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Il Carbon Trust Standard ottenuto da Printer Trento

Nato all’inizio del 2010 come ente specializzato in certificazioni a carattere ambientale, quali principalmente FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification), Vireo è dal 2012 anche rappresentante italiano dell’organismo Carbon Trust Standard – CTS, con sede a Londra, che certifica la carbon footprint aziendale, ovvero il complesso delle emissioni di gas a effetto serra. «Il Carbon Trust Standard (CTS) è un importante riconoscimento internazionale in ambito di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in atmosfera. Si tratta di una certificazione basata su criteri rigorosi e su una verifica dettagliata, delle emissioni di COe (CO2 equivalente). Il CTS certifica le organizzazioni che riducono le proprie emissioni di gas serra e si impegnano a un continuo decremento», spiega Luigi Mazzaglia, amministratore delegato di Vireo. «In questo modo gli stampatori posso dimostrare con accuratezza la propria carbon footprint rispetto alla metodologia Carbon Trust Standard, migliorare la reputazione fornendo un’approvazione indipendente delle misurazioni effettuate e della riduzione ottenuta, far fronte alle crescenti richieste in ambito ambientale e ampliare il numero di clienti, in particolare a livello estero. È quindi una certificazione di sicuro interesse per le aziende grafiche: non è complicata né onerosa dal punto di vista economico e, soprattutto – pur essendo presente prevalentemente nel Regno Unito, dove è nata – si sta diffondendo in tantissimi altri paesi a livello internazionale».

Luigi Mazzaglia, amministratore delegato di Vireo.

Il Carbon Trust Standard permette quindi di misurare le emissioni di gas effetto serra e di rilasciare una certificazione qualora l’azienda, grazie a dei meccanismi di riduzione energetica o miglioramenti dell’efficienza produttiva, ne diminuisca la produzione, dimostrando il proprio comportamento «virtuoso». La verifica – in pratica si controlla che vi sia stata un’ulteriore riduzione di emissioni – avviene con cadenza biennale: si controlla che l’organizzazione abbia messo in atto pratiche idonee di misura, gestione, monitoraggio e riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra.

Il Carbon Trust Standard prevede l’utilizzo promozionale di un logo, come precisa Mazzaglia «Questo da un lato dà la possibilità all’impresa di comunicare in maniera efficace e veloce con i propri clienti con le giuste credenziali ambientali e dall’altro garantisce che l’azienda grafica risponda a tre criteri: fornire una misura della propria carbon footprint, comprendendo tutte le fonti di emissione richieste, dimostrarne una riduzione nonché una buona gestione delle proprie emissioni, predisponendo le procedure per il monitoraggio e il conteggio dei GHG (gas a effetto serra), i metodi e gli obiettivi di riduzione e la politica di gestione degli stessi».

La prima azienda certificata CTS

L’unica azienda grafica in Italia, ma anche in Europa continentale, ad avere ottenuto (ottobre-novembre 2012) la certificazione Carbon Trust Standard è Printer Trento una realtà importante che si occupa di editoria per diversi paesi europei, con prevalenza per il mercato inglese e tedesco. Grazie alle tecnologie adottate è in grado di stampare e rilegare qualsiasi tipo di prodotto illustrato e la gamma di prodotti varia dai volumi d’arte ai libri fotografici, dai libri scolastici e scientifici alle guide turistiche, dalla cartografia ai calendari, dai prodotti commerciali ai libri per bambini. Dopo più di trent’anni, segnati da una crescita costante, è ora un’azienda all’avanguardia con uno staff di 150 persone, divise tra lo stabilimento di stampa a Trento e la legatoria di Aldeno, e con una fitta rete commerciale che consente di operare con prestigiose case editrici in tutto il mondo.

«Operando a livello internazionale, fin dall’inizio della propria attività ha dovuto ottenere tutte le certificazioni a carattere ambientale che i vari mercati richiedevano», afferma Luigi Mazzaglia, «parlando di FSC, per esempio, Printer Trento è stato il primo stampatore italiano – sono ormai passati sette o otto anni – a ottenere questa certificazione. Lo stesso discorso vale per il Carbon Trust Standard, un ulteriore valore aggiunto per i clienti e una dimostrazione tangibile dell’impegno costante di questa azienda in ambito ambientale e di risparmio energetico».

L’innovazione trainerà il settore delle Arti Grafiche

Takao Hiramoto, Presidente di Oki Data Corporation.

Questo è uno dei messaggi trasmessi da OKI Europe a Dusseldorf, in occasione della Oki Europe Media & Analyst Event 2013, svoltasi a poche ore dall’inizio dell’edizione tedesca di Viscom 2013.

L’innovazione costituirà, anche nei prossimi mesi, un elemento chiave all’interno della strategia di diversificazione, annunciata nel 2012 a Barcellona, che ha contraddistinto il percorso di Oki Europe nel 2013 e che ha contribuito alla crescita delle vendite dell’azienda del 27% sull’anno precedente. Questo è uno dei messaggi trasmessi da Takao Hiramoto, Presidente di Oki Data Corporation, nel corso della Oki Europe Media & Analyst Event 2013, svoltasi a Dusseldorf, in Germania, a poche ore dall’inizio dell’edizione tedesca di Viscom 2013.

Takao Hiramoto, Presidente di Oki Data Corporation.

L’innovazione sarà un elemento trainante anche per il settore delle Arti Grafiche, ritenute un’area fondamentale all’interno del segmento della stampa professionale. «Nonostante il periodo difficile che dal punto di vista economico stiamo attraversando», ha commentato Tetsuya Kuri, vice president product marketing OKI Europe, «il mercato delle arti grafiche è cresciuto almeno del 3% nel 2012 rispetto all’anno precedente, secondo dati diffusi dalla società di ricerca IBISWorld. In Europa, quest’anno si prevede una crescita di oltre 25 miliardi di euro».

Tetsuya Kuri, Vice president product marketing OKI Europe.

Terry Kawashima, managing director, OKI Europe, ha spiegato: «Siamo sempre più attivi nel segmento delle Arti Grafiche. Vogliamo rendere le nostre tecnologie nel settore della stampa professionale sempre più alla portata di ogni esigenza, con soluzioni scalabili adatte a imprese di ogni dimensione».

Terry Kawashima, managing director, OKI Europe.

Un esempio, in questo senso, è costituito dalla nuova stampante LED digitale A3 a 5 colori ES9541, presentata al Viscom, progettata per il mercato delle Arti Grafiche e per le aziende creative, che consente di stampare in quadricromia più bianco o trasparente lucido. «La nostra tecnologia a 5 colori è un esempio di come stiamo riscrivendo le regole, sviluppando prodotti che assicurino nuove opportunità e fonti di guadagno», ha commentato Takao Hiramoto, Presidente di OKI Data Corporation.

«La chiave per sostenere il successo di OKI Europe, in linea con i nostri forti obiettivi, è continuare a rendere disponibile una gamma completa di prodotti per le Pmi e i gruppi di lavoro a ogni livello del loro sviluppo, così come prodotti innovativi, affidabili e robusti, per le soluzioni office e per il mercato professionale», ha affermato Terry Kawashima. «I prodotti che mostriamo al Viscom sono esempi della nostra continua evoluzione nella produzione di soluzioni innovative che consentono ai clienti di ottenere un vantaggio competitivo reale, in precedenza fuori dalla loro portata a causa del costo elevato delle apparecchiature di stampa specializzata».

L.P.

Rendere sicuro l’uso di carta riciclata negli imballi alimentari

Rosemarie Asquino, Sappi Specialities Sales & Marketing Director.

Gli imballaggi in cartone che contengono fibre riciclate possono avere, tra le principali materie prime, la carta di quotidiani. Negli inchiostri per la loro stampa, come per molti altre tipologie commerciali, vengono usati come solventi degli oli minerali: poiché i componenti non vengono rimossi completamente durante il processo di riciclaggio della carta e del cartone, gli oli minerali possono rimanere nelle fibre. Se questi supporti sono utilizzati per applicazioni di imballaggio di prodotti alimentari, c’è la possibilità che i componenti degli oli minerali passino dal cartone al cibo, anche quando quest’ultimo è protetto da un sacchetto interno. Anche gli inchiostri da stampa per i materiali di imballaggio possono essere una fonte di contaminazione da oli minerali. Ecco perché Sappi ha avviato una partnership con Basf (specialista in rivestimenti) ed Eurofins (laboratorio di prova) per immettere sul mercato le nuove carte rivestite MOB Kraft e MOB Gravure, che sono dotate di una barriera contro gli oli minerali che protegge i contenuti da composti di oli minerali consistenti in una complessa miscela di MOSH (oli minerali a base di idrocarburi saturi) e MOAH (oli minerali a base di idrocarburi aromatici), che si sospetta possano essere cancerogeni. «Con questa partnership siamo riusciti a risolvere un problema che sta diventando sempre più critico nel mercato degli imballaggi», spiega Rosemarie Asquino, Sappi Specialities Sales & Marketing Director. «I proprietari di marchi e i trasformatori potranno avvantaggiarsi delle prestazioni e della solidità delle soluzioni Sappi, che impediscono la migrazione di oli minerali, e al contempo potranno mantenere alti i propri standard ambientali grazie all’uso di materiali di imballaggio esterni comprendenti carta e cartone riciclati. Con il nostro nuovo rivestimento MOB, ciò è possibile senza alcun rischio di contaminazione dei prodotti alimentari da parte delle fibre riciclate».

Rosemarie Asquino, Sappi Specialities Sales & Marketing Director.

MOB Kraft per sacchetti interni coniuga la carta MGBK (Machine Glazed Bleached Kraft) con la barriera MOB sul retro, mentre MOB Gravure è stata progettata per gli imballaggi primari stampati in rotocalco quali astucci, sacchetti e incarti, con un rivestimento sul lato superiore che consente la stampa rotocalco e una barriera MOB sul retro per la protezione del prodotto imballato. Entrambi i tipi di carta offrono una buona superficie per l’applicazione di strati barriera aggiuntivi, siano essi rivestimenti a dispersione o a estrusione, e si rivolgono ai mercati dello zucchero, della cioccolata e delle confetture, del caffè e del tè, delle patatine in busta, degli snack e delle noccioline, dei prodotti alimentari secchi e disidradati, dei surgelati e dei gelati.

La tecnologia flessografica DuPont Cyrel Digi Flow consente il punto a testa piatta

DuPont Packaging Graphics (DuPont) ha annunciato che Optimasmart, un service di lastre flexo con sede a Mosca (Russia), ha recentemente adottato il nuovo espositore «allo-stato-dell’arte» DuPont Cyrel DigiFlow 1000 ECLF completo di unità di finissaggio.
«Optimasmart ha individuato il “punto a testa piatta” come una tendenza chiave del settore», ha detto Pavel Belyaev, direttore generale di Optimasmart. «Abbiamo iniziato la ricerca della tecnologia più di un anno fa, sperimendo varie soluzioni, comparandone le prestazioni e sviluppando altresì una nostra propria tecnologia. Ma una volta che abbiamo confrontato tutti i dati dei nostri test, inclusi la qualità, i costi e la produttività, è stato chiaro che Cyrel DigiFlow ha dimostrato di essere la soluzione che offriva l’equilibrio ottimale per il nostro business. Il nostro flusso di lavoro di base non è cambiato e la nuova unità è stata installata in una sola giornata così siamo potuti tornare operativi rapidamente».

Pavel Belyaev, General director di Optimasmart eDuPont Cyrel DigiFlow 1000 ECLF.

Cyrel® DigiFlow è una modifica relativamente semplice e poco costosa alla linea esistente di unità di esposizione DuPont; tale modifica consiste nell’aggiunta di una camera isolata che consente la creazione di un’atmosfera controllata durante l’esposizione principale permettendo la riproduzione 1:1 degli elementi dell’immagine sulla lastra. La riproduzione 1:1 è fondamentale per ottimizzare la creazione delle microcelle sugli elementi solidi. Le unità di esposizione Cyrel Digiflow sono state progettate per l’utilizzo al bisogno, e possono essere facilmente commutate in modalità normale quando si preferisce ottenere il punto digitale standard.
«Questa, a oggi, è la nostra quinta installazione di Cyrel DigiFlow in Russia e l’apparecchiatura continua a guadagnare in popolarità perché è facile da installare e utilizzare e fornisce risultati eccezionali», ha detto Alexander Kosachev, rappresentante tecnico di DuPont Packaging Graphics.

Secondo Alexander Oksuzya, direttore tecnico di Optimasmart, nel corso degli ultimi tre anni la società si è affermata come leader nella tecnologia di produzione di lastre flessografiche. Cyrel Digiflow consentirà a Optimasmart di lavorare per soddisfare un numero sempre maggiore di ordini di lastre e di approcciare nuovi clienti. Ha inoltre sottolineato che, sebbene le nuove tecnologie di retinatura e produzione di lastre ne stanno semplificando il processo, la prestampa rimane ancora una fase importante.

Si consolida la partnership strategica tra Landa e Komori

Benny Landa, CEO di Landa Corporation e Yoshiharu Komori, Presidente e CEO di Komori Corporation.

La collaborazione tra le due aziende risale ai tempi dello sviluppo della tecnologia Nanography di Landa nell’ambito della quale Komori ha fornito piattaforme per macchine da stampa a foglio per il lancio del sistema di stampa Nanographic Printing in occasione della fiera Drupa 2012. Questa alleanza strategica a lungo termine è stata ora formalizzata con la stipulazione di ampi accordi in virtù dei quali Komori agirà in qualità di fornitore globale di Landa per tutte le piattaforme per macchine da stampa a foglio Landa con tecnologia Nanographic Printing e Landa metterà a disposizione di Komori la tecnologia di stampa nanografica e i coloranti Landa NanoInk da inglobarsi nelle macchine per la stampa nanografica recanti il marchio Komori.
Komori è l’azienda selezionata per la fornitura di piattaforme personalizzate e tecnologicamente avanzate per tutte le macchine da stampa a foglio Landa.

Benny Landa, CEO di Landa Corporation e Yoshiharu Komori, Presidente e CEO di Komori Corporation.

Dopo la conclusione della manifestazione Drupa, gli ingegneri di Landa hanno iniziato a valutare le proposte avanzate dai principali fornitori di macchine da stampa del settore, sia europei che asiatici, per la fornitura di piattaforme per macchine da stampa a foglio per le macchine con tecnologia Nanographic Printing di Landa. In sede di valutazione, Landa ha preso in considerazione aspetti quali il livello qualitativo sul piano ingegneristico, la robustezza del design, l’automazione, l’affidabilità e il rapporto qualità/prezzo. Altri importanti criteri per la selezione del fornitore sono risultati la cultura dell’innovazione, le risorse tecniche, il successo sul piano commerciale e la stabilità finanziaria. Non vi sono stati dubbi in merito all’esito di questa analisi che è durata un anno: Komori è un’azienda insuperata nel suo settore e l’indiscusso partner preferenziale per Landa. In seguito a questa selezione, Landa ha conferito ordini a Komori per la fornitura di piattaforme per macchine a foglio per le macchine da stampa Landa S10 con tecnologia Nanographic Printing che verranno consegnate ai clienti a partire dal quarto trimestre del 2014.

Al termine di un lungo periodo di “technology diligence” durante il quale i propri ricercatori e ingegneri hanno studiato, valutato e collaudato la tecnologia Nanographic Printing, Komori è giunta alla conclusione che il sistema ha il potenziale di mantenere la sua promessa di offrire una qualità e velocità di stampa analoghe a quella della tecnologia offset al minor costo per pagina in assoluto nel settore della stampa digitale. Komori ha pertanto formalizzato il proprio accordo di licenza con Landa consolidando in tal modo l’alleanza strategica a lungo temine esistente tra le due aziende.

Landa S10FC Nanographic Printing™ Press.

Benny Landa, fondatore, presidente e Ceo di Landa, ha affermato: «Fin dall’inizio della nostra collaborazione avviata con Komori siamo rimasti positivamente colpiti da questa azienda, dalle capacità dei suoi dipendenti e dalla sua cultura. Komori rappresenta un partner straordinario per Landa e offre un elevatissimo livello di conoscenze e competenze ingegneristiche, insuperate qualità e performance uniti a un ardente impegno e disponibilità a investire nel futuro. Siamo estremamente lieti di avere come nostro partner strategico l’unico fornitore di macchine da stampa a livello globale che continua a conseguire ottimi risultati nonostante le difficili condizioni del nostro settore».

Yoshiharu Komori, direttore generale, presidente e Ceo di Komori, ha dichiarato: «È un grande onore per noi poter collaborare con Landa per offrire al mercato macchine per la stampa nanografica. I nostri team hanno seguito molto da vicino lo sviluppo di Landa e sono rimasti strabiliati dai progressi conseguiti ad oggi, progressi che hanno superato le nostre aspettative. Riteniamo che la nuova invenzione di Benny Landa, ovvero la stampa nanografica, unita alla piattaforma Komori, avrà un impatto persino maggiore rispetto all’introduzione della prima macchina da stampa digitale di cui Landa è stato artefice».

Il monitor BenQ PG2401PT per la grafica professionale

Il monitor IPS BenQ PG2401PT distribuito da Pico ha un display da 24,1″ certificato Printing-Industry Color Certified, in grado di garantire ai professionisti della grafica un’assoluta corrispondenza tra i colori visualizzati a video e quelli che otterranno in stampa.
Da sempre alla ricerca delle soluzioni e delle tecnologie più idonee a soddisfare al meglio le esigenze degli operatori delle arti grafiche, con l’inserimento a catalogo del monitor BenQ PG2401PT, Pico intende mettere a disposizione dei propri rivenditori un prodotto capace di dare una risposta, finalmente soddisfacente, alle esigenze in termini di fedeltà colore di fotografi, illustratori, graphic designer e professionisti della prestampa.
In grado di consentire un totale controllo del colore nel corso dell’intero processo di lavoro, il pannello IPS da 24,1″ a 10-bit del BenQ PG2401PT permette di visualizzare oltre 1 miliardo di colori, di coprire il 100% dello spazio colore CMYK e il 99% dello spazio colore Adobe RGB. Le caratteristiche del pannello, insieme alla possibilità di effettuare una calibrazione hardware personalizzata, gli hanno consentito di ottenere la prestigiosa certificazione “Printing-Industry
Color Certified” (G7/FOGRA/UGRA), a garanzia del fatto che il monitor sia in grado di assicurare durante l’intero ciclo di lavoro una perfetta corrispondenza colori a schermo/stampati.


Oltre alle doti sul fronte della qualità d’immagine, il BenQ PG2401PT spicca per la sua ergonomia, che gli consente di adattarsi al meglio a ogni postazione di lavoro e condizione di luce. Regolabile in altezza e orientabile in ogni direzione, questo monitor firmato BenQ viene fornito completo di un’efficace palpebra antiriflesso, in grado di attenuare i disturbi provocati dalla luce ambientale e assicurare il massimo comfort. «Con l’introduzione di quest’avanzato display firmato BenQ, abbiamo idealmente inserito un nuovo e importante tassello nel mosaico della nostra offerta di soluzioni hardware e software per la grafica professionale, che consentirà ai nostri rivenditori di dare risposta a uno dei principali problemi che i professionisti della grafica si trovano quotidianamente ad affrontare», ha dichiarato Maurizio Desperati, Amministratore Delegato di Pico, che ha poi proseguito: «Per far toccare con mano i benefici che il PG2401PT è in grado di apportare e gli impatti che può avere sui flussi di lavoro, abbiamo deciso di creare un canale specializzato e mettere a punto un programma demo-unit, che consentirà ai nostri dealer di acquistare il prodotto per le loro dimostrazioni a un prezzo speciale.»
Dichiara Gennaro Frasca, Country manager di BenQ Italia: «Il lancio di un prodotto sofisticato come il nuovo BenQ PG2401PT necessita di un partner commerciale tecnicamente molto competente in grado di trasmettere ai venditori i contenuti a elevato valore che lo caratterizzano e i reali vantaggi competitivi che comporta per l’utente. Per questo la nostra scelta è ricaduta su un distributore di consolidata esperienza nel settore della grafica professionale come Pico.»
Clicca qui per maggiori informazioni sul programma demo-unit BenQ PG2401PT di Pico.

Il ruolo della stampa in un mondo omni-canale

«Il mondo della stampa ha attraversato un periodo difficile negli ultimi anni, a causa delle variazioni della domanda. I volumi si sono ridotti, c’è stata pressione al ribasso sui prezzi e, nonostante la chiusura di varie aziende, la capacità in eccesso rimane. In St Ives abbiamo assistito a tutto ciò, abbiamo chiuso aziende di stampa e consolidato altre per assicurare una competitività più a lungo termine. Alcune persone arrivano addirittura a domandarsi: “ma la stampa ha ancora un futuro?”. Di contro, attualmente il mondo della stampa presenta molte innovazioni. Per esempio, c’è molto interesse per la stampa in 3D e la realtà aumentata; entrambe le cose stanno catturando l’attenzione dei consumatori e dei media e apportando PR positive nel settore. Viste le difficoltà di prevedere investimenti in nuove opportunità in questo difficile periodo, questo potrebbe essere il momento adatto.»

Marketing rivolto ai consumatori

Non dobbiamo guardare molto lontano per renderci conto che il mondo sta cambiando. I consumatori di oggi sono molto più «digitali» rispetto al passato. Per esempio, la nostra ricerca in St Ives indica che nella generazione Y (ragazzi dai 18 ai 30 anni), il 78% utilizza i social network ogni settimana e il 56% dichiara di non poter vivere senza Facebook.

L’impatto di questo cambiamento è che questo gruppo di età rappresenta la prima vera generazione digitale. Comunicano tra loro e il resto del mondo in un modo mai visto prima e si aspettano di avere le informazioni sempre a disposizione e che esse siano pertinenti. Quando si tratta di vendite e marketing, questi nuovi gruppi di consumatori devono essere convinti e avere accesso alle informazioni. L’essere influenzati non è più un processo a senso unico da parte del venditore.

Questi nuovi consumatori ascoltano quello che hanno da dirsi l’un l’altro e sono molto aperti alle influenze degli altri. Per esempio, abbiamo scoperto che, nella scelta di una carta di credito, il 76% dichiara di essere influenzato da amici e colleghi, mentre il 43% dichiara di essere influenzato dai social media.

La sfida è che i marchi non possono più fare come vogliono e che non esiste più la soluzione ottimale per un unico gruppo di persone. Ora è necessario capire bene le persone e relazionarsi con loro alle loro condizioni.

E stiamo parlando solo della generazione Y! I ragazzi della generazione Z saranno ancora più agguerriti tecnologicamente, più collegati e scettici su quello che essi vedranno come il mondo dei consumatori di grandi marchi.

Omni-canale

Oltre il 60% dei consumatori che interagiscono con i marchi interagisce attraverso più canali, e questo significa che il marchio e le esperienze di shopping dei marketer devono essere non solo costanti, ma anche pertinenti al canale. Questa diversità spinge i marketer a tracciare dei percorsi di acquisto specifici dei consumatori, consolidare team di marketing da canali diversi e armonizzare le raccolte di dati per offrire un’esperienza superiore e costante, sia online che offline.

Se volete veramente vedere come il mondo sta cambiando, andate a fare shopping con qualcuno di venticinque anni circa e guardate come sarà diverso rispetto all’esperienza di acquisto lineare alla quali siamo abituati, sia che si tratti di acquisto in negozio che online. Ogni cosa viene fatta con l’ausilio di un dispositivo mobile; l’intera esperienza è vissuta con il telefono alla mano ed è interattiva. La ricerca, il confronto dei prezzi e il controllo dell’offerta vengono fatti all’istante; c’è sempre un modo per trovare l’affare migliore e ricevere le opinioni degli amici e a volte anche di chi non si conosce. Negozi come Burberry, H&M e Diesel stanno iniziando a introdurre la connessione wi-fi gratuita e specchi collegati a Internet per permettere di condividere fotografie online prima di acquistare un articolo.

Spesso i prodotti visti in negozio vengono acquistati online e fatti spedire a casa. Questa scelta non è solo dettata dal prezzo, ma anche dalla comodità. Alcuni marchi come McVities, Heinz, Cadbury e Budweiser offrono l’engagement on-pack attraverso dispositivi mobili, utilizzando strumenti come Blippar. Non si tratta solo di offerte, ma spesso anche di concorsi o di giochi.

Sebbene queste innovazioni siano molto interessanti e portino a una convergenza dei canali verso una presenza omni-canale dei marchi retail, non sono ancora qualcosa di davvero personale. Il passo successivo sarà quello di utilizzare le preferenze per personalizzare i contenuti e offrire un’esperienza più personale sia nei negozi che online.

Il futuro della stampa

Qual è allora il ruolo della stampa in quest’era così altamente tecnologica? Spesso i marketer considerano il marketing come una serie di canali individuali invece di unire questi canali in un unico canale che guida i consumatori dal momento della scoperta all’acquisto e oltre. Con l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, il confine tra i canali tradizionali e quelli digitali è diventato irrilevante: sia quelli vecchi che quelli nuovi sono fortemente presenti in ogni fase del ciclo di vita del consumatore.

Il futuro del marketing è un futuro in cui tutti i media vengono presi in considerazione al momento giusto e i mezzi stampa sono una parte fondamentale di questo insieme. Numerosi studi hanno dimostrato che l’unione dei media, compresi i mezzi stampa, crea un veicolo di comunicazione più efficace rispetto a un media isolato. Per esempio, il direct mail combinato a Internet e alle donazioni tramite messaggi di testo ha avuto un impatto significativo sul settore delle donazioni.

Tornando brevemente alla generazione Y, secondo alcune ricerche recenti di Royal Mail e Fast.Map, questa è la generazione che con più probabilità aprirà e leggerà una comunicazione di direct mail. Così, se da un lato la posta ricevuta non è molta, dall’altro quella piccola quantità di posta viene letta, a patto che però sia pertinente, personale e accattivante, tanto da portare il consumatore a muoversi attraverso altri canali. Questa generazione spesso si perde nelle campagne di direct mail, ma l’influenza della posta, unita ad altri media, può essere molto efficace.

I Point of Sale (POS) nei negozi devono essere abbinati all’engagement digitale tramite cellulari e possibilmente schermi digitali per offrire un’esperienza personalizzata. Assistiamo a ciò con l’evoluzione dei codici QR, incorporati nel prodotto collegato alle informazioni personali del cliente che offre qualcosa di unico: un’offerta, un concorso o anche qualcosa divertente. Quello che conta è che il materiale stampato e i dati combinati tra loro creino qualcosa di unico per la persona che interagisce.

Nel mondo dei media outdoor, il futuro riserva chiaramente un passaggio verso schermi digitali meno costosi. Tuttavia, l’idea di enormi schermi digitali che presentano ovunque offerte su misura a ogni consumatore è ancora abbastanza irreale. Quello che invece è più probabile vedere negli esterni sono gli schermi stampati con contenuti incorporati da distribuire, ancora una volta, tramite dispositivi mobili. Insieme alla realtà aumentata, ciò creerà una nuova dimensione nel mondo della pubblicità.

Per quanto riguarda le riviste e i giornali, il modello sta cambiando e continuerà a cambiare; le copie stampate continueranno a diminuire ma non scompariranno completamente. Tuttavia, acquistando la copia fisica, il cliente avrà accesso alla versione digitale gratuitamente. Ancora una volta è una questione di scelte, di quello che il consumatore vuole e di dove lo vuole. Alla fine, la convenienza risulterà in un consumo maggiore. La pubblicità deve arrivare a entrambe, alla pagina ma anche online, interconnessa e personale. Per i pubblicitari la questione è come fare affinché quello che è sulla pagina possa interessare la persona che legge.

Riteniamo inoltre che i libri si evolveranno in maniera simile e che l’e-book digitale e il libro fisico stampato potranno essere acquistati contemporaneamente, come un pacchetto. I contenuti del libro fisico potranno quindi prendere vita nell’e-book una volta connessi online. Per quanto il mondo possa diventare digitale, si sentirà sempre il bisogno e il desiderio del supporto fisico, del libro stampato.

Chi è Patrick Martell

Patrick ha iniziato a lavorare presso St Ives come apprendista negli anni ‘80, prima di ricoprire una serie di ruoli manageriali in Clays, la divisione libri di St Ives Group e di diventarne l’amministratore delegato nel 2000. Durante la sua carica di amministratore delegato, l’azienda è cresciuta grazie a una combinazione di fattori tra i quali la negoziazione di un accordo esclusivo con Harper Collins, il successo dei libri di Harry Potter e la diversificazione nella distribuzione, compresa la costruzione di un magazzino di distribuzione dedicato.

Successivamente, Patrick è arrivato a St Ives Group e ha assunto la direzione delle altre divisioni, comprese quelle in Germania e in Olanda e la Magazine Division. È stato eletto nel consiglio principale nel 2003 ed è diventato CEO nel 2009.

Sotto la guida di Patrick, St Ives si è trasformata da un’azienda di sola stampa a un importante gruppo di servizi editoriali e di marketing, un successo confermato dall’accresciuto valore e prezzo delle azioni del Gruppo.

Patrick è sposato, ha quattro figli e vive a Londra; è molto orgoglioso di essere stato nominato Presidente di Ipex 2014 e lavorerà a stretto contatto con il comitato consultivo per assicurare che il ricco ed esclusivo programma di contenuti includa le novità e le tendenze più recenti del settore della stampa.

 

Ricoh Italia per Qualità e Innovazione 2013

Giunta alla venticinquesima edizione, la Campagna Nazionale Qualità e Innovazione «Noi ci siamo» ha come obiettivo quello di diffondere la cultura della qualità e dell’innovazione, che dovrebbe diventare parte integrante dello stile gestionale di tutte le imprese. L’iniziativa – alla quale il Presidente Giorgio Napolitano conferisce dal 2009 la Speciale Medaglia Presidenziale quale riconoscimento del suo valore – vuole dare un contributo alla creazione di una community in grado di promuovere l’eccellenza, anche in un’ottica di Sistema Paese.

«Noi ci siamo», che si inserisce nell’ambito della diciannovesima Settimana Europea della Qualità (11-17 novembre 2013), si concretizza in una campagna di comunicazione a cui aderiscono centinaia di aziende pubbliche e private.

Ricoh partecipa da oltre dieci anni al progetto e per questo il logo aziendale viene riportato sul Manifesto della Qualità utilizzato nella campagna mediatica su quotidiani, settimanali, mensili e siti Web. L’iniziativa prevede inoltre affissioni negli aeroporti e una serie di convegni che saranno un’occasione di confronto su tematiche di grande attualità.

Ricoh partecipa alla Campagna «Noi ci siamo» convinta che la Qualità e l’Innovazione siano aspetti fondamentali per raggiungere l’eccellenza e per offrire servizi che rispondano alle nuove esigenze delle aziende. «Il miglioramento continuo – commenta Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment di Ricoh Italia – è uno degli obiettivi che perseguiamo adottando una governance aziendale che ha come focus l’innovazione e la qualità, ma anche l’attenzione al cliente, lo sviluppo delle persone e la Responsabilità Sociale d’Impresa. L’adesione alla Campagna ci consente tra l’altro di relazionarci e fare rete con altre aziende italiane per promuovere l’importanza di un modello di business che punti all’eccellenza in ogni ambito».

CSR Report 2013 di Konica Minolta

La copertina del Corporate Social Responsability Report 2013

Konica Minolta ha pubblicato il CSR (Corporate Social Responsability) Report 2013 per informare tutte le parti interessate in merito alle iniziative di responsabilità sociale del Gruppo. Il rapporto fornisce informazioni dettagliate in diversi ambiti, evidenziando tutte le attività di Konica Minolta che hanno apportato significativi vantaggi per l’ambiente, come la riduzione del 50 per cento delle emissioni di CO2 nel ciclo di vita del prodotto registrata nell’anno fiscale 2012 rispetto al 2005.

La copertina del Corporate Social Responsability Report 2013

Insieme alla relazione circa l’avanzamento del piano ambientale a medio termine, il Report CSR evidenzia in particolar modo lo sviluppo di tre attività «verdi» che lo supportano: Green Products Certification System, Green Factory Certification System e Green Marketing Activities. Oltre alla situazione aziendale complessiva, in termini di progetti sostenibili e di eco-compatibilità, nel rapporto sono citati anche esempi concreti di prodotti innovativi, come la serie bizhub C554e che utilizza materiali riciclati per il 40% del corpo esterno. Uno dei due materiali, PC/PET riciclato, è stato originariamente sviluppato per le borracce di plastica come materiale iniettabile a stampo e avente la forza e le proprietà ignifughe necessarie per soddisfare gli standard di sicurezza richiesti.

Italia Grafica di novembre è online!

Nell’editoriale Ester Crisanti suggerisce alle aziende grafiche un approccio ibrido, che possa essere d’aiuto per affrontare le sfide del mercato. Nota infatti che, come testimonia lo speciale, è ampia la tendenza di avere «sale stampa eterogenee», dove convivono macchine offset e digitali in grado di coniugare la flessibilità produttiva con l’indipendenza dalla quantità di copie da stampare su una molteplicità di supporti stampabili.

Secondo Kai Büntemeyer il libro stampato continuerà a essere lo strumento privilegiato per il trasferimento delle conoscenze. In questa intervista la visione, che guarda assai lontano, di Kolbus, specialista del finishing.

Introdotto con il Decreto Legge n. 69 del 21 giugno scorso, il Decreto del Fare prevede modifiche e/o integrazioni legislative apportate dal Governo tese a snellire e velocizzare i procedimenti giudiziari.

SPECIALE SMALL FORMAT DIGITALE. La Federazione della filiera della carta e della grafica ha condotto un’indagine sullo stato di salute del mercato italiano dell’industria grafica, che sottolinea come le aziende grafiche siano costrette a barcamenarsi tra la debolezza dei flussi di domanda interna e il dimesso tono della domanda estera. Noi abbiamo chiesto il parere dei produttori di macchine. E, per mettere in luce i motivi per i quali scegliere le loro tecnologie, abbiamo organizzato delle case history per raccontarvi le esperienze degli stampatori italiani.

Nella sezione dedicata ad Assografici un importante annuncio: il Gruppo Pozzoni ha ottenuto la licenza per l’uso del marchio di qualità ecologica dell’ Unione europea -Ecolabel UE- per la carta stampata.