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La nuova etichetta 5Pointz by Luxoro

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Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia del Gruppo Kurz, ha sviluppato una nuova etichetta: 5Pointz ha scelto di percorrere con Michele Chiarlo, l’azienda vinicola che produce lo spumante Pietro Chiarlo, una strada innovativa, rivoluzionaria, inesplorata: quella dei colori accesi, dei contrasti voluti e delle sinestesie inaspettate. Nella nuova etichetta, infatti, la classicità si libera dei suoi schemi e incontra lo stile della Street Art per esprimere la capacità di cogliere le nuove tendenze, ma anche di anticiparle, crearle e definirle.

5Pointz verrà presentata in occasione della 48ma edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati che si terrà dal 6 al 9 aprile 2014: è un’etichetta originale, rivoluzionaria, quasi provocatoria, che rompe gli schemi di un settore tradizionalmente rigoroso come quello degli spumanti prodotti con il metodo classico.

Il progetto creativo di quest’anno è stato affidato all’agenzia di comunicazione Domino Communication, in collaborazione con La Commerciale di Alba, azienda esperta nella stampa a caldo, e Tipografia Valdostana, specializzata nella realizzazione di packaging ed etichette nobilitate con stampa a freddo, che si è occupata del packaging esterno (il tubo che contiene la bottiglia).

Un etichetta che racconta il vino che contiene…

Il punto di partenza per sviluppare la nuova etichetta è stato il desiderio di rinnovare l’immagine di questo spumante, un grande classico della cantina Chiarlo, tanto da portare il nome dello stesso fondatore: Pietro Chiarlo. La precedente etichetta è stata quindi completamente rivista in una chiave più moderna, dinamica, attuale, in linea con l’obiettivo di rivolgersi al mercato dei rapper americani, una comunità divenuta, negli ultimi tempi, forte consumatrice di vini spumanti.

Il visual si compone di colori accesi e tratti inaspettati, che si rincorrono a formare un insieme armonico, forse un occhio, che con curiosità scruta un mondo sempre più frenetico, ricco di contrasti e stimoli diversi, spesso in sovrapposizione tra loro.

Una sinestesia imprevista, che colpisce e stupisce tutti i sensi: la vista, con i suoi colori accesi e gli accostamenti forti; il tatto, con i microrilievi e l’effetto sabbiatura ottenuti con i cliché Hinderer + Mühlich; l’udito, con il suono inconfondibile e affusolato delle bollicine, l’olfatto, con il profumo ricco e avvolgente, caratterizzato da piacevoli sensazioni minerali e naturalmente il gusto, con il suo sapore ampio, di grande struttura e di elegante piacevolezza.

La nuova etichetta Luxoro racconta tutto questo: uno spumante prodotto con il metodo classico, fermentato per 30 mesi in bottiglia, ma che si rivolge a un consumatore più giovane in modo forte, audace, quasi sfrontato.

«L’obiettivo del progetto era esaltare, con forme semplici e uniche, un’etichetta innovativa e impreziosirla con la combinazione di foglie a caldo, rilievi e microincisioni», spiega Jana Kokrhanek, Amministratore Delegato di Luxoro. «A completamento del progetto, è stato realizzato anche un tubo per contenere la bottiglia: decorato sia all’interno, sia all’esterno, il packaging anticipa e racconta la storia dell’etichetta e di 5POINTZ tramite un uso sapiente della stampa a freddo».

Queste le specifiche dei foil e delle lavorazioni effettuate sull’etichetta 5Pointz:

  • Il logo, il nome della cantina (Michele Chiarlo) e quella del prodotto (Pietro Chiarlo) sono realizzate con foil Luxor® GTS Premium White 102022 stampato a caldo e lavorato con embossing;
  • La fascia viola è stampata a caldo con foil Luxor® MP Violet 341 e valorizzata con un effetto sabbiatura;
  • La parte arancione è stampata a caldo con Luxor® MTS 404 e successiva microincisione.

Perchè 5Pointz

Sinonimo di libertà d’espressione, il nome deriva dai cinque distretti amministrativi della città di New York: Manhattan, Queens, Brooklyn, Bronx e Staten Island. E proprio nel cuore di uno di questi, il Queens, sorge un ex complesso industriale, sui cui muri gli artisti di tutto il mondo hanno dal 1993 il permesso di disegnare i graffiti legalmente. Il risultato è una galleria a cielo aperto di circa 200 mila metri quadrati, che ha ispirato migliaia di artisti e cacciatori di tendenze. Per proteggere i suoi 350 coloratissimi graffiti si sono mobilitati artisti e intellettuali di tutto il mondo, ma nonostante gli sforzi, questa Mecca dei graffiti ha recentemente dovuto dire addio al suo fascino unico in favore di un nuovo progetto residenziale. Sicuramente, l’eredità che questo luogo evocativo ha lasciato in scrittori, cantanti hip-hop, writer, DJ, fotografi e registi è enorme e continuerà a essere una fonte d’ispirazione e creatività per designer e artisti di tutti i settori.

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L’elaboratore immagini per automatizzare un processo di esportazione o salvataggio file

4. La finestra di Extension Manager dove dovrete installare la versione PRO una volta scaricata, se l’operazione va a buon fine il nome comparirà nell’elenco.

Uno script che consente di risparmiare grandi quantità di tempo. Eliminando l’intervento umano, infatti, in questi lunghi processi si riduce a zero la possibilità di errore dovuto a stanchezza o disattenzioni dell’operatore.

Di recente mi sono imbattuto in una sorprendente quantità di situazioni in cui un operatore doveva processare grandi quantità di immagini, per lo più ridimensionandole.

Non sono rimasto sorpreso dalla quantità di per sé, a seconda delle annate gli ambienti che frequento possono cambiare e portarmi di fronte a molti problemi anche simili tra loro; sono piuttosto rimasto colpito dalle varie e variegate metodologie adottate per assolvere (spesso male) il compito, che in alcuni casi rasentava manualità imbarazzanti e tempistiche disastrose.

Le figure professionali che più frequentemente possono trovarsi di fronte a questo «problema» sono quelle legate al mondo del Web, ma questo non vuol dire che gli operatori della carta stampata o, ancor più probabilmente, quelli del digital publishing, non possano trarre vantaggio da questo articolo.

La funzionalità che prenderemo in esame questa volta, lo script Elaboratore immagini, non è un novità, e nella sua versione standard non è nemmeno particolarmente recente dal momento che è stata introdotta ufficialmente in Photoshop CS2 (ma già da CS lo si poteva installare come add-on dopo averlo scaricato dal sito di Russell Brown).

Inoltre, nella seconda parte dell’articolo, spenderò qualche parola sulla versione PRO di cui forse non tutti saranno al corrente ma che presenta qualche interessante evoluzione.

Il problema

Contestualizziamo la situazione in cui l’Elaboratore immagine ci può essere d’aiuto:

1. Dobbiamo risalvare tante immagini in un formato di salvataggio come psd, jpg o tiff, condizione tipica di quando abbiamo molti file di lavoro in psd o tiff a livelli e in ultima battuta dobbiamo esportarli per impaginarli in layout su carta o su Web.

2. Dobbiamo anche esportare la versione ridotta della serie di immagini di cui sopra.

3. In aggiunta alle due precedenti dobbiamo applicare un’azione su tutte le immagini, per esempio una filigrana, o un effetto seppia/bianco e nero dcc…

La soluzione

Sebbene con un po’ di esperienza sia possibile creare un’azione di salvataggio che possa, per esempio, convertire in RGB, o ridimensionare entro certi valori o, ancora, esportare in un determinato formato di salvataggio, l’Elaboratore immagini in quello che fa è estremamente versatile e difficilmente eguagliabile (a patto, ovviamente, di non crearsi uno script ad hoc, come questo).

All’interno di Photoshop lo trovate in File>Script>Elaboratore immagini (1), mentre all’interno di Bridge (2) si trova nel menu Strumenti>Photoshop.

Il percorso in Photoshop da cui è possibile accedere allo script di elaborazione immagini…
1. Il percorso in Photoshop da cui è possibile accedere allo script di elaborazione immagini…
… e l’analogo percorso in Bridge.
2. … e l’analogo percorso in Bridge.

La schermata delle opzioni è molto intuitiva e generalmente con qualche esperimento si arriva a comprenderne perfettamente il funzionamento. Dato che potrebbe essere necessario usare più volte le stesse impostazioni si può salvare/caricare un predefinito di elaborazione dai pulsanti a destra, generando un file XML (3).

3. Il predefinito di esportazione dell’elaboratore immagini è un file xml, all’occorrenza editabile e integrabile in script esterni.
3. Il predefinito di esportazione dell’elaboratore immagini è un file xml, all’occorrenza editabile e integrabile in script esterni.

1. Selezionare le immagini da elaborare

Come sempre, chi ben incomincia è a metà dell’opera, per cui dobbiamo far capire a Photoshop dove si trovano le immagini che deve processare. Si possono utilizzare le immagini aperte in quel momento ma più probabilmente vorrete indicare direttamente una cartella sorgente (di cui si possono eventualmente includere nel processo anche le sottocartelle).

Attivare lo script da Bridge dà in più il vantaggio di poter operare una selezione preventiva o anche una Raccolta di immagini specifica, sia utilizzando le Raccolte propriamente dette, sia uno qualsiasi dei sistemi di filtraggio e/o classificazione.

Qualora i file da processare fossero RAW potreste voler intervenire inizialmente con alcune modifiche in Camera RAW, per fare questo abilitate la casella di spunta «Apri prima immagine per applicare le impostazioni».

2. Selezionare la posizione in cui salvare le immagini elaborate

Questa sezione non è banale come può sembrare: la voce «Salva nella stessa posizione» salverà (ovviamente) i file processati nella cartella di origine ma non ci sarà pericolo di sovrascrivere i file originali perché Photoshop farà diligentemente delle cartelle nominate jpg/psd/tiff in cui verranno posizionati i relativi file.

«Seleziona cartella» consente ovviamente di scegliere una cartella di destinazione.

La voce «Mantieni struttura cartelle» invece è da usare nei casi in cui ci sono da rispettare tutte le sottocartelle di un percorso sorgente, peccato che così facendo non ci sia modo di far generare automaticamente le cartelle col nome jpg/tiff/psd.

3. Il tipo di file

Questa è la sezione più interessante, il cuore dell’automazione.

Come si può vedere si possono utilizzare tre formati di salvataggio: jpeg, psd e tiff, e cliccando sulla casella di spunta a lato si possono anche abilitare contemporaneamente.

Ogni formato presenta un minimo di opzioni specifiche, per esempio la compressione, dove possibile, infine si può procedere a un ridimensionamento indipendente inserendo i valori opportuni di base e altezza.

Non c’è pericolo di vedersi le immagini deformate dal momento che Photoshop ragiona secondo quale delle due dimensioni viene soddisfatta per prima: quando la dimensione più grande arriva a uno dei due valori, la dimensione restante verrà ridotta in proporzione.

4. Le preferenze

Il quarto punto potremmo chiamarlo anche «varie ed eventuali» visto che lo script nella sua forma più essenziale potrebbe già terminare con le opzioni di cui al punto 3. In questa sezione, qualora fosse necessario, si può far partire un’azione che lo script applicherà prima di ridimensionare e salvare il file, e visto che un’azione può contenere molti passaggi e richiamare a sua volta altre azioni di fatto si possono automatizzare la quasi totalità dei comandi di Photoshop.

L’eventuale contenuto nella riga copyright finirà dritto nei metadati dell’immagine, mentre l’inclusione del profilo ICC evita che mandiate in giro per il mondo immagini senza profilo (come la stragrande maggioranza delle immagini acquistate nei siti di stock).

La versione PRO

L’Image Processor PRO, attualmente alla versione 2.3.1, è dedicato a tutti quelli che ritengono in qualche modo limitata la versione standard già presente in PS.

Si scarica da qui, dove si deve cercare lo script «Dr. Brown’s Services».

In questo pacchetto di script, tra le altre cose, troverete ciò di cui stiamo parlando, corredato da video di presentazione/spiegazione a opera di Russell Brown in persona (Senior Creative Director for Special Projects in Adobe Systems Inc., nda).

L’installazione del pacchetto scaricato passa per l’Extension Manager (4): si tratta di una procedura lineare (doppio clic e via) ma qualora sorgessero difficoltà su permessi da amministratore ecc. è spiegata anche le modalità più manuale.

4. La finestra di Extension Manager dove dovrete installare la versione PRO una volta scaricata, se l’operazione va a buon fine il nome comparirà nell’elenco.
4. La finestra di Extension Manager dove dovrete installare la versione PRO una volta scaricata, se l’operazione va a buon fine il nome comparirà nell’elenco.

Se tutto va bene comparirà nell’elenco in finestra e alla nuova apertura di Photoshop sarà disponibile.

Per accedere al nuovo Image Processor bisogna ricordarsi un piccolo ma cruciale dettaglio: non si trova nel menu File>Script ma in File>Automatizza (5).

5. Il percorso di Photoshop dove troverete l’image processor PRO.
5. Il percorso di Photoshop dove troverete l’image processor PRO.

Le nuove opzioni

Rispetto alla versione base è le sezione numero 3 quella decisamente più articolata, (6) nello specifico:

a. con i tasti “+” e “–“ si possono aggiungere o togliere i diversi set di salvataggio predefiniti (fino a un massimo di 10);

b. la casella «Save» abilita il set di salvataggio (quindi si, si possono salvare contemporaneamente fino a dieci copie dello stesso file, tutte con caratteristiche autonome);

c. i formati di salvataggio salgono a nove: bmp, gif, jpeg, psd, eps, pdf, png, tga e tiff. Qualora selezioniate i classici formati per Web potrete anche attivare la casella di spunta «save for Web» che eliminerà anteprime ed eventuali metadati di modo da alleggerire ulteriormente il file, a ogni modo ogni formato di salvataggio proporrà opzioni specifiche;

d. è possibile effettuare una conversione in uno specifico spazio colore (ed eventualmente modificare la profondità colore);

e. il ridimensionamento offre un’opzione molto importante, ovvero «Don’t Enlarge», essenziale qualora le dimensioni iniziali di un’immagine siano più piccole di quelle inserite dall’utente, in quel caso l’immagine piccola non verrà ingrandita. Inoltre potrete specificare una risoluzione di output invece di dipendere da quella presente nei file di partenza.

6. La finestra di dialogo della versione PRO, la complessità delle nuove opzioni colpisce a prima vista.
6. La finestra di dialogo della versione PRO, la complessità delle nuove opzioni colpisce a prima vista.

GardaMatt Ultra è l’ultima nata di Cartiere del Garda

Collezione Eccellente.

GardaMatt Ultra è una carta patinata senza legno dalla superficie vera matt, ad alto spessore (1.0), prodotta in ambiente neutro, senza acidi e resistente all’invecchiamento. La nuova carta è disponibile nelle grammature da 115, 130, 150 e 170 g/m² e può essere certificata FSC® o PEFC™ su richiesta. Questo prodotto, particolarmente adatto alle esigenze del settore editoriale, garantisce una straordinaria macchinabilità, un ottimo risultato di stampa, un’alta rigidità, una buona brillantezza di stampa e un eccellente delta gloss (differenza di lucido tra le aree stampate e quelle non inchiostrate).
Ancora una volta Lecta conferma la volontà di offrire una gamma di prodotti di qualità sempre più ampia e mirata, per soddisfare ogni suo cliente.
Il Gruppo Lecta, uno dei maggiori produttori mondiali di carta patinata senza legno e uno dei leader europei del mercato delle carte speciali, è composto da tre aziende di grande tradizione nei rispettivi mercati d’origine: Cartiere del Garda in Italia, Papéterie de Condat in Francia e Torraspapel in Spagna.

Collezione Eccellente.
Collezione Eccellente

Argi, eletti gli organi direttivi per il triennio 2014-2016

Argi, Associazione Produttori/Distributori di Sistemi e Prodotti per il settore Grafico, annuncia oggi la nuova squadra che guiderà le sue attività nel triennio 2014-2016.

L’Assemblea riunita presso la sede di Macchingraf a Ospiate di Bollate, oltre alla presentazione del consueto consuntivo delle attività del 2013, aveva il compito di rinnovare il Consiglio Direttivo e la Presidenza, alla conclusione del mandato di Francesco Crotti.

L’Assemblea ha eletto Roberto Levi, CEO di Printgraph, alla carica di Presidente e ha espresso le preferenze per la composizione del nuovo Board, che comprende: Francesco Crotti (HP), Luigi Summa (R.G.), Giorgio Bavuso (Ricoh), Antonio De Serio (Agfa), Alberto Mazzoleni (Macchingraf), Simone Rizzo (Neopost), Claudio Semenza (Tresu), Silvano Bianchi (Komori Italia), Alfredo Lorenzini (Kodak), Alessandro Puppo (KBA Italia) e Vittorio De Lucchi (Boettcher). Alla prima riunione del nuovo Direttivo si procederà alla nomina del VicePresidente.

Si è così concluso un importante ciclo della storia di Argi. Alla Presidenza di Francesco Crotti si deve il raggiungimento di obiettivi molto significativi per l’associazione e per il mercato delle arti grafiche: la rappresentatività di Argi è più che raddoppiata, arrivando a contare 31 soci; l’apertura verso i fornitori di tecnologie digitali ha permesso una valutazione del mercato a tutto tondo; lo sviluppo di più prossime relazioni con le altre associazioni di filiera è risultato in un proficuo e più completo scambio di esperienze. Infine, Crotti ha dato l’avvio al progetto ‘Manifesto Argi’, un documento descrittivo dei modelli etici e comportamentali volto a valorizzare le aziende del settore.

Argi desidera ringraziare il Presidente uscente Francesco Crotti per il suo operato e la sua guida che in questi anni hanno permesso all’associazione di crescere e accreditarsi. Insieme dà il benvenuto al nuovo Consiglio e Presidente, augurando a tutti i componenti un buon lavoro per i prossimi tre anni.

Guiderà il prossimo mandato, Roberto Levi, milanese, classe 1964. Figlio d’arte, ha iniziato a lavorare nel settore delle arti grafiche a fianco del padre, Elia Levi Acobas che fondò Printgraph nel 1961 per introdurre e distribuire in esclusiva sul mercato italiano importanti brand.

Fin dalle origini di Argi si è dedicato alle attività dell’associazione con passione e determinazione, gli stessi valori che da oltre 15 anni mostra nella sua azienda. E negli ultimi mesi ha diretto il Gruppo di Lavoro che ha creato il Manifesto Argi, fermamente convinto che lealtà, serietà, competenza e trasparenza devono essere garanzia della credibilità e della reputazione dell’Associazione e delle aziende associate.

«Sono molto emozionato e felice di questo incarico» ha dichiarato Levi. «L’Assemblea si è espressa in una logica di alternanza di rappresentatività alla guida dell’associazione tra i diversi settori merceologici che compongono la base associativa e questo dimostra equilibrio e lungimiranza. Manterrò il piano strategico di una continua crescita di Argi in tutti i segmenti che rappresentano l’offerta di prodotti e servizi dedicati al mercato nazionale dell’industria grafica con la volontà di cooperare con tutte le forze positive che il nostro Paese esprime nel settore grafico».

Onyx Graphics festeggia 25 anni di innovazione

Onyx Graphics è lieta di festeggiare i suoi 25 anni come fornitore pluripremiato di software RIP e flussi di stampa per il mercato della grafica e della comunicazione visiva di grande formato. Onyx Graphics è specializzata nella fornitura di soluzioni che consentono flussi di lavoro più efficienti e aiutano le aziende a migliorare la loro redditività, riducendo i costi di stampa e aumentando la produttività.

Onyx Graphics ha conosciuto una crescita notevole da quando è stata fondata nel 1989 come la prima società commerciale produttrice di software per la stampa di grande formato. Il colore è stato fin dall’inizio al centro della produzione di Onyx Graphics, da quando i suoi esperti hanno impiegato la loro vasta conoscenza del comportamento e della gestione del colore per sviluppare l’esclusivo motore colore dell’azienda, ottimizzato specificamente per la stampa di grande formato. Ancora oggi, il personale di professionisti specializzati di Onyx Graphics comprende alcuni scienziati del colore, uno dei quali è vicepresidente dell’International Color Consortium (ICC).

Nel corso degli anni, Onyx Graphics ha ottenuto riconoscimenti mondiali per aver realizzato e diffuso soluzioni software che consentono agli utenti di creare velocemente e con facilità d’uso prodotti finali dalla qualità di stampa di altissimo livello. Una recente soluzione innovativa è il software per flussi di lavoro di grande formato Onyx® Thrive™, che impiega in un modo unico ed esclusivo la tecnologia Adobe® PDF Print Engine end-to-end (APPE). APPE offre agli stampatori un singolo e comune motore di rendering per visualizzare e stampare i lavori PDF, con il pieno supporto delle funzioni grafiche più avanzate e l’interazione con sistemi di terze parti.

Tra gli altri prodotti esclusivi di Onyx Graphics ricordiamo Thrive Production Manager, l’interfaccia utente basata su browser che consente il controllo del flusso di lavoro da qualsiasi posto, ottimizzando sia la produttività dell’operatore sia quella della periferica di stampa. Più di recente, il portale Onyx Connect™ permette di accedere alle informazioni sulle stampe grazie a un’interfaccia semplice e aperta con il software aziendale del cliente. Nella sua ultima versione, il software Onyx 11, è stato arricchito con nuove funzionalità e ottimizzazioni che semplificano la produzione di grande formato e rendono più prevedibile la stampa. L’azienda collabora con i principali produttori di stampanti per garantire che le soluzioni software Onyx Graphics possano funzionare senza problemi con i più noti prodotti hardware, spesso anche con quelli appena usciti in commercio.

«Nel 2014, entriamo nel nostro venticinquesimo anno di innovazione. Siamo lieti di celebrare questo traguardo insieme ai molti clienti e partner che sono stati con Onyx Graphics negli ultimi 25 anni», ha dichiarato Kevin Murphy, presidente di Onyx Graphics. Noi attribuiamo gran parte del nostro costante successo alla fedeltà dei nostri clienti di tutto il mondo che hanno scelto il software Onyx Graphics come loro soluzione completa per un flusso di lavoro affidabile e semplificato. Siamo orgogliosi del nostro passato e ci auguriamo di fornire ai nostri clienti tecnologie e soluzioni avanzate per il colore per i prossimi 25 anni.»

Spazio Oberdan ospita l’arte del Premio Ricoh

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Dal 5 al 9 marzo 2014, allo Spazio Oberdan, sono esposte le opere dei 24 artisti finalisti della quarta edizione del Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei. Agli artisti è stato chiesto di esprimere, attraverso le loro opere, i «valori» Ricoh riassumibili ne: «Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo l’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa».

Il Premio Ricoh rappresenta per i giovani artisti un’occasione per farsi conoscere e Spazio Oberdan è una prestigiosa vetrina capace di dare grande visibilità alle opere selezionate.

A questa edizione del Premio hanno aderito oltre 500 artisti under 40, coinvolti anche grazie alla collaborazione delle Accademie d’arte italiane e di numerose Scuole d’arte il cui intervento è stato determinante; nelle prime quattro edizioni del Premio sono state quasi 30 le Accademie che hanno svolto un ruolo attivo.

L’esposizione è organizzata da Ricoh Italia (filiale della omonima multinazionale giapponese, nel mercato delle soluzioni e dei servizi per la gestione documentale) e Art Relation con la collaborazione degli Assessorati alle Politiche giovanili e alla Cultura della Provincia di Milano e con il patrocinio del Comune di Vimodrone.

La Responsabilità Sociale è parte integrante dei valori Ricoh che adotta un approccio etico in ogni attività aziendale e attribuisce grande importanza alla salvaguardia dell’ambiente, all’armonia con la società e al rispetto delle persone. L’impegno di Ricoh si concretizza in progetti sia a livello globale che locale e l’azienda lavora in stretta sinergia con le istituzioni per realizzare iniziative che coinvolgono tutta la comunità. L’arte, la cultura e la creatività sono fattori di sviluppo per il nostro sistema Paese. Con il Premio Ricoh l’azienda vuole dare ai giovani un’opportunità per farsi conoscere anche favorendo il confronto e lo scambio di esperienze. La quarta edizione del Premio riconferma la volontà dell’azienda di supportare la crescita professionale dei giovani consentendo loro di esprimere il proprio talento e di incontrare altri artisti ed esperti del mondo dell’arte.

Dove: Foyer Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 2 – Milano

Quando: dal 5 al 9 marzo 2104 – orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00

Ingresso libero

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I relatori: da sinistra Giacinto Di Pietrantonio, Presidente della giuria ed esperto d’arte contemporanea, Milo Goj, CEO di Art Relation, Novo Umberto Maerna, Assessore alla Cultura e Vice Presidente della Provincia di Milano, Mirko Bianchi, ex Presidente di Ricoh Italia.

Nuove iniziative e misure rafforzano la sostenibilità ambientale di HP

HP Indigo 20000 Digital Press

Negli ultimi anni HP ha collaborato con molti esperti del mondo accademico e produttivo per raccogliere dati sulla disinchiostrabilità delle stampe rispetto a prove in laboratorio, progetti pilota e industriali. Questo al fine di dimostrare che le stampe HP Indigo possono essere effettivamente disinchiostrate nei normali impianti di trattamento delle carte da macero per uso grafico, sono totalmente riciclabili e possono essere smaltite nella raccolta differenziata. In particolare qualche mese fa Voith Paper e il dipartimento Paper Technology di PMV Darmstadt, primario istituto tedesco del settore, hanno condotto due sperimentazioni a livello pilota dimostrando che, non solo con il 5% ma anche con il 10 per cento di input HP Indigo, la pasta di cellulosa ottenuta nei test è idonea per la produzione di carte riciclate per uso grafico standard e di alta qualità. I test, svolti presso il Fiber Systems Technology Center di Voith Paper a Ravensburg in Germania, sono stati espressamente condotti per il suo impianto di livello quasi industriale, creando una simulazione realistica di un normale impianto di disinchiostrazione con pulperaggio a tamburo, due celle di flottazione e un disperger. Da segnalare un elemento importante dei test: è stato utilizzato un livello di energia scaricata sull’impasto di tipo industriale.

Enrico Monteverdi, Development Manager di HP Indigo.
Enrico Monteverdi, Market Development Manager di HP Indigo.

«I test pilota a livello industriale hanno dimostrato in modo convincente l’idoneità delle stampe HP Indigo per la disinchiostrazione con normali processi di deinking a doppio loop», spiega Enrico Monteverdi, HP Indigo Market Development Manager. «Queste consentono di utilizzare attrezzature e disinchiostranti chimici di provata efficacia: i parametri quali sviluppo di lucentezza, contenuto in ceneri e resa non risultano influenzati dalla presenza di un 10 per cento di materiale stampato con inchiostro elettrofotografico liquido».

PMV-Darmstadt ha fatto un importante passo in avanti sviluppando un test a doppio loop a livello di laboratorio, che si ricollega con la sperimentazione pilota di Voith Paper. I risultati di queste sperimentazioni integrano quelli di altri due trial di disinchiostrazione a livello industriale già condotti nel novembre 2011 e ottobre 2012 presso il nuovissimo stabilimento a triplo loop di Chateau-Thierry (Francia) di Arjowiggins Graphic. Nei test di livello industriale alla carta da macero è stato aggiunto un 5 per cento di carte stampate con la tecnologia elettrofotografica liquida (LEP) HP Indigo. In entrambi i casi si è ottenuta pasta di cellulosa disinchiostrata di alta qualità, senza impatti sulle efficienze di processo e i parametri operativi.

«I risultati delle sperimentazioni pilota mostrano che la carta stampata con macchine digitali HP Indigo è compatibile con i normali impianti di disinchiostrazione carte grafiche, anche in concentrazioni superiori a quelle che normalmente si riscontrano nella pratica», afferma Monteverdi. «Come nelle sperimentazioni condotte nel 2011 e nel 2012 presso l’impianto di Arjowiggins, anche i risultati più recenti mostrano che gli utenti di HP Indigo possono stare certi che le loro stampe saranno tranquillamente riciclabili in carte grafiche di alta qualità».

Riciclo e riconsegna materiali di consumo

L’impegno di HP per la sostenibilità ambientale si estende anche all’imballo delle cartucce di inchiostro relative alle macchine da stampa digitali HP Indigo serie 6000 e 7000. Il nuovo vassoio interno ora è realizzato completamente con pasta di cellulosa riciclata pressoformata ed è riciclabile al cento per cento. Il vassoietto potrà essere quindi smaltito insieme alla scatola di cartone della cartuccia. Oltre a questo HP offre, a clienti di oltre 17 paesi a livello mondiale, servizi gratuiti di riconsegna dei materiali di consumo usati Indigo con caratteristiche e disponibilità variabili. Il programma è stato recentemente ampliato con l’inclusione della base e del rullo del BID serie quattro che è utilizzato nelle macchine digitali HP Indigo 10000, 20000 e 30000.

HP Indigo 20000 Digital Press
HP Indigo 20000 Digital Press.

Riduzione emissioni gas serra

In qualità di fautore della responsabilità ambientale nel settore della stampa, HP ha stabilito un programma – che sta proseguendo con successo – di riduzione delle emissioni di CO2 associate alla produzione e all’integrazione delle macchine da stampa digitali HP Indigo di nuova generazione.

Collaborando con Good Energy Initiative (il calcolo delle emissioni di CO2 è stato verificato da un consulente terzo indipendente, mentre i progetti di riduzione delle emissioni sono condotti da Good Energy Initiative), HP Indigo supporta progetti nella comunità volti a ridurre la quantità netta di emissioni di CO2 nei processi di produzione. Grazie a questo impegno tutte le macchine da stampa HP Indigo serie tre vengono prodotte con un livello di emissioni di CO2 neutro.

Un secolo di vita e quattro generazioni, Saul Sadoch

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Nell’aprile del 1914, con una lettera in francese, Saul Sadoch comunicava ufficialmente l’apertura a Trieste della sua ditta di commercio, che si occuperà di importazione ed esportazione in generale, e in particolare del commercio di carta, cartone e di tutti gli articoli inerenti a questo settore. Iniziò così la Saul Sadoch S.p.A. – impresa nel settore confezionamento regali, cartine per sigarette e tovaglioli di carta per bar che giunge a questo prestigioso traguardo ricca di un’intensa storia imprenditoriale.

L’azienda mosse quindi i suoi primi passi nell’allora Trieste asburgica operando prevalentemente nel settore delle cartine per sigarette, per poi passare, a partire dagli anni Venti, alla produzione di diversi tipi di cartine per sigarette tra cui le Riz Bravo e i tubetti per sigarette Rex. Gli articoli riscossero subito un grande successo, fecero conoscere al mercato l’Azienda e avrebbero rappresentato per decenni – le Rex Bravo sono prodotte ancora oggi – i marchi di punta della Sadoch nel settore fumo.

Dopo gli anni difficili del secondo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra, sulla spinta di una graduale ripresa economica e dei consumi, cresceva anche in Italia, la domanda di oggetti e prodotti che soddisfacessero le esigenze di rinnovamento e modernizzazione della società.

Queste tendenze furono presto recepite dalla Sadoch che si organizzò per diversificare la produzione e avviare nuove strategie commerciali: dalla brillante intuizione di Emilio ed Ernesto, i figli di Saul, nacquero i fazzoletti multiuso «usa&getta», la carta regalo e la carta rivesto, che proiettarono la Sadoch nel mondo degli articoli monouso e della cartoleria.

L’azienda raggiunse, nel giro di qualche anno, ritmi di produzione molto elevati e un consistente ampliamento delle offerte commerciali che la consolidarono tra le maggiori imprese italiane del settore, con sbocchi di mercato anche nelle Americhe, in Australia e in Sud Africa.

Vennero poi affiancate nuove e importanti produzioni, quali gli articoli per party e successivamente le borse regalo che, uniti a una sempre maggiore diversificazione degli articoli già in gamma, portarono a una costante crescita a livello commerciale.

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Gli ultimi decenni…

Il grande sviluppo raggiunto dalla Sadoch negli ultimi decenni ha origine, innanzitutto, nell’applicazione di tecnologie sempre più avanzate che l’azienda, a partire soprattutto dagli anni Novanta, ha introdotto nella sua produzione tramite un costante rinnovamento dei macchinari soprattutto nei settori della stampa e dei processi di trasformazione.

A questo si sono aggiunte nuove strategie sul piano commerciale, che Paolo Sadoch ha saputo adottare con coraggio fin dai primi anni del suo incarico di amministratore delegato (1981) e che hanno permesso di acquisire ulteriori canali di vendita sia in Italia che all’estero.

Significativi in tal senso sono stati gli accordi con la Walt Disney nel 1982 con un contratto di licenza che dura tuttora, con Warner Bros e Marvel e, non ultimo, con la Brizzolari, con la quale dal 2003 ha un rapporto di partnership sia di natura commerciale che di sviluppo linee di prodotto coordinate carta-borse-nastri a marchio Brirex.

È trascorso un secolo da quel lontano 1914 e oggi la Saul Sadoch S.p.a.–Rex Prodotti Cartotecnici giunge a questo prestigioso traguardo ricca di un’intensa storia imprenditoriale che ha visto tre generazioni della famiglia Sadoch – la quarta sta subentrando – avvicendarsi nella conduzione dell’ azienda.

Una storia fatta essenzialmente di passione e dedizione al lavoro, di scelte e innovazioni coraggiose che è possibile ripercorrere sin dalle origini, grazie a documenti e testimonianze gelosamente conservati dai vari componenti familiari che si sono succeduti alla guida, a cominciare dal fondatore, quel nonno Saul, come viene ricordato da tutti in famiglia, che un secolo fa trovò i mezzi e la volontà per iniziare.

Un’impresa moderna ed efficiente, dunque, che giunge al traguardo del secolo di vita in una fase di pieno sviluppo e di forte competitività, come ben evidenziano i numeri della sua attuale portata aziendale e commerciale: un moderno stabilimento di produzione di 24.000 metri quadrati coperti, alimentato da quattro impianti fotovoltaici (l’energia prodotta raggiungere circa il 49% del fabbisogno annuo) più di settanta dipendenti e macchinari tecnologicamente avanzati, cinque cataloghi di vendita, rinnovati annualmente, con undici linee di prodotti – tra i quali, oltre seicento varianti grafiche di carte-regalo e da rivestimento – quattro aziende affiliate, una fitta rete di distributori e sbocchi nei più importanti e qualificati mercati italiani e stranieri.

L’Azienda è anche sicurezza ed eco-sostenibilità del lavoro nel nome del made in Italy.

Certificata ISO 14001 già dal 2003, nel 2011 ha ottenuto la certificazione BS OHSAS 18001:2007 che identifica lo standard ufficiale, riconosciuto a livello internazionale, in tema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Da alcuni anni Paolo Sadoch non è più solo nella conduzione dell’azienda: dal 2009 lo affianca il giovane figlio Davide.

È la quarta generazione della famiglia che subentra, gradatamente, nella lunga e intensa storia imprenditoriale della Saul Sadoch, iniziata nel lontano aprile del 1914 con una piccola ditta di carta, cartone e di tutti gli articoli inerenti a questo settore.

Paolo Sadoch rappresenta la terza generazione.
Paolo Sadoch rappresenta la terza generazione.

Dalla collaborazione tra Favini e Barilla nasce Cartacrusca

Dopo un anno di ricerca comune tra Barilla e Favini è stata messa a punto la ricetta per trasformare in carta la crusca che avanza dalla macinatura del grano: questa è selezionata e polverizzata, fino a ottenere una sostanza finissima, capace di mescolarsi con le fibre della cellulosa.

Cartacrusca Barilla, che contiene un sesto in meno della cellulosa normalmente presente, è caratterizzata da un colore naturale ed è stata realizzate in due grammature: 250 grammi per cartoncini, copertine, shopper e cartelline, e 100 grammi ideale per notebook, fogli lettera e pubblicazioni. Per adesso è a uso esclusivo di Barilla, ma in futuro potrebbe anche essere messa in commercio.

 

Edigit è tra gli sponsor del Flexo Day Salerno 2014

FlexoDay Salerno 2014

Anche quest’anno Edigit sarà tra gli sponsor del Flexo Day Salerno, la giornata interamente dedicata alla discussione di temi e argomenti relativi alla stampa flessografica.

L’incontro «Flexo per crescere: la sfida del risultato», organizzato dall’Atif, avrà luogo il 20 marzo prossimo presso il Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare (SA) e sarà un approfondimento sulle innovazioni del mercato e i nuovi trend del settore.

Edigit, in qualità di sponsor dell’evento, avrà una postazione presso la quale tutti gli interessati potranno visionare Flexo-64, la nuova soluzione gestionale integrata specifica per l’organizzazione delle Aziende di stampa flessografica, dalla creazione del preventivo, alla gestione della produzione, fino alla contabilità integrata e al Business Intelligence.