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Mediagraf annuncia cambi al vertice: a maggio i nomi dei nuovi dirigenti

Non vanno peraltro dimenticati i significativi precedenti del personaggio, dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.
Non vanno peraltro dimenticati i significativi precedenti del personaggio, dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.
Non vanno peraltro dimenticati i significativi precedenti del personaggio, dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.
Significativi i precedenti di Giuseppe Donegà: dopo la laurea in Economia e commercio a Venezia nel 1956, a partire dalla lunga stagione in Fiat, per quasi cinquant’anni, in cui ha occupato ruoli di vertice con grandi responsabilità. È stato per anni amministratore delegato del quotidiano Il Gazzettino e per vent’anni direttore generale e amministratore delegato del prestigioso Palazzo Grassi di Venezia. Un percorso, quest’ultimo, iniziato nel 1985, con il restauro dell’edificio poi divenuto sede di mostre di risonanza mondiale, e concluso nel 2005 con la rassegna dedicata a Salvador Dalì. Anche in campi così diversi, Donegà ha saputo fare da accorto timoniere, accomunando la preparazione culturale alle capacità gestionali.

Una vita nella comunicazione, ai più alti livelli e con esperienze variegate, ma unite dal fil rouge della sensibilità per l’innovazione. Giuseppe Donegà, classe 1933, trevigiano di Valdobbiadene trapiantato a Padova, conclude in questi giorni un percorso lungo 12 anni in qualità di amministratore delegato di Mediagraf Spa, storica azienda padovana che opera nel campo della stampa tipografica e digitale, dell’editoria e della comunicazione integrata e multimediale, con un fatturato tra i 50 e i 60 milioni di euro e 165 dipendenti. Tra i suoi prodotti, lo storico Messaggero di Sant’Antonio, fondato nel 1898 e oggi diffuso in tutto il mondo, il periodico Il Santo dei Miracoli editato dalla Diocesi e le pubblicazioni stampate della Conferenza Episcopale Italiana. Con lui lascia l’incarico anche il presidente, padre Giuliano Abram, che alle origini di Mediagraf Spa ha sovrainteso, in rappresentanza dei Frati Minori Conventuali del Santo, il conferimento delle attività grafiche della Diocesi di Padova e l’ingresso, come terzo socio, della CEI.

Entro i primi di maggio saranno nominati i nuovi vertici.

In questi dodici anni al timone dell’azienda, Giuseppe Donegà ha saputo affrontare le nuove sfide che la crisi economica ha imposto, con un’ampia visione dei cambiamenti necessari per rimanere competitivi sul mercato. Sotto la sua guida, l’azienda ha affrontato una serie di radicali innovazioni sia tecnologiche che organizzative, assegnando centralità al crescente ruolo del Web. In quest’ottica tra l’altro ha investito nel cambiamento legato alla stampa digitale, con la creazione del marchio Printbee e la recente acquisizione di Villaggio Grafica Srl, azienda operante nel settore della stampa digitale e altamente personalizzata in base alle esigenze dei singoli clienti. Mediagraf ha affrontato questi passaggi coniugandoli con l’attenzione verso l’etica ambientale e la gestione delle risorse umane, ottenendo importanti certificazioni e installando un impianto di energia rinnovabile fotovoltaica. Donegà ha accompagnato tali cambiamenti facendo leva sull’investimento nella ricerca di giovani talenti creativi, posti al servizio del marketing e di nuove forme di comunicazione, con l’apertura di un talent-lab. Ha inoltre trasmesso le sue molteplici conoscenze al management di Mediagraf creando un efficace e vivace gruppo di lavoro. Vista la sua poliedrica esperienza durante la conduzione di Mediagraf, gli è stato riservato un ruolo di esperto all’interno del direttivo di Assografici.

In Mediagraf, in particolare, il suo lungo e qualificato mandato, esercitato in un costruttivo rapporto con la proprietà, si traduce in un importante capitolo di una storia quasi trentennale, e lascia in eredità solide basi per garantire una continuità futura. Lascito decisamente prezioso, in tempi di generalizzate e pesanti difficoltà nel fare impresa.

Komori e Screen annunciano un accordo aziendale strategico per l’Europa

Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.
Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.
Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.
Da sinistra: Akihito Komori, Presidente di Komori International Europe; Neil Sutton, direttore vendite di Komori International Europe; Brian Filler, Presidente di Screen GP Europe; e Takanori Kakita, presidente del CdA di Screen GP Europe.

Komori Corporation e Screen Holdings Co., Ltd. annunciano che Komori International Europe B.V. (Komori Europa) e Screen GP Europe B.V. (Screen GP Europe), una divisione del gruppo Screen Graphic and Precision Solutions (Screen GP), hanno stipulato un accordo di business strategico.

Questo accordo stabilirà una struttura collaborativa tra Komori Corporation e Screen GP, l’azienda capogruppo di Screen che opera nel settore delle arti grafiche. Le due aziende prevedono che questo accordo fornirà una solida base per l’ulteriore sviluppo dell’industria grafica in Europa, analogamente a quanto successo grazie alla cooperazione cominciata nel settembre 2015 tra le due aziende nel mercato in Nord America.

Komori Europe e Screen GP Europe hanno recentemente siglato un contratto di vendita per i mercati belga, francese, tedesco, italiano, olandese e britannico. Komori Europe diventerà l’unico distributore delle unità Screen GP Truepress Jet520HD, macchine da stampa inkjet a bobina ad alta velocità, in ognuna di queste aree. Allo stesso tempo, Screen GP Europe utilizzerà il proprio know-how nella stampa digitale per fornire a Komori un supporto completo per l’Europa.

La Truepress Jet520HD consente di ottenere una qualità superiore che va oltre i confini tradizionali della stampa a getto d’inchiostro, aprendo ulteriori mercati e rendendo possibili applicazioni di stampa on-demand a velocità e costi senza confronti nel settore della stampa digitale a foglio e, per la maggior parte delle tirature, concorrenziali rispetto a quelli della stampa offset. Grazie ai dieci anni di esperienza di Screen GP e al know-how nel mercato della stampa a getto d’inchiostro continua ad alta velocità, la Truepress Jet520HD riunisce le tecnologie nel trasporto carta, nella formulazione di inchiostri wide gamut, nella realizzazione di testine di stampa e nelle tecniche di asciugatura. Il sistema completerà l’offerta Komori di macchine offset ad alte prestazioni e consentirà di fornire una risposta flessibile all’esigenza dei clienti di macchine da stampa per piccoli volumi.

Entrambe le aziende concordano che combinando le competenze di Komori Europe e Screen GP Europe, non solo potranno aiutare meglio gli stampatori a raggiungere i propri obiettivi, ma riusciranno ad aumentare la propria quota di mercato attraverso un aumento delle vendite nei comparti della stampa digitale e offset. Ulteriori sviluppi di questa collaborazione contribuiranno alla crescita dell’industria grafica europea e consentiranno di creare un costruttivo rapporto con la clientela.

«Dopo l’accordo di collaborazione in Nord America già siglato nel settembre 2015, questa è una grande opportunità per Komori e Screen GP. Ma ancora più importante, sappiamo che i nostri clienti europei potranno beneficiare dell’esperienza delle nostre due aziende» ha commentato Kazunori Saitoh, Direttore e Responsabile Operativo, Direttore Generale del Gruppo, Global Sales e Service Group di Komori Corporation.

«Da tempo siamo convinti che combinando le capacità tecniche e di marketing delle nostre due società, avremmo potuto offrire un approccio ideale e sostenere l’espansione delle rispettive quote di mercato nel settore della stampa. Come primo passo, nel 2015, abbiamo creato un rapporto di collaborazione formale con Komori Corporation nel mercato nord americano e abbiamo ora deciso di allargare questa collaborazione anche in Europa. Siamo certi che gli stampatori commerciali capiranno il vero valore della collaborazione tra le nostre aziende, che come scopo ultimo ha anche il loro successo» è stato il commento di Tsuneo Baba, Presidente di Screen Graphic and Precision Solutions Co., Ltd.

In anteprima a drupa la macchina a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED

Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.
Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.
Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.
Al drupa, la nuova Rapida 75 PRO produrrà nella versione a cinque colori con verniciatura ed essiccazione UV LED.

Con la Rapida 75 PRO, KBA presenterà al drupa una versione perfezionata della Rapida 75 nel mezzo formato andando a colmare il gap con la Rapida 76 altamente automatizzata. Per quanto riguarda l’hardware e il software, la Rapida 75 PRO è dotata delle soluzioni delle Rapida in formato medio e, quindi, offre ulteriori funzionalità e un elevato comfort di comando.

Il nuovo design della Rapida 75 PRO riprende quello della Rapida 105 e della Rapida 106. Il pulpito di comando ErgoTronic rientra nella dotazione di base ed è munito dell’interfaccia utente TouchTronic. La precedente divisione tra gestione degli ordini (pulpito di comando) e comando della macchina (display uscita) non c’è più.

Novità: l’interfaccia utente TouchTronic

Gli stampatori controllano la Rapida 75 PRO tramite un touchscreen. Tutte le funzioni sono comodamente selezionabili al massimo sfiorando due volte lo schermo touch. Tramite un’interfaccia USB, si possono scambiare i dati dell’ordine con la prestampa. Una novità è il wallscreen opzionale con funzionalità che vanno dalla rappresentazione dell’indicazione delle zone di inchiostrazione ColorTronic alle immagini dal vivo della corsa dei fogli, fino al monitoraggio della qualità di stampa con QualiTronic ColorControl.

Novità: One-Button-Job-Change

La funzione «One-Button-Job-Change» può ridurre fino al 50% i tempi di avviamento. Tutti i processi di avviamento si svolgono in una sequenza temporale ottimizzata con la semplice pressione di un tasto. Le impostazioni degli ordini e della macchina possono essere caricate sul pulpito di comando ErgoTronic a produzione in corso. Oltre a garantire tempi di avviamento minori, il programma di cambio di lavoro semplifica l’handling per l’operatore. Le interfacce utente Intuitive consentono di preparare gli ordini con maggiore velocità. Una panoramica delle funzioni principali.

  • Caricamento dei dati CIP3 tramite CIPLink X o LogoTronic Professional
  • Salvataggio dei parametri macchina per gli ordini in serie
  • Acquisizione dei dati di produzione senza interruzioni con LogoTronic Professional
  • Messa a registro a distanza
  • Controllo delle periferiche
  • Indicazione di manutenzione/Stampa di elenchi di manutenzione
  • Generazione e stampa di note di pila (tramite stampante in rete)
  • Visualizzazione di anteprime di stampa

Novità: più potenza nella stampa

Rapida 75 PRO si distingue anche in termini di performance. Il formato di stampa si porta, di serie, a 520×735 mm (finora 510×735 mm). Le macchine con fino a otto gruppi inchiostratori e torre di verniciatura producono, di serie, con velocità massime di 15.000 fogli/h (prima 13.000 fogli/h). Il pacchetto alta velocità con velocità di produzione fino a 16.000 fogli/h resta invariato, come pure i formati speciali per la stampa fino a sei pagine nei tipici formati catalogo o US.

Le possibilità di configurazione della macchina arrivano fino a impianti a dieci colori con torre di verniciatura aggiuntiva. Ma sono possibili anche macchine con inversione del foglio e verniciatura, per esempio per la produzione 4 su 4 o 5 su 5, che producono con velocità massime fino a 13.000 fogli/h. Inoltre sono previste anche macchine a doppia verniciatura.

Novità: i calamai ColorTronic

I calamai ColorTronic della Rapida 75 PRO sono identici a quelli dei modelli Rapida in formato medio e grande. Come per le altre Rapida, le racle del calamaio presentano una larghezza di 30 mm, quindi sono aumentate di numero, portandosi a 25. Come optional, dal pulpito di comando ErgoTronic è possibile disaccoppiare i gruppi inchiostratori non utilizzati, quindi non occorre applicare la pasta protettiva che previene la corsa a secco dei rulli. Al riavvio non occorre pulire il gruppo inchiostratore. Dal pulpito di comando centrale si può regolare anche il punto di intervento della macinatura.

Novità: più automazione per il cambio delle lastre

Sulla Rapida 75 PRO, il cambialastre automatico Sapc è standard. Il cambio delle lastre senza attrezzi di questa variante dura circa un minuto per gruppo di stampa. Come opzione si possono installare i cambialastre completamente automatici Fapc. Dopo l’inserimento delle lastre negli scomparti di cambio delle lastre tutto si svolge automaticamente. Il Fapc riduce la necessità di interventi manuali da parte dello stampatore e riduce ulteriormente i tempi di cambio.

Numerosi vantaggi già noti sono rimasti, tra questi la vasta scelta di sistemi di essiccazione dalla variante a risparmio energetico VariDryBlue agli essiccatoi UV HR e UV LED per l’immediata elaborazione successiva dei fogli stampati. Anche in termini di ingombro e consumo di energia, nella Rapida 75 PRO sono ancora presenti le principali caratteristiche convenienti della Rapida 75. La nuova macchina, inoltre, occupa molto meno spazio delle altre macchine nella sua classe di formato e stampa con un consumo di energia nettamente inferiore.

Ecco le aziende vincitrici della prima edizione degli FTA Diamond awards

FTA-Europe-logoUna giuria composta da Benelux, Alain de Blander, Francia, Emmanuel Chaud, Italia, Stefano d’Andrea, Spagna, Xavier Boadas e per UK, David Galton, si è riunita nella sede di FTA Europe a Bruxelles per valutare i lavori dei vincitori dei premi nazionali alla qualità di stampa flessografica. Sono state selezionate 29 aziende vincitrici (1°, 2° e 3° classificato) su un totale di 43 lavori presentati nelle seguenti categorie:
Stampa flexo su carta, banda stretta
Stampa flexo su carta, banda larga
Stampa flexo su carta, band ultra larga
Stampa flexo su film, banda stretta
Stampa flexo su film banda media
Stampa flexo su film banda larga
Stampa flexo su film laminato banda media
Stampa flexo su film, UV manda media
Cartone ondulato post print non patinato
Cartone ondulato post print patinato
I primi classificati di ciascuna categoria sono stati quindi nuovamente messi a confronto per la nomina del “best of the best” che riceverà il riconoscimento del “Best in Show 2016”.
Le aziende vincitrici sono le seguenti:

Amcor Cumbria, Barbier, Bastin-Pack, Chespa, Clondalkin Harlingen, Coveris, DS Smith, DS Smith Deutschland, Cartotecnica Postumia, Emin Leydier Emballages, Felco BV, France Flexo, Interflex Group, Interket Ltd., Kivo Plastic Verpakkingen, Maca, Max Aarts BV, Minova Labels, Palamy, Rac Etiquettes, Sleever International, Sac Emballages, SBE, Sofpo, Smurfit Kappa Chelmsford, Toppazzini, Uniflex CSCS.
La cerimonia di premiazione è prevista in occasione di drupa all‘Hyatt Hotel di Düsseldorf, il 2 giugno 2016.

Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione alla serata potranno essere richieste a FTA Europe o all’Associazione Flessografica Nazionale di riferimento.

Arrivano, dalla filiera della carta, due proposte per superare la crisi che continua

Piccoli segnali ci sono, ma sono troppo esigui per poter affermare che stiamo uscendo dalla crisi e per questo motivo la filiera della carta ha messo a punto due proposte che hanno un denominatore comune: usare la leva fiscale.

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Si tratta di misure che affrontano il «toro per le corna» ossia il mercato interno del settore del libro, dell’editoria più in generale e quello pubblicitario, in Italia distorto da sempre a favore dell’emittenza televisiva. Si tratta di defiscalizzazioni che puntano su due settori diversi aggredendo in entrambi i casi il mercato interno che è il vero problema di base della filiera, interessando l’utente finale, ossia il lettore e il comparto pubblicitario. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto gli attori della filiera hanno voluto «interessare» i cittadini, creando una detrazione d’imposta sul reddito delle persone fisiche che riguarda libri, quotidiani e periodici, in formato sia cartaceo, sia digitale – e qui c’è un elemento importante perché si vede il segmento della lettura come un unico comparto da sviluppare a prescindere dal fatto che riguardi fibre o bit – del 19% ogni anno. Tradotto. Se si spendono 1.000 euro, che è il tetto massimo ammissibile previsto dai proponenti, si risparmiano 190 euro di tasse. Semplice, facilmente comunicabile ed efficace. Il mercato che si vuole sviluppare possiede un valore di 1,85 miliardi l’anno e potrebbe aumentare per un altro miliardo circa, visto che si pensa a un costo per l’erario di 200 milioni l’anno. Un importo che è inferiore al Bonus giovani o al pacchetto sul cinema. E abbiamo parlato di un cap di 1.000 euro (tetto, ossia cifra massima), mentre il floor (pavimento, ossia cifra minima) sarà di 50 euro – ossia al di sotto non si detrae nulla – e questo limite inferiore è stato inserito per non complicare il sistema, fatto che andrebbe a decremento della sua efficacia.

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Pubblicità come risorsa

Sul fronte pubblicitario, invece, la filiera prende atto che il mercato, dal 2007 al 2015 è sceso del 32,4% passando da 9 miliardi di euro a 6,1 e per ciò vuole facilitare le imprese ad accedere a questa forma di comunicazione che è essenziale per l’editoria. La proposta prevede l’esclusione dall’imposizione sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo degli investimenti in pubblicità per i prossimi tre anni – 2016-2019 – e che siano destinati a quotidiani e periodici, anche questa volta sono compresi quelli online, con un meccanismo premiante. Lo schema è questo. Se si investe meno dell’anno precedente non c’è detassazione, se la somma è uguale la detassazione ha un certo livello che aumenta con l’incrementarsi dell’investimento. «Dobbiamo ripartire dal fatto che, secondo i dati Audipress, almeno 45,5 milioni di italiani leggono almeno un titolo stampato su carta, quindi un quotidiano» ha detto Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg, commentando i provvedimenti. «Il bisogno di lettura è quindi un dato costante, ma il problema è che ciò non si traduce in un acquisto». In pratica entrambe le proposte vogliono rafforzare le industrie editoriali nella consapevolezza che sono uno dei punti cruciali della filiera, sul quale si deve necessariamente intervenire.

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Lo stato della filiera

Queste proposte sono state fatte durante l’appuntamento annuale della filiera, che si è tenuto a Roma il 16 marzo scorso, e nel quale si esaminano ogni anno nel dettaglio tutte le dinamiche del settore. Un settore, quello della carta, nel quale si intravedono degli spiragli, come del resto nell’economia più in generale, che però sono ancora troppo deboli per poter essere considerati l’inizio di una risalita per l’uscita da una crisi che ormai dura da otto anni e ha assunto caratteristiche strutturali che devono essere affrontate con politiche altrettanto strutturali. «Registriamo un lieve miglioramento sul 2014 – ha detto Massimo Medugno, direttore di Assocarta, illustrando i dati – rimaniamo però sui livelli degli anni horribilis del 2008-2009, con lieve miglioramento circa il 2014». I dati 2015 secchi della filiera sono di un fatturato di 30,63 miliardi di euro, due punti di Pil, con un export che conta per circa un terzo, 9,48 miliardi e 687mila addetti, dei quali 197mila diretti e 490mila indiretti. Sul fronte della domanda interna, tra il 2007 il 2015 questa è calata di 12 miliardi di euro, mentre il fatturato è sceso di 10,8 miliardi. La debolezza, per la filiera della carta, è la domanda interna che ha visto dei piccoli miglioramenti, un più 0,7%, mentre nel frattempo sono ancora più marginali i miglioramenti del fatturato complessivo, con un più 0,2%. La ripartenza della filiera non c’è stata e le perdite rispetto ai valori precedenti a quelli della crisi rimangono notevoli. E le motivazioni dei due provvedimenti già illustrati risiedono proprio nella progressiva e continua riduzione del tasso di consumi di libri e giornali delle famiglie in rapporto ai consumi totali delle stesse negli ultimi venti anni. Si è passati dall’1,69% del 1995 allo 0,94% del 2015, con un lieve aumento nel 2015 sul 2014, dove si è toccato il fondo con un 0,93%. Ma lo 0,1% è ancora troppo poco per poter parlare sul serio di una ripresa.

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Export sempre più importante

Sul fronte delle esportazioni la filiera ha confermato nel 2015 i valori del 2014, con un aumento dello 0,3%, l’export è e rimane l’elemento trainante. «La modesta dinamica dell’export nel 2015 è un elemento sul quale dobbiamo riflettere – ha detto Claudio Covini, direttore di Assografica – si tratta di un fenomeno dovuto sia alla concorrenza internazionale che è molto forte, sia al rallentamento dell’economia globale che c’è stato lo scorso anno». Sull’export dall’anno 2000 (anno d’inizio delle rilevazioni) si è assistito un passaggio dal 19% al 30,9%, ossia in termini assoluti il suo valore è passato dai 7,3 miliardi di euro del 2000 ai 9,4 miliardi di euro del 2015. E tutto ciò nonostante il fatturato complessivo sia diminuito di otto miliardi nello stesso periodo. La scarsa variazione dell’export nell’ultimo anno e il peso preponderante del mercato interno, con la compressione dello stesso, sono i due grandi problemi di fondo ai quali s’aggiunge l’aumento delle importazioni che, pur non toccando i livelli pre crisi e del 2011, hanno visto nel 2015 un più del 2,9%, valore che sommato al più 3,5% del 2014 fa un più 6,4% in due anni. La conseguenza è che il rapporto delle importazioni sulla domanda interna è aumentato ancora rispetto al 2014, passando dal 15,9% del 2007 al 21% del 2015. I valori export/fatturato, 30,9%, e quelli dell’import/domanda interna, 12%, anche se si sono ridotti in termini di valore assoluto, sono in costante crescita. Si tratta di dati che sanciscono lo scarso grado d’apertura internazionale della filiera, specie nei segmenti a valle, ma sull’altro fronte troviamo anche una buona tenuta della competitività del tessuto produttivo nazionale. Si tratta di un fatto positivo visto il crescente quadro d’aggravio della concorrenza dall’estero. Buone notizie, invece, per quanto riguarda la bilancia commerciale che è passata da 1,5 miliardi di euro del 2000 ai 3,8 miliardi del 2015. Continua, invece, l’emorragia di posti di lavoro. Gli addetti diretti sono scesi dell’1,2%. Oggi sono 197mila, contro i 200mila del 2014, mentre a livello cumulato negli anni tra il 2007 il 2015 si sono perse 48mila unità e 80mila in quella indiretta, per un totale di 128mila posti di lavoro. «Quella della carta è una filiera unica e irripetibile che innerva tutta l’Italia e che dà voce e veste anche al Made in Italy. – conclude Massimo Medugno, che prosegue – oggi la filiera già ricicla il 55% di quanto immette sul mercato e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera complessiva».

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I prodotti in carta e la stampa, che sono poi i maggiori segmenti della filiera, possiedono dinamiche simili a quelle che appartengono alla produzione industriale più in generale. Il comparto «stampa e grafica» ha di sicuro più problemi, visto anche il fatto che è in diminuzione costante dal 2004. Si è vista anche in questo segmento una piccola ripresa che però, come abbiamo detto più volte, non è stata giudicata indicativa dagli analisti della filiera. Siamo, quindi in un momento cruciale, di stasi che con ogni probabilità non durerà a lungo. Un momento nel quale è necessario decidere quale strategie prendere.

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Due nuove importanti nomine per lo staff di Rotolito Lombarda

Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini segue lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.

In un momento molto positivo per il gruppo Rotolito Lombarda, che vede crescere il suo fatturato del 15% rispetto allo scorso anno, due figure di spicco entrano a far parte del team di lavoro: Davide Dei Rossi e Roberto Nardini.

Dei Rossi
Davide Dei Rossi, neo eletto Direttore degli stabilimenti di Pioltello e di Capriate.

Davide Dei Rossi assumerà la posizione di Direttore degli stabilimenti di Pioltello e di Capriate, ruolo per il quale lavorerà a fianco di Giuseppe Bracchi, che continuerà la sua collaborazione con Rotolito a livello consulenziale. Davide Dei Rossi prima di entrare in Rotolito Lombarda ha ricoperto il ruolo di Direttore delle attività industriali e di produzione in Poligrafici Editoriali, Mediagraf e in Arti Group.

Roberto Nardini seguirà invece lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo. Laureato in Ingegneria Gestionale, con una vasta esperienza professionale a livello internazionale in diversi settori industriali, Nardini proviene da Draeger GPP ove ricopriva il ruolo di Direttore Commerciale e Progetti Speciali e dove si è occupato dello sviluppo Europeo del packaging digitale con clienti e fornitori tecnologici.

Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.

Nuove nomine saranno annunciate a breve e riguarderanno la sostituzione di Luca Nesi, direttore di produzione in Nava Press, che ha deciso di lasciare il Gruppo Rotolito Lombarda per proseguire la sua carriera professionale in Arti Group.

Prorogata la scadenza per l’iscrizione a Packlick all’8 maggio

Gifasp, in collaborazione con Pusterla 1880 Spa, promuove una nuova iniziativa: Packlick, concorso fotografico 2016 – Memorial Giuseppe Meana. Nasce per ricordare un imprenditore di valore ed ex presidente del Gruppo e per sensibilizzare i giovani sulla sostenibilità e l’appeal comunicativo del packaging cartaceo.

Gifasp, con il concorso Packlick, è di nuovo alla ribalta dopo una serie di eventi con il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità”. Le finalità del concorso sono molteplici, in particolare sensibilizzare i giovani verso il packaging cartaceo e la sua valenza comunicativa e concorrere all’approfondimento del tema “packaging e sostenibilità” in un momento in cui, in tutto il pianeta, questo tema è stato posto tra le priorità nel futuro assetto della lotta anti-spreco.

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Il ricordo della figura di Giuseppe Meana, imprenditore scomparso di recente ed ex presidente Gifasp, nonché appassionato fotografo amatoriale, è il fil rouge di questo doppio messaggio: proprio in ricordo dei suoi valori e della sua sensibilità ambientale, nonché della sua propensione per il bello della vita, questo premio mira a promuovere e premiare la fotografia di qualità e il talento giovanile.

Il concorso è rivolto a studenti e studentesse di ogni nazionalità di età compresa tra i 19 e i 30 anni, iscritti a un corso di fotografia negli anni 2014, e/o 2015, e/o 2016 presso accademie, università, fondazioni universitarie, scuole ed istituti situati in Italia e riconosciuti dal Miur (Ministero dell’Istruzione Universitaria e Ricerca) o accreditati a livello regionale. La partecipazione è gratuita.

Regolamento e upload delle foto sul sito.
Due i temi proposti, ambedue di spessore:

  1. Sostenibilità del packaging cartaceo. Il pack come risorsa quotidiana nella protezione dei prodotti e del loro allungamento di vita (shelf-life prolungato); pone un’importante sfida ai giovani: cogliere nella vita quotidiana come possa essere riutilizzato. In questa sezione i concetti chiave da interpretare fotograficamente sono: qualità, protezione, riciclabilità, riutilizzo.
  2. (racconto fotografico): Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto”; si concentra sulla capacità contemporanea di “cogliere”, prima e “narrare”, poi, attraverso una sequenza d’immagini, quanto un packaging possa pulsare di vita, interazione ed emozionalità, coniugato con la forte componente di comunicazione e informazione per concorrere, attraverso la massima cura verso il design e i materiali, al successo di un prodotto. Anche qui alcuni concetti chiave: innovazione, design, qualità, protezione, riciclabilità.

Chi era Guseppe Meana

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Giuseppe Meana dopo aver iniziato da giovanissimo a lavorare nell’azienda di famiglia, la ditta Pusterla di Tradate, ed essersi laureato in architettura (nel 1974), si distingue da subito per intelligenza, onestà e generosità d’animo unite a una forte sensibilità ambientale, doti che, accompagnate da un forte spirito imprenditoriale, gli hanno permesso di far crescere l’azienda “con saggezza”, trasformandola in una multinazionale con sedi in Francia, Inghilterra e Romania, specializzata in packaging cartaceo di lusso.
Sposato nel 1977 con Anna, è diventato padre di tre figli, Luca, Francesca e Matteo.
La passione di Giuseppe Meana per la fotografia amatoriale (oltre mille sono le immagini da lui scattate), vivificata da una costante attenzione verso l’arte e l’architettura, nasce a metà degli anni ‘60 e si esprime lungo tutta la sua vita, attraverso colpi d’occhio misurati e attenti verso la realtà e verso il bello che lo circondavano e un accurato lavoro di sviluppo nel suo laboratorio personale.
Nei suoi viaggi di lavoro in Europa, India e Cina, spesso rivolgeva il suo sguardo ai processi industriali, in particolare ai macchinari nelle cartiere, affascinato dalla loro imponenza meccanica che amava fermare con una 35 mm, conferendo alle foto una particolare suggestione formale.

Quali sono le tecnologie che potranno aiutare gli imprenditori italiani a vincere le sfide future

Robot giving his handTechnology Hub: dal 7 al 9 giugno 2016, a fieramilanocity, tre giorni per costruire il futuro. 

Dagli oggetti interconnessi e smart material alla robotica collaborativa, dai droni aerei, terrestri e marini alle progettazione e produzione digitale con la stampa 3D, in un unico evento tutti i comparti dell’innovazione.

La quarta rivoluzione industriale ha modificato radicalmente il modo di «fare impresa» mettendo a disposizione nuove idee, strumenti e tecnologie innovative in grado di trasformare radicalmente le nostre aziende.

Se ne discuterà a Technology Hub l’evento professionale delle tecnologie innovative per il tuo futuro, promosso da Senaf per connettere il mondo imprenditoriale con i fornitori di nuove tecnologie.

Un appuntamento della durata di tre giornate, organizzato tra workshop, convegni, dimostrazioni live e spazi espositivi dedicati a tutte le aree dell’innovazione, considerate sempre più indispensabili per il successo e la crescita del business aziendale. Sei i settori esplorati, a partire dalla robotica che nell’area Robot Hub metterà al centro le espressioni della più alta tecnologia robotica di servizio e collaborativa, fornendo le risposte applicative alle esigenze attuali e future di un mercato che, secondo i dati dell’ultimo report dell’International Data Corporation, si appresta a raddoppiare gli investimenti entro il 2019.

In una realtà che cambia rapidamente forma, plasmata da stampanti capaci di produrre componenti tecnici, dispositivi medicali e oggetti di design non poteva mancare l’area 3DPrint Hub, che insieme allo spazio Additive Manufacturing Hub, porterà in mostra le ultime novità in tema di macchine, materiali e servizi per la stampa 3D, la prototipazione e la produzione rapida. Molteplici i campi di applicazione illustrati: dall’aerospaziale, all’arredo, all’edilizia e architettura, all’arte, alla nautica, passando per il medicale, il dentale e la cosmetica, i giocattoli, il motorsport e la meccanica, fino ai mondi dell’automotive, della moda, della calzatura e della gioielleria.

Dalle grandi trasformazioni di terra a quelle del cielo, in Droni Hub si affronteranno tutte le potenzialità legate all’universo dei droni esaminando le varie tipologie esistenti (aerei, terrestri e marini) e i possibili usi in ambito business: dal monitoraggio ambientale, per valutare lo stato di salute delle coltivazioni agricole e l’estensione effettiva di boschi e foreste o per verificare l’esistenza di abusi edilizi, all’utilizzo per motivi di sicurezza su aree soggette a frane o danneggiate a seguito di eventi calamitosi; dalla possibilità di analizzare in tempo reale, tramite la telemetria, la qualità dell’aria e dell’inquinamento chimico delle nostre città, fino alle riprese aeree per restaurare siti e monumenti di interesse storico-archeologico.

Panoramica anche su Elettronica e IoT Hub, l’area che ospiterà i fornitori di elettronica e di soluzioni per l’Internet delle Cose, un mercato in forte crescita che sta trasformando non solo il modo di lavorare e produrre, ma anche la vita quotidiana e Material Hub, dove verranno approfondite le tematiche dedicate all’applicazione di nuovi materiali, in particolare nanomateriali, eco materiali e grafene, per guidare la scelta delle migliori soluzioni e tecnologie legate all’innovazione di prodotto.

Tra le Iniziative speciali, la progettazione digitale avrà uno spazio particolare all’interno della «Piazza progettazione e produzione digitale in architettura», che offrirà uno sguardo sui sistemi costruttivi e sulle nuove estetiche grazie al contributo scientifico del laboratorio sperimentale INDEXLAB del Politecnico di Milano che metterà a disposizione un ampio e qualificato palinsesto di contenuti e attività dimostrative rappresentative del flusso della fabbricazione digitale: progettazione algoritmica, fabbricazione robotica, rivestimenti parametrici.

Nell’area dimostrativa architettura e design, l’azienda Desamanera, presenterà in anteprima la propria stampante 3D in grado di lavorare la pietra (anche di grandi dimensioni) che permetterà di realizzare oggetti di design molto complessi con forme non ottenibili dalle tecnologie sottrattive o da calate in stampi. Desamanera presenterà anche le proprie caratterizzazioni superficiali ad alto livello innovativo (ad es. il marmo liquido) per il settore delle finiture, utilizzando materiali e leganti tutti naturali.

Nell’ambito del medicale il dipartimento ITIA (Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione) presenterà soluzioni di robotica per la riabilitazione. Tra i vari progetti, ITIA ha riadattato un robot industriale antropomorfo utilizzato nelle catene di montaggio per l’uso in ambiente clinico e adatto all’interazione con i pazienti. ITIA collabora con l’università di Brunel di Londra per sviluppare un esoscheletro alternativo, stampato per la maggior parte in 3D, montabile su una carrozzina e di riferimento per patologie degenerative.
Protagonista anche il settore dentale nel «Focus Odontoiatria Digitale». Una vera e propria piattaforma informativa, realizzata con il contributo scientifico della Società Scientifica Internazionale Digital Dentistry Society (DDS), per rappresentare le varie fasi di lavorazione di uno studio odontoiatrico digitale e mostrare in funzione le tecnologie più all’avanguardia come scanner intra e extra orali, stampanti 3D, software per la progettazione assistita.

L’evento fieristico sarà anche l’occasione per immergersi a 360° nell’ «Arena della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale», dove la visita diventa digital con un viaggio virtuale all’interno dell’area grazie ai supporti visivi. Si potrà assistere agli App Awards, una competizione tra le aziende che partecipano all’evento e che hanno sviluppato un’app per il settore. Il ricco contenitore di soluzioni in mostra a Technology Hub dedicherà infatti un approfondimento all’App economy con B-App, il primo evento professionale italiano dedicato al tema per conoscere gli strumenti, le metodologie e i modi per sviluppare app a livello professionale e scoprirne i vantaggi competitivi.

L’evoluzione della sfridatura delle pelicole adesive con Galileo WM

foto_galileo_rivista4Galileo Weeding Machine automatizza l’unico processo che fino ad oggi, in tutto il mondo, viene svolto a mano: la sfridatura. Sì perché per quanto la tecnologia si sia evoluta, gli scarti delle pellicole adesive prespaziate vengono tolti a mano in tutto il mondo.
Galileo è stata presentata al pubblico un anno fa ed oggi, al prossimo drupa a Dusseldorf svelerà la sua evoluzione con un software più potente che ha
migliorato velocità e flessibilità delle lavorazioni ed una consolle di controllo molto più user friendly.
L’evoluzione della nostra rivoluzione. Questo è il significato di #removolution, l’hashtag che
accompagnerà Galileo WM durante tutta la fiera e nei mesi a seguire.
In fiera sarà possibile vedere in azione la Galileo WM75 cioè la macchina che lavora il formato max di 75×75 cm ma sarà possibile osservare in video anche la sorella maggiore, la Galileo WM150 che riesce a sfridare fogli fino a 153×153 cm. Due misure in grado di coprire un range molto ampio di soluzioni e di possibilità per ogni tipo di azienda.
Quest’anno sono state vendute sei Galileo tra Nord America e Europa che lavorano a pieno regime da diversi mesi, a conferma dell’affidabilità e della qualità della macchina.
Per saperne di più basta visitare il sito dove trovare maggiori informazioni e un video dimostrativo della macchina.
Galielo WM è un sistema coperto da tre brevetti internazionali ed è un marchio registrato.

La famiglia di testine di stampa Xaar 1003

Didascalia: La testina di stampa Xaar 1003 con l’esclusiva TF Technology®.
Didascalia: La testina di stampa Xaar 1003 con l’esclusiva TF Technology®.
Didascalia: La testina di stampa Xaar 1003 con l’esclusiva TF Technology®.
La testina di stampa Xaar 1003 con TF Technology®.

Con le sue prestazioni superiori e a tutto tondo, elevata produttività e versatilità, questa nuova famiglia di testine di stampa si basa sulla Xaar 1002 e sul suo predecessore, Xaar 1001.

La nuova famiglia di testina di stampa Xaar 1003 introduce una nuova importante funzione – la XaarGuard™ – che fornisce il massimo della protezione del piano degli ugelli, e insieme altre innovazioni del design, consente i cicli di produzione senza manutenzione più lunghi del settore.

Inoltre, la nuova Xaar 1003 rappresenta un passo avanti nella qualità di stampa costante nelle larghezze di stampa ampie utilizzata in molte applicazioni a singolo passaggio, grazie al nuovo processo di fabbricazione MEMS (Micro Electric Mechanical Systems) X-ACT™ di Xaar. Questa innovazione è un ottimo esempio di come i miglioramenti del processo interno si traducono direttamente in vantaggi per il cliente; Xaar è stata recentemente insignita del premio Manufacturing Site of the Year dal prestigioso Istituto nazionale di microelettronica come riconoscimento della dedizione dell’azienda al miglioramento continuo.

Come i suoi predecessori, la nuova famiglia di testine di stampa Xaar 1003 combina la tecnologia esclusiva di Xaar della TF Technology® con l’architettura Hybrid Side Shooter® di Xaar in modo che l’inchiostro venga ricircolato direttamente attraverso la parte posteriore dell’ugello durante l’espulsione della goccia alle portate più alte del settore. Ciò garantisce che la testina di stampa funzioni in maniera affidabile anche negli ambienti industriali più difficili e anche in modalità di eiezione orizzontale e verticale (skyscraper). L’inchiostro è in costante circolazione, in modo da prevenire la sedimentazione e il successivo bloccaggio degli ugelli durante l’eiezione.

In risposta alla domanda del mercato, la Xaar 1003 sarà disponibile in tre varianti. La Xaar 1003 GS12 (colori ricchi o velocità più elevate) per le applicazioni relative alla ceramica è il primo a essere lanciato, seguito da vicino dalla Xaar 1003 GS6 (per dettagli fini) e la Xaar 1003 GS40 (per effetti speciali). Le altre varianti per applicazioni UV saranno anche disponibili successivamente entro il primo semestre di quest’anno.

Ecco cosa ha dichiarato il direttore marketing di Xaar, Gillian Ewers. «Insieme alle prestazioni migliorate e ai cicli di produzione senza manutenzione, Xaar 1003 è facile da installare ed è compatibile anche con le testine di stampa Xaar 1002 e Xaar 1001: queste testine sono la testimonianza del nostro impegno volto a garantire che i nostri clienti rimangano all’avanguardia della stampa a getto di inchiostro industriale ad alta precisione».

La famiglia di testine di stampa ammiraglia di Xaar è la prossima generazione di testine di stampa di elezione dei costruttori per l’impiego in una vasta gamma di applicazioni quali la decorazione di piastrelle in ceramica, etichette, stampa direct-to-shape e di altri packaging, produzione di laminati in legno, stampa su vetro e per molti altri processi di produzione.

La Xaar 1003 sarà in mostra a drupa 2016 (Padiglione 6 Stand C05).