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Per Ben Parker la chiave del successo è…

Conviene ancora puntare sulla carta e investire in essa? Paper & People e G.F. Smith ci credono, eccome. L’obiettivo pianificato, con la loro unione nei prossimi mesi, è quello di restituire valore all’elemento che ha rivoluzionato la storia dell’umanità, con la promozione della gamma Colorplan. Ben Parker, noto designer, ha sostenuto in modo appassionato questo desiderio nel suo intervento alla Triennale di Milano, consegnando alla giovane platea di studenti, a cui si è rivolto, alcuni suggerimenti per diventare professionisti affermati: la chiave del successo del designer è l’inventiva.

Luca Galluzzi per Italia Grafica ha ascoltato con interesse la “lezione” di Ben Parker: non perdere sul numero di aprile tutte le indicazioni da lui fornite!

Cartiere Paolo Pigna: dal Tribunale di Bergamo ok al concordato preventivo

Da sinistra, Giorgio Jannone (Cartiere Pigna) e Johann Kral (AD Arti Group, Bavaria Industries Group).
Da sinistra, Giorgio Jannone (Cartiere Pigna) e Johann Kral (AD Arti Group, Bavaria Industries Group).

Finalmente Cartiere Pigna è stata ammessa alla procedura di concordato in continuità aziendale. Dopo lo stop e la mancata nomina del commissario da parte del Tribunale entro la fine del 2015, oggi la società comunica in una nota che le attività di Pigna potranno proseguire. Contestualmente è stato nominato un collegio di commissari giudiziali composto da Carlo Pagliughi, Maria Grazia Giampieretti e Claudio Ferrario. La previsione della continuità aziendale è una notizia importante e positiva non solo per l’occupazione e per il territorio, ma anche per tutti i creditori che potranno contare su una realtà commerciale che ha tra i propri obiettivi il rilancio del business e una sostenuta espansione sul mercato a livello internazionale. Il prossimo passaggio sarà ottenere dai creditori il supporto necessario per superare l’omologa. A suffragare il piano di concordato delle Cartiere Pigna è il fondo tedesco Bavaria Industries Group che in Italia possiede già Arti Group, il quale si è detto disponibile a sostenere il gruppo Pigna e a rilevarne il controllo. Anzi, proprio il fatto che il gruppo tedesco abbia inoltrato una manifestazione di interesse formale per entrare nel capitale dell’azienda di Alzano Lombardo deve aver avuto un certo peso nell’ammissione al concordato. Sollevati i sindacati che adesso guardano all’immediato futuro e pensano a un imminente incontro in Regione Lombardia per richiedere la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale (valida 12 mesi). Cartiere Paolo Pigna occupa 160 dipendenti, coinvolti da una cassa integrazione ordinaria terminata il 19 dicembre scorso di cui attendono ancora il pagamento.

La nuova stampante UV inkjet piana di Roland DG: VersaUV LEF-300

LEF-300 è la nuova stampante UV della serie VersaUV che permetterà agli operatori di essere ancora più produttivi.
LEF-300 è la nuova stampante UV della serie VersaUV che permetterà agli operatori di essere ancora più produttivi.

LEF-300 è la nuova stampante UV della serie VersaUV di Roland che permetterà agli operatori di essere ancora più produttivi.

Tante le caratteristiche che rendono VersaUV LEF-300 una periferica produttiva: area di lavoro pari a 770×330 mm, quattro teste di stampa e due lampade UV-LED, per stampare in modalità bidirezionale oggetti fino a 100 mm di altezza e 8 kg di peso.

LEF-300 è equipaggiata con il nuovo RIP VersaWorks Dual, che semplifica il processo di stampa e ottimizza la qualità dei risultati. Tra le nuove funzioni, «Generazione automatica dei colori spot» permette la creazione di bianco e gloss direttamente dal file di stampa, mentre «Mantenimento della posizione ritagliata» garantisce l’accurato riposizionamento delle immagini ritagliate: quest’ultimo utile quando sono richiesti processi come l’utilizzo del gloss a registro.

VersaUV LEF-300 utilizza gli inchiostri originali Roland DG ECO-UV nei colori CMYK, bianco e gloss per garantire risultati di qualità e prevenire il restringimento del materiale. Gli operatori possono sfruttare cartucce da 500cc per ottimizzare costi e produttività. Grazie al doppio canale dedicato a bianco e gloss, LEF-300 garantisce un bianco più coprente, migliora gli effetti rilievo, quelli opachi e le texture riproducibili.

Tanti i materiali stampabili: acrilico, legno, cartone, plastica, tessuti, pelle ed ecopelle e metallo e vetro (questi ultimi, per alcune applicazioni, possono richiedere l’utilizzo di un primer). Un piano aspirato assicura il corretto posizionamento dei materiali più morbidi e sottili. In questo modo, gli operatori possono rendere unici oggetti come: penne, cover per tablet e smartphone, gadget aziendali, targhe, trofei, oggettistica, prototipi e altro ancora.

Jerry Davies, presidente Roland DG EMEA, dichiara: «La domanda di oggetti personalizzati è in crescita. Proprio per rispondere alle richieste di oggetti unici, diversi professionisti hanno iniziato a utilizzare le periferiche della serie VersaUV LEF all’interno di tipografie, punti vendita o siti e-commerce. Con l’uscita della LEF-300, la serie VersaUV entra nel mercato della produzione di massa grazie a caratteristiche che permettono la personalizzazione anche di grandi volumi».

LEF-300 è dotata di una porta input/output per il collegamento di dispositivi esterni, luci di segnalazione e sistemi automatici di carico e scarico oggetti. Componenti di precisione minimizzano la suscettibilità ai cambiamenti di temperatura o umidità, per assicurare sempre la massima qualità di stampa, anche durante lunghe fasi di produzione.

Una copertura protegge gli utenti racchiudendo tutte le parti in movimento, previene l’entrata della polvere nell’area di stampa ed evita la fuoriuscita della luce UV-LED. In questo modo, VersaUV LEF-300 può essere utilizzata in qualsiasi ambiente di lavoro in totale sicurezza.

LEF-300 è la nuova stampante UV della serie VersaUV che permetterà agli operatori di essere ancora più produttivi.
LEF-300 è la nuova stampante UV della serie VersaUV che permetterà agli operatori di essere ancora più produttivi.

Il Gruppo Lego ordina una Heidelberg XL 162 8P

Una Heidelberg XL 162 a otto colori con voltura è stata scelta da Gruppo Lego Spa: si tratta di una macchina innovativa che sarà installata nello stabilimento di Vicenza non prima dell’inizio del 2017, ma che promette sin da adesso di imprimere maggior efficienza al business di un gruppo operante a livello internazionale nel mercato editoriale librario.

«Si tratta» spiega a Italia Grafica Giulio Olivotto, a.d. della società vicentina «di una macchina offset di grande formato (120×160) con dispositivo di voltura (perfecting) che, secondo noi, presenta indubbi vantaggi rispetto alle macchine offset che stampano bianca e volta in momenti diversi. Il nuovo impianto, inoltre, ha tempi di avviamento particolarmente brevi. Date le dimensioni del formato e le velocità di stampa, riteniamo di raggiungere maggior efficienza sostituendo una parte della capacità produttiva ancora rappresentata da macchine 120×160, che però stampano a quattro e cinque colori, con una macchina in grado di stampare bianca e volta in unico passaggio. Non abbiamo bisogno di aumentare la capacità produttiva, più che altro il nuovo impianto andrebbe a sostituire la tecnologia già esistente. È bene però usare il condizionale perché il mercato è in fermento ed è oggi difficile comprendere in quale direzione si stia veramente muovendo. Non è da escludere infatti che si verifichi un incremento della domanda e in questo caso la nuova Heidelberg, più che rappresentare una sostituzione, sarebbe un’aggiunta rispetto al parco macchine già esistente. Questo, però, lo potremo dire soltanto dopo i primi sei mesi dall’installazione. A tal proposito è utile sottolineare che nel nostro settore esistono periodi più indicati per procedere con la messa a regime di una nuova macchina: essendo un comparto, il nostro, particolarmente soggetto a stagionalità è quindi preferibile procedere con nuove installazioni nei primi mesi dell’anno, momento in cui la domanda è tendenzialmente più bassa».

Il gruppo si fa ancora più solido

«Oggi i dati di bilancio» prosegue Olivotto «sono ancora provvisori, ma posso anticipare che il fatturato è di circa 106 milioni di euro per quanto riguarda la produzione tipica del nostro Gruppo, escluse cioè le entrate relative alla gestione straordinaria, solitamente marginali. Il risultato di quest’anno rappresenta una crescita leggermente superiore al 3% rispetto al 2014. Più in generale, anche il bilancio 2015 si chiude migliorando le performance del 2014 conseguendo un Ebitda superiore al 15%. Stiamo dunque evolvendo sul fronte economico, ma anche la gestione finanziaria ci ha dato soddisfazione. L’emissione, avvenuta nel marzo scorso, dei minibond da 6,5 milioni di euro (quotati sul mercato ExtraMot Pro di Borsa Italiana, n.d.a.) ha portato a un riequilibrio dell’indebitamento a breve e medio termine, innescando nel contempo una spirale virtuosa di riduzione dei tassi bancari e di miglioramento della liquidità».

3D e 4D: offerta formativa offresi!

Presentato dall’Istituto Salesiano San Marco di Mestre e finanziato dalla Regione Veneto è un’articolata offerta formativa di oltre 800 ore, completamente gratuita, caratterizzata da 12 corsi

  • scansione 3D – livello 1 e 2,
  • modellazione 3D – livello 1-2,
  • texturizzazione 3D,
  • after Effects e Première – livello 1, 2, 3 e 4,
  • cinema 4D – livello 1 e 2,
  • stampa 3D

più una borsa di studio di 12 mesi per attività di ricerca e sviluppo in ambito stampa 3D e internet of things da svolgersi presso Studio Italia Service di Marcon (Venezia); 152 ore di coaching personalizzato e di gruppo sotto forma di project work e una visita all’estero in un’azienda francese leader del settore.
Il corso ha come destinatari aziende e professionisti che vogliano aggiornarsi
professionalmente e affacciarsi su un settore sempre più richiesto e contestuale ai bisogni
del mercato.

Il progetto, presentato lo scorso 23 novembre a Mestre, è stato accolto in modo positivo, gli argomenti accolti con interesse ed entusiasmo.
Per chiunque fosse interessato a partecipare al corso, o semplicemente desiderasse
avere più informazioni in merito al progetto, di seguito i riferimenti per contattare la
segreteria della formazione continua.
Segreteria della Formazione Continua
via dei Salesiani, 15 – 30174 Mestre-Venezia
T. 041.5498161
F. 041.5498198
info.fcs@issm.it

La versatilità delle stampanti per il grande formato di SwissQprint

Le stampanti inkjet UV di design e produzione svizzera sono tutte basate su una solida soluzione di flatbed. Lo stampatore può creare la sua stampante a seconda delle sue necessità, aggiungere il roll to roll o il board option, così come nove canali colori configurabili.

Più che un parco macchine gli stampatori hanno bisogno di un’unica stampante che gestisca sia materiali rigidi che in bobina. A partire da un sotto bicchiere fino a un cartellone pubblicitario.

SwissQprint nel suo stand ad Amsterdam avrà due stampanti per mostrare il processo di stampa dal vivo. I visitatori dello stand verranno invitati a proporre applicazioni e necessità particolari. Allo stand, per i visitatori italiani, sarà presente il team di Fenix Digital Group, unico rivenditore per l’Italia dei sistemi di stampa svizzeri.

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Impala 2

Una stampante eclettica che si lascia trasformare fino a garantire la produzione di due stampanti con l’ingombro di una sola. Il rendimento raddoppia con efficienza, sia per tempistiche di stampa, sia per dimensioni del formato.

  • Inchiostri ad essiccazione UV
  • Bianco sempre movimentato
  • Barriera fotoelettrica (1) per la sicurezza del piano di stampa
  • Sistema di aspirazione regolabile
  • Sensori d’impatto (2) per la prevenzione dei danni ai supporti
  • Inversione dell’aspirazione
  • Set di perni di registrazione (3)
  • Stampa su supporti rigidi in piano, con margini a vivo: 250 x 203 cm, spessore 50 mm, peso 100 kg
  • Stampa su supporti flessibili, con roll to roll (opzionale): larghezza bobina 250 cm x 180 kg, diametro 36 cm
  • Stampa fino a 180 m²/h
  • Opzione tandem di serie
  • Due pompe di aspirazione
  • Da 4 a 9 canali colore, con 1-2 testina per canale (4)
  • Fino a 18 testine di stampa
  • Colori light, colori speciale, bianco, vernice e primer
  • Cartucce da 5 litri
  • Dimensione della goccia, da 9 a 42 picolitri
  • Risoluzione visiva fino a 2160 dpi
  • Software Kea per gli effetti speciali
  • Software gestione sul PC integrato

Nyala 2

Produzione economica ma di qualità analoga, se si utilizza il modello al meglio e con tre turni. Il sistema è affidabile e il tavolo di stampa di ben 6,5 metri quadri garantisce la massima libertà di formato.

  • Inchiostri a essiccazione UV
  • Bianco sempre movimentato
  • Barriera fotoelettrica per la sicurezza del piano di stampa
  • Sistema di aspirazione regolabile
  • Sensori d’impatto per la prevenzione dei danni ai supporti
  • Inversione dell’aspirazione
  • Set di perni di registrazione
  • Stampa su supporti rigidi in piano, con margini a vivo: 320 x 203 cm, spessore 50 mm, peso 100 kg
  • Stampa su supporti flessibili, con roll to roll (opzionale): larghezza bobina 320 cm x 180 kg, diametro 36 cm
  • Stampa fino a 206 m²/h
  • Opzione tandem di serie
  • Due pompe di aspirazione
  • Da 4 a 9 canali colore, con 1-2 testina per canale (
  • Fino a 18 testine di stampa
  • Colori light, colori speciale, bianco, vernice e primer
  • Cartucce da 5 litri
  • Dimensione della goccia, da 9 a 42 picolitri
  • Risoluzione visiva fino a 2160 dpi
  • Software Kea per gli effetti speciali
  • Software gestione sul PC integrato

MACdot: un nuovo film per decorazioni in luoghi chiusi

Trova applicazione nelle vetrofanie, nel retail, nei punti vendita, nei temporary store, negli allestimenti fieristici: il vinile autoadesivo MACdot di MacTac può essere posizionato e rimosso da chiunque senza l’intervento di applicatori professionisti, con risultati eccellenti, senza pieghe e senza bolle, grazie al suo spessore e a un tipo particolare di adesivo, dotato di microventose che ne permettono il posizionamento immediato.
La serie MACdot 100 comprende due varianti del prodotto, entrambe da 120 μm: la prima con superficie bianca opaca (MACdot 128), la seconda trasparente lucida (MACdot 199). Il vinile autoadesivo è stampabile con tecnologie di grande formato eco-solvent, Latex e stampa UV; può essere anche tagliato a plotter nella forma desiderata, per creare messaggi dalle forme personalizzate capaci di attirare l’attenzione dei consumatori e di dare maggiore enfasi al messaggio che si vuole comunicare.

Trova applicazione su superfici lisce e piatte (muri, porte, tavoli) ed è utilizzabile anche su superfici verniciate o su pannelli alubond. I risultati migliori, soprattutto per quanto concerne MACdot 199 trasparente, si ottengono sui vetri.

ArChristmas Macdot 2

Xerox si divide in due

Ursula Burns, capo esecutivo di Xerox.
Ursula Burns, capo esecutivo di Xerox.

Dopo le prime indiscrezioni, ecco arrivare la conferma: Xerox si appresta a dividersi in due società distinte, una dedicata all’hardware e una ai servizi. È questo il piano appena annunciato da Ursula Burns, capo esecutivo del colosso americano dal giro d’affari di 19,5 miliardi di dollari. «Oggi Xerox» ha dichiarato Burns «si sta separando in due forti, indipendenti, società quotate in borsa. Il tutto è funzionale per drenare il maggior valore possibile ai suoi azionisti». Le due imprese saranno Technology Documenti (compresa la stampa di produzione) con un fatturato di circa 11 miliardi di dollari, e Business Process Outsourcing con un fatturato di circa 7 miliardi di dollari. «Le due entità» continua Burns «saranno in grado di competere efficacemente nei rispettivi mercati in rapida evoluzione con l’opportunità di espandere i propri margini e aumentare la propria quota di mercato. Confido che l’ampia revisione strutturale che abbiamo condotto nel corso degli ultimi mesi ci abbia instradati nella giusta direzione. Ora non ci rimane che eseguire il nostro piano per separare le due aziende nel più breve tempo possibile, pur continuando a concentrarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi per il 2016». Contestualmente all’annuncio della scissione, Xerox ha anche dichiarato l’apertura di un triennale programma di trasformazione strategica in grado di produrre un risparmio di 2,4 miliardi di dollari.

Dettagli sulle nuove aziende

Nei piani di Xerox la società definita ancora provvisoriamente “Document Technology company” sarà un operatore globale nella gestione documentale e nelle soluzioni di produzione con un giro d’affari iniziale di circa 11 miliardi di dollari. La società “Business Process Outsourcing” (BPO) opererà invece nel settore che aiuta i clienti a migliorare il flusso di lavoro facendo leva sulla sua esperienza nella gestione di processi di elevato numero di transazioni e l’applicazione di innovazioni per automatizzare e semplificare i processi di business. Con circa 7 miliardi di dollari nel 2015, l’azienda è focalizzata sui mercati di crescita interessanti, tra cui i trasporti, la sanità, commerciale e servizi governativi. Come società indipendente, BPO godrà della flessibilità necessaria per continuare ad adattarsi alle mutevoli esigenze dei propri clienti, perfezionando il proprio portafoglio di servizi. Sono ancora da decidere i nomi delle due società e i rispettivi leader esecutivi.

Perché?

Lo scorporo, come abbiamo detto, è il risultato di un processo di revisione del business che l’azienda ha portato avanti dallo scorso ottobre e che dovrebbe, stando alle parole di Burns, incrementare il valore per gli azionisti. Tale mossa infatti, secondo parecchi osservatori, è legata alle richieste del miliardario Carl Icahn, noto finanziarie di Wall Street e uno dei principali azionisti di Xerox. Significativa, del resto, la presa di potere da parte di Icahn che nel novembre scorso ha comunicato di avere ammassato una partecipazione del 7,1% nel capitale di Xerox (quota nel frattempo salita all’8,1%), diventandone il secondo maggiore azionista dietro a Vanguard (una delle più grandi società di investimento statunitensi). Tra le motivazioni che si possono rintracciare in questa importante decisione, esito probabilmente delle forti pressioni di Icahn che non ha mi fatto mistero di voler ridefinire le strategie del colosso americano, c’è che in questa fase del mercato molti azionisti e fondi di investimento preferiscono avere società relativamente più piccole e concentrate su mercati ben precisi. Nel settore basta fare il nome di Hp, un altro big che dopo poarecchi trimestri dalle performance calanti ha avviato la separazione tra prodotti e servizi nel tentativo di rilanciare, soprattutto in borsa, la sua stella. In sostanza, oggi il mercato richiede una maggiore agilità e flessibilità, capacità di innovare e adattare la tecnologia per soddisfare le esigenze in rapida evoluzione dei clienti. Fondamentali inoltre una più precisa focalizzazione strategica e operativa e una semplificazione delle strutture e delle risorse organizzative. Un altro aspetto cruciale è rappresentato dalla possibilità di una netta distinzione dei rispettivi profili finanziari: la separazione infatti consentirà a ogni azienda di sfruttare le specifiche caratteristiche del profilo della crescita e dei flussi di cassa per ottimizzare la propria struttura di capitale offrendo inoltre proposte di investimento distinte e accattivanti.

Tuttavia non tutti gli osservatori sono propriamente favorevoli all’idea della separazione. Certo, le due aziende sarebbero più focalizzate, ma in questo momento nessuna delle due “anime” di Xerox è davvero performante. I risultati finanziari del terzo trimestre 2015, per esempio, indicano che il fatturato della parte servizi è calato del 3% anno su anno e quello della parte Document Technology del 12%. Per il fatturato di tutta Xerox l’andamento del trimestre è stato di un calo del 10% anno su anno. A questa considerazione andrebbero poi aggiunte altre valutazioni sui costi operativi: le due attività unite hanno a fattor comune alcune spese che, nella separazione, diventerebbero nel complesso più rilevanti.

Marchesini Group: anche quest’anno sale il fatturato

Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.
Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.
Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.
Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.

Marchesini Group, azienda emiliana che si occupa di packaging per l’industria farmaceutica e cosmetica, ha messo a segno nel 2015 un incremento del 9% del fatturato, passato dai 247 milioni di euro del 2014 a 270 milioni. È un risultato che bissa quello dello scorso anno, quando i ricavi aumentarono dell’11% rispetto al 2013, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato manifatturiero. Certo, nel 2015 il settore dei macchinari per l’industria del packaging ha goduto di un momento davvero buono raggiungendo 6,1 miliardi di euro di giro d’affari, con un export pari all’80% dei ricavi. «Se vogliamo continuare a tenere alto l’export della nostra Packaging Valley» dichiara Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, «dobbiamo puntare su quei Paesi che oggi soffrono di instabilità legate a questioni politiche e sociali, così da avere buone basi quando i mercati si stabilizzeranno». «Penso all’Ucraina, Paese in cui abbiamo aperto il primo gennaio una nuova filiale che ci aiuterà a rispondere alla domanda delle aziende dei mercati OTC (mercati cioè “Over the Counter” caratterizzati dal non avere i requisiti riconosciuti ai mercati regolamentati e la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali, n.d.a) che stanno dismettendo i vecchi impianti per acquistarne di nuovi e di più economici. O all’Iran, dove registriamo da diversi anni commesse che ci fanno ben sperare sul futuro, considerato anche che la revoca delle sanzioni internazionali permetterà all’economia locale di riaprire le porte agli investimenti stranieri e scongelare diversi asset. O ancora all’Algeria, dove stiamo rispondendo alla nuova, forte richiesta di linee per riempimento liquidi e per blister, e al Myanmar, in cui l’allentamento della stretta protezionista unito alla bontà del nostro Made in Italy ci ha permesso di stipulare un contratto di fornitura macchinari con un’azienda farmaceutica statale. Le conferme arrivate dai mercati cinese e americano e le sorprese provenienti da quello sudafricano, un Paese sempre più presente nel nostro portafoglio clienti, danno il senso di un settore che, pur scontando difficoltà congiunturali, può guardare al prossimo futuro con tranquillità».

Concluso il 2015, l’anno iniziato da poco ha in serbo per il Gruppo due eventi importanti. Prima la fiera internazionale del packaging Pharmintech (Bologna, dal 13 al 15 aprile prossimo) a cui Marchesini Group parteciperà con un grande stand in cui verranno accolti clienti da tutto il mondo. Poi, in ottobre, l’inaugurazione della nuova fabbrica di Carpi, uno stabilimento strategico, che diventerà il più vasto polo italiano per tutta la produzione di impianti per la termoformatura, sui cui Marchesini Group ha investito 15 milioni di euro.

KBA si esprime a favore del prodotto stampato, in un mondo digitalizzato

Claus Bolza-Schuenemann, presidente del comitato consultivo Drupa e Presidente della Koenig & Bauer Group.
Claus Bolza-Schuenemann, presidente del comitato consultivo Drupa e Presidente della Koenig & Bauer Group.
Claus Bolza-Schuenemann, presidente del comitato consultivo Drupa e Presidente della Koenig & Bauer Group.

Le applicazioni di stampa sono una parte della nostra vita quotidiana cui non possiamo rinunciare. Il Gruppo Koenig & Bauer (KBA) apporta un contributo decisivo offrendo una vasta gamma di tecnologie specifiche per i mercati tipografici più disparati, dalla banconota alle tante versatili soluzioni per i packaging fino al giornale.

Lo slogan del produttore di macchine da stampa al drupa 2016 è «Add more KBA to your day». Il Presidente del CdA Claus Bolza-Schünemann: «Stampando colore ad altissima qualità su tanti prodotti della nostra quotidianità, insieme ai nostri clienti rendiamo il mondo più colorato. Ed è questo ciò che intendiamo mettere in evidenza al drupa con il nostro motto. Oggi come oggi, stampa e digitale vanno sempre più mano nella mano».

KBA 4.0. è la strategia dell’azienda per garantire ai propri clienti un livello di profittabilità ancora maggiore avvalendosi della digitalizzazione e offrendo loro prodotti e servizi nuovi. Dai dati digitali disponibili, KBA sviluppa ulteriori potenziali di creazione di valore aggiunto. I primi risultati verranno presentati alla fiera. In linea con lo slogan «Add more KBA to your day», con questo portfolio di prestazioni più ampio si intende rendere più piacevole e facile il lavoro quotidiano degli stampatori, concentrando lo sguardo soprattutto sugli aspetti di performance, affidabilità, qualità e redditività.

Al drupa 2016, il Gruppo KBA presenterà prodotti, processi e proposte di servizi, sia nuovi sia perfezionati, su una superficie di esposizione di circa 3.000 m²: Padiglione 16 (Stand 16C47).