destinato al pubblico di visitatori provenienti da tutta l’Asia a Bangkok a febbraio, il secondo Print Census spera di ampliare ulteriormente la propria portata, aggiungendo nuovi dati forniti dai professionisti della stampa del sud-est asiatico. I visitatori delle fiere Fespa che si terranno nel 2017 in Europa, Africa, Eurasia e America Latina potranno inoltre completare il Print Census nel corso di tali eventi e il sondaggio sarà liberamente disponibile ai fornitori di servizi di stampa che potranno completarlo online, qui.

Sean Holt, segretario generale di Fespa, ha commentato: «Ciò che rende il Print Census una ricerca internazionale unica è l’accesso diretto, tramite le nostre associazioni, alla comunità operante nell’ambito della stampa specializzata, nonché l’opportunità di intervistare i fornitori di servizi di stampa faccia a faccia, in occasione dei nostri eventi. Questa vicinanza ci consente di raccogliere informazioni preziose “dalla base” e permette a Fespa di rinnovare e rinforzare le proprie conoscenze sulla base di un grande numero di risposte fornite con interesse genuino nei risultati del sondaggio stesso».

Il primo Print Census ha rappresentato l’intero spettro delle aziende di stampa, con risposte suddivise come segue: serigrafia e stampa digitale (34%); stampa commerciale, stampa rapida e reprografica (15%); cartellonistica (13%); studi grafici (7%); agenzie pubblicitarie (5%). L’8% degli intervistati era costituito dai produttori industriali, che rappresentano una comunità emergente di utenti di stampa digitale.

Finanziato mediante il programma di reinvestimento della comunità di Fespa, il secondo Print Census sarà analizzato da Keypoint Intelligence e un riassunto dei risultati verrà annunciato in occasione della fiera di stampa internazionale a Berlino a maggio 2018. Da quel momento, l’analisi completa del censimento sarà disponibile gratuitamente per tutti i soci delle associazioni internazionali. I non soci potranno acquistare i risultati del censimento.

Tutti i fornitori dei servizi di stampa che completeranno il Print Census nel 2017 potranno partecipare all’estrazione di un premio consistente in un viaggio di due notti alla fiera della stampa internazionale Fespa 2018, con voli e pernottamenti in hotel 4 stelle inclusi. Fespa ha messo inoltre in palio due iPad mini come secondi premi. Il termine ultimo per la compilazione del censimento è il 31 dicembre 2017.

Per ulteriori informazioni, cliccate qui!

Altana acquisisce la tecnologia metallografica di Landa

L’annuncio è di qualche giorno fa. Rivelata da Landa a drupa a giugno 2016, adesso il restante sviluppo e l’ingegnerizzazione della tecnologia chiamata «metallography», verrà trasferita alla divisione Actega Coatings & Sealants di Altana, che ha detto di voler portare al mercato questa promettente tecnologia nei prossimi anni.

«Siamo entusiasti di questa acquisizione, che per Altana significa nuove opportunità e rafforza la nostra posizione come fornitore di soluzioni innovative per il mercato della stampa» ha dichiarato Martin Babilas, CEO (a destra nell’immagine). Le due aziende continueranno, comunque, a collaborare per la realizzazione di questo ambizioso progetto.

Roland Peter, Presidente della divisione, ha aggiunto: «La Metallografia ha un grosso potenziale, di diventare una tecnologia mainstream e sostenibile, che può rimpiazzare l’applicazione di foil nelle applicazioni come le etichette e i cartoni pieghevoli.»

Attrattiva sia dal punto di vista commerciale, che ambientale, la metallografia permetterà risparmi significativi di materiali, costi e tempi di produzione, se paragonati al tradizionale cold e hot foil.

«Siamo molto felici che Altana abbia fatto suo questa tecnologia “zero-waste”, e penso che non possa esserci miglior proprietario per questo business, che non sia Altana. Partner innovativo, Altana ha già anni di esperienza know-how nel settore delle arti grafiche» ha dichiarato Benny Landa. Che ha poi aggiunto: «questa transizione è anche una conferma della eccellente collaborazione tra Landa e Altana. Permetterà a noi di focalizzarci sulla nanografia, mentre Altana porta avanti lo sviluppo, fino alla messa sul mercato, della metallografia.»

Guarda il video! video animation of the novel metallography technology.

Aumento dell’efficienza e risparmio energetico grazie a 2G

Nei primi mesi del 2012 la tipografia offset di Axel Springer SE di Esen-Kettwig (Germania), dove vengono prodotti circa un milione di giornali delle maggiori testate giornalistiche, ha deciso di intervenire per migliorare la gestione dell’energia, in particolare l’obiettivo era di rispettare le norme forestali e dei fornitori di carta, nell’uso della carta da stampa contenente carta riciclata o di lastre di stampa senza agenti chimici.

Per questo è stato installato un g-box 50 di 2G Italia con una potenza elettrica di 50 kw, e una potenza termica di 100 kW: una soluzione per la produzione pulita combinata di elettricità e calore. Grazie a un catalizzatore a tre vie i moduli sono poco inquinanti. Rispetto alla produzione centralizzata di energia elettrica e temica il g-box 50 funziona con il 40% in meno di energia primaria.

Nella tipografia Alex Springer il g-box 50 è utilizzato per l’alimentazione elettrica, la produzione di acqua calda e l’integrazione nel riscaldamento.

In pillole, le caratteristiche del g-box 50
Tipo di gas: Gas naturale
Potenza elettrica: 50 kW
Potenza termica: 100 kW
Installazione: Sala macchine

Stampa e comunicazione: il binomio vincente

Dalla ricerca Ricoh è emerso che i consumatori sono disposti a fornire alle aziende informazioni personali pur di ricevere comunicazioni mirate e rilevanti.

Il mondo della stampa è in costante evoluzione e gli attori del settore devono riuscire a proporre applicazioni e servizi sempre più innovativi. Una grande opportunità è rappresentata dal marketing multicanale.

Il ruolo della stampa è cambiato e continuerà a farlo. Questo anche come conseguenza del fatto che le strategie di marketing non possono più prescindere dai media digitali e dalla multicanalità. Secondo Ricoh in questo scenario si delineano alcune tendenze che prenderanno sempre più piede nel corso del 2017 e che per i fornitori di servizi di stampa significano nuove sfide, ma anche interessanti opportunità.

Dalla stampa al marketing multicanale, partendo dall’analisi dei dati

«L’aumento del numero dei dispositivi connessi a Internet e il crescente volume di dati disponibili stanno cambiando il mondo del printing» spiega Edward Gower-Isaac, Vice President & General Manager, Business Process Services di Ricoh Europe. «A beneficiarne – continua – saranno gli stampatori in grado di ampliare il business proponendosi anche come fornitori di servizi di marketing

Gli stampatori più innovativi possono conquistarsi un posto importante in questo mercato e differenziarsi dalla concorrenza, purché riescano a cambiare il proprio approccio andando oltre la stampa per diventare «consulenti di marketing». È importante che i fornitori di servizi di stampa partecipino attivamente alle attività di marketing delle aziende e comprendano le modalità con cui esse interagiscono con i propri clienti; solo in questo modo è possibile supportarle nello sviluppo e nell’attuazione di strategie di comunicazione personalizzate. La premessa per sviluppare campagne di marketing one-to-one è analizzare i dati sui clienti mediante soluzioni di data analysis e data mining. Dalla ricerca Ricoh Communication Crackdown è emerso che i consumatori sono disposti a fornire alle aziende informazioni personali pur di ricevere comunicazioni mirate e rilevanti.

Comunicazione digitale e tradizionale, insieme è meglio

Siamo dunque in un’epoca di grandi cambiamenti accomunati dal driver della digital transformation che porta con sé nuovi business e nuove opportunità di fatturato. Ciò non significa però voltare le spalle al business tradizionale dal momento che la stampa mantiene la sua importanza nell’ambito del brand marketing. Nuovi business e servizi di stampa tradizionali devono essere visti come complementari e il focus sul core business deve rimanere tale: la stampa continua a essere protagonista come veicolo di messaggi emozionali ed è tanto più efficace quanto più è integrata con altri strumenti di comunicazione.

Lo stampatore di successo è quindi in grado di offrire ai propri clienti un mix di media digitali, stampa a valore aggiunto e applicazioni creative. Si pensi per esempio al toner giallo neon sviluppato per la quinta stazione colore di Ricoh Pro C7100X, soluzione di stampa digitale a colori a foglio singolo. Grazie all’effetto riflettente di questo toner, i fornitori di servizi di stampa possono proporre campagne di marketing accattivanti e in grado di catturare l’attenzione del consumatore.

Antonio Sada & Figli, vincitori di una medaglia d’oro al BestinFlexo: una storia che comincia nel 1870

BestinFlexo riconosce l’eccellenza di Antonio Sada & Figli conferendo la medaglia d’oro nella stampa flexo post print su cartone ondulato patinato e la medaglia d’argento nella stampa flexo su cartone ondulato Kraft: risultati raggiunti anche grazie agli impianti forniti da Tadam, che si avvale della tecnologia Kodak.

Una bella storia di collaborazione, fiducia e passione per il proprio lavoro: Tadam, service di prestampa flexo che ha sede a Maltignano (AP), ha scelto l’affidabilità, la costanza e la ripetibilità della qualità dei sistemi di produzione lastre e delle lastre Kodak per garantire il massimo a Antonio Sada & Figli, che ha sede a Pontecagnano Faiano (SA).

Dal legno agli imballaggi in cartone

L’avventura della famiglia Sada inizia nel 1870 quando Domenico Sada, bisnonno degli attuali azionisti, inizia a lavorare il legno producendo mobili, porte, finestre e scatole di legno per imballaggio. La stessa attività prosegue con Antonio, figlio di Domenico, che crea un’azienda più grande, e nel 1930 avviene la prima svolta: il migliore cliente della società, il pastificio Crudele, propone a Sada di trasferirsi a Pontecagnano, per essere più vicini.

«Mio nonno quindi spostò lo stabilimento; poi arrivò la guerra e divenimmo fornitori delle forze alleate fino ai primi anni ‘50. L’attività fu integrata con la costituzione di un’industria boschiva, per avere il legno per la produzione. Dalla fine degli anni ‘50 il tipo di imballaggio cambiò a favore del cartone ondulato. L’azienda, allora guidata dai figli del fondatore, Alfonso e Domenico Sada, iniziò a produrre anche scatole in cartone, e per 25 anni questa nuova attività si affiancò a quella di prodotti in legno, fino al 1983, anno della chiusura definitiva della falegnameria. Oggi in azienda è entrata la quinta generazione, ricca di sei elementi, tra cui Valentina, mia nipote, che si occupa di R&D e di marketing», racconta Antonio Sada.

Il Gruppo, composto da 400 persone e con un fatturato di circa 100 milioni, (di cui 81% nel settore alimentare) è una delle più importanti realtà produttive nel settore degli imballaggi in cartone dell’Italia meridionale. È dotato di un parco macchine completo che comprende ondulatori, case-maker, macchine da stampa a 6 colori, fustellatori piani e rotativi. A partire dagli ‘80 il processo di espansione e di acquisizioni non si è fermato: nel 1998 entra in joint venture con Sandra spa e la sinergia fa nascere Cart-One, per poter assicurare consegne in tutta Italia; nel 2004 l’acquisizione dello scatolificio Sabox e nel 2010 di Sifim; nel 2006 nasce la cartotecnica Sada Packaging.

La crescita di Sada si fonda su valori concreti che sono impegno costante, assoluta trasparenza nei rapporti con i clienti, rinnovo costante del parco macchine e la ricerca continua di alleanze e partnership. Ci spiega Valentina: «in quanto realtà famigliare per noi è molto importante stringere accordi con altre aziende private per essere più forti e servire meglio i nostri clienti. Nel 2015 abbiamo deciso di aderire al network internazionale Blue Box partners, costituita da una settantina di aziende private produttrici di cartone ondulato. Per crescere ed essere competitivi, pensiamo di fare la differenza con il nostro approccio al cliente, l’assoluta disponibilità, una consulenza a 360°, con un alto livello qualitativo e la nostra capacità di proporci attraverso soluzioni. Dall’anno scorso abbiamo anche un reparto innovazione dedicato, che ha già prodotto l’imballo Cornerless®, che ha vinto la medaglia di bronzo al Premio Best Practices per l’innovazione 2016, evento che si rivolge ad aziende e start up di tutto il territorio nazionale».

Gamma di lavori realizzati dalla cartotecnica Sada (Cortesia Sada_© ph. L.Romano/Grafiluce 2014).

E i premi nel 2016 sono davvero piovuti a pioggia, infatti oltre al premio appena citato sono arrivati la vittoria dell’Oscar della Stampa come Best Green Printer a Sada Packaging e i due premi BestinFlexo a Antonio Sada & Figli. Il gradino più alto della categoria stampa «flexo post print su cartone ondulato patinato» se l’è aggiudicato il vassoio Barilla Flauti – Pangoccioli Mulino Bianco, mentre nella categoria «stampa flexo post print su cartone ondulato kraft» ha ottenuto il secondo posto il display Ferrero Duplo Chocnut White.

La Medaglia d'oro al BestinFlexo per la categoria stampa «flexo post print su cartone ondulato patinato» se l’è aggiudicata il vassoio Barilla Flauti – Pangoccioli Mulino Bianco,
La Medaglia d’oro al BestinFlexo per la categoria stampa «flexo post print su cartone ondulato patinato» se l’è aggiudicata il vassoio Barilla Flauti – Pangoccioli Mulino Bianco,

«Inoltre», sottolinea Valentina, «tutti questi premi sono un’importante gratificazione per tutti i collaboratori dell’azienda, perché riconoscono l’impegno di ognuno al fine di migliorare sempre le prestazioni, e sono molto meglio di qualunque attività di team-building che potremmo pensare di organizzare!»

Tadam fornisce impianti per una stampa flexo postprint su cartone ondulato di elevata qualità

Componente importante dei successi di Sada nella stampa flexo sono gli impianti forniti da Tadam, service di prestampa che serve il settore dell’imballaggio: soprattutto stampatori che realizzano imballaggi in cartone ondulato (80% del fatturato) per il settore alimentare, vinicolo e delle calzature, dove la qualità deve essere al top. Tadam nasce nel 1994 come fotolito, quando l’attuale amministratore, Bruno Amadio, con l’ausilio di cromisti ed esperti ha imparato tutto sulla gestione del colore e sulla prestampa. Nel 2014 Tadam decide di dotarsi del sistema Kodak Flexcel NX Wide e delle lastre Kodak Flexcel NXC. Inoltre grazie all’algoritmo DigiCap NX di Kodak si ottiene una superficie della lastra «texturizzata», perché questa tecnologia è in grado di trasformare tutti i grafismi in una scacchiera di semi-pixel che formano micro-alveoli di 5×10 µm su tutta la sommità del cliché.

Gerardo Budetti, responsabile tecnico di Sada afferma a proposito di stampa flexo e cartone ondulato: «la stampa flexo è arrivata a degli ottimi livelli che però non è facile raggiungere perché spesso si deve stampare su supporti difficili, instabili e talvolta anche riciclati. Con gli impianti forniti da Tadam, però, abbiamo risolto i problemi tipici di questo tipo di stampa, come la copertura dell’inchiostro e il suo trasferimento (che aumenta del 20/30%) e l’effetto washboarding, cioè la cannettatura del cartone ondulato visibile dopo la stampa. Oggi infatti possiamo garantire una gamma tonale più estesa, retinature conlineature più alte (anche 54 e 60 linee), e un livello di qualità più alto su cartoni con carta di qualità inferiore».

Importante sottolineare che nella lastra Kodak Flexcel NXC tutti i punti del grafismo hanno la stessa identica altezza e la superficie dal profilo piatto (flat-top) velocizza fino al 50% le procedure di regolazione delle interferenze tra cliché e anilox e tra cliché e supporto, riducendo i tempi di avviamento macchina e quindi gli scarti, ma riducendo anche le differenze dello schiacciamento di punto causate dalle variazioni indesiderate delle pressioni di stampa durante la tiratura. «Ciò consente un forte miglioramento della stabilità tonale e cromatica, aumentando la qualità e omogeneità degli stampati, che presentano toni intensi e brillanti. Ne consegue che si realizza esattamente ciò che ci richiede il marketing, cioè prodotti in grado di attirare l’attenzione ma con costi ridotti perché prodotti in flexo. Un esempio concreto è proprio il prodotto che ha vinto l’oro al BestinFlexo, solo qualche anno fa sarebbe stato possibile raggiungere questo livello di qualità solo con la stampa offset. Grazie alla nostra esperienza unita alla tecnologia Kodak usata al meglio da Tadam, i nostri prodotti diventano dei veri e propri strumenti di marketing, belli da vedere, da toccare e ecologici», conclude Gerardo.

A maggio le Olimpiadi della Stampa: Argi coinvolge tutte le scuole grafiche nazionali

Nella cornice dell’evento Quando la stampa incontra la formazione, tenutosi nell’Istituto Salesiano Pio XI lo scorso 8 febbraio a Roma, Argi (Associazione Fornitori Industria Grafica) ha annunciato il lancio del progetto Le Olimpiadi della Stampa.

Con lo slogan Porta l’oro alla tua scuola e il prezioso supporto di Enipg l’iniziativa coinvolgerà gli studenti dei Centri di Formazione Professionale, degli Istituti Professionali e degli Istituti Tecnici di indirizzo Grafico, Comunicazione, New-Media in una competizione che mette alla prova le loro conoscenze di Attualità, Tecnologia, Pratica grafica e stampa e Abilità creativa.

Le Olimpiadi si svolgeranno in una unica tornata che prevede due giorni di competizione, il 20 e 21 maggio 2017. Le scuole saranno rappresentate da squadre composte da 5 alunni ciascuna, che si sfideranno per determinare il 1°, 2° e 3° posto. La giuria sarà composta da esperti di settore e da uomini della comunicazione, e interagirà con i concorrenti durante la gara. Alle scuole finaliste andranno buoni acquisto per dotazioni scolastiche.

Argi da tempo si impegna per promuovere, direttamente o tramite le azioni dei singoli soci, iniziative e progetti che siano di supporto alle scuole grafiche e professionali, con l’obiettivo di affiancare il grande impegno che professori e direttori stanno profondendo per mantenere un alto livello di interesse verso professioni collegate al mondo della stampa e una alta professionalità e innovazione nella didattica.

Molte le aziende che hanno già condiviso lo spirito del progetto, ma Argi desidera coinvolgere in questa iniziativa chiunque abbia a cuore la formazione giovanile e il mercato delle arti grafiche e per questo motivo ha aperto la possibilità di supportare l’iniziativa a tutti. Tramite questo portale è infatti possibile contribuire all’iniziativa, anche privatamente.

Diagnosi energetica: Rcs si è rivolta a Solgen

La diagnosi energetica ha l’obiettivo di verificare lo «stato di salute energetico» di un’impresa, da cui valutare quali sono le possibili «cure», quindi quali azioni intraprendere per ridurre i consumi di energia elettrica e gas. La diagnosi infatti fornisce una fotografia istantanea dello stato di salute energetico di uno stabilimento, o di un edificio, fotografia che, scattata in tempi successivi, può fare capire cosa è cambiato e quindi trovare eventuali situazioni compromesse. Per questo la normativa richiede una diagnosi ogni quattro anni, o, in alternativa, un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE).

L’attività di diagnosi dello stabilimento produttivo RCS di Roma in Viale Ciamarra, che produce una media di 140.000 copie giornaliere a copertura della zona distributiva del Centro Italia per il Corriere della Sera e per la Gazzetta dello Sport, è stata fatta entrando nel cuore dell’attività produttiva, per trovare l’Indice di Prestazione Energetica (EnPI). L’EnPI è un parametro fondamentale, che fornisce il consumo specifico di una singola macchina, utenza, reparto o dell’intero sito produttivo e permette di inquadrare e confrontare la soluzione tecnologia adottata con la media di mercato oppure con la migliore tecnologia disponibile. Solo dopo un’analisi approfondita delle aree di attività, in questo caso stampa (formatura delle lastre di stampa e rotative), spedizione, e servizi ausiliari e generali (manutenzione, uffici tecnico-amministrativi, magazzino) è stato possibile calcolare gli Indici di Prestazione Energetica, dividendo il consumo effettivo di energia elettrica e/o gas per i milioni di facciate stampate. Si sono quindi trovati per esempio gli EnPi relativi al consumo di energia elettrica per le singole attività produttive e per i servizi.

Solgen si è anche occupata, per RCS, della diagnosi della sede di Milano in via Solferino, dove viene svolta attività di redazione, quindi preparazione in formato elettronico delle pagine che verranno poi inviate ai Centri Stampa. Sono attività d’ufficio, quindi in questo caso gli EnPi sono stati trovati dividendo il consumo energetico per i metri quadri di superficie utile, e l’Indice di Prestazione Energetica ha dato indicazioni sull’efficienza dei sistemi di illuminazione degli uffici, riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda.

«Gli EnPI sono parametri fondamentali, che permettono di capire il fabbisogno di energia per ogni singola fase del processo produttivo, e che possono essere confrontati con benchmark di settore, purtroppo non sempre disponibili, per capire se il consumo energetico è eccessivo e quindi procedere con eventuali interventi» ha spiegato Giuseppe Caruso, fondatore e direttore tecnico di Solgen. «In mancanza dei benchmark di settore possono comunque essere confrontati con i risultati di altri stabilimenti simili, piuttosto che con i risultati di una diagnosi successiva, prevista dalle normative ogni quattro anni.»

Gli interventi suggeriti nelle diagnosi relativi allo stabilimento produttivo di via Ciamarra Roma e sede di Milano via Solferino non sono ancora stati deliberati.

Attualmente RCS sta facendo degli interventi di efficientamento relativi all’illuminazione al parcheggio della sede di via Rizzoli, e all’impianto di condizionamento sempre in via Rizzoli.

Solgen Srl

Nata del 2004, è una Energy Service Company certificata specializzata nella consulenza alle aziende che vogliono ridurre la spesa energetica. È stata fra le prime dieci aziende ad accreditarsi per l’ottenimento dei Certificati Bianchi e dal 2012 è certificata in base alla norma UNI-CEI 11352. L’offerta dell’azienda è in continua evoluzione e oggi comprende la consulenza sui contratti di fornitura, la consulenza per l’ottenimento dei Certificati Bianchi, la diagnosi energetica, la consulenza ai fini della certificazione 50001, servizi di Project Management e Contratti EPC. Grazie a un team affiatato, all’aggiornamento costante sulla normativa, e alla flessibilità aziendale Solgen è in grado di affiancare i grandi clienti nel percorso evolutivo verso l’efficienza energetica.

Solgen è associata ad AssEsco, Associazione delle Energy Service Company.

Gruppo Printgraph: due importanti nuove risorse

Roberto Levi Acobas, Ceo di Printgraph.
Roberto Levi Acobas, Ceo di Printgraph.

Printgraph, produttore di materiali di consumo per l’industria della stampa, presenta una squadra rinnovata e potenziata. L’azienda, sempre diretta dal ceo Roberto Levi Acobas, annuncia l’ingresso nel Gruppo di due nuove importanti risorse: Lorenzo Benedetto, che ricoprirà il ruolo di Direttore Organizzativo e Francesco Ferrari che entra in azienda come nuovo Direttore Tecnico del Gruppo Printgraph/PCO.

Lorenzo Benedetto avrà il compito di organizzare i processi aziendali razionalizzandoli, ottimizzando l’utilizzo delle risorse presenti in Italia e all’estero. Con oltre vent’anni di esperienza nella gestione, riorganizzazione e sviluppo di business in vari settori e contesti manifatturieri, sia nazionali sia internazionali, Benedetto ha precedentemente ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Neopost Italia e successivamente quello di direttore generale di Neopost Shipping in Francia.

Francesco Ferrari avrà invece la responsabilità di seguire la divisione ricerca e sviluppo per lo studio di nuovi prodotti della gamma Finito, dando supporto tecnico alla rete commerciale italiana e ai rivenditori dei prodotti PCO. Una carriera dedicata al mondo della stampa quella di Francesco Ferrari, che ha ricoperto ruoli altamente specialistici in Trelleborg Engineered Systems Italy in qualità di Technical Service Manager e precedentemente nelle Officine Grafiche de Agostini Novara come Press Room Manager. Le sue competenze permetteranno a Printgraph e a PCO di lanciare nuovi prodotti tecnicamente all’avanguardia, con la consueta attenzione alla qualità che resterà a livelli molto elevati.

L’arrivo di Benedetto e Ferrari rappresenta la volontà dell’azienda di continuare la propria crescita e confermarsi un importante fornitore di prodotti di consumo, prodotti chimici e soluzioni concentrate di bagnatura per l’industria della stampa. «La crescita avvenuta nel 2016» dichiara Roberto Levi Acobas «si è realizzata grazie ai tre prodotti di punta della linea Finito: No-Stick, Dress e No-stop Hi, un successo confermato dal risultato italiano che si mantiene stabile nonostante le difficoltà riscontrate dal settore».

Anche PCO B.V., azienda del Gruppo Printgraph, cresce: ha investito nell’espansione della copertura geografica per i propri prodotti, aprendo nel 2016 due nuove filiali in Francia e Germania, paesi che incidono fortemente sul fatturato internazionale. PCO EastGate, la filiale malese, consolida la crescita con un +20% anno su anno; nei prossimi mesi è prevista l’apertura di una nuova fabbrica in Tailandia che permetterà di proseguire lo sviluppo del business e l’evoluzione degli ordini sul mercato asiatico.

Kba e Flint insieme sugli inchiostri convenzionali

Holger Winkler, responsabile acquisti di Kba-Sheetfed, Richard Wilson direttore tecnico e coordinamento SF, Anne Just, acquisti, Doug Aldred, presidente della divisione Packaging and Narrow Web Ddi Flint Group e Ralf Sammeck, Ceo di Kba-Sheetfed.
Holger Winkler, responsabile acquisti di Kba-Sheetfed, Richard Wilson direttore tecnico e coordinamento SF, Anne Just, acquisti, Doug Aldred, presidente della divisione Packaging and Narrow Web Ddi Flint Group e Ralf Sammeck, Ceo di Kba-Sheetfed.

Kba e Flint Group hanno siglato una collaborazione strategica che prevede l’utilizzo a livello internazionale degli inchiostri offset convenzionali del Gruppo Flint sulle Kba Rapida. Gli inchiostri con il marchio di qualità Consigliati da Kba possono essere ottenuti attraverso la rete di concessionari del Gruppo Flint.

Kba-Sheetfed raccomanda l’utilizzo di varie serie di inchiostri del Gruppo Flint per diverse applicazioni, come per esempio quelli per la stampa in bianca (Novavit F700 a base di olii minerali o Novavit F950 a base di olii vegetali), in bianca/volta (F950), stampa di packaging generico (Novavit F1000 WIN Bio), packaging alimentare (Novasens P660 Premium) e una gamma di applicazioni speciali, come la stampa su supporti non assorbenti.

Gli utilizzatori delle macchine Rapida che scelgono gli inchiostri da stampa del Gruppo Flint beneficiano della larga esperienza ottenuta con ciascuna tipologia di inchiostri in Kba-Sheetfed.

Tutti gli inchiostri sono soggetti a test continui e, quando necessario, vengono modificati specificatamente per le macchine Rapida. Si ottiene in questo modo una qualità di stampa elevata e riproducibile e quindi un’elevata standardizzazione di processo.

«Abbiamo raggiunto risultati eccellenti e stabili con gli inchiostri da stampa del Gruppo Flint» spiega Dirk Winkler, responsabile della tecnologia di stampa in Kba-Sheetfed, «non solo con gli inchiostri convenzionali, ma anche durante i test periodici nelle aree del packaging, della stampa commerciale e delle applicazioni Web to print e stampa di etichette. E quando un prodotto è all’altezza delle nostre aspettative siamo ben lieti di raccomandarlo ai nostri clienti in tutto il mondo».

I punti di forza di questa strategia sono la riduzione del consumo di inchiostro, la brillantezza dei colori e una riproduzione omogenea.

Come con altri partner strategici, Kba-Sheetfed lavorerà con il Gruppo Flint a livello mondiale. Ciò include l’utilizzo degli inchiostri per le dimostrazioni di stampa nel centro demo, durante la formazione nel centro demo aziendale, nei reparti di design e sviluppo, alle fiere e negli eventi per i clienti e nei test delle nuove macchine da stampa.

Centro Stampa Veneto sceglie la stampa offset di Kba

Azzurra Caltagirone, presidente del Gruppo Caltagirone Editore.

Dopo quasi 35 anni Centro Stampa Veneto, del Gruppo Caltagirone, sostituisce una vecchia rotativa flexo per giornali e passa alla stampa offset. La Commander 3/2 installata da Kba Digital & Web diventerà operativa nella prossima estate a Mestre vicino a Venezia. L’impianto è capace di stampare fino a 80mila giornali tabloid (formato 440×300 mm) in quattro colori all’ora. «Vogliamo avere un partner al nostro fianco a cui possiamo affidarci anche in futuro» dichiara il presidente del Gruppo Caltagirone Editore, Azzurra Caltagirone. «E Koenig & Bauer è la scelta giusta». Il Gruppo Caltagirone Editore possiede e vende sei giornali ponendosi come un attore di riferimento nel settore nel nord-est dell’Italia. Oltre a il Messaggero di Roma, il Mattino di Napoli, il Corriere Adriatico di Ancona, il Quotidiano di Puglia di Bari, Brindisi, Lecce e Leggo, quotidiano distribuito gratuitamente, la Kba Commander stamperà in primo luogo il Gazzettino di Venezia. Saranno prodotti 90mila giornali ogni giorno in sette differenti edizioni.

Configurazione con software e hardware più recente

Le cinque torri a otto nella struttura H della Kba Commander 3/2 con una larghezza nastro di 1.320 mm saranno installate in fila con il lato operatore verso destra in costruzione parterre. I cinque cambiabobine Pastomat RC saranno disposti lateralmente davanti alle torri di stampa e alimentati automaticamente attraverso l’alimentazione bobine Patras A. Dopo l’uscita delle bande di carta dalle torri di stampa, le strisce di carta saranno deviate attraverso barre di rovesciamento di novanta gradi nella piegatrice. I sistemi d’inversione della carta saranno collocati come anche la sovrastruttura della piegatrice con due coni in disposizione Balloon e la piegatrice KF 5 in mezzo, dietro le unità di stampa. La rotazione dispone di rulli d’inchiostrazione automatici (RollerTronic), regolazioni automatiche del registro di colore e di taglio, dispositivo automatico di pulitura caucciù come anche tensioni delle lastre pneumatiche.

I due pulpiti di comando EAE sono attrezzati con hardware e software più recente come anche il sistema di produzione e di preimpostazione.

Rotativa KBA Commander 3/2 per Centro Stampa Veneto a Mestre.
Rotativa KBA Commander 3/2 per Centro Stampa Veneto a Mestre.