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Un cocktail di novità tecnologiche, applicazioni innovative, nuovi format di eventi

Nutri la tua creatività è il claim che accompagna la 26esima edizione di Viscom Italia 2014 – in programma dal 16 al 18 ottobre a Fiera Milano, padiglione 1.
L’area espositiva del padiglione 1, nuovamente protagonista per questa edizione, è ormai al completo a un mese dalla manifestazione. Più di 270 brand internazionali attualmente iscritti, con un incremento del 10% degli espositori dall’estero, sono impegnati fortemente per condividere le proprie novità tecnologiche con più di 15.000 visitatori attesi, che trovano in questa manifestazione soluzioni per personalizzare i prodotti e coinvolgere il cliente con una comunicazione ad alto impatto visivo.
La forza di Viscom Italia è la completezza: qui trova spazio l’intera filiera: Stampa Digitale Grande Formato – Insegnistica – Cartellonistica – Serigrafia – Tampografia – Promozione tessile – Ricamo – Incisione – Fresatura – Laser – Digital Signage – Labelling – Packaging – P.O.P – Servizi per eventi.
Strategicamente sviluppata per rispondere alle esigenze del settore, la manifestazione vuole essere una fonte d’informazione sulle tendenze che guidano il mercato della comunicazione visiva.

Per promuovere le novità del mercato, rilanciare messaggi di comunicazione e spunti di riflessioni la manifestazione ha confermato la collaborazione con le più importanti associazioni di riferimento quali: Aiap per i progettisti di grafica, Aifil per l’insegnistica e cartellonistica, ALA-Assoarchitetti, per il mondo dell’architettura, Assoprom, per il settore degli articoli promozionali e pubblicitari. Infine, per implementare il carattere internazionale della fiera, sono state realizzate partnership importanti con le Camere di Commercio della Bulgaria, Slovenia, Romania, Turchia fino alla collaborazione con Signageworld.org, punto di riferimento per l’industria delle insegne nei paesi come India, Canada, Messico, Europa, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.

Un ambiente di formazione specializzato

Occasioni di networking e la possibilità di partecipare attivamente alle dimostrazioni di nuove tecnologie: questo permetterà ai visitatori di identificare con facilità le opportunità che desiderano approfondire e avere la possibilità di esaminarle all’interno della fiera.
Una nuova piattaforma divulgativa, i Viscom Talks realizzati con il coordinamento scientifico del MIP Politenico di Milano, è stata pensata per approfondire tutti gli argomenti caldi che ruotano attorno al mercato.

Le contaminazioni avviate lo scorso anno proseguono, anche in questa nuova edizione, abbracciando diversi ambiti in cui la comunicazione visiva, nelle sue molteplici forme e tecnologie, gioca un ruolo chiave. Il palinsesto degli incontri copre diversi argomenti: dal design cartotecnico e le nuove tecnologie di stampa per il punto vendita, alla ricerca creativa fotografica, dal ruolo che la comunicazione visiva con soluzioni e tecnologie digitali ha nel comunicare i nuovi volti dell’architettura e nelle città.
L’eccellenza della creatività sarà il fil rouge che accompagnerà il nuovo format del Viscom Live. Rinnovare, riqualificare, rimettere a nuovo sono gli elementi espressivi per descrivere lo stesso fenomeno: la trasformazione di spazi, oggetti e ambienti giocati sulla scelta di soluzioni di comunicazione accattivanti e distintive. Seguendo percorsi progettuali multiformi, il Viscom Live mostrerà in diretta le abilità tecniche e le soluzioni innovative che i mille volti della decorazione offrono nel panorama della comunicazione visiva. Sarà possibile vedere in azione una squadra di decoratori dimostrare la duttilità del wrapping, grazie alle pellicole offerte dallo sponsor tecnico Avery Dennison, applicata ad un’auto ma anche ad una barca e a vari oggetti di arredo. Ma i veri protagonisti saranno i visitatori che potranno cimentare e testare le innumerevoli applicazioni, le potenzialità di personalizzazione, la vasta gamma di materiali di rivestimento e, se capaci, vincere il titolo di Master Viscom. L’evento racconterà inoltre le tecnologie della comunicazione visiva in una parete di lattine (visual identity della campagna pubblicitaria della fiera), decorate, personalizzate, stampate, intagliate realizzate dalle abilità tecniche degli espositori. Infine saranno presentati alcuni progetti creativi provenienti dagli studenti del Politecnico di Milano. E sempre in tema di creatività, design e nuove tecnologie torna la 4° edizione del concorso internazionale DIVA – Display Italia Viscom Award, organizzato in collaborazione con Display Italia, che metterà in mostra le migliori soluzioni espositive per il punto vendita, realizzate dai produttori di materiali P.O.P., studi di progettazione, agenzie creative e aziende committenti nelle seguenti categorie: soluzioni espositive durevoli e non durevoli, dispositivi di digital signage, packaging, vending, shop fitting.

Viscom Italia è sempre più social

Intensificare la propria promozione sulle varie piattaforme interattive e creare la propria Viscom Community, che ha raggiunto quasi 3000 like. Un luogo virtuale nel quale ritrovare ed avere un dialogo diretto con i propri fan/clienti e aggiornarsi sulle ultime tendenze della comunicazione visiva.

Andrea Basso presenta la nuova squadra di Fujifilm Graphic Systems Italia

Andrea Basso, Graphic Arts Sales and Service Manager e coordinatore del team di Dealer Area Manager.
Andrea Basso, Graphic Arts Sales and Service Manager e coordinatore del team di Dealer Area Manager.
Andrea Basso, Graphic Arts Sales and Service Manager e coordinatore del team di Dealer Area Manager.
Andrea Basso, Graphic Arts Sales and Service Manager e coordinatore del team di Dealer Area Manager.

Dal primo luglio scorso Fujifilm Graphic Systems Italia è attiva sul mercato con un assetto organizzativo totalmente rinnovato che vede in campo una vera e propria task force in grado di perseguire in maniera più mirata lo sviluppo del business e la gestione ottimale dei clienti.

In tal senso è stata profondamente rivista la struttura di vendite e assistenza ai clienti, per assicurare uno sviluppo deciso e rispondere a tutte le esigenze con prontezza e soluzioni personalizzate. Anche la rete di assistenza tecnica è stata completamente riformata in un’ottica di servizio globale. Un programma di assistenza nuovo, capace di affiancare le aziende che hanno scelto le soluzioni best-in-class Fujifilm, supportandole nell’utilizzo di sistemi e attrezzature.

Ecco cosa ha detto Andrea Basso a Italia Grafica

«Da Drupa 2012 a oggi» spiega Basso, «lo scenario di mercato è drammaticamente cambiato. In Italia, una continua instabilità politica, l’assenza di riforme strutturali e il persistere di un trend negativo dell’economia hanno fortemente penalizzato l’industria delle arti grafiche. I segni negativi, tranne qualche rara eccezione, riguardano tutti i segmenti del comparto. Se a ciò aggiungiamo poi la difficoltà all’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese italiane, ecco scattata la fotografia che ci troviamo sotto gli occhi: la grande sofferenza di un intero comparto. Differentemente ad altre piazze, il mercato italiano è molto frammentato. Le aziende, caratterizzate da dimensioni contenute, non hanno la capacità finanziaria per affrontare investimenti ingenti come quello necessario per dotarsi di tecnologia digitale.

Definire una strategia che permetta ai produttori di affrontare questa importante crisi non è semplice. Bisogna ripensare il modello di business nella sua totalità, a cominciare dall’organigramma. In quest’ottica, Fujifilm Italia ha compiuto una profonda riorganizzazione che ha investito tutte le aree di azione. Ci siamo concentrati su un modello organizzativo a elevata flessibilità e reattività, proprio per assicurare risposte immediate alle mutevoli esigenze del mercato. Efficienza, proattività, massimo orientamento alla soddisfazione del cliente, ricerca di soluzioni mirate e produttive sono gli elementi che caratterizzano la nostra nuova organizzazione».

Ascoltare il mercato

«Tale importante passo» continua Basso, «non solo si è reso necessario per rispondere più efficacemente al mercato, ma nasce da una nuova filosofia aziendale, fortemente sostenuta dalla casa madre, la filosofia che denominiamo: “Solution Designer”. Si tratta di un cambiamento epocale che evolve il posizionamento Fujifilm da produttore di tecnologie per la stampa a un più strategico status di partner nella efficace gestione del business. Offriamo una vastissima gamma di soluzioni tecnologiche per le diverse applicazioni nell’ambito della stampa e dei media, sia per la stampa offset tradizionale che per la stampa digitale. Inoltre, spaziamo dall’offerta wide format a quella per la stampa delle etichette, un segmento quest’ultimo, insieme al packaging, in sviluppo. L’ambiente tecnologico Fujifilm e i processi di stampa correlati, infine, possono essere interamente gestiti da software sviluppati internamente, per garantire un’efficienza produttiva senza pari.

Fujifilm ha «ascoltato» il mercato, cercando di offrire la miglior risposta produttiva.

Professionalità a tutto tondo

«Abbiamo organizzato un team di professionisti di grandissima esperienza e spessore, profondi conoscitori sia delle soluzioni e dei processi Fujifilm sia degli scenari di mercato e distributivi» spiega Basso. «In particolare, la partnership con la rete distributiva risulterà elemento fondamentale per poter presidiare in tempo reale le opportunità del mercato, laddove queste si presentino. La peculiare autonomia operativa del team assicurerà una maggiore velocità di reazione e la sensibilità acquisita nel corso della carriera permetterà loro di inquadrare correttamente i bisogni dei clienti. In generale la task force agirà con grandissimo dinamismo, utilizzando anche strumenti di marketing innovativi che vedranno la luce proprio nelle prossime settimane. Il cliente sperimenterà una relazione più adeguata e profittevole e questo non potrà che dare a tutti grandi soddisfazioni. Oggi il team è fortemente orientato al cliente, pertanto la capacità di relazione, la profonda conoscenza del mercato e delle sue dinamiche, unitamente a grandi competenze tecniche sono gli elementi che caratterizzano il professionista Fujifilm. In azienda il networking e la condivisione di esperienze fa sì che ognuno sia al corrente di ciò che avviene anche in un segmento diverso. Ciò contribuisce ad accrescere il senso di appartenenza e la focalizzazione sul risultato finale».

I servizi post vendita

«Inoltre l’assistenza post-vendita» procede Basso «assume un ruolo fortemente strategico e si porrà come un punto di assoluta forza. Per questo motivo, Fujifilm ha organizzato un’imponente team di esperti internazionali, in grado di attivarsi in tutte le fasi di utilizzo dei prodotti. Il feedback che saremo in grado di assicurare, pertanto, sarà immediato, competente e mirato. Ogni cliente sarà seguito passo dopo passo, sia nel cruciale momento della formazione sia nell’utilizzo della soluzione installata. Il team internazionale di tecnici, operante a livello europeo, potrà intervenire, diagnosticare e risolvere qualsiasi tipo di questione, dalla più semplice alla più complessa, agendo sul posto o in remoto. Naturalmente il supporto al cliente continuerà a essere esercitato dal network di assistenza locale e anche dai sales expert di riferimento. Un servizio personalizzato, in grado di assicurare a tutti i clienti il massimo della produttività. Scegliere Fujifilm significa anche questo. Come già sottolineato, è importante per noi oggi trasferire al mercato tutta la solidità, la flessibilità, la vicinanza che l’azienda, forte di 80 anni di primati industriali mondiali, è in grado di assicurare. Questo è un obiettivo importantissimo che non è possibile quantificare economicamente. Diventare il player di riferimento nell’industria arti grafiche è il nostro principale obiettivo e grazie al portfolio di prodotti e soluzioni e al team di professionisti che agiscono ogni giorno sul territorio, l’obiettivo potrà diventare realtà».

Oltre alla figura di Andrea Basso, all’interno della struttura che opera a Cernusco Sul Naviglio e presente con i suoi servizi su tutta Italia troviamo: Erwin Parth, Graphic Arts Business Domain Director; Claudio Marchelli (Key Account Manager), Dario Brambilla (Sales Equipment) e Roberto Gambarotta (Sales Equipment). Gianluigi Bersani si occuperà del coordinamento del team di assistenza tecnica.

Novacut 106 ER di Bobst: possibilità di automatizzazione dei processi di produzione degli imballaggi

La nuova Novacut 106 ER, lanciata sul mercato proprio durante questo evento, consente ai produttori di imballaggi di contare sulla separazione dei fustellati in linea senza i temuti grattacapi dovuti alle operazioni e agli investimenti ai quali spesso si deve ricorrere.
La nuova Novacut 106 ER, lanciata sul mercato proprio durante questo evento, consente ai produttori di imballaggi di contare sulla separazione dei fustellati in linea senza i temuti grattacapi dovuti alle operazioni e agli investimenti ai quali spesso si deve ricorrere.

L’interesse per l’ultima arrivata della gamma Novacut è stato testimoniato dalla vendita della macchina in esposizione al produttore di imballaggi argentino Guedikian Impresores SA. Nel corso della fiera è stato venduto un numero considerevole di esemplari di Novacut 106 ER che e arriverà così anche in Asia, oltre che in altri paesi. Durante l’evento, sono state anche gettate le basi di moltissimi e promettenti progetti che prevedono vendite imminenti. Allo stand Bobst anche dalla linea di piegatura-incollatura Expertfold, che può vantare una produzione di 115.000 confezioni l’ora con stampa in rilievo Braille simultanea.

Parallelamente alla necessità di una maggiore efficienza, i visitatori dello stand Bobst a ExpoPrint 2014 ci hanno spiegato come i produttori di imballaggi siano sempre più interessati a opzioni per la separazione automatizzata delle confezioni in linea. La nuova Novacut 106 ER consente ai produttori di imballaggi di contare sulla separazione dei fustellati in linea senza i temuti grattacapi dovuti alle operazioni e agli investimenti ai quali spesso si deve ricorrere.

Emilio Corti, Responsabile Vendite Macchine a foglio a folgio di Bobst ha dichiarato: «[…] Siamo di fronte alla “macchina perfetta” per le esigenze del mercato odierno, anche grazie ai sostanziali risparmi che è in grado di assicurare ai produttori di confezioni. Fornendo mazzette di fustellati perfettamente impilati, senza che sia necessario rimuovere a mano gli sfridi, Novacut 106 ER soddisfa appieno le esigenze produttive dei nostri clienti, consentendo l’adozione di processi completamente automatizzati e integrati. A questo, va aggiunto il miglioramento delle prestazioni delle lavorazioni a valle, in quanto le confezioni fustellate automaticamente consentono una produttività maggiore di macchine come le piega-incollatrici».

A ExpoPrint 2014, la Novacut 106 ER ha mostrato di poter separare fustellati sia di confezioni a taglio doppio che singolo alla velocità massima di 7.000 fogli l’ora, oltre a permettere agli utenti di lavorare con materiali «non-fustellati» convenzionali servendosi degli utensili già esistenti. Questa flessibilità è consentita dalla sezione di uscita della macchina, che può essere convertita da stazione di separazione dei fustellati singola o doppia a uscita a fogli interi, e viceversa, in pochissimi secondi. Novacut può lavorare un’ampia gamma di supporti, dalla carta leggera al cartoncino, fino ai supporti sintetici e al cartone ondulato.

Il sistema Angle Lock®

Consente agli utenti di eseguire lavori che in precedenza si sarebbero rivelati costosi e poco convenienti, il tutto a prescindere dalla posizione geografica: gli utensili Angle Lock possono infatti essere forniti da Bobst o realizzati direttamente dal cliente utilizzando componenti standard.

Philippe Milliet, Responsabile della Business Unit Macchine foglio a foglio di Bobst, ha dichiarato: «Dato che la nostra strategia prevede di aiutare i produttori di tutto il mondo a creare imballaggi convenienti, offrendo offriamo apparecchiature innovative in ogni segmento di mercato in grado di soddisfare tutte le esigenze di produzione e qualità, nel rispetto dei budget a disposizione. Questa nuova Novacut va a completare la nostra gamma di fustellatrici per il mercato internazionale. Oltre alla sua tecnologia all’avanguardia, la macchina offre l’accesso alle nostra gamma di utensili, dando vita alla migliore soluzione disponibile per un’ampia gamma di mercati».

Per eliminare qualsiasi preoccupazione relativa al processo di separazione in linea, Bobst offre un servizio di assistenza insuperabile, garantito da una rete globale di centri di supporto qualificati. Ogni centro offre: consulenza pre e post vendita a cura di specialisti di processi produttivi, formazione, supporto tecnico, diagnostica remota, assistenza in loco da parte di tecnici, fornitura di ricambi/materiali di consumo.

Novacut 106 ER include anche:

  • formato fogli IIIb standard – 1.060×760 mm

  • telai superiori a sostituzione rapida nelle sezioni di fustellatura ed estrazione degli sfridi

  • blocco/sblocco automatico degli utensili

  • configurazione automatica della pressione, e

  • produzione continua

Piegare, incollare ed eseguire la stampa in rilievo Braille a una velocità di 115.000 pezzi all’ora

In occasione di ExpoPrint 2014 è stata anche presentata la linea Expertfold di Bobst con l’ultima generazione di unità Accubraille GT e un’inscatolatrice automatica Ccartonpack GT. Questa linea, che si occupa della lavorazione delle confezioni dopo la separazione dei fustellati con Novacut 106 ER, ha mostrato ai visitatori di poter piegare, incollare ed eseguire la stampa in rilievo Braille a una velocità di 115.000 pezzi all’ora. La configurazione di questa linea è particolarmente adatta alla produzione di imballaggi per il settore farmaceutico e Accubraille GT non garantisce solo la massima coerenza dei punti in rilievo Braille su tutta la tiratura, ma consente anche di ridurre i costi degli utensili. Un solo utensile Accubraille sostituisce infatti diversi cliché tradizionali di stampa in rilievo. Ma non è tutto: dato che non è più necessario mettere a disposizione e sostituire detti cliché sulla fustellatrice a monte, aumentano anche la produttività e l’efficienza globale dello stabilimento.

La nuova Novacut 106 ER, lanciata sul mercato proprio durante questo evento, consente ai produttori di imballaggi di contare sulla separazione dei fustellati in linea senza i temuti grattacapi dovuti alle operazioni e agli investimenti ai quali spesso si deve ricorrere.
La nuova Novacut 106 ER consente ai produttori di imballaggi di contare sulla separazione dei fustellati in linea senza i temuti grattacapi dovuti alle operazioni e agli investimenti ai quali spesso si deve ricorrere.

Packaging primario: le carte della gamma Delos Cloud Food Compatible sono idonee e non dannose per il cibo

In ambito europeo è stata riconosciuta la compatibilità delle carte Delos Cloud Food Compatible 320 grammi per il contatto diretto con il cibo.
In ambito europeo è stata riconosciuta la compatibilità delle carte Delos Cloud Food Compatible 320 grammi per il contatto diretto con il cibo.

La conformità che è stata riconosciuta, per ora in ambito europeo, delle carte Delos Cloud Food Compatible 320 grammi, comporta la certezza che le materie prime impiegate per produrre le carte adatte al contatto diretto con il cibo sono tutte presenti in un elenco che le reputa idonee a questo scopo e che le stesse rispettano i limiti d’uso prescritti dalle autorità certificanti.

I requisiti che la carta firmata Arjowiggins Creative Papers ha soddisfatto, sono quelli stabiliti dalla Direction Générale de Ia Consommation, de la Concurrence at de Ia Repression des Fraudes, relativa alle carte e ai cartoncini del gennaio 2009, oltre alla German recommendation XXXVI del Bundesinstitut fur Risikobewertung XXXVI del giugno 2013.

I parametri considerati, in sede di certificazione hanno, infine dimostrato, che la carta oggetto dell’analisi:

  • non contrasta con l’articolo 3 del regolamento CE numero 935/2004/EC del 27 ottobre 2004;
  • che la produzione della carta rispetta quanto richiesto dal regolamento CE numero 2023/2006/EC del 22 dicembre 2006;
  • che le regole in tema di etichettatura e tracciabilità rispettano quanto stabilito dagli articoli 15 e 17 del regolamento CE numero 93512004/EC del 27 ottobre 2004.

«La compatibilità di una carta posta a contatto diretto con gli alimenti deve essere dimostrata e certificata da enti attendibili e affidabili. I produttori, infatti, devono poter garantire quanto vendono senza temere di incorrere in gravi questioni giuridiche aventi a che fare con la salute dei consumatori finali. Tutelare gli acquirenti, infatti, deve essere la priorità dell’intera filiera produttiva», ha detto Simone Medici.

In ambito europeo è stata riconosciuta la compatibilità delle carte Delos Cloud Food Compatible 320 grammi per il contatto diretto con il cibo.
In ambito europeo è stata riconosciuta la compatibilità delle carte Delos Cloud Food Compatible 320 grammi per il contatto diretto con il cibo.

La nuova serie Rho 1300 di Durst con configurazione «Gradual Flow Printing»

Presentate in anteprima mondiale a Fespa 2014, le stampanti della nuova Serie Rho 1300, nei due modelli Rho 1330 e Rho 1312.
Presentate in anteprima mondiale a Fespa 2014, le stampanti della nuova Serie Rho 1300, nei due modelli Rho 1330 e Rho 1312.

In particolare, con una produttività fino a 1250 mq/h, la flatbed UV Rho 1330 (30 pl.) potenzia di ben il 25% l’eccezionale velocità di stampa sinora raggiunta dal suo predecessore Rho 1030, mentre Rho 1312 (evoluzione di Rho 1012) garantisce prestazioni ottimali fino a 620 mq/h, con goccie da 12 pl.

Migliore definizione delle immagini, maggiore affidabilità e una estrema flessibilità nella scelta dei supporti, sono solo alcune delle qualità che caratterizzano le nuove flatbed Durst, ideali per produzioni completamente automatizzate, ma utilizzabili anche per la realizzazione di piccole tirature.

Grazie a un sistema di trasporto più efficiente, con una capacità di aspirazione potenziata del piano di stampa e una migliore registrazione dei supporti, queste macchine assicurano performance eccellenti su qualsiasi tipo di materiale, anche su quelli difficili da trattare come le lastre in ondulato.

La nuova Serie Rho 1300 permette, inoltre, di gestire in maniera ottimale anche supporti e materiali estremamente sensibili al calore grazie all’ausilio di un sistema opzionale di lampade UV esterne per l’asciugatura dell’inchiostro.

Tra le novità di questa serie, anche l’inedita configurazione «Gradual Flow Printing», che consente di posizionare il supporto sul piano di stampa nel formato massimo 125×250 cm. Durante il processo di stampa il materiale viene avanzato con dei minimi spostamenti. Questa modalità di stampa assolutamente innovativa, consente di produrre tonalità a fondo pieno con totale assenza di banding su grandi superfici e di ottenere stampe con finitura altamente lucida persino alla massima velocità.

Presentate in anteprima mondiale a Fespa 2014, le stampanti della nuova Serie Rho 1300, nei due modelli Rho 1330 e Rho 1312.
Presentate in anteprima mondiale a Fespa 2014, le stampanti della nuova Serie Rho 1300, nei due modelli Rho 1330 e Rho 1312.

Buona ripresa a tutti! Italia Grafica di settembre è online!

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Si può vivere di sola stampa? Forte e chiaro l’invito di Ester Crisanti a tutte le aziende di stampa “tradizionali”, a integrare il loro business con quello nuovo multicanale. Ci vuole coraggio, fiducia e un chiaro piano di lavoro.

Andrea Basso presenta la nuova squadra di Fujifilm Graphic Systems Italia in un’intervista esclusiva a Italia Grafica.

Contributi eterogenei per lo speciale etichette.

Tensionamento sotto controllo: il fuori registro stampa, per quanto leggero, influenza la qualità.

Sicurezza alimentare: le regole cambiano da Paese a Paese.

Vino e labels: la rivoluzione social di un settore tradizionalista per eccellenza.

E altro ancora…

Il 25 giugno 2014 è entrato in vigore il Decreto Legge n. 90/2014 che, tra gli altri provvedimenti, prevede l’introduzione (progressiva) del l PCT, ovvero Processo Civile Telematico, che mira a snellire la burocrazia.

Il nuovo sistema di stampa digitale per etichette di Gallus

In occasione dei Gallus Innovation Days a San Gallo, in Svizzera, dal 23 al 25 settembre 2014, il costruttore svizzero presenterà al pubblico il suo nuovo sistema di stampa digitale per etichette. Questo sistema è stato sviluppato in un progetto congiunto con Heidelberger Druckmaschinen AG e Fujifilm, partner tecnologico dell’azienda per la stampa a getto d’inchiostro.
Fedele al motto «non più compromessi», questa nuova macchina da stampa in linea per etichette combina la più recente tecnologia di stampa digitale, con tutti i vantaggi della stampa tradizionale e della tecnologia di finitura. Questo sistema di macchina ibrida non scende a compromessi quando si tratta di stampare con qualità, flessibilità dei processi e produttività, stabilendo così nuovi standard in termini di risultati di stampa, efficienza nelle brevi tirature e personalizzazione efficace delle etichette.

Gallus Innovation Days
Sede: Headquarter di Gallus Ferd. Rüesch AG
Dove: San Gallo – Svizzera
Quando: 23-25 settembre 2014

Durst conferma il primato dalla serie Rho P10

La serie Rho P10 di Durst, forte degli entusiastici consensi ottenuti a livello internazionale e delle numerose installazioni già effettuate anche in Italia, si appresta a consolidare il suo primato alla prossima edizione di Viscom (Milano, 16-18 ottobre 2014).
La serie Rho P10 di Durst, forte degli entusiastici consensi ottenuti a livello internazionale e delle numerose installazioni già effettuate anche in Italia, si appresta a consolidare il suo primato alla prossima edizione di Viscom (Milano, 16-18 ottobre 2014).

La famiglia P10 di Durst, recentemente arricchita con i modelli HS (High Speed) che coniugano la qualità fine art a produttività senza precedenti, sarà protagonista alla kermesse milanese con alcuni dei suoi sistemi di punta, impegnati in dimostrazioni live.

Riflettori puntati in particolare su Rho P10 200 versione Presto, il modello in assoluto più apprezzato dal mercato nazionale. Equipaggiata con le esclusive testine Durst Quadro Array 10 con tecnologia Variodrop, questa flatbed UV, implementabile modularmente con funzioni integrative, offre qualità paragonabile all’offset e un’altissima definizione, a prova di visione ravvicinata. Rho P10 200 annulla le pause legate all’adattamento del piano di aspirazione ai diversi formati, garantendo produttività 24/7. Il sistema di messa a registro frontale meccanico, inoltre, consente la stampa in parallelo di lastre affiancate e la registrazione perfetta su lastre di grandi dimensioni, combinando così i grandi vantaggi produttivi e di costo della stampa con tappeto di trasporto a quelli del piano fisso.

P10 160, parola d’ordine versatilità

Tra le star di Viscom anche Rho P10 160, la più versatile e produttiva stampante flatbed industriale della serie P10, che come gli altri modelli della gamma coniuga qualità a un’elevata produttività. Velocità di stampa fino a 100 mq/h, luce di 1,6 metri e risoluzione di 1000 dpi sono infatti i plus di questo sistema, dotato dell’opzione roll-to-roll. L’estrema flessibilità nell’uso dei supporti assicura massima produttività sia su materiali rigidi che in bobina. L’estrema affidabilità e la possibilità di stampare senza la presenza dell’operatore, in modalità continua e su lastre in parallelo massimizzano, inoltre, il flusso di lavoro e ottimizzano la remuneratività di questa macchina, ideale per produttori di segnaletica, studi grafici, serigrafie e stampatori commerciali.

La serie Rho P10 di Durst, forte degli entusiastici consensi ottenuti a livello internazionale e delle numerose installazioni già effettuate anche in Italia, si appresta a consolidare il suo primato alla prossima edizione di Viscom (Milano, 16-18 ottobre 2014).
La serie Rho P10 di Durst, forte degli entusiastici consensi ottenuti a livello internazionale e delle numerose installazioni già effettuate anche in Italia, si appresta a consolidare il suo primato alla prossima edizione di Viscom (Milano, 16-18 ottobre 2014).

Il parco macchine offset di Rotolito Lombarda comprende ora 10 macchine a foglio e 14 a bobina

Iniziata l’installazione della nuova manroland Lithoman IV 48 pagine presso Rotolito Lombarda.
Iniziata l’installazione della nuova manroland Lithoman IV 48 pagine presso Rotolito Lombarda.

A Rotolito Lombarda è iniziata l’installazione della nuova manroland Lithoman IV 48 pagine, consegnata dal fornitore tedesco all’inizio di agosto e che consentirà di evadere un maggior numero di commesse in tempi più rapidi, mentre è già in funzione la MGI JETvarnish 3D .

«Per poter rispondere alla crescente domanda di produzione di stampati sia editoriali che commerciali, dobbiamo costantemente fare investimenti in attrezzature e, per quanto riguarda le macchine da stampa offset a bobina abbiamo confermato la nostra fiducia a manroland» afferma Paolo Bandecchi, Presidente di Rotolito Lombarda

Questa nuova macchina è in fase d’installazione e va ad affiancare un’altra Lithoman 48 pagine, 2 Lithoman 72 pagine, 2 KBA 618 48 pagine e una Mitsubishi 48 pagine già installate nello stabilimento di Cernusco Sul Naviglio.

La nuova macchina sarà dedicata alla produzione di riviste, libri e stampati commerciali con una maggiore qualità e flessibilità, e sarà funzionante prima della fine dell’autunno.

Rotolito Lombarda è da sempre un’azienda che cura la sua immagine nei minimi dettagli, ordine e pulizia sono una costante in tutti gli stabilimenti produttivi che sono spesso visitati da clienti e operatori del settore provenienti da tutto il mondo. Per evitare il danneggiamento e consentire una migliore manutenzione, la nuova Lithoman avrà tutte le pannellature ricoperte da una particolare pellicola protettiva, denominata «Finito® dress», prodotta da Printgraph SpA su proprio brevetto, e con elementi grafici forniti da Rotolito Lombarda. In caso di usura o danneggiamento la pellicola potrà essere rimossa e sostituita lasciando inalterata nel tempo la pannellatura originale.

Nel mese di luglio è stata completata anche l’installazione di una sistema di nobilitazione e verniciatura a getto d’inchiostro, la JETvarnish 3D con i-Foil del costruttore francese MGI e distribuito in Italia da Agfa. Con questa attrezzatura sarà possibile verniciare in modo serigrafico il foglio stampato, creare effetti in rilievo scegliendo sino a tre strati di vernice che variano da 8 a 100 micron e creare effetti metallici oro e argento.

«Per differenziare e impreziosire i propri prodotti gli editori sempre più spesso richiedono questo tipo di nobilitazioni» afferma Emanuele Bandecchi, Business dev stampa digitale di Rotolito Lombarda «e quindi oltre ai sistemi di verniciatura che già utilizziamo per trattare i lavori stampati in tirature elevate, abbiamo installato questo nuovo sistema dedicato agli stampati prodotti in digitale per i quali sono richieste le stesse tipologie di nobilitazione»

Queste nuove attrezzature, così come la HP Indigo 10000 installata in primavera, potranno essere viste in funzione durante l’open house dedicata alla stampa digitale in programma per i giorni 24 e 25 settembre.

 

Iniziata l’installazione della nuova manroland Lithoman IV 48 pagine  presso Rotolito Lombarda.
Iniziata l’installazione della nuova manroland Lithoman IV 48 pagine presso Rotolito Lombarda.

 

Saper cambiare in un mercato che cambia: intervista a Carlo Emanuele Bona

Carlo Emanuele Bona, Vice Presidente Vincenzo Bona Spa, Board Member di Intergraf.
Carlo Emanuele Bona, Vice Presidente Vincenzo Bona Spa, Board Member di Intergraf.
Carlo Emanuele Bona, Vice Presidente Vincenzo Bona Spa, Board Member di Intergraf.
Carlo Emanuele Bona, Vice Presidente Vincenzo Bona Spa, Board Member di Intergraf.

«C’è in atto un’importante trasformazione di quello che è il nostro mestiere di stampatore, infatti oggi il prodotto stampato è una delle componenti del media mix», esordisce Carlo Emanuele Bona, al rientro dall’ultimo «World Print And Communication Forum (WPCF)» che si è tenuto a Barcellona lo scorso giugno: un cambiamento del resto evidenziato da Intergraf quando ha cambiato la propria denominazione da «Federazione della stampa europea» a «Federazione della stampa europea e della digital communication», ampliando quindi lo spettro delle proprie attività, e della definizione della propria mission. C’è quindi un contesto che cambia e che coinvolge non solo la digitalizzazione, ma anche e soprattutto la componente legata alla fruizione di mobilità dei contenuti. Basti pensare ai dati della pubblicità, che se mostra cali preoccupanti in tanti settori non solo cartacei ma anche digitali, nell’ambito del mobile sta avendo valori di crescita importanti, ed è un elemento che contraddistingue in particolar modo il contesto all’interno del quale noi ci muoviamo: la filiera della comunicazione. È una profonda trasformazione legata non solo a quello che succede sul lato della domanda, ma anche sul lato dell’offerta: accanto infatti alla contrazione dei fatturati delle industrie grafiche, vi sono casi di grandissimo successo di aziende grafiche che sono state capaci di interpretare le trasformazioni che il contesto impone« esistono casi di successo di chi opera nell’ambito della stampa commerciale che hanno trovato il rinnovamento, per esempio, tramite la personalizzazione del prodotto fino a creare un modello di business basato sul prodotto cartaceo individuale», precisa Bona.

Dottor Bona, cosa sta accadendo nel mercato della stampa? Quali mercati vede in maggiore crescita?

«Il mercato della stampa si sta trasformando arrivando anche a creare mercati nuovi che prima non c’erano ma che stanno crescendo e che sono rappresentati, per esempio, dalla stampa di copie singole – basti pensare ai libri fotografici, ai photo-book, alla pubblicità personalizzata – oppure mercati che utilizzano canali nuovi come il Web to print che in particolare negli ultimi cinque anni ha acquisito un’importanza notevole. Tuttavia, ciò che fa la differenza è la capacità dell’imprenditore di valorizzare ciò che le nuove tecnologie offrono. Per esempio, quando si parla di Web to print si parla anche di realtà che gestiscono 15-20.000 ordini al giorno, il che implica una completa ristrutturazione del proprio modo di operare, poiché sarebbe impensabile trattare una mole di ordini così importante mantenendo una modalità tradizionale. Nel caso della personalizzazione, per esempio, data l’entità di un ordine medio di 4 euro, bisogna fare decine di migliaia di ordini al giorno, che significa di fatto avere la capacità di organizzare in maniera diversa il modo di stampare prodotti oggi. Nel mondo del libro, invece, l’innovazione è costituita dal mondo della stampa digitale, che permette di gestire basse tirature e personalizzazioni. Ma di nuovo, anche in questo caso, diventa prioritaria l’organizzazione aziendale: bisogna verificare se c’è da parte dell’imprenditore la disponibilità di interpretare il contesto e di modificare i modelli di business e la propria organizzazione. Se pensiamo alle aziende che fanno Web to print le competenze che vengono dai reparti di marketing online e di IT diventano sempre più importanti, al pari di quelle produttive.»

Quali sono le maggiori difficoltà in questo cambiamento?

«Sono le difficoltà tipiche che accompagnano qualsiasi fase di cambiamento quali, per esempio, la resistenza nel mettere in discussione i propri modelli di operare e la propria organizzazione. I casi di successo indicano che occorre sempre più porsi in una posizione di ascolto di ciò che accade nel contesto in cui si opera. L’aspetto più difficile è proprio il fatto di cambiare, poiché il cambiamento tocca l’intera azienda nei suoi diversi aspetti, dal modello di business, alla struttura commerciale che è sempre più online e sempre meno sul territorio, alle strategie di investimento. Le logiche da adottare sono diverse da quelle a cui siamo sempre stati abituati. È normale avere delle resistenze, ma oggi i cicli di vita di ogni investimento sono molto più brevi rispetto a prima e questo impone di dover essere continuamente disponibili al cambiamento in particolare creando competenze diverse all’interno della propria realtà e confrontandosi con tematiche nuove di cui magari non si è del tutto a conoscenza».

Qual è quindi la chiave del successo?

«È difficile proporre una chiave di successo, ognuno trova la propria, ma sicuramente il mettersi in ascolto e tradurre poi le riflessioni in investimenti tecnologici e di competenze può essere una strada. Bisogna essere capaci e aperti a cambiare perché il mondo cambia. Non è tanto un fatto generazionale perché non basta essere giovani se manca una predisposizione al cambiamento. È invece proprio un modo di approcciarsi in modalità differente, come dimostrano i casi di chi, pur non giovanissimo, è stato in grado di convertire la propria azienda in un’azienda in grado di interpretare con successo le nuove sfide. I nostri competitor oggi non sono solamente più i nostri colleghi ma sono anche realtà che vengono da altri settori e che introducono logiche completamente nuove nella nostra filiera: penso per esempio all’arrivo di Amazon, Apple, Google, che sono diventati dei player che operano nella nostra filiera con logiche completamente diverse da quelle a cui noi siamo abituati.»

Quali possono essere gli «alleati» in questo percorso? A chi ci si può appoggiare?

«Statisticamente, in quasi tutto il mondo, Stati Uniti compresi, oltre l’80% delle aziende grafiche è costituita da aziende che hanno meno di dieci dipendenti. Significa che accanto a poche grandi aziende trainanti dei mercato ci sono molte realtà di dimensioni più piccole. Questo è un dato che caratterizza l’industria grafica in generale. La maggior parte sono quindi realtà meno strutturate e organizzate, che devono creare una propria rete di contatti di fiducia per affrontare i cambiamenti strategici dell’ attività. In questo contesto, il sistema della consulenza sicuramente è un tema importante che però deve essere affiancato dalla capacità di saper ascoltare clienti, imparando e interpretando le loro esigenze, e fornitori. In particolare, i fornitori delle industrie grafiche possono essere sicuramente una fonte importantissima d’informazione. Non parlo solo di offset ma anche di tutto il mondo dei fornitori di soluzioni software e della stampa digitale, che è spesso costituito da player multinazionali che possono portare sicuramente un contributo in termini di idee e di tendenze. Poi, come sempre, sta al singolo imprenditore raccogliere tutti questi elementi e saperli declinare per le proprie esigenze identificando la propria strategia.»

Quali sono le priorità?

«Un’attività di formazione continua attraverso l’informazione – leggere, documentarsi, partecipare a convegni e seminari, soprattutto quelli organizzati dalle associazioni di categorie – che rappresenta a mio modo di vedere un elemento di base fondamentale. Ma prima ancora, c’è un altro elemento estremamente importante, ed è che l’imprenditore grafico stabilisca obiettivi, vision e mission della propria azienda. Per prima cosa, infatti, bisogna sapere in quale direzione si vuole andare. Il mercato è troppo competitivo oggi e l’assenza di chiarezza del proprio progetto imprenditoriale rischia di indebolire la propria presenza sul mercato. Se invece si stabiliscono in maniera chiara gli obiettivi, la mission e vision della propria azienda, l’interpretazione dei segnali che vengono dai fornitori, dai clienti, dai seminari e dall’aggiornamento si traduce in soluzioni di successo.»

Che ruolo gioca l’Italia rispetto agli altri paesi europei in termini di competitività?

«In Italia accade esattamente quanto sta accedendo negli altri Paesi europei: ci sono delle eccellenze che hanno avviato questo percorso e che quindi ormai di fatto sono realtà consolidate, e c’è un importante gruppo di aziende che sta seguendo. Oggi c’è comunque un forte dinamismo nelle aziende che stanno adottando queste strategie perché di fatto è il mercato che lo impone, è il mercato oggi a richiedere questi modelli innovativi perché la concorrenza basata unicamente sul prezzo non è più sostenibile. L’ Italia è in una situazione in termini di dinamica di mercato non diversa dal resto dell’Europa: ci sono delle eccellenze di Web to print, ci sono delle eccellenze nell’ambito del mondo del libro, e altre seguiranno. È un’Italia che si comporta come trend e come modello in maniera analoga a quello che succede negli altri paesi. La situazione dell’industria grafica è difficile per tutti, ma ci sono realtà italiane che stanno avendo delle formule di successo da cui vale la pena imparare.»

Intergraf www.intergraf.eu promuove e tutela gli interessi della stampa e dell’industria grafica. Con 21 membri appartenenti a 24 paesi europei, rappresenta le loro industrie nazionali interagendo con le istituzioni europee tramite attività di lobbying, informazione e networking. Il board di Intergraf segue da vicino l’amministrazione e le questioni strategiche a lungo termine e si riunisce 4-6 volte l’anno. Propone temi e sviluppa la strategia per lo sviluppo dell’organizzazione e del comitato direttivo.