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Duopress MK21060STE di Heidelberg: lavorazioni senza soluzione di continuità

Duopress MK21060STE è capace di eseguire diverse lavorazioni di finishing in un singolo passaggio.
Duopress MK21060STE è capace di eseguire diverse lavorazioni di finishing in un singolo passaggio.
Duopress MK21060STE è capace di eseguire diverse lavorazioni di finishing in un singolo passaggio.
Duopress MK21060STE è capace di eseguire diverse lavorazioni di finishing in un singolo passaggio.

Prezzi competitivi e riduzione dei costi sono aspetti chiave per affrontare l’industria della stampa odierna e l’utilizzo di nuove tecnologie e tecniche di produzione migliorate è essenziale per mantenere buone posizioni di mercato. Heidelberg risponde a queste esigenze con una soluzione dal concept unico e innovativo: Duopress MK21060STE, capace di eseguire diverse lavorazioni di finishing in un singolo passaggio.

Costruito con una struttura modulare, Duopress MK21060STE è composto da tre stazioni, configurabili in diversi modi a seconda delle necessità, completate da un mettifoglio totalmente automatizzato per un controllo costante della qualità di immissione della carta e da un sistema di registro spingente e tirante su entrambi i lati semplice da gestire. Duopress MK21060STE lavora a una velocità produttiva di 5.000 fogli/ora, su cartoncini fino a 2 mm di spessore e cartoncini ondulati fino a 4 mm di spessore.

Le lavorazioni che Duopress MK21060STE può compiere spaziano dalla laminazione a caldo alla fustellatura, dall’estrazione al rilievo, all’ologramma. Le configurazioni possibili sono quattro: doppia laminazione, laminazione più fustellatura più estrazione e separazione, rilievo più fustellatura più estrazione, laminazione più rilievo.

Il sistema di laminazione a caldo, composto da tre rulli di alluminio alimentati a lamina anodizzata, è progettato per soddisfare i processi di produzione più complessi, operando sia nella direzione del flusso di lavoro che trasversalmente a esso. Grazie a un controllo costante della temperatura, della pressione e della posizione delle lamine, garantisce alta precisione e qualità unite a un risparmio significativo nei tempi di produzione.

Anche il sistema di fustellatura è dotato di strumenti che abbattono i tempi di produzione, come il sistema di centratura centerline e il dispositivo di bloccaggio rapido della piastra di taglio.

Il sistema di estrazione è dotato di molteplici sistemi di controllo della posizione e di dispositivi di blocco, per assicurare una lavorazione perfetta, anche offline se necessario.

Tutte le lavorazioni sono facilmente controllabili in tempo reale dall’operatore tramite i due schermi HMI (Human Machine Interface) presenti nel sistema.

«Macchina unica nel suo genere e nel mercato, dove in un solo passaggio è possibile ottenere una serie di lavorazioni qualitativamente elevate grazie alla messa a registro unica per tutte le operazioni», dichiara Lorenzo Ariberti, Product e Marketing Postpress Packaging di Heidelberg Italia. 

La XFlex X6 di Omet protagonista allo stand Landa

Varyflex V2 Offset 850 con sistema di asciugamento Electron Beam.
Varyflex V2 Offset 850 con sistema di asciugamento Electron Beam.
Varyflex V2 Offset 850 con sistema di asciugamento Electron Beam.
Varyflex V2 Offset 850 con sistema di asciugamento Electron Beam.

La nuova tecnologia Nano-Metallography™ di Landa verrà mostrata per la prima volta sulla XFlex X6 di Omet: i dettagli verranno rivelati solo a Dusseldorf.

Fin dal momento del suo lancio, la XFlex X6 di Omet ha rivoluzionato il mondo della stampa di etichette e packaging in fascia stretta. Un prodotto di alto livello con centinaia di installazioni in tutto il mondo, che grazie al suo design modulare può combinare in linea diversi processi di stampa e unità di finitura per applicazioni speciali.

L’azienda israeliana ha deciso di puntare sulla XFlex X6 come complemento fondamentale per il lancio di un innovativo modulo di nobilitazione basato su un processo nano-tecnologico rivoluzionario. La tecnologia Nano-Metallography™ di Landa permette la produzione di etichette con sfarzosi effetti metallici in abbinamento a stampa flexo, offset, serigrafica o digitale, eliminando completamente gli scarti e dimezzando il costo del foil.

Insieme alla XFlex X6, Omet mostrerà presso il proprio stand a nuova Varyflex V2 Offset 850 con tecnologia Sleeve e la iFlex 370, la macchina da stampa per etichette protagonista di Labelexpo 2015.

Varyflex V2 Offset 850

Efficienza, velocità, qualità e flessibilità: queste le parole chiave che la identificano.
Con sistema di asciugamento Electron Beam è una macchina progettata e sviluppata per servire il settore del packaging, pensata per valorizzare al meglio i gruppi di stampa offset a sleeve brevettati da Omet abbinati ai gruppi stampa flexo, garantendo sempre prestazioni massime nella realizzazione di differenti supporti, anche con stampa combinata.

Elevata qualità e velocità di stampa anche grazie al sistema di asciugamento BroadBeam sviluppato da PCT Engineered Systems, azienda statunitense nello sviluppo di tecnologie Electron Beam. Il sistema di asciugamento della nuova Varyflex V2 Offset 850 utilizza un fascio di elettroni per fissare il colore sul supporto in maniera perfettamente omogenea su tutta la superficie, senza surriscaldamento, più velocemente e con un ridotto consumo energetico rispetto a sistemi di asciugamento UV, ed inoltre adatto per la stampa di supporti destinati al settore alimentare.

L’innovazione di Ricoh protagonista del tour All you need is… print 

Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia.
Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia.
Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia.

Si è concluso con successo «All you need is… print», il tour organizzato da Ricoh su tutto il territorio italiano per presentare ai professionisti della stampa soluzioni e applicazioni innovative. Durante il roadshow che ha toccato diverse città italiane, Ricoh ha incontrato oltre 120 visitatori per parlare di innovazione e di opportunità nel mondo della stampa. Protagoniste degli eventi Ricoh Pro C7100X, dotata della quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente, e Ricoh Pro L4100 latex, la serie grande formato dedicata al mercato Graphic Arts. I visitatori hanno mostrato grande interesse nei confronti delle applicazioni presentate grazie alle quali possono offrire ai clienti valore aggiunto ed entrare in nuovi mercati.

Alessandro Donatucci, titolare dell’azienda fiorentina Tipografia La Marina che ha partecipato all’appuntamento di Firenze, ha commentato: «Sono rimasto incuriosito dalla modalità di stampa dell’invito all’evento All you need is… print che ho ricevuto da Ricoh. L’invito era infatti prodotto completamente in digitale utilizzando toner bianco su un supporto trasparente e toner clear su un supporto cartaceo nero. Ho quindi deciso di partecipare all’evento per approfondire la soluzione di stampa con la quale era stato prodotto. Ricoh Pro C7100X mi ha subito colpito per la presenza del quinto colore per la stampa del trasparente e soprattutto del bianco, utile per realizzare sfumature e gradazioni. Considerato questo aspetto e la possibilità di gestire grammature elevate, ho scelto la soluzione Ricoh Pro C7100X per Tipografia La Marina. Uitlizziamo questa soluzione già da alcuni mesi con evidenti vantaggi in termini di produttività e di nuove applicazioni realizzate».

«Questi eventi – commenta Giorgio Bavuso, direttore Production Printing di Ricoh Italia – sono per noi un’opportunità importante per condividere esperienze e opinioni. Abbiamo avuto l’occasione di incontrare numerosi nostri clienti raccogliendo feedback e spunti che ci sono utili per rispondere alle loro esigenze. Il successo del roadshow testimonia il forte interesse del mercato nei confronti dell’innovazione e la capacità di Ricoh di interpretare le nuove tendenze digitali per supportare gli stampatori in ambiti quali personalizzazione e stampa on-demand».

Mimaki porta a drupa 2016 il suo intero portfolio di stampanti a solvente e UV e plotter da taglio

La UJV55-320 di Mimaki da 110 m2/h per una larghezza di 3,2 m, appena lanciata a Fespa.
La UJV55-320 di Mimaki da 110 m2/h per una larghezza di 3,2 m, appena lanciata a Fespa.

 

La UJV55-320 di Mimaki da 110 m2/h per una larghezza di 3,2 m, appena lanciata a Fespa.

La UJV55-320 di Mimaki da 110 m2/h per una larghezza di 3,2 m, appena lanciata a Fespa.

«Siamo particolarmente entusiasti di presentare a drupa la nuova stampante UJV55-320 da 110 m2/h per una larghezza di 3,2 m» afferma Mike Horsten, direttore generale marketing Emea di Mimaki Europe. «Questo sistema è stato appena lanciato a Fespa Digital, dove ne sono state vendute 30 unità. Ci aspettiamo altrettanto interesse da parte dei visitatori di drupa. Ma le nostre proposte non finiscono certo qui. I nostri esperti saranno a disposizione di clienti e prospect per illustrare altre soluzioni in grado di garantire maggiori profitti se aggiunti alle loro piattaforme di produzione. E avremo molti bellissimi esempi applicativi realizzati con stampanti e plotter da taglio di diversi tipi. Sicuramente al nostro stand ci saranno novità e proposte interessanti per tutti gli operatori».

Altri sistemi protagonisti allo stand Mimaki:

Commentando l’ampio ventaglio di proposte, Horsten aggiunge: «Siamo certi che i visitatori apprezzeranno anche il plotter da taglio CFL-605RT, ideale da utilizzare in combo con la flatbed UJF-6042 per ottenere una soluzione di stampa e taglio che consente di creare campioni e modelli di imballaggi e basse tirature di prodotti personalizzati o unici».

Un’altra proposta firmata Mimaki degna di nota è l’opzione Kebab, utilizzabile con UJF-3042HG e UJF-6042 per stampa UV diretta a 360° su oggetti cilindrici con larghezze comprese tra 30 e 330 mm e diametri compresi tra 10 e 110 mm. «Una soluzione che si conferma sempre di grande interesse per il pubblico» spiega Horsten. «Ciò che sorprende di più è la facilità con cui l’opzione Kebab consente di personalizzare prodotti promozionali per ordini a elevato valore aggiunto».

In mostra allo stand Mimaki un’ampia varietà di applicazioni che spaziano dalla cartellonistica per retail e punti vendita ai prodotti promozionali, come la stampa su penne e cover per iPhone. Ai visitatori sarà offerta l’opportunità di confrontarsi con il team di esperti Mimaki per analizzare le singole esigenze produttive e identificare le soluzioni più idonee alle specifiche necessità avvalendosi degli inchiostri arancione, nero chiaro e argento disponibili per determinate stampanti. Un valore aggiunto che amplia la gamma cromatica e permette la realizzazione di effetti metallici a costi accessibili.

«La consulenza strategica dei nostri esperti è finalizzata ad affiancare i clienti in un percorso di sviluppo e crescita del loro business» attesta Horsten, che prosegue «siamo ansiosi di accogliere i visitatori e illustrare loro come possiamo aiutarli a rendere la loro attività ancora più redditizia».

Müller Martini: produrre stampati in un solo passaggio senza interventi manuali

La SigmaLine di Müller Martini.

La SigmaLine di Müller Martini.Funzioni che si basano sul touchless workflow portano a un confezionamento ininterrotto senza intervento alcuno. Con Finishing 4.0 Müller Martini presenterà dal vivo a drupa 2016 come sia possibile produrre stampati in un solo passaggio senza interventi manuali.

Müller Martini unisce nelle sue macchine un elevato grado di automatizzazione con un collegamento in rete continuo e offre numerose funzioni, che riducono gli interventi manuali nella produzione, o addirittura li eliminano del tutto.

Nella lavorazione ininterrotta di prodotti soprattutto di stampa digitale, come è possibile nella brossuratrice Vareo o nel sistema di produzione libri SigmaLine, i parametri dei prodotti possono essere modificati all’interno di una commessa senza intervento alcuno e senza interruzione della produzione. Anche i cambi commessa vengono eseguiti senza operazioni manuali (funzione Dynamic Job Change sulla brossuratrice) e le immissioni da parte dell’operatore sono richieste solo in quantità molto ridotta (preregolazione mediante Connex LineControl). Queste funzioni sono controllate all’interno del comando macchina mediante codici a barre, che vengono applicati sui prodotti, oppure attraverso il collegamento al sistema di gestione dei dati e dei processi Connex.

Barcode: Variable Data Production (VDP) nell’accavallatrice-cucitrice

Sull’accavallatrice-cucitrice II Digital è possibile lavorare, grazie al VDP, prodotti completamente variabili, come per esempio riviste personalizzate e individuali. In questo caso tutti i parametri necessari alla produzione vengono gestiti senza alcun intervento dell’operatore mediante un codice a barre per assicurare la composizione corretta e completa di ogni singolo prodotto. Inoltre viene controllata anche la sequenza dei singoli stampati per poter comporre pacchi individuali ottimizzati per il percorso preassegnato. Il codice a barre attiva allo stesso tempo l’alimentazione selettiva di segnature e copertine attraverso i mettifogli e controlla la corrispondenza con il contenuto della stampa digitale. Lo spessore può variare da prodotto a prodotto e in tal caso la cucitrice e il trilaterale vengono regolati in modo completamente variabile. Infine l’intera produzione può essere scritta in un file di Log con relativo reporting, assicurando così un controllo al 100% di tutta la produzione.

Connex: SigmaLine con cambio formato On The Fly. Questa innovativa funzione sviluppata da Müller Martini consente di cambiare formato sulla SigmaLine con un workflow continuo, evitando l’arresto della rotativa, o l’intervento dell’operatore macchina.

Quando la commessa A viene terminata, il sistema di gestione dei dati e dei processi Connex di MM invia un messaggio alla rotativa digitale a sospendere per breve tempo la stampa a massima velocità massima. Durante questo intervallo, Connex LineControl esegue in modo completamente automatico tutte le ripreparazioni (numero di giri per taglierina trasversale, perforazione, piega trasversale/longitudinale, ripartizione banda, posizionamento imbuto, posizioni di taratura delle telecamere), nonché le regolazioni di formato nel SigmaCollator. Si procede quindi senza interruzioni con la preparazione della commessa B. In questo modo la macchina garantisce, in perfetta interazione con il Connex la completa messa a punto automatica di tutto il sistema in linea.

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Mediagraf annuncia cambi al vertice: a maggio i nomi dei nuovi dirigenti

Non vanno peraltro dimenticati i significativi precedenti del personaggio, dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.
Non vanno peraltro dimenticati i significativi precedenti del personaggio, dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.
Non vanno peraltro dimenticati i significativi precedenti del personaggio, dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.
Significativi i precedenti di Giuseppe Donegà: dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.

Una vita nella comunicazione, ai più alti livelli e con esperienze variegate, ma unite dal fil rouge della sensibilità per l’innovazione. Giuseppe Donegà, classe 1933, trevigiano di Valdobbiadene trapiantato a Padova, conclude in questi giorni un percorso lungo 12 anni in qualità di amministratore delegato di Mediagraf Spa, storica azienda padovana che opera nel campo della stampa tipografica e digitale, dell’editoria e della comunicazione integrata e multimediale, con un fatturato tra i 50 e i 60 milioni di euro e 165 dipendenti. Tra i suoi prodotti, lo storico Messaggero di Sant’Antonio, fondato nel 1898 e oggi diffuso in tutto il mondo, il periodico Il Santo dei Miracoli editato dalla Diocesi e le pubblicazioni stampate della Conferenza Episcopale Italiana. Con lui lascia l’incarico anche il presidente, padre Giuliano Abram, che alle origini di Mediagraf Spa ha sovrainteso, in rappresentanza dei Frati Minori Conventuali del Santo, il conferimento delle attività grafiche della Diocesi di Padova e l’ingresso, come terzo socio, della CEI.

Entro i primi di maggio saranno nominati i nuovi vertici.

In questi dodici anni al timone dell’azienda, Giuseppe Donegà ha saputo affrontare le nuove sfide che la crisi economica ha imposto, con un’ampia visione dei cambiamenti necessari per rimanere competitivi sul mercato. Sotto la sua guida, l’azienda ha affrontato una serie di radicali innovazioni sia tecnologiche che organizzative, assegnando centralità al crescente ruolo del Web. In quest’ottica tra l’altro ha investito nel cambiamento legato alla stampa digitale, con la creazione del marchio Printbee e la recente acquisizione di Villaggio Grafica Srl, azienda operante nel settore della stampa digitale e altamente personalizzata in base alle esigenze dei singoli clienti. Mediagraf ha affrontato questi passaggi coniugandoli con l’attenzione verso l’etica ambientale e la gestione delle risorse umane, ottenendo importanti certificazioni e installando un impianto di energia rinnovabile fotovoltaica. Donegà ha accompagnato tali cambiamenti facendo leva sull’investimento nella ricerca di giovani talenti creativi, posti al servizio del marketing e di nuove forme di comunicazione, con l’apertura di un talent-lab. Ha inoltre trasmesso le sue molteplici conoscenze al management di Mediagraf creando un efficace e vivace gruppo di lavoro. Vista la sua poliedrica esperienza durante la conduzione di Mediagraf, gli è stato riservato un ruolo di esperto all’interno del direttivo di Assografici.

In Mediagraf, in particolare, il suo lungo e qualificato mandato, esercitato in un costruttivo rapporto con la proprietà, si traduce in un importante capitolo di una storia quasi trentennale, e lascia in eredità solide basi per garantire una continuità futura. Lascito decisamente prezioso, in tempi di generalizzate e pesanti difficoltà nel fare impresa.

Komori e Screen annunciano un accordo aziendale strategico per l’Europa

Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.
Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.
Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.
Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.

Komori Corporation e Screen Holdings Co., Ltd. annunciano che Komori International Europe B.V. (Komori Europa) e Screen GP Europe B.V. (Screen GP Europe), una divisione del gruppo Screen Graphic and Precision Solutions (Screen GP), hanno stipulato un accordo di business strategico.

Questo accordo stabilirà una struttura collaborativa tra Komori Corporation e Screen GP, l’azienda capogruppo di Screen che opera nel settore delle arti grafiche. Le due aziende prevedono che questo accordo fornirà una solida base per l’ulteriore sviluppo dell’industria grafica in Europa, analogamente a quanto successo grazie alla cooperazione cominciata nel settembre 2015 tra le due aziende nel mercato in Nord America.

Komori Europe e Screen GP Europe hanno recentemente siglato un contratto di vendita per i mercati belga, francese, tedesco, italiano, olandese e britannico. Komori Europe diventerà l’unico distributore delle unità Screen GP Truepress Jet520HD, macchine da stampa inkjet a bobina ad alta velocità, in ognuna di queste aree. Allo stesso tempo, Screen GP Europe utilizzerà il proprio know-how nella stampa digitale per fornire a Komori un supporto completo per l’Europa.

La Truepress Jet520HD consente di ottenere una qualità superiore che va oltre i confini tradizionali della stampa a getto d’inchiostro, aprendo ulteriori mercati e rendendo possibili applicazioni di stampa on-demand a velocità e costi senza confronti nel settore della stampa digitale a foglio e, per la maggior parte delle tirature, concorrenziali rispetto a quelli della stampa offset. Grazie ai dieci anni di esperienza di Screen GP e al know-how nel mercato della stampa a getto d’inchiostro continua ad alta velocità, la Truepress Jet520HD riunisce le tecnologie nel trasporto carta, nella formulazione di inchiostri wide gamut, nella realizzazione di testine di stampa e nelle tecniche di asciugatura. Il sistema completerà l’offerta Komori di macchine offset ad alte prestazioni e consentirà di fornire una risposta flessibile all’esigenza dei clienti di macchine da stampa per piccoli volumi.

Entrambe le aziende concordano che combinando le competenze di Komori Europe e Screen GP Europe, non solo potranno aiutare meglio gli stampatori a raggiungere i propri obiettivi, ma riusciranno ad aumentare la propria quota di mercato attraverso un aumento delle vendite nei comparti della stampa digitale e offset. Ulteriori sviluppi di questa collaborazione contribuiranno alla crescita dell’industria grafica europea e consentiranno di creare un costruttivo rapporto con la clientela.

«Dopo l’accordo di collaborazione in Nord America già siglato nel settembre 2015, questa è una grande opportunità per Komori e Screen GP. Ma ancora più importante, sappiamo che i nostri clienti europei potranno beneficiare dell’esperienza delle nostre due aziende» ha commentato Kazunori Saitoh, Direttore e Responsabile Operativo, Direttore Generale del Gruppo, Global Sales e Service Group di Komori Corporation.

«Da tempo siamo convinti che combinando le capacità tecniche e di marketing delle nostre due società, avremmo potuto offrire un approccio ideale e sostenere l’espansione delle rispettive quote di mercato nel settore della stampa. Come primo passo, nel 2015, abbiamo creato un rapporto di collaborazione formale con Komori Corporation nel mercato nord americano e abbiamo ora deciso di allargare questa collaborazione anche in Europa. Siamo certi che gli stampatori commerciali capiranno il vero valore della collaborazione tra le nostre aziende, che come scopo ultimo ha anche il loro successo» è stato il commento di Tsuneo Baba, Presidente di Screen Graphic and Precision Solutions Co., Ltd.

In anteprima a drupa la macchina a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED

Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.
Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.
Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.
Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.

Con la Rapida 75 PRO, KBA presenterà al drupa una versione perfezionata della Rapida 75 nel mezzo formato andando a colmare il gap con la Rapida 76 altamente automatizzata. Per quanto riguarda l’hardware e il software, la Rapida 75 PRO è dotata delle soluzioni delle Rapida in formato medio e, quindi, offre ulteriori funzionalità e un elevato comfort di comando.

Il nuovo design della Rapida 75 PRO riprende quello della Rapida 105 e della Rapida 106. Il pulpito di comando ErgoTronic rientra nella dotazione di base ed è munito dell’interfaccia utente TouchTronic. La precedente divisione tra gestione degli ordini (pulpito di comando) e comando della macchina (display uscita) non c’è più.

Novità: l’interfaccia utente TouchTronic

Gli stampatori controllano la Rapida 75 PRO tramite un touchscreen. Tutte le funzioni sono comodamente selezionabili al massimo sfiorando due volte lo schermo touch. Tramite un’interfaccia USB, si possono scambiare i dati dell’ordine con la prestampa. Una novità è il wallscreen opzionale con funzionalità che vanno dalla rappresentazione dell’indicazione delle zone di inchiostrazione ColorTronic alle immagini dal vivo della corsa dei fogli, fino al monitoraggio della qualità di stampa con QualiTronic ColorControl.

Novità: One-Button-Job-Change

La funzione «One-Button-Job-Change» può ridurre fino al 50% i tempi di avviamento. Tutti i processi di avviamento si svolgono in una sequenza temporale ottimizzata con la semplice pressione di un tasto. Le impostazioni degli ordini e della macchina possono essere caricate sul pulpito di comando ErgoTronic a produzione in corso. Oltre a garantire tempi di avviamento minori, il programma di cambio di lavoro semplifica l’handling per l’operatore. Le interfacce utente Intuitive consentono di preparare gli ordini con maggiore velocità. Una panoramica delle funzioni principali.

  • Caricamento dei dati CIP3 tramite CIPLink X o LogoTronic Professional
  • Salvataggio dei parametri macchina per gli ordini in serie
  • Acquisizione dei dati di produzione senza interruzioni con LogoTronic Professional
  • Messa a registro a distanza
  • Controllo delle periferiche
  • Indicazione di manutenzione/Stampa di elenchi di manutenzione
  • Generazione e stampa di note di pila (tramite stampante in rete)
  • Visualizzazione di anteprime di stampa

Novità: più potenza nella stampa

Rapida 75 PRO si distingue anche in termini di performance. Il formato di stampa si porta, di serie, a 520×735 mm (finora 510×735 mm). Le macchine con fino a otto gruppi inchiostratori e torre di verniciatura producono, di serie, con velocità massime di 15.000 fogli/h (prima 13.000 fogli/h). Il pacchetto alta velocità con velocità di produzione fino a 16.000 fogli/h resta invariato, come pure i formati speciali per la stampa fino a sei pagine nei tipici formati catalogo o US.

Le possibilità di configurazione della macchina arrivano fino a impianti a dieci colori con torre di verniciatura aggiuntiva. Ma sono possibili anche macchine con inversione del foglio e verniciatura, per esempio per la produzione 4 su 4 o 5 su 5, che producono con velocità massime fino a 13.000 fogli/h. Inoltre sono previste anche macchine a doppia verniciatura.

Novità: i calamai ColorTronic

I calamai ColorTronic della Rapida 75 PRO sono identici a quelli dei modelli Rapida in formato medio e grande. Come per le altre Rapida, le racle del calamaio presentano una larghezza di 30 mm, quindi sono aumentate di numero, portandosi a 25. Come optional, dal pulpito di comando ErgoTronic è possibile disaccoppiare i gruppi inchiostratori non utilizzati, quindi non occorre applicare la pasta protettiva che previene la corsa a secco dei rulli. Al riavvio non occorre pulire il gruppo inchiostratore. Dal pulpito di comando centrale si può regolare anche il punto di intervento della macinatura.

Novità: più automazione per il cambio delle lastre

Sulla Rapida 75 PRO, il cambialastre automatico Sapc è standard. Il cambio delle lastre senza attrezzi di questa variante dura circa un minuto per gruppo di stampa. Come opzione si possono installare i cambialastre completamente automatici Fapc. Dopo l’inserimento delle lastre negli scomparti di cambio delle lastre tutto si svolge automaticamente. Il Fapc riduce la necessità di interventi manuali da parte dello stampatore e riduce ulteriormente i tempi di cambio.

Numerosi vantaggi già noti sono rimasti, tra questi la vasta scelta di sistemi di essiccazione dalla variante a risparmio energetico VariDryBlue agli essiccatoi UV HR e UV LED per l’immediata elaborazione successiva dei fogli stampati. Anche in termini di ingombro e consumo di energia, nella Rapida 75 PRO sono ancora presenti le principali caratteristiche convenienti della Rapida 75. La nuova macchina, inoltre, occupa molto meno spazio delle altre macchine nella sua classe di formato e stampa con un consumo di energia nettamente inferiore.

Ecco le aziende vincitrici della prima edizione degli FTA Diamond awards

FTA-Europe-logoUna giuria composta da Benelux, Alain de Blander, Francia, Emmanuel Chaud, Italia, Stefano d’Andrea, Spagna, Xavier Boadas e per UK, David Galton, si è riunita nella sede di FTA Europe a Bruxelles per valutare i lavori dei vincitori dei premi nazionali alla qualità di stampa flessografica. Sono state selezionate 29 aziende vincitrici (1°, 2° e 3° classificato) su un totale di 43 lavori presentati nelle seguenti categorie:
Stampa flexo su carta, banda stretta
Stampa flexo su carta, banda larga
Stampa flexo su carta, band ultra larga
Stampa flexo su film, banda stretta
Stampa flexo su film banda media
Stampa flexo su film banda larga
Stampa flexo su film laminato banda media
Stampa flexo su film, UV manda media
Cartone ondulato post print non patinato
Cartone ondulato post print patinato
I primi classificati di ciascuna categoria sono stati quindi nuovamente messi a confronto per la nomina del “best of the best” che riceverà il riconoscimento del “Best in Show 2016”.
Le aziende vincitrici sono le seguenti:

Amcor Cumbria, Barbier, Bastin-Pack, Chespa, Clondalkin Harlingen, Coveris, DS Smith, DS Smith Deutschland, Cartotecnica Postumia, Emin Leydier Emballages, Felco BV, France Flexo, Interflex Group, Interket Ltd., Kivo Plastic Verpakkingen, Maca, Max Aarts BV, Minova Labels, Palamy, Rac Etiquettes, Sleever International, Sac Emballages, SBE, Sofpo, Smurfit Kappa Chelmsford, Toppazzini, Uniflex CSCS.
La cerimonia di premiazione è prevista in occasione di drupa all‘Hyatt Hotel di Düsseldorf, il 2 giugno 2016.

Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione alla serata potranno essere richieste a FTA Europe o all’Associazione Flessografica Nazionale di riferimento.

Arrivano, dalla filiera della carta, due proposte per superare la crisi che continua

Piccoli segnali ci sono, ma sono troppo esigui per poter affermare che stiamo uscendo dalla crisi e per questo motivo la filiera della carta ha messo a punto due proposte che hanno un denominatore comune: usare la leva fiscale.

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Si tratta di misure che affrontano il «toro per le corna» ossia il mercato interno del settore del libro, dell’editoria più in generale e quello pubblicitario, in Italia distorto da sempre a favore dell’emittenza televisiva. Si tratta di defiscalizzazioni che puntano su due settori diversi aggredendo in entrambi i casi il mercato interno che è il vero problema di base della filiera, interessando l’utente finale, ossia il lettore e il comparto pubblicitario. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto gli attori della filiera hanno voluto «interessare» i cittadini, creando una detrazione d’imposta sul reddito delle persone fisiche che riguarda libri, quotidiani e periodici, in formato sia cartaceo, sia digitale – e qui c’è un elemento importante perché si vede il segmento della lettura come un unico comparto da sviluppare a prescindere dal fatto che riguardi fibre o bit – del 19% ogni anno. Tradotto. Se si spendono 1.000 euro, che è il tetto massimo ammissibile previsto dai proponenti, si risparmiano 190 euro di tasse. Semplice, facilmente comunicabile ed efficace. Il mercato che si vuole sviluppare possiede un valore di 1,85 miliardi l’anno e potrebbe aumentare per un altro miliardo circa, visto che si pensa a un costo per l’erario di 200 milioni l’anno. Un importo che è inferiore al Bonus giovani o al pacchetto sul cinema. E abbiamo parlato di un cap di 1.000 euro (tetto, ossia cifra massima), mentre il floor (pavimento, ossia cifra minima) sarà di 50 euro – ossia al di sotto non si detrae nulla – e questo limite inferiore è stato inserito per non complicare il sistema, fatto che andrebbe a decremento della sua efficacia.

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Pubblicità come risorsa

Sul fronte pubblicitario, invece, la filiera prende atto che il mercato, dal 2007 al 2015 è sceso del 32,4% passando da 9 miliardi di euro a 6,1 e per ciò vuole facilitare le imprese ad accedere a questa forma di comunicazione che è essenziale per l’editoria. La proposta prevede l’esclusione dall’imposizione sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo degli investimenti in pubblicità per i prossimi tre anni – 2016-2019 – e che siano destinati a quotidiani e periodici, anche questa volta sono compresi quelli online, con un meccanismo premiante. Lo schema è questo. Se si investe meno dell’anno precedente non c’è detassazione, se la somma è uguale la detassazione ha un certo livello che aumenta con l’incrementarsi dell’investimento. «Dobbiamo ripartire dal fatto che, secondo i dati Audipress, almeno 45,5 milioni di italiani leggono almeno un titolo stampato su carta, quindi un quotidiano» ha detto Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg, commentando i provvedimenti. «Il bisogno di lettura è quindi un dato costante, ma il problema è che ciò non si traduce in un acquisto». In pratica entrambe le proposte vogliono rafforzare le industrie editoriali nella consapevolezza che sono uno dei punti cruciali della filiera, sul quale si deve necessariamente intervenire.

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Lo stato della filiera

Queste proposte sono state fatte durante l’appuntamento annuale della filiera, che si è tenuto a Roma il 16 marzo scorso, e nel quale si esaminano ogni anno nel dettaglio tutte le dinamiche del settore. Un settore, quello della carta, nel quale si intravedono degli spiragli, come del resto nell’economia più in generale, che però sono ancora troppo deboli per poter essere considerati l’inizio di una risalita per l’uscita da una crisi che ormai dura da otto anni e ha assunto caratteristiche strutturali che devono essere affrontate con politiche altrettanto strutturali. «Registriamo un lieve miglioramento sul 2014 – ha detto Massimo Medugno, direttore di Assocarta, illustrando i dati – rimaniamo però sui livelli degli anni horribilis del 2008-2009, con lieve miglioramento circa il 2014». I dati 2015 secchi della filiera sono di un fatturato di 30,63 miliardi di euro, due punti di Pil, con un export che conta per circa un terzo, 9,48 miliardi e 687mila addetti, dei quali 197mila diretti e 490mila indiretti. Sul fronte della domanda interna, tra il 2007 il 2015 questa è calata di 12 miliardi di euro, mentre il fatturato è sceso di 10,8 miliardi. La debolezza, per la filiera della carta, è la domanda interna che ha visto dei piccoli miglioramenti, un più 0,7%, mentre nel frattempo sono ancora più marginali i miglioramenti del fatturato complessivo, con un più 0,2%. La ripartenza della filiera non c’è stata e le perdite rispetto ai valori precedenti a quelli della crisi rimangono notevoli. E le motivazioni dei due provvedimenti già illustrati risiedono proprio nella progressiva e continua riduzione del tasso di consumi di libri e giornali delle famiglie in rapporto ai consumi totali delle stesse negli ultimi venti anni. Si è passati dall’1,69% del 1995 allo 0,94% del 2015, con un lieve aumento nel 2015 sul 2014, dove si è toccato il fondo con un 0,93%. Ma lo 0,1% è ancora troppo poco per poter parlare sul serio di una ripresa.

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Export sempre più importante

Sul fronte delle esportazioni la filiera ha confermato nel 2015 i valori del 2014, con un aumento dello 0,3%, l’export è e rimane l’elemento trainante. «La modesta dinamica dell’export nel 2015 è un elemento sul quale dobbiamo riflettere – ha detto Claudio Covini, direttore di Assografica – si tratta di un fenomeno dovuto sia alla concorrenza internazionale che è molto forte, sia al rallentamento dell’economia globale che c’è stato lo scorso anno». Sull’export dall’anno 2000 (anno d’inizio delle rilevazioni) si è assistito un passaggio dal 19% al 30,9%, ossia in termini assoluti il suo valore è passato dai 7,3 miliardi di euro del 2000 ai 9,4 miliardi di euro del 2015. E tutto ciò nonostante il fatturato complessivo sia diminuito di otto miliardi nello stesso periodo. La scarsa variazione dell’export nell’ultimo anno e il peso preponderante del mercato interno, con la compressione dello stesso, sono i due grandi problemi di fondo ai quali s’aggiunge l’aumento delle importazioni che, pur non toccando i livelli pre crisi e del 2011, hanno visto nel 2015 un più del 2,9%, valore che sommato al più 3,5% del 2014 fa un più 6,4% in due anni. La conseguenza è che il rapporto delle importazioni sulla domanda interna è aumentato ancora rispetto al 2014, passando dal 15,9% del 2007 al 21% del 2015. I valori export/fatturato, 30,9%, e quelli dell’import/domanda interna, 12%, anche se si sono ridotti in termini di valore assoluto, sono in costante crescita. Si tratta di dati che sanciscono lo scarso grado d’apertura internazionale della filiera, specie nei segmenti a valle, ma sull’altro fronte troviamo anche una buona tenuta della competitività del tessuto produttivo nazionale. Si tratta di un fatto positivo visto il crescente quadro d’aggravio della concorrenza dall’estero. Buone notizie, invece, per quanto riguarda la bilancia commerciale che è passata da 1,5 miliardi di euro del 2000 ai 3,8 miliardi del 2015. Continua, invece, l’emorragia di posti di lavoro. Gli addetti diretti sono scesi dell’1,2%. Oggi sono 197mila, contro i 200mila del 2014, mentre a livello cumulato negli anni tra il 2007 il 2015 si sono perse 48mila unità e 80mila in quella indiretta, per un totale di 128mila posti di lavoro. «Quella della carta è una filiera unica e irripetibile che innerva tutta l’Italia e che dà voce e veste anche al Made in Italy. – conclude Massimo Medugno, che prosegue – oggi la filiera già ricicla il 55% di quanto immette sul mercato e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera complessiva».

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I prodotti in carta e la stampa, che sono poi i maggiori segmenti della filiera, possiedono dinamiche simili a quelle che appartengono alla produzione industriale più in generale. Il comparto «stampa e grafica» ha di sicuro più problemi, visto anche il fatto che è in diminuzione costante dal 2004. Si è vista anche in questo segmento una piccola ripresa che però, come abbiamo detto più volte, non è stata giudicata indicativa dagli analisti della filiera. Siamo, quindi in un momento cruciale, di stasi che con ogni probabilità non durerà a lungo. Un momento nel quale è necessario decidere quale strategie prendere.

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