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La stampa digitale entra in Grafica Veneta

Il patron di Grafica Veneta, Fabio Franceschi.
Il patron di Grafica Veneta, Fabio Franceschi.

È operativa da alcuni mesi nello stabilimento di Grafica Veneta nell’alta padovana una macchina per stampa digitale. «Si tratta» spiega a Italia Grafica Nicola Franceschi, figura preposta alla ricerca e allo sviluppo delle nuove tecnologie all’interno dell’azienda e figlio del patron Fabio Franceschi «di una Fujifilm Jet Press 720S cui è stato dedicato uno spazio isolato all’interno dello stabilimento, una sorta di mini-azienda dentro l’azienda. Questo tipo di tecnologia infatti ha bisogno di un ambiente controllato in cui umidità e temperatura rimangano stabili e in cui non siano presenti polveri nell’aria. È un gioiello che necessita di qualche attenzione in più e che richiede la presenza di tre operatori, formati appositamente. Abbiamo visto a drupa questo modello di Fujifilm e ci ha convinto: effettuato l’investimento, che si avvicina al milione di euro, tra l’ottobre e il novembre scorso abbiamo realizzato l’installazione e oggi l’impianto è pienamente operativo. Se consideriamo che gli stampatori del digitale producono qualcosa come 100mila fogli al mese, noi ne realizziamo quasi 400mila. Per di più il nostro obiettivo è di far girare la macchina su tre turni».

La Fujifilm Jet Press 720S è uno dei pochi esemplari presenti in Italia che il presidente Franceschi, coadiuvato dal figlio Nicola, ha voluto fortemente in azienda per poter rispondere a quella clientela che chiede basse tirature e copie personalizzate. Inoltre la Jet Press 720S rappresenta una scelta ecologica a basso impatto ambientale che si inserisce perfettamente nel contesto aziendale ormai vocato alla green economy e che offre allo stesso tempo la possibilità di rispondere alle esigenze particolari di editori interessati a investimenti minori e ricorrenti. «Grazie a questa macchina» prosegue Franceschi «produciamo cataloghi illustrati, calendari e poster. Ma non bisogna sottovalutare anche la lavorazione del classico libro in bianco e nero, di cui riusciamo a fornire dalle 50 alle 400 copie rilegate. Allo studio per il 2017 inoltre c’è un investimento in una rotativa digitale e, nello stesso tempo, ci stiamo muovendo nell’ambito della legatoria».

Intervista a Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria

Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria.
Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria.

A dicembre è stato chiuso un documento sugli scenari economici, elaborato da Confindustria, dal titolo La crisi a un punto di snodo: tassi, materie prime, politiche di bilancio, populismi. Abbiamo fatto qualche domanda Luca Paolazzi, Direttore Centro Studi Confindustria.

Quali sono le ragioni per credere che ci troviamo di fronte a un punto di snodo?

«Nell’ultima parte dell’anno si sono affacciati una serie di fattori che per numero e rilevanza costituiscono uno snodo cruciale per l’economia internazionale e la lunga crisi che ancora l’attraversa. Al contempo i risultati delle consultazioni popolari del 2016 ci dimostrano che c’è un grande sentimento anti-globalizzazione nell’opinione pubblica, che si manifesta con il crescente consenso verso misure populistiche e nazionalismo. Ciò alimenta il perdurare del rischio politico in molti paesi.»

Quali sono i fattori che contribuiscono a modificare lo scenario internazionale?

«Innanzitutto la politica di bilancio è tornata a essere indicata come leva per sostenere la domanda interna, sia per l’elezione di Trump alla Casa Bianca sia per le promesse del Regno Unito e le proposte della Commissione europea. Le principale economie, avanzate ed emergenti, hanno ripreso a crescere e con loro prende vigore il commercio mondiale, che prevediamo tornare a prendere slancio rispetto al 2016. La fiducia nei mercati finanziari e tra gli operatori aiuta. A questi fattori si aggiungono i tassi di interesse che si avviano ad abbandonare i minimi storici, il petrolio che torna a salire insieme alle altre materie prime e l’inflazione che si allontana dalla soglia zero, seppur in un quadro globale ancora deflazionistico. Il dollaro intanto prosegue il suo rafforzamento nei confronti dell’euro e delle altre principali valute, mentre il protezionismo, oltre a rafforzarsi, viene legittimato, grazie alle politiche promesse negli USA da Donald Trump. Una svolta positiva potrebbe avverarsi, ma permangono i rischi al ribasso.»

Esiste un filo conduttore che accomuna i risultati delle urne, dalla Brexit a Trump, fino al rifiuto della riforma costituzionale in Italia?

«L’attuale momento storico, caratterizzato da bassa crescita economica definita “stagnazione secolare” e da profonda incertezza politica soprattutto in Europa, è frutto della crisi finanziaria del 2007. Dopo essersi estesa all’economia reale portando con sé recessione ed austerity adesso la crisi si è tramutata in rischio politico. I governi non paiono in grado di fornire risposte adeguate alle difficoltà dei cittadini, e ciò alimenta sentimenti anti-globalizzazione e anti-immigrazione. L’alta disoccupazione, la disuguaglianza nei redditi, la crescita debole, la globalizzazione stessa, hanno causato vincitori e vinti. I secondi diventano maggioranza elettorale ed esprimono il proprio dissenso invocando più interventi dello stato e nazionalismo. La globalizzazione ha mutato forma, il suo impatto complessivo è sempre positivo ma più istantaneo e individuale, difficile da prevedere e controllare. E tutto ciò genera incertezza. Dazi e protezionismo però non costituiscono una risposta adeguata.»

Come dovrebbero comportarsi i governi?

«Dovrebbero investire nella protezione dei lavoratori, invece che dei posti di lavoro, promuovere istruzione e formazione, supportare mobilità sociale e reddito, favorire accordi commerciali che proteggano i “perdenti”, puntare sull’immigrazione qualificata per evitare che i costi della globalizzazione ricadano sui più deboli.»

In questo scenario di profondo cambiamento come si colloca il nostro Paese?

«L’economia italiana torna ad avanzare, lentamente e a corrente alternata, e di conseguenza anche le previsioni del CSC sono riviste al rialzo rispetto allo scorso settembre. Su di queste incidono il ritocco all’insù delle cifre della prima metà dell’anno e l’andamento migliore dell’atteso nel secondo semestre. Inoltre la Legge di bilancio, che prevede maggior ricorso alla flessibilità nel rapporto deficit/PIL e un forte effetto leva sugli investimenti in macchinari, non era contemplata nelle previsioni stimate in settembre. Il PIL è quindi atteso crescere dello 0,8% nel 2017 (dallo 0,5%) e dell’1% nel 2018. L’occupazione, alla fine del prossimo biennio, avrà recuperato 905mila unità da fine 2013, anche se resterà ancora inferiore di 1,1 milioni di unità dal massimo del 2008. La disoccupazione scenderà all’11% nel 2017 e al 10,5% nel 2018. Nel confronto internazionale l’Italia ha perso terreno nella competizione per attrarre investimenti e talenti, perché alle nostre riforme hanno risposto riforme ancora più incisive in altri paesi. Occorre viaggiare a velocità doppia per recuperare il divario. L’attuazione del Piano nazionale per Industria 4.0 e la realizzazione di politiche attive per il lavoro e l’internazionalizzazione vanno in questa direzione. Temporeggiare non è più possibile e avrebbe conseguenze molto gravi, per esempio la dissipazione di capitale umano, specie giovanile, attraverso emigrazione e disoccupazione.»

Come si fanno i soldi… ce lo insegna Acsg

Quando: martedì 28 febbraio 2017 dalle 19:00 alle 21:00
Dove: Auditorium Pavoni presso Istituto Pavoniano Artigianelli, Via Benigno Crespi 30 – 20159 Milano

Nel corso della serata verranno trattati questi argomenti:
• le origini delle banconote
• la realizzazione delle cartevalori
• le tecniche e i materiali nella stampa delle cartevalori
• gli elementi sicurezza
• falsi e falsari
Relatore: Luigi Lanfossi,consulente per la sicurezza della stampa, già presidente di Taga Italia, attuale membro del comitato scientifico del Museo della Stampa e Stampa d’Arte a Lodi.
Per partecipare all’incontro è obbligatoria la registrazione: clicca qui!
Al termine della serata verrà offerto un buffet.

Tony Langley conferma il suo impegno verso Manroland e ricorda i passi avvenuti negli ultimi anni

Tony Langley, l’industriale britannico che ha salvato la divisione macchine a foglio dopo l’insolvenza della Manroland AG, esattamente cinque anni fa, ha ribabito, durante un recente discorso ad Offenbach, il suo impegno nei confronti del produttore tedesco di macchine da stampa.

Rivolgendosi al management dell’azienda e ai MD delle oltre 40 filiali, Langley ha riflettuto sul grande cambiamento dell’azienda in questi cinque anni.

Ha dichiarato che Manroland Sheetfed si è «[…]trasformata eliminando sovra capacità e inefficienza» e ha «installato 500 macchine da stampa e gestito l’assistenza di altre diverse migliaia» dal momento dell’acquisizione.
Mentre i pessimisti sostenevano, «… che l’azienda non avrebbe più investito in ricerca e sviluppo, è stata sviluppata la macchina da stampa oggi tecnologicamente più avanzata al mondo (la Roland 700 Evolution) ed è stato fatto in solo due anni. Altri ci starebbero ancora pensando dopo due anni».

Ha commentato che la società non solo è stata redditizia negli ultimi cinque anni, cosa che nessuna delle azienda concorrenti potrebbe affermare, ma che ha già restituito l’investimento iniziale del gruppo.

Riconoscendo il contributo di Alfred Rothlaender, (valido aiuto nella ristrutturazione delle divisioni in Germania della Langley, Claudius Peters e Piller) e dell’attuale CEO, Rafael Penuela, ha detto che «il management e i dipendenti hanno accolto la sfida di cambiare la loro attività per sempre».

Riassumendo, Langley ha illustrato le analogie con il famoso “discorso a Berlino” di Presidente John F. Kennedy dicendo che cinque anni fa aveva rilevato Manroland in un momento di profonda incertezza e che dopo cinque anni, era orgoglioso di ribadire: “Ich bin ein Rolander”.

Un incendio all’impianto di produzione di biossido di titanio in Finlandia minaccia le scorte di ink bianchi

L’impianto di produzione di biossido di titanio della Huntsman Corporation a Pori, in Finlandia, ha subito un incendio lo scorso 30 gennaio, con il conseguente arresto della produzione presso il sito fino a quando non saranno completati i lavori di riparazione.
L’impianto finlandese costituisce il 15% della capacità globale della produzione di biossido di titanio (TiO2) della Huntsman e produce gran parte dei suoi pigmenti di qualità per le arti
grafiche.
I pigmenti bianchi prodotti a Pori hanno requisiti specifici in termini di brillantezza, abrasività ecc. richiesti dal mercato delle arti grafiche. L’impatto dell’incendio sulla catena di approvvigionamento nel settore manifatturiero degli inchiostri è stato dichiarato come cause di forza maggiore da parte dei principali rivenditori, esercitando una grave e immediata pressione sui costi interni. Un aumento dei prezzi a doppie cifre è già stato annunciato dai fornitori dei pigmenti come diretta conseguenza della scarsità nel mercato. Huntsman si impegna a riparare il sito il più rapidamente possibile, ma ci si può aspettare una grave carenza nella fornitura di pigmenti di qualità per arti grafiche per tutto il 2017.
L’industria si sta diligentemente e rapidamente mettendo al lavoro per trovare prodotti e livelli di qualità alternativi, con la Cina che offre una possibile alternativa; tuttavia il governo cinese ha recentemente attuato tagli obbligatori e blocchi di produzione quando i livelli di inquinamento raggiungono un livello di soglia, al fine di contribuire a migliorare la qualità dell’aria. Questo ha fatto sì che, per ogni mese, può essere persa la produzione di molti giorni senza una compensazione finanziaria. Questo mandato ha colpito diversi produttori di TiO2 in Cina che ha inasprito le attuali restrizioni.
I produttori di inchiostri bianchi stanno facendo quello che possono per assicurare la fornitura ai propri clienti, ma avvertono che gli utilizzatori dovranno valutare qualità alternative se desiderano continuare a stampare.

La data fissata per drupa 2020 è stata anticipata di una settimana

La più importante Fiera al mondo di Printing Technologies avrà luogo dal 16 al 26 giugno 2020.
Questa decisione è stata presa dal Comitato di drupa e da Messe Düsseldorf in una riunione che si è tenuta il 15 febbraio 2017.
Il fattore determinante che ha portato a questa decisione è il fatto che, durante la data fissata per lo svolgimento della drupa (23 giugno fino al 3 luglio 2020), in alcuni paesi europei così come in alcuni Länder tedeschi, inizieranno le vacanze estive.
Con l’anticipo di questa data la Messe Düsseldorf ha voluto tener conto delle richieste degli espositori e dei visitatori.
«Quando ci siamo incontrati, a drupa 2016, con i membri più importanti del settore, per confermare il turno quadriennale di drupa, il calendario delle vacanze internazionali era stato solo in parte pubblicato – dichiara Werner M. Dornscheidt, Direttore Generale di Messe Düsseldorf – pertanto siamo molto lieti di poter offrire questa soluzione, sebbene nel programma dell’anno fieristico 2020 ci fosse poco margine a disposizione. Aver potuto concordare un periodo di montaggio più conciso ha contribuito al fatto che la Fiera possa in definitiva avere luogo completamente a Giugno. Pertanto siamo venuti volentieri incontro alle richieste dei nostri clienti iniziando la fiera una settimana prima della data prevista.»

Il 49% degli imprenditori è indebitato per circa 80.000 euro, al nord Italia punte oltre i 200.000 euro

Avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate; il tentativo di finanziare piccole imprese familiari ricorrendo a prestiti di Istituti bancari o Finanziarie; l’elevata pressione fiscale che incombe sull’attività imprenditoriale. Sono queste le principali cause di sovraindebitamento per gli imprenditori italiani. A rivelarlo un’indagine realizzata dall’Osservatorio Prodeitalia condotta attraverso l’analisi dei dati relativi agli assistiti che si sono rivolti all’Associazione Csi-Kronos che con il progetto Prodeitalia (Hyperlink «http://www.prodeitalia.it/«www.prodeitalia.it) ha riunito una squadra di professionisti (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro) presenti in tutta Italia.

Leggi l’articolo su come affrontare la crisi da sovraindebitamento!

Gli imprenditori che si sono avvalsi della consulenza del team Prodeitalia sono circa il 52%, il restante 48% è costituito da liberi professionisti, dipendenti e disoccupati. Secondo l’Osservatorio il profilo dell’imprenditore che si indebita è prevalentemente uomo, tra i 30 e i 70 anni, con un livello di istruzione di licenza superiore. Nel Lazio e nella Capitale, l’età si abbassa a 45 anni ma cambia anche l’identikit: qui i sovraindebitati sono soprattutto dipendenti della pubblica amministrazione, pensionati e disoccupati.

Il 49% degli imprenditori assistiti, ha contratto debiti per circa 80.000 euro. Tuttavia, se si analizza la posizione degli imprenditori del Nord Italia, la situazione cambia notevolmente fino ad arrivare a debiti per circa 200.000 euro. Il dato si riferisce, in particolare, alla Lombardia e alle zone di Venezia e del trevigiano. La ricerca ha evidenziato, inoltre, come i casi di sovraindebitamento «incolpevole» del debitore consumatore (persona fisica) siano circa il 60%; nel rimanente 40% i debiti sono stati contratti o con la consapevolezza di non essere in grado di far fronte agli stessi o mettendo in atto atti in frode ai creditori e, per tali ragioni, manchevoli del requisito della meritevolezza che, nel giudizio di fattibilità dal piano, gioca un ruolo di primaria importanza.

Tra le principali cause che spingono un imprenditore a rivolgersi a Prodeitalia chiedendo aiuto: l’impossibilità di dialogare con le banche; la difficoltà di trovare accordi con i creditori per «ristrutturare» il debito; la speranza che la legge 3/2012 possa aiutarli ad alleggerire la situazione di crisi della propria azienda e la volontà di ridare alla propria famiglia un’esistenza dignitosa.

Malgrado lo strumento normativo esista, a prescindere dalle sue lacune, molti dichiarano ancora di non conoscerlo. Chi ha avuto modo di sentirne parlare lo ha fatto tramite i media: televisione, giornalisti e internet.

«Sono numerosi i casi di sovraindebitamento che hanno trovato soluzione grazie alla legge 3/2012.

Leggi l’articolo su come affrontare la crisi da sovraindebitamento!

Per esempio – afferma Elena Zamuner coordinatrice nazionale del Progetto Prodeitalia – un imprenditore che aveva contratto debiti derivanti da attività imprenditoriale per oltre 200.000 euro si è rivolto ai nostri professionisti che hanno preliminarmente avviato un contenzioso tributario, in esito al quale è stato annullato circa 100.000 euro di debito con il fisco, e, per il debito residuo, hanno presentato una proposta accordo attivando la procedura ex legge 3/2012».

Il Progetto Prodeitalia

Nasce allo scopo di offrire un aiuto a chi per motivi di salute, economici, organizzativi o di varia natura, non riesce più a onorare i propri debiti. Sulla base della legge 3/2012 che regola il sovraindebitamento e introduce nell’ordinamento giuridico italiano la procedura di esdebitazione, Prodeitalia assiste e aiuta sia le aziende che i cittadini che, almeno in una prima fase, hanno la necessità di essere guidati. I professionisti che hanno aderito al Progetto offrono le proprie competenze fornendo una prima consulenza gratuita sugli strumenti che la legge mette a disposizione, trovando lo strumento giuridico utile a risolvere il problema e riducendo i debiti fino all’80%.

Osservatorio Prodeitalia

Ideato dalla squadra di professionisti dell’omonimo Progetto, l’Osservatorio si pone l’obiettivo di rilevare dati sulla crisi economica che non compaiono nelle statistiche istituzionali. Le ricerche, infatti, si basano sulla raccolta e analisi di dati in riferimento alle esperienze concrete dei soggetti intervistati, allo scopo di fornire numeri e informazioni più aderenti possibili alla realtà.

Spot Déco by Guandong per dare nuova vita al punto vendita

Spot Déco by Guandong è la gamma di soluzioni smart, studiate per il restyling e la comunicazione del punto vendita, offre idee e materiali suddivisi per quattro aree applicative: Window Graphics, Wall Graphics, Floor Graphics, Illuminazione. Soluzioni che consentono di cambiare il look di negozi, temporary store, corner e shop-in-shop dalla «testa ai piedi» in modo semplice, veloce e anche divertente.

Guandong presenterà le sue soluzioni a ShopExpo (19-21 aprile 2017), appuntamento milanese dedicato alle strategie e ai materiali per la comunicazione in-store e per l’allestimento del punto vendita. La mostra-convegno, con il suo target di professionisti dello shopper marketing, è la vetrina ideale per presentare le ultime novità del concept.

Tra le novità presentate, Ferro Paint, soluzione che si colloca nella famiglia dei Magnetici destinata alla decorazione di superfici piane. Applicando Ferro Paint su pareti, pannelli o divisori, questi ultimi si trasformano in superfici in grado di attrarre grafiche personalizzate stampate su supporti magnetici e sagomate secondo le specifiche esigenze del punto vendita. Caratteristica vincente di Ferro Paint è la possibilità di posizionare strati sovrapposti di magnetici dando vita a composizioni di messaggi e decorazioni che ne amplificano il potere comunicativo. I supporti magnetici possono essere stampati con tutte le tecnologie, anche di ultima generazione, e consentono di personalizzare con facilità piccole così come grandi superfici, senza l’intervento di manodopera specializzata. Campagne promozionali, infografiche a supporto del visual merchandising, ma anche il design del punto vendita, possono essere modificati sempre più frequentemente dal personale stesso del negozio. Grazie alla modularità di questa soluzione, gli elementi che la compongono possono essere combinati e riutilizzati dando spazio alla creatività.

La coppia più bella del mondo della VisualCom è quella composta da Dotty & Wally, due prodotti alleati della comunicazione in-store che il reparto marketing di Guandong ha rappresentato dando loro le sembianze di personaggi dei cartoon. Dotty è una ragazzina tutto pepe con le guance coperte di lentiggini, che richiamano la colla a punti, sua particolare caratteristica. Questo prodotto, a differenza delle tradizionali pellicole, è appositamente studiato per agevolare l’applicazione di vetrofanie e grafiche su superfici lisce, evitando antiestetiche bolle d’aria e pieghe. Wally, raffigurato invece come un ragazzo un po’ impacciato, che ironicamente rappresenta il non addetto ai lavori, è un adesivo da parete particolarmente facile da applicare, altrettanto facile da rimuovere o riposizionare e dotato di un’elegante texture.

«Le nostre soluzioni permettono di applicare le regole dell’agile annuncio spot al punto vendita, offrendo la possibilità di dare un nuovo look all’ambiente con maggiore frequenza per renderlo più dinamico e attraente – spiega Fabio Elmi, Marketing Director di Guandong  – infatti il nostro stand a ShopExpo è concepito per fornire una panoramica completa di idee e prodotti a supporto dell’in-store promotion e del retail design in grado di coniugare praticità e sostenibilità a una shopping experience coinvolgente»

Completano le proposte per lo Spot Déco by Guandong i materiali Nano-Tack Technology, le diverse tipologie di Cling, le linee per Floor Graphic e la gamma Textile dedicata alla retroilluminazione Led.

Guandong vi aspetta a ShopExpo allo stand A18!
Milano, THE MALL, business district di Porta Nuova

Italia Grafica di febbraio è online!

Il primo numero dell’anno è tutto da leggere!

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Fruet parla della legenda metropolitana dei 72 dpi: le immagini a schermo non hanno bisogno di risoluzione, hanno una dimensione: c’è una base e una altezza, entrambe espresse in pixel, e in base a quelle dimensioni avranno un determinato ingombro sullo schermo. Ecco da dove nasce il fraintendimento…

Speciale flexo. Flusso colore e CxF: definire, scambiare e stampare un colore speciale.

I consigli di Emilio Gerboni per vincere alla prossima edizione di BestInFlexo.

Packaging: l’utilizzo dei colori spot è un’esigenza primaria nel settore dell’imballaggio e gioca un ruolo fondamentale nel flusso di produzione della prova colore, ecco gestire il flusso intero.

Abbiamo testato i monitori Eizo: buon compromesso per CG e CS tra prestazioni e costi.

Aziende:

  • Ghelfi Ondulati e HP
  • Eurostampa e la centesima Heidelberg Speedmaster XL 160
  • La gamma di carte Colorplan, rappresentate in Italia da Perego Carta
  • La cantina decorata tutta con Ricoh Pro L4100 latex

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Ricoh Pro C7100 a quota 2.000 installazioni in Europa

Ricoh festeggia la duemillesima installazione di Ricoh Pro™ C7100 in Europa: la soluzione di stampa a colori a foglio singolo è stata scelta dal fornitore di servizi di stampa ligure Ligurgraf per ampliare la gamma dei servizi offerti.

La serie Ricoh Pro™ C7100 è stata presentata nel dicembre 2014. Tra le caratteristiche che hanno reso possibile un’adozione così ampia da parte del mercato, vi sono la quinta stazione colore, la gestione di supporti fino a 700 mm di lunghezza e l’elevata produttività di 90 ppm.

La duemillesima Ricoh Pro™ C7100 in Europa è stata scelta da Ligurgraf, fornitore di servizi di stampa ligure il cui proprietario, Alessandro Dario, commenta: «È stata una decisione semplice. La combinazione dell’elevata qualità di stampa con la versatilità resa possibile dalla quinta stazione colore ci permettono di ampliare l’offerta e migliorare la nostra immagine sul mercato».

Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia, afferma: «La serie Pro™ C7100 è unica. Nessun’altra soluzione di stampa in questo segmento di mercato offre la quinta stazione colore e la stampa di fogli di queste dimensioni. Grazie a questa serie, i fornitori di servizi di stampa possono differenziarsi in modo conveniente aumentando la creatività dei lavori e ampliando la gamma di applicazioni da proporre, dai poster alle brochure A4, alle copertine di libri».

La serie Pro™ C7100 consente ai print service provider di rafforzare le relazioni con i propri clienti grazie a risultati eccezionali e a nuove applicazioni di grande impatto visivo.

Benoit Chatelard – Vice President, Production Printing di Ricoh Europe – aggiunge: «Il fatto che sette modelli su dieci acquistati in Europa integrino la quinta stazione colore dimostra che i fornitori di stampa creativi e lungimiranti stanno cogliendo questa opportunità per espandere i servizi e il proprio business».

Tempi di asciugatura rapidi, possibilità di stampare colori metallici con il software ColorLogic e gestione di un’ampia gamma di supporti generano vantaggi concreti per i fornitori di servizi di stampa.

«Un altro aspetto di interesse per il mercato – conclude Benoit Chatelard – è l’impegno continuo di Ricoh nei confronti di ricerca e sviluppo. Si pensi per esempio al toner giallo neon che amplia ulteriormente il potenziale creativo della serie Ricoh Pro™ C7100».

Il toner giallo neon

Notizia di qualche decina di giorni fa, infatti, era che Ricoh ha lanciato il toner giallo neon, grazie al quale i fornitori di servizi di stampa possono differenziare l’offerta proponendo applicazioni a valore aggiunto creative e personalizzate.

Il toner giallo neon è stato sviluppato per la quinta stazione colore di Ricoh Pro™ C7100X, la serie di soluzioni di stampa digitali a colori a foglio singolo.

Il toner giallo neon aumenta la gamma colore disponibile, migliora la qualità delle immagini e può essere utilizzato come colore per realizzare fondi pieni, elementi grafici o particolari evidenziazioni. Combinando differenti tonalità, è possibile realizzare una palette neon. Esposto a luce UV, il nuovo colore crea un effetto riflettente che ne esalta le caratteristiche cromatiche, consentendo di ampliare la varietà di effetti e personalizzazioni attualmente possibili con i colori CMYK, il bianco e il trasparente. I fornitori di servizi di stampa possono così sviluppare insieme ai loro clienti nuove possibilità per coinvolgere maggiormente i consumatori ad esempio con campagne di marketing più accattivanti.

«Il toner giallo neon – dice Benoit Chatelard, Vice President, Production Printing di Ricoh Europe – consente di realizzare applicazioni di qualità e impatto elevati, anche in basse tirature. Il mercato ricerca sempre più la personalizzazione e il nuovo toner apre a nuove strade in tutti gli ambiti della comunicazione.»

Il toner giallo neon è compatibile con le soluzioni di stampa già installate presso i clienti Ricoh, a protezione degli investimenti effettuati.