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Landa annuncia la nano-metallografia, metallizzazione senza sprechi

Nano-Metallography Printing Samples

Landa presenterà a drupa 2016 una nuova nano-tecnologia alternativa all’utilizzo del foil metallico indirizzata inizialmente al mercato delle etichette. Con la nano-metallografia è possibile depositare un sottilissimo strato di particelle metalliche soltanto sulle aree precedentemente attivate con una particolare vernice. La Landa Nano-Metallography™, a bobina a banda stretta, è una tecnologia di metallizzazione a rifiuti zero, che permetterà di dimezzare il costo della stampa metallizzata rispetto ai processi con foil a trasferimento termico.

«I processi di metallizzazione attuale sono proibitivamente costosi per il costo elevato del foil e per lo spreco tremendo», ha dichiarato Benny Landa, Chairman di Landa Group alla stampa intervenuta lo scorso 23 marzo alla visita in attesa di drupa. «La tecnologia nano-metallografica permetterà la metallizzazione alla metà del costo del foil, senza sprechi. E può andare nel forno a microonde.»

Gli sprechi del foil
Per poter depositare il metallo contenuto sul fondo del flacone, un etichettificio ha consumato la pila di foil alla destra di Matthew Lightstone, Head of Specialty Graphics, Business Development, Landa Digital Printing

La tecnologia sarà in dimostrazione a drupa su una macchina per etichette a banda stretta e sarà disponibile al pubblico nel 2017.

Per drupa Landa ha annunciato che la sua lineup di macchine da stampa Nanographic Printing® di qualità offset in mostra includerà modelli a foglio in formato B1 con una velocità di 13.000 fogli all’ora, nonché presse a bobina da un metro in grado di stampare su pellicole per imballo in plastica.

Lo stand Landa allestito a drupa 2016 raddoppierà lo spazio espositivo a 3.000 m2 e ospiterà dimostrazioni dal vivo di tutte le macchine Nanographic Printing®, incluso il modello a foglio Landa S10 per cartone pieghevole e materiali POP, la macchina con sistema di voltura Landa S10P destinata alla stampa commerciale e la pressa a bobina Landa W10 per imballi flessibili e cartone.

Benny Landa 3

«Dopo quattordici anni di ricerca in campo di nanotecnologie, siamo riusciti a fare passi da gigante in termini di qualità, velocità e costo di stampa. Le macchine Landa Nanographic Printing® producono qualità offset, ora anche a velocità offset e a un costo pagina competitivo rispetto alla stampa offset. Questa ricerca ha dato vita anche a una nuova tecnologia, ovvero Nano-Metallography™, che consentirà di ottenere effetti metallizzati a meno della metà del costo delle lamine con zero rifiuti ed è più veloce e semplice da usare» afferma Benny Landa, Presidente del Gruppo Landa.

Landa condurrà cinque presentazioni al giorno per l’intera durata della fiera. Le prenotazioni possono essere effettuate in anticipo  oppure, a seconda della disponibilità, se ne può fare richiesta anche presso i chioschi dello stand Landa (Sala 9) all’evento stesso.

Pixartprinting: LooktheBook e il nuovo blogazine Pixarthinking

Pixartprinting_LOOKtheBOOK_libro_interno_2_300dpiGli utenti Pixartprinting, pur appartenendo a settori diversi, hanno in comune la grafica, la creatività, il colore, la passione, l’arte. Elementi che ispirano il W2P veneziano a sviluppare iniziative che vanno al di là del core business. Se ormai la qualità di stampa è assodata e il servizio è garantito, Pixartprinting punta a offrire valore aggiunto condividendo idee, fornendo nuovi spunti per realizzare progetti sempre più evoluti. Un processo di culturizzazione che ha nella produzione di contenuti il suo fil rouge. «Pixarthinking e LooktheBook sono parte di una strategia di marketing olistico che vede nella creazione di contenuti indipendenti e nella loro divulgazione una riconferma della volontà di Pixartprinting di essere fonte di ispirazione costante per la community di utenti»  commenta Andrea Pizzola, direttore vendite e marketing Pixartprinting.

Pixarthinking_Home page_300dpiPixarthinking è un ambizioso progetto editoriale nato dallo spirito innovatore del W2P veneziano per creare una connessione sempre più forte con gli utenti del mondo internet, diffondendo cultura sui prodotti stampati e i mondi collaterali in cui prendono vita. Lanciato nel 2014, il blogazine ha trattato tematiche incentrate sui tre pilastri aziendali – creatività, innovazione e passione – esplorando il Web, l’arte, il design, la grafica, la tecnologia e i trend della visual communication, così come le mille declinazioni del food&beverage.

Dai pensieri collaterali di Pixarthinking ha preso vita LooktheBook, il volume da collezione che propone un viaggio ispirazionale ricco di idee e suggestioni attraverso alcune delle più interessanti tappe toccate nel percorso di esplorazione del blogazine. «Il viaggio di LooktheBook si apre con il capitolo Paperlove dedicato al mondo della carta, supporto principe per la stampa ma anche materia grezza su cui tracciare ogni idea. Prosegue con Creativity alla scoperta di progetti che ci hanno fatto innamorare. Nelle pagine Trend il focus si sposta su tendenze e contaminazioni. In Innovation si racconta l’esperienza di chi ha fatto dell’innovazione tecnologica e di pensiero il proprio manifesto per arrivare poi a riscoprire in Back to the future quelle forme espressive senza tempo che riemergono ciclicamente dal passato tornando attuali» racconta Cristina Cortellezzi, direttore editoriale di LooktheBook.

Pensato per chi fa della creatività e dell’innovazione il fulcro della propria attività, il libro offre a grafici, designer, artisti e appassionati di stile, spunti e suggestioni, forme e colori, da cui trarre nuova linfa creativa. Non solo una raccolta di contenuti, ma anche un volume impreziosito da creatività inedite e spazi interattivi che coinvolgeranno il lettore a personalizzare la propria copia. Stampato in offset con rilegatura bodoniana, ha un formato quadrato (21×21 cm) ed è contenuto in un packaging di cartoncino nero SBS 550 g/m2 plastificato. Le pagine interne stampate su carta Extraprint 160 g/m2 sono impreziosite da nobilitazioni quali: stampa braille, inserto trasparente in GSK e sticker. La copertina bianca e nera è in cartoncino colorato in pasta con logo stampato a caldo.

Dall’inizio del 2016 Pixarthinking ha assunto una nuova veste editoriale e un nuovo pay off: «Ideas. Can we trust them?». È un magazine virtuale dedicato all’arte, al design, alla letteratura, alla musica, al cinema con incursioni nel teatro e nella performance-art. Campi di cui indaga il lato insolito, sperimentale, surreale, provocatorio e beffardo o ai cui lati più tradizionali applica uno sguardo obliquo, non scontato, multidisciplinare. «Ci occupiamo di attualità e allo stesso tempo recuperiamo e approfondiamo tutto ciò che ancora può animare il dibattito, sfide passate rimosse e mai raccolte, cose singolari dalla periferia dell’impero culturale meritevoli di maggior luce – ha commentato Mattia Coletti, direttore editoriale Pixarthinking, che prosegue – la sensibilità è postmoderna: i soggetti, benché non ortodossi, vengono presi sul serio e generano contenuti ragionati e in bello stile. Siamo tridimensionali, contenutisti, curiosi e bulimici. Ci rivolgiamo a gente altrettanto curiosa e onnivora, che dei libri non guardi solo le figure».

Pixarthinking vanta già esclusive interviste con personaggi illustri del calibro del premio Nobel Dario Fo. Nella redazione diretta da Mattia Coletti, firme di spicco tra cui la giornalista e scrittrice (Marsilio, Minimum Fax) Claudia Durastanti; Tiziana Lo Porto, giornalista de La Repubblica e traduttrice di Charles Bukowski e Lena Dunham, e Andrea Coccia, contributor de Il Post e co-fondatore di Slow News.

Disponibile in Italia l’ultima release della suite software CAD di Picador

Picador8-3D 1Picador 8 by treeDim, distribuita in esclusiva per l’Italia da BeeGraphic, è la release di ultima generazione dell’ormai nota suite software CAD dedicata all’ottimizzazione dell’intero ciclo di produzione del Packaging e Display Graphics. I nuovi moduli rendono Picador 8 ancora più efficace e user friendly per una progettazione, prototipazione e produzione del packaging, sempre più orientata a un just-in-time rapido e all’automatizzazione dei processi dall’ideazione alla logistica. Grazie alle sue eccezionali funzionalità e al suo eccezionale rapporto prezzo/prestazioni, Picador 8 garantisce efficienza e costi contenuti lungo tutta la filiera produttiva della cartotecnica.
Già in uso al livello internazionale presso brand owner e retailer del calibro di Carrefour, Henkel, Spontex, Nestlé, P&G e Tefal, Picador, giunto alla versione 8, aggiunge nuove funzionalità. I nuovi tool rendono questa soluzione software ancora più completa, rapida e automatica nella gestione dell’intero ciclo di produzione di tutti i tipi di prodotti, dalla progettazione alla visualizzazione fino alla produzione e alla logistica e all’amministrazione.
Il modulo PackStress permette, semplicemente inserendo parametri come misure, tipologia di materiale utilizzato e spessore, permette di calcolare la resistenza dell’imballaggio in fase di stoccaggio, trasporto e di esposizione nel punto vendita. Una simulazione virtuale iper realistica permette di visualizzare le variazioni strutturali e di determinare la resistenza di un determinato packaging ad esempio in relazione agli agenti ambientali, alla sovrapposizione di e al trasporto.
Una Library ancora più completa mette a disposizione degli utenti di Picador 8 una vastissima varietà di template preimpostati che facilitano la scelta creativa e produttiva di packaging, imballaggi e di soluzioni di display, accelerando la fase progettuale e di produzione del mock-up. In questo modo diventa sempre più facile ridurre i tempi tra l’idea e la realizzazione del prodotto.
Picador 8 è dotato di un tool associato alla Augmented Reality che permetta la visualizzazione in 3D dell’effetto visivo che un pack e le sue infinite varianti di design possano ottenere sullo scaffale, ancor prima che il prototipo sia stato preparato. In questo modo, la packaging experience non coinvolge più solo il consumatore, ma inizia dalla progettazione, grazie alla possibilità di visualizzare in modo realistico il prodotto proprio e ambientato come il brand owner se l’era immaginato.

Di nome e di fatto

Sviluppata in Francia da treeDim, Picador non poteva avere nome più azzeccato. Il picador, infatti, è un cavaliere e una figura fondamentale nella preparazione del toro prima dell’ingresso del torero nell’arena della corrida. L’analogia con la potenza e la destrezza di questo strumento è proverbiale: la suite software, infatti, offre un’efficace gamma completa di moduli di CAD che consentono dalla progettazione strutturale a quella parametrica; permettono di gestire la piega automatica e di creare modelli virtuali 3D di packaging e di applicazioni in cartone. La suite include i driver per i principali modelli di plotter da taglio presenti sul mercato, per il prototipo o di produzione, librerie di standard (Ecma Fefco, POS), ottimizzazione layout componenti integrati per ERP/PMS (Active X, NET, XML).
«Siamo già presenti in Italia con numerose installazioni di Picador presso importanti cartotecniche e produttori di packaging e display graphics – spiega Goliardo Butti, Ceo di BeeGraphic – ma proprio perché credo nelle straordinarie potenzialità di ottimizzazione dell’intero ciclo di produzione di questo software, sto lavorando con il mio team affinché sia conosciuto e adottato da un numero sempre maggiore di aziende che progettano e producono imballaggi ed espositori ma anche dai brand owner».

La terza versione della norma Iso 12647-2: un corso per essere aggiornati

La terza versione della Norma Iso 12647-2 è pronta per essere adottata a livello internazionale dalle aziende che operano nel settore delle arti grafiche.

La prima edizione risale al lontano 1996, mentre la seconda è stata pubblicata nel 2004 per poi subire qualche piccolo aggiornamento nel 2007. Questa revisione comprende l’eliminazione delle indicazioni per la riproduzione in pellicola, le modifiche nei requisiti per il proofing, i cambiamenti nelle condizioni di stampa «printing conditions», le variazioni nei valori Cielab dei colori primari e secondari in accordo con la ISO 13655:2009, l’introduzione di nuove curve tonali e ulteriori riorganizzazioni.

Pubblicata a dicembre 2013, è un’edizione ampiamente rivista rispetto alla precedente, poiché l’evoluzione tecnologica e le metodologie di lavoro si sono sviluppate molto rapidamente negli ultimi dieci anni: Denis Salicetti ha illustrato le principali novità durante due video realizzato per Italia Grafica.

Si parla di:

  • Revisione della norma ed eliminazione di parti obsolete: per quali processi si applica
  • Le modalità di fornitura dei i dati digitali e la prova di stampa
  • Procedure indicate nella ISO/TS 10128 per adeguare i dati digitali
  • La preparazione delle forme per la stampa
  • Verifica del bilanciamento cromatico
  • L’introduzione delle «printing condition»
  • I tipi di carta standardizzati
  • Sbiancanti ottici e misurazioni strumentali in M0 e M1
  • La norma ISO 15339 sulle classi qualitative per gli stampati

Un’introduzione alla norma

Lastre, stampa e norme correlate

… e ora un’interessante sessione domande&risposte.

  • Tra i tre metodi di conversione colore, qual’è il più usato oggi?
  • Come comportarsi con il repurposing?
  • La norma è obbligatoria?
  • I profili sono indispensabili per la stampa: come farli conoscere e farli applicare in prestampa?
  • Gli strumenti di misura sono aggiornati nelle aziende? Come vengono usati?

Richiedi alla redazione gli articoli che sono usciti su queste tematiche!

Futec presenta a drupa il suo sistema di ispezione 100% per macchine flessografiche

FUTEC has developed inhouse CCD line camera technolgy to inspect 100% of the webIn occasione di drupa, Futec, azienda specializzata nel campo dei sistemi di rilevamento automatico al 100% degli errori nella stampa e ispezione delle superfici del packaging e delle etichette, lancerà in anteprima globale i sistemi di ispezione 100% e le Smart Camera per il controllo della qualità di stampa e l’ispezione delle superfici.

Futec mostrerà in anteprima la nuova funzione Elastic Freeze!, un software concepito ad hoc per l’industria tipografica, capace di fornire algoritmi avanzati per i Sistemi di Ispezione al 100% delle bobine stampate. Questa nuova funzione, volta ad aumentare l’efficienza, aiuta a mantenere il volume di produzione, eliminando i falsi errori di rilevamento causati dall’espansione e contrazione dei materiali elastici.

I materiali elastici possono rendere più difficile l’ispezione della bobina, in quanto i segnali possono apparire poco chiari a causa del movimento laterale e longitudinale della bobina e della variazione dei materiali flessibili, che causa «difetti in serie» – messaggi di errore che in realtà mostrano falsi errori. Di recente Futec ha introdotto il software Position Freeze! allo scopo di eliminare il movimento potenziale della bobina e congelare l’immagine per renderla più nitida.

Con Elastic Freeze! i sistemi Futec di controllo qualità diventeranno ancora più efficaci, poiché tale funzione aiuterà a neutralizzare gli errori di rilevamento causati dall’espansione e contrazione dei materiali elastici, un problema comune soprattutto alle stampanti flessografiche. Il risultato consiste in immagini molto più nitide e, di conseguenza, in un vantaggio in termini di maggiore precisione delle immagini di controllo e ispezione. Il sistema d’ispezione riporterà soltanto i veri errori, in quanto gli errori artificiali causati dalla flessibilità del materiale saranno neutralizzati.

Silvio Neumann, uno dei Sales Manager Futec in Europa, si esprime come segue: «Futec è stata una delle prime aziende ad aprire la strada alla tecnologia d’ispezione in Giappone quasi 40 anni fa. Con oltre 9.000 impianti installati da clienti di tutto il mondo, i nostri esperti tecnici possiedono le necessarie conoscenze e il know-how tecnico per spingere sempre oltre i confini del controllo qualità. Fino al 10% dei nostri ricavi sono investiti nella divisione interna R&D, al fine di rimanere sempre all’avanguardia in campo tecnologico. La nuova funzione Freeze!, attualmente in fase di sviluppo, sarà una novità unica sul mercato e – consentendo un nuovo livello di controllo qualità – diventerà un must» per ogni azienda di stampa flessografica che lavori su sostrati molto flessibili ed elastici».

Le nuove e avanzate Smart Camera con sistema plug-and-play

A ciò si aggiunge che Futec sfrutterà la drupa quale piattaforma per lanciare le nuove Smart Camera plug-and-play, destinate all’ispezione totale delle applicazioni di stampa a bobina, come pure all’ispezione e al controllo qualità delle superfici non stampate.

Offrendo una tecnologia di elaborazione integrata, le compatte Smart Camera si collegano facilmente al PC senza bisogno di installare una scheda separata di elaborazione segnali. Di conseguenza, le Smart Camera Futec possono essere facilmente integrate nei processi già esistenti – con un tempo di inattività minimo durante il processo di installazione e durante l’allineamento della fotocamera.

La funzione integrata Anywhere/Anytime consente l’accesso remoto al sistema, onde monitorare costantemente la qualità di produzione da qualsiasi ubicazione tramite un Web browser. I dati raccolti sono utilizzabili per soddisfare i requisiti di Industry 4.0.

I clienti che hanno provato e testato le nuove Smart Camera hanno citato quali vantaggi principali il miglioramento della qualità, l’ottimizzazione dei processi produttivi e la riduzione degli scarti. In base alle dimensioni della bobina, gli utenti possono collegare più fotocamere per ottenere la migliore ispezione possibile.

All’interno del proprio stand alla drupa Futec mostrerà le nuove Smart Camera in associazione ai nuovi sistemi guidanastro di Maxcess.

Kba per il packaging: Rapida 145 con la nuova uscita a pila doppia

I fogli buoni attraversano la pila 1 su cui vengono espulsi i fogliacci.
I fogli buoni attraversano la pila 1 su cui vengono espulsi i fogliacci.

A drupa, KBA-Sheetfed sarà l’unico espositore a presentare un impianto high-tech in formato grande con la Rapida 145 in versione perfezionata. La macchina a sei colori con torre di verniciatura e logistica di impilaggio automatica presentata alla fiera è dotata di tutta una serie di novità che automatizzano ulteriormente la produzione di stampa rendendola ancora più efficace. Velocità di produzione massima portata a 18.000 fogli/h (Rapida 164: 16.500 fogli/h). Le prime macchine con uscita doppia sono già in uso. Questa opzione sarà disponibile sin da ora anche nel formato medio per la Rapida 106.

Più produttività grazie a una pila di uscita senza scarti

La nuova uscita a pila doppia permette di ottimizzare ulteriormente la produzione nelle aziende cartotecniche con un’elevata potenzialità produttiva. Accanto alla pila degli scarti, si forma una pila di uscita senza fogliacci che può essere lavorata direttamente nella fustellatrice o nell’accoppiatrice. In questo modo non occorre più smistare i fogliacci manualmente, aumentando la produttività.

Entrambe le pile possono essere integrate in una logistica dei supporti di stampa. L’espulsione dei fogliacci avviene fino alla velocità massima, ossia a 18.000 fogli /h per la Rapida 145 e a 20.000 fogli/h per la Rapida 106. Inoltre si possono smistare automaticamente gli scarti di avviamento e di avvio. A breve sono previste altre applicazioni. L’uscita a pila doppia, inoltre, rende più sicuro il cambio di pila senza arresto alla velocità massima della macchina. La produzione con due pile è possibile sia in modalità manuale sia in modalità automatica.

Panoramica della Rapida 145 presentata al drupa: sulla pila di uscita 1 vengono espulsi i fogliacci, sulla pila 2 poggiano i fogli buoni.
Panoramica della Rapida 145 presentata al drupa: sulla pila di uscita 1 vengono espulsi i fogliacci, sulla pila 2 poggiano i fogli buoni.

Compensazione automatica dell’allungamento della carta

Copertura di inchiostro, bagnatura e numero di inchiostri influiscono sul substrato e possono provocare variazioni nella lunghezza di stampa. Sulle nuove Rapida jumbo, la stiratura della lastra per compensare l’allungamento della carta avviene in direzione assiale e circonferenziale (fino a 0,2 mm) per via remota dal pulpito di comando centrale (ErgoTronic PlateStretch). Non occorrono interventi manuali. In conclusione si ottengono una qualità di stampa migliore e meno scarti.

Qualità di stampa perfetta nel mirino

Anche la regolazione dell’inchiostro in linea QualiTronic ColorControl è stata perfezionata. Spie verdi e rosse sul monitor del pulpito di comando ErgoTronic segnalano agli stampatori se i valori di densità dell’inchiostro rientrano nelle tolleranze. Un segnale acustico richiede l’immediata correzione in caso di scostamenti. Per evitare scarti è possibile programmare anche un arresto del mettifoglio se un errore non viene eliminato per tempo.

QualiTronic PDF per il controllo della qualità completamente automatico

Un’altra novità nel formato grande è il QualiTronic PDF per il controllo completamente automatico della qualità durante la tiratura. Il sistema confronta un foglio appena stampato con il PDF della prestampa. Una volta confermato il foglio di riferimento, all’inserirsi del contatore di fogli buoni si attiva il controllo della tiratura per un riferimento virtuale. Grazie alla risoluzione della telecamera di circa 300 dpi vengono rilevati errori infinitesimali fino a 90 µm, anche alla velocità di produzione massima. I parametri di ispezione possono essere adattati durante la tiratura. Il wallscreen del pulpito di comando ErgoTronic visualizza informazioni dettagliate sui possibili errori nel foglio stampato. Certificati e protocolli forniscono informazioni esaustive sulla qualità di stampa.

QualiTronic PDF Pile View è un tool accessorio per l’analisi degli errori dopo la produzione o in caso di reclami. Con un esatto controllo dell’intero impianto si evitano scarti e la consegna di fogli difettosi.

I fogli buoni attraversano la pila 1 su cui vengono espulsi i fogliacci.
I fogli buoni attraversano la pila 1 su cui vengono espulsi i fogliacci.

Logistica alternativa con un grado di automazione più elevato

Tra i collaudati componenti logistici della soluzione PileTronic troviamo un’altra variante, con montaggio sopra il pavimento e un’altezza di installazione inferiore, che rende superfluo qualsiasi intervento sul pavimento del capannone o sulle fondamenta.

Il trasporto delle pile alla macchina avviene mediante nastri LOX e servomotori in modo fluido e con estrema precisione. Un’interfaccia utente semplice e intuitiva ne semplifica il comando. Qui trovano impiego componenti Plug&Play.

Il voltapila si distingue per i suoi programmi di preparazione della pila controllabili individualmente. Durata della vibrazione, immissione di aria, posizione della pila e sollecitazione meccanica del substrato possono essere impostate in base al materiale. Durante l’allestimento della pila, il sistema preleva automaticamente i primi tre, al massimo cinque, fogliacci superiori.

Trasparenza nel consumo di energia

Sul pulpito di comando è possibile monitorare direttamente la potenza utilizzata e la rispettiva energia consumata dalla macchina e dai singoli componenti, per esempio l’essiccatoio. KBA LogoTronic Professional protocolla e salva in memoria il consumo di energia per ciascun ordine. VisuEnergy è la soluzione di KBA per l’analisi di tutti i consumi energetici di un’azienda grafica che, quindi, possono servire come entità di ingresso per il sistema di gestione dell’energia dell’azienda.

Rotolito Lombarda e Rotomail Italia: raggiunto l’accordo per la scissione

Paolo Bandecchi, fondatore, presidente e ad di Rotolito Lombarda.
Paolo Bandecchi, fondatore, presidente e AD di Rotolito Lombarda.
Paolo Bandecchi, fondatore, presidente e ad di Rotolito Lombarda.
Paolo Bandecchi, fondatore, presidente e AD di Rotolito Lombarda.

Dopo vent’anni di proficua collaborazione le due aziende decidono, di comune accordo, di intraprendere la strada della separazione.
Rotolito Lombarda SpA, titolare del 35% delle azioni Rotomail Italia cede la sua quota a favore degli altri soci uscendo così dalla compagine azionaria. Il Presidente di
Rotolito Lombarda Group, Paolo Bandecchi, nonché Presidente di Rotomail Italia prima della cessione delle quote, dichiara: «Accetto e condivido con i Soci di maggioranza di Rotomail Italia la cessione delle mie quote, avendo convenuto con il sig. Giovanni Antonuzzo, socio e soprattutto amico di lunga data, che due società come le nostre, cioè a prevalente carattere familiare e che svolgono per un certo settore lavori similari, siano prima o poi destinate a viaggiare da sole, magari percorrendo gli stessi itinerari ma sempre nel rispetto di un rapporto di reciproca stima e collaborazione».
Giovanni Antonuzzo, Amministratore Delegato e maggiore azionista di Rotomail Italia dichiara: «La partecipazione di Rotolito Lombarda in Rotomail Italia è stata molto importante nella fase di start-up e utile nel proseguo per la complementarità delle due aziende. Ora si apre una nuova fase che ci vede separati a livello di azionariato, ma ancora legati da un vincolo di amicizia e collaborazione che perdurerà nel tempo».

Fujifilm svela Open Innovation Hub in Europa

csm_HUB_09_kl_10_cb94dab321Fujifilm Europa ha svelato il suo nuovissimo Open Innovation Hub, situato presso il suo centro di produzione e R&S a Tilburg, Paesi Bassi. In questo hub, Fujifilm inviterà i suoi business partner per discutere di tecnologie innovative e per trovare insieme le possibili soluzioni alle sfide tecnologiche. La nuova struttura si unirà ai due hub Open Innovation di Fujifilm già esistenti negli USA e in Giappone.

Questi Open Innovation Hub sono stati concepiti per consentire ai business partner di acquisire familiarità con le tecnologie di base e le applicazioni di Fujifilm, con l’obiettivo di creare una base insieme per opportunità di collaborazione e co-creazione futura. Con le tecnologie fondamentali, rappresentate all’European Open Innovation Hub, Fujifilm ha sviluppato una gamma diversificata di prodotti per numerosi mercati. I mercati rappresentati nell’Open Innovation Hub Europe includono healthcare, energia e ambiente, industria e soluzioni.

«La nostra missione in Fujifilm è di raggiungere la comunità dell’innovazione per lavorare insieme per risolvere problemi tecnologici e per portare nuovo valore alla società», ha dichiarato Takaaki Kurose, Presidente di Fujifilm Europa. «Questa nuova struttura espande la presenza di Fujifilm in Europa e sottolinea il nostro impegno per la regione in cui stiamo operando da 50 anni».

L’incontro con tecnologie core

In decenni di ricerca e sviluppo nel campo delle pellicole fotografiche, Fujifilm ha sviluppato molte tecnologie uniche e proprietarie, che affondano le proprie radici in competenze core nel settore dei rivestimenti di alta precisione, nano-dispersione, formazione di grani nanometrici e polimeri funzionali. Fujifilm ha applicato queste tecnologie ai campi non fotografici e oggi le attività della società si estendono su un’area molto più ampia, consentendo la diversificazione in nuovi mercati. Questi includono applicazioni mediche e farmaceutiche, materiali altamente funzionali per semiconduttori, fotovoltaico, trattamento delle acque e applicazioni di separazione di gas.

Il processo di ideazione

Il nuovo Open Innovation Hub Europe consente ai clienti e ai nuovi partner commerciali di impegnarsi in un dialogo collaborativo con i tecnici più importanti di Fujifilm e di scoprire la profondità e l’ampiezza di un portafoglio tecnologico globale. I partner si interfaccerano direttamente con gli innovatori globali di Fujifilm attraverso una serie di strumenti di interazione, che sono stati progettati per facilitare la rapida comprensione della tecnologia e la co-ideazione che può accelerare e risolvere le loro sfide tecnologiche. Il processo di ideazione all’OI-Hub ispirerà i visitatori ad interagire con i progressi tecnici di Fujifilm e di altri innovatori di tutto il mondo.

Una quarta tonalità ultra-bianca nella gamma Munken Design

Munken Kristall di Arctic Paper risponde a una sempre maggior richiesta di carte fini con un punto di bianco e una bianchezza più marcati – una combinazione di fatto già presente nella carta Munken Polar – ora ulteriormente soddisfatta grazie a una possibilità di scelta più ampia delle tonalità di bianco. Tale processo è stato sviluppato nella cartiera di Munkedal già a partire dallo scorso 2013.

L’ambizione infatti di aver creato Munken Kristall va ben oltre lo sviluppo di una semplice carta con un punto di bianco CIE molto elevato. Ricercare il perfetto equilibrio tra ciò che gli utenti percepiscono come un bianco forte ma al tempo stesso naturale ha significato un numero importante di test in fabbrica e svariate consultazioni con i designer di differenti Paesi.

Rispetto alla Munken Polar che ha una bianchezza pari a 145 CIE, la Munken Kristall registra un valore di 155 CIE che non è eccessivamente alto.

Del resto, per ottenere quel punto di bianco più richiesto, si è posta attenzione nel creare l’ottimale brillantezza, secondo gli standard dell’ISO, e al tempo stesso una tonalità perfetta secondo gli standard della scala LAB. Una combinazione ben equilibrata di queste scale valori ha portato a un look naturale, genuino ma al tempo stesso con una bianchezza accesa che accentua la stessa percezione visiva del bianco.

«Avendo una radicata tradizione nelle carte per editoria e per il design grafico, con Munken Kristall abbiamo trovato la gradazione di ultra-bianco ottimale, in perfetta armonia con gli altri componenti della famiglia: Munken Pure, Munken Lynx e Munken Polar» dice Conny Olsson, Direttore Tecnico del Customer Service, che lavora in fabbrica da 19 anni. «A parer mio, questa completa al meglio le altre tonalità e perfeziona tutta la gamma Munken Design».

Una prima presentazione pilota ha già avuto successo e destato notevole interesse tra i grossisti che giocano un ruolo chiave nel lancio del nuovo prodotto in tutta Europa, in corso nel marzo 2016. Questo conferma che Munken Kristall genera inoltre un maggior interesse per tutta la gamma e le sue possibili applicazioni; un’opportunità che Munken è in grado di affrontare con un più vasto assortimento e una produzione rinvigorita.

«Sono orgoglioso di notare come siamo riusciti a mantenere una posizione leader nel lungo termine e di produrre una gamma di carte fini dal bianco naturale» dice Göran Lindqvist, AD della Arctic Paper Munkedals. «Ora possiamo creare nuove opportunità per il design grafico e la comunicazione creativa in tutta Europa, grazie al lancio di Munken Kristall».

La gamma Munken Design Range consiste di carte fini di alta qualità in quattro distinte nuance e otto differenti combinazioni: Munken Pure, Munken Pure Rough, Munken Lynx, Munken Lynx Rough, Munken Polar, Munken Polar Rough, Munken Kristall e Munken Kristall Rough. Tutte queste carte sono amiche dell’ambiente e rappresentano la scelta ideale per quelle Società che vogliano trasmettere un’impressione genuina nel proprio materiale stampato. Tutte le carte Munken standard sono disponibili con la certificazione EU Ecolabel, la certificazione FSCTM – il marchio registrato per la gestione responsabile delle foreste. Certificazioni FSC-C022692 e PEFC.

Arctic Paper Munkedals, sita nella località di Bohuslän, nella Svezia sud-occidentale, vanta una longeva tradizione nella produzione di carte naturali fini per un pubblico attento di designer e grafici. Questo orgoglio diviene ancora più ambizioso con il lancio di Munken Kristall, una quarta tonalità ultra-bianca nella rinomata gamma Munken Design.

I prodotti della gamma Munken sono disponibili presso Polyedra Spa. Customer Service Print & Packaging Division.

Superare i problemi comuni dei sistemi di stampa inkjet ad alta velocità come striature e chiazze

Chaining_on_a_WavyGridI sistemi di stampa inkjet a singolo passaggio sono ora in grado di raggiungere una qualità di stampa superiore grazie all’innovazione tecnologica che verrà illustrata da Global Graphics Software a drupa.

Harlequin Multi-Level Digital Screening Engine™ varia la quantità di inchiostro rilasciata dalla testina inkjet in qualsiasi punto su qualsiasi tipo di supporto, per superare quei problemi comuni, come striature e chiazze, che affliggono molti produttori di sistemi di stampa.

Martin Bailey, chief technology officer di Global Graphics Software, ha dichiarato: «Questi miglioramenti della qualità sono il risultato del grande lavoro di ricerca svolto con i produttori di sistemi di stampa inkjet. Il nostro nuovo Harlequin Multi-Level Digital Screening Engine™ risolve i problemi dei produttori di sistemi di stampa inkjet e li aiuta a raggiungere gli obiettivi desiderati in termini di elevata qualità e alta velocità. Il nuovo motore può essere integrato nei Digital Front End basati su Harlequin RIP, ma funziona anche con DFE di terze parti aggiungendo una versione standalone in sostituzione dello screening nativo».

Harlequin Multi-Level Digital Screening Engine™ fa parte del nuovo servizio che Global Graphics presenterà agli sviluppatori per inkjet al drupa: si tratta della misura svolta da tecnici delle stampe di prova eseguite con sistemi di stampa in scala di grigi a singolo passaggio e della successiva analisi dei risultati con il nuovo strumento di Global Graphics, Digital Print Quality Optimizer. Questo strumento calcola i modelli di ottimizzazione e le sovrapposizioni per le diverse dimensioni disponibili della goccia d’inchiostro, con la finalità di superare i problemi comuni dei sistemi di stampa inkjet ad alta velocità come striature e chiazze.

Digital Print Quality Optimizer calcola la dimensione ottimale della goccia e il modello di copertura per le particolari combinazioni di sistema di stampa, testina di stampa in scala di grigi/multilivello e substrato. Il miglioramento della qualità di stampa di fotografie e tipi d’immagini analoghi è notevole, in particolare nei punti di luce e nelle aree che presentano variazioni minime dei toni. Global Graphics misura le caratteristiche del sistema di stampa e calcola le variazioni ottimali del modello di punti. Si mitiga così l’effetto della diffusione delle gocce che si disperdono anziché raggiungere il punto stabilito e possono spandersi e unirsi sul substrato prima di poter essere asciugate.

Digital Print Quality Optimizer consente la regolazione fine di Harlequin Multi-Level Digital Screen in base alla particolare combinazione di sistema di stampa e substrato, con attenzione particolare al controllo della sovrapposizione di gocce di dimensioni diverse che servono per realizzare i toni dal chiaro allo scuro.

Global Graphics ha pubblicato un White Paper sui problemi di qualità associati ai sistemi di stampa in scala di grigi ad alta velocità che illustra il funzionamento del nuovo Harlequin Multi-Level Digital Screening per mitigare le variabili di qualità. È possibile scaricare questo White Paper, «Halftone screen Optimization for Single-Pass Inkjets» dal sito Web di Global Graphics.