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Tutte le cifre in un click

Export, libri pregiati, ma anche ebook e app: passa di qui il futuro del libro d’arte in Italia secondo il Rapporto sull’editoria d’arte in Italia 2013, curato dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE).

Ma veniamo ai numeri. Meno 9,3% nel 2012: registra una secca flessione il settore nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie, librerie online, Grande distribuzione organizzata). Il segmento dei cataloghi  (cataloghi e monografie, fotografia e architettura, design e antiquariato), in cui è largamente prevalente l’immagine, registra un andamento negativo ancor più accentuato della media: -23,1% tra 2008 e 2012. Comunque negativa, ma solo in misura meno marcata (-8,2%), l’altra componente, quella della saggistica d’arte (testi saggistici con largo impiego di immagini e illustrazioni).

Offerta stabile ma con un taglio netto di oltre il 30% delle copie per singolo titolo: l’offerta rimane (tutto sommato) stabile e si colloca tra 2000 e 2011 tra i 3.100 e i 3.600 titoli. Oggi si pubblicherebbero, in base ai dati Istat, quasi lo stesso numero di titoli (159 in più) che si pubblicavano nel 2000: +5,1% (una crescita dell’offerta di un misero +0,46% in media annua). Il vero, profondo cambiamento si rileva nell’andamento della produzione a copie. Nel 2000 gli editori presenti in questo segmento stampavano e immettevano nei canali distributivi quasi 8 milioni di pezzi. Nel 2011 sono diventati 5,3 milioni (-32,4%).

E allora? Il futuro digitale è la strada? Forse, ma non nell’immediato: gli e-book d’arte sono in crescita (sono 1700 e rappresentano il 3,2% degli ebook in commercio), ma l’e-reader non è il device elettivo per questa produzione che forse dovrà aspettare una maggior diffusione di tablet (mini e a prezzo più basso). Le app per ora sono troppo costose da sviluppare: solo sull’Apple store ne sono state individuate 214, un quarto delle quali realizzate in Italia.

Su cosa si punta allora? Su editoria facsimilare ed export. Aumenta infatti l’offerta dei libri facsimilari che crescono del 68% tra 2004 e 2011, passando da 93 a 156 titoli. Il risultato è un mercato che si poteva stimare per il 2010 in non meno di 14,5 milioni di euro; e in 16,0 milioni di euro nel 2011 (+ 7% sul 2009 anche se molto dipende dall’offerta messa sul mercato). Numeri importanti anche per il made in Italy, per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano (spesso l’edizione è occasione del restauro/studio del codice), di attività e competenze a cavallo tra dimensione artigianale e quella industriale.

La più forte oggi è la via dell’internazionalizzazione: i libri d’arte contribuiscono infatti con il 25,9% all’export complessivo di diritti di edizione dell’editoria italiana. Quello dell’editoria e dei cataloghi d’arte, di immagini, di design e architettura, di lifestyle, moda, ma anche delle riviste di architettura, ecc. un settore ad alta vocazione internazionale: il 5,6% dei titoli d’arte è pubblicato direttamente in inglese. Le coedizioni (o edizioni dirette) crescono sui nuovi mercati internazionali: tra 2000 e 2011 le coedizioni in lingua straniera (il 96% in lingua inglese) e fatte con editori stranieri sono cresciute infatti del 26%.

 

L’alleanza tra EFI e Sharp porta il front-end digitale Fiery a promuovere la serie Sharp Pro

 EFI ha annunciato di avere siglato un accordo con l’azienda giapponese con sede a Osaka Sharp Corp. per lo sviluppo di front-end digitali Fiery versatili e integrati per la stampa di produzione di alta qualità. A seguito di questo nuovo accordo, EFI fornirà le sue soluzioni DFE Fiery con i sistemi di produzione di documenti digitali a colori Sharp Pro Series.

I prodotti Sharp MX-6500N and MX-7500N Pro Series sono le prime stampanti del settore a offrire il controllo completo dell’interfaccia per gestione di lavori EFI Fiery Command WorkStation direttamente dal pannello operativo del motore di stampa. L’esclusivo display touch screen ad alta risoluzione da 15,4” di Sharp funge da pannello operativo principale per la Pro Series, offrendo agli operatori un accesso facile all’interfaccia Command WorkStation.

«Tale integrazione arrichisce l’esclusiva gamma di funzionalità di Sharp con la tecnologia Fiery ad alte prestazioni di EFI per creare una soluzione completa che risponde alle richieste dei professionisti odierni della stampa», ha spiegato Mike Marusic, vicepresidente senior, Marketing and Business Solutions Group, Sharp Imaging and Information Company of America. «Siamo entusiasti dell’alleanza con Sharp per lo sviluppo di prodotti innovativi nel settore della produzione», ha affermato John Henze, vicepresidente, Fiery marketing, EFI.» Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con Sharp per creare la piattaforma di stampa integrata definitiva per gli ambienti di stampa on-demand che richiedono una gestione dei lavori di precisione».

Questa nuova integrazione tra EFI e Sharp consente agli operatori di gestire e preparare con facilità i lavori presso la macchina da stampa ed elimina virtualmente la necessità di più stazioni di lavoro per la gestione dei lavori. Il pannello operativo integra un tastierino tattile con un dispositivo puntatore touchpad per un funzionamento simile a quello dei PC.

Un concorso per dare nuova vita al packaging da viaggio

Stora Enso e l’Università Aalto in Finlandia hanno annunciato l’apertura dell’edizione 2014 del concorso Recreate Packaging (ricreare il packaging), rivolto ai disegnatori d’imballaggio di tutto il mondo. Il tema è rivolto alla creazione di nuove soluzioni per confezioni da viaggio, prodotte con materiali rinnovabili. I premi sono interessanti, il primo di 8.000 euro.

L’edizione 2014 del concorso Recreate Packaging si focalizzerà sul tema del viaggio. Oggigiorno un sempre crescente numero di consumatori è costantemente in movimento, in viaggio intorno al mondo. Tuttavia, ciò è poco visibile nelle attuali soluzioni di confezionamento, che prestano poca attenzione ad aspetti quali sostenibilità, portabilità, leggerezza e comodità degli imballaggi. Stora Enso ritiene che i materiali cellulosici rinnovabili racchiudano un grande potenziale e siano in grado di mostrare qualità che permettono di sostituire plastica, alluminio e vetro per creare attraenti quanto sostenibili soluzioni d’imballaggio in risposta alle esigenze dei viaggiatori.

Il periodo per la registrazione al concorso Recreate Packaging è iniziato il 2 settembre e si chiuderà il 31 gennaio 2014. Le istruzioni dettagliate del concorso sono disponibili sul sito dedicato. Ai concorrenti è richiesto di selezionare tre prodotti per la bellezza e/o per la cura personale che siano importanti da portare in viaggio e di ripensarne il sistema di confezionamento. I materiali d’imballaggio desiderati sono anch’essi descritti nelle regole del concorso.

Gli organizzatori del concorso Recreate Packaging 2014 accetteranno proposte sia da disegnatori professionisti che da studenti di design. «Ci attendiamo che l’internazionalità e quindi la diversa prospettiva del concorso possa essere d’ispirazione a progettisti ambiziosi nell’intento di esplorare nuove strade per lo sviluppo del prodotto e del suo confezionamento nelle varie categorie di prodotto,» afferma il Prof. Mikko Koria, del programma Idem (International Design Business Management), presso la Scuola di Business dell’Università Aalto.

Tramite il suo concorso di design, Stora Enso vuole incoraggiare i progettisti a ripensare all’imballaggio e a famigliarizzare con i materiali cellulosici rinnovabili. Il concorso offre ai designer una grande occasione per guadagnare visibilità, attenzione e opportunità lavorative. Premi interessanti, come il primo premio di 8.000 euro, costituiscono un ulteriore incentivo.

Edge Animate CC, capofila della famiglia Edge

Adobe Edge Tools & Services - Suite di app e funzioni dedicate al mondo del web.

La nuova famiglia Edge, (introdotta col nome di «Edge Tools & Services») dedicata al mondo del Web, ha come capofila Edge Animate, un software che permette di creare in modo semplice ed efficace contenuti Web interattivi e animati utilizzando nativamente Html5, CSS3 e JavaScript, il tutto senza scrivere una sola riga di codice.

Insieme ad Animate, la suite comprende

  • Edge Reflow, che permette di creare progettazioni Web dinamiche (responsive), dove il flusso dei contenuti del sito Web si adatta automaticamente alle dimensioni del device utilizzato, senza compromettere la qualità di visualizzazione;
  • Edge Code, un editor di codice Html, CSS e JavaScript dedicato esclusivamente agli sviluppatori Web o comunque agli «esperti del codice»;
  • Edge Inspect, strumento utilissimo che dà la possibilità di testare i progetti sui dispositivi mobile, visualizzando in tempo reale i risultati delle modifiche al codice e potendo acquisire delle istantanee dagli schermi dei device connessi;
  • Edge Web Font, un servizio che consente l’accesso a una vasta libreria di Web font gratuiti, serviti da Typekit, disponibili per i propri siti Web. Questo servizio nasce dal contributo di Adobe, Google e diversi designer. Inoltre, si integra perfettamente con Animate, Reflow e Dreamweaver;
  • Typekit, servizio in hosting grazie al quale è possibile accedere a migliaia di font di altissima qualità, utilizzabili nelle applicazioni e nei siti Web;
  • PhoneGap Build, che consente di creare app mobile utilizzando codice Html, CSS e JavaScript, compilandole e «pacchettizzandole» per la distribuzione nei più diffusi marketplace (da Web-application a mobile-application).

Edge Animate si configura quindi come l’attore principale della gamma che inevitabilmente manda in pensione il caro vecchio Flash, almeno per quanto riguarda la realizzazione di interattività e animazioni interamente compatibili su Web, dai dispositivi classici a quelli mobile. La semplicità di Animate amplia di fatto il target, il software infatti non si rivolge soltanto a web designer e sviluppatori ma anche a coloro che non hanno competenze specifiche in linguaggi Html e CSS.

Adobe Edge Tools & Services – Suite di app e funzioni dedicate al mondo del web.

Partiamo dall’interfaccia

Nella schermata iniziale abbiamo la possibilità di conoscere e apprendere al meglio le funzionalità di Animate tramite le In-App Lessons, delle vere e proprie lezioni da seguire passo dopo passo per acquisire dimestichezza con gli strumenti.

In-App Lessons – Vere e proprie lezioni “In-App” da seguire passo dopo passo.

Andando a creare un nuovo progetto, da «File > Nuovo» oppure direttamente dalla schermata iniziale «Crea nuovo», viene aperta l’area di lavoro predefinita che chi ha avuto modo di lavorare con Flash o After Effects troverà molto simile.

Nella parte centrale troviamo lo «Stage», ovvero l’area nella quale andremo a creare, inserire e visualizzare i contenuti del nostro progetto; di default si presenta con sfondo bianco e con dimensioni di 550×400 px.

Edge Animate: area di lavoro predefinita, analoga a quella di Flash e After Effects.

Esattamente sotto è posizionata un’area fondamentale dalla quale potremo dare interattività e animazione agli oggetti, la «Timeline». Sulla sinistra troviamo il pannello «Proprietà» dal quale andremo a definire le caratteristiche principali del progetto o dell’elemento selezionato e immediatamente sopra la barra degli «Strumenti», che comprende gli elementi base utili a inserire forme geometriche e testo, giusto per citarne alcuni. Sulla destra vi sono il pannello «Elementi» nel quale verranno raccolti tutti gli elementi che importeremo o creeremo in Animate, e il pannello «Libreria» in cui avremo la possibilità di inserire «Risorse», «Simboli» e «Caratteri» necessari al progetto.

Cosa c’è di nuovo?

Il rilascio di Animate CC porta con sé interessanti novità che arricchiscono ancor più le funzionalità dell’applicativo rispetto alla versione precedente.

Un plus importante è l’introduzione dei tracciati movimento che consentono di animare un elemento secondo un tracciato che può essere personalizzato in modo analogo alle curve di Bézier di Illustrator. Questo permette di ottenere movimenti fluidi che emulano la realtà.

Ora è possibile caricare, creare e riutilizzare dei modelli da una galleria dedicata, agevolando la composizione di file comuni. Il menù «Modelli» è raggiungibile dalla schermata introduttiva «Crea da modello» o da «File > Crea da modello…».

Il nuovo Strumento contagocce, disponibile nel Selettore colore a comparsa, ci permette di campionare i colori dallo stage.

Creare animazioni non è mai stato così facile

L’ultima versione di Edge Animate, quella firmata CC, introduce interessanti miglioramenti che permettono una più ampia libertà creativa rispetto alle precedenti versioni.

Per scoprire la semplicità di Animate nel creare animazioni e aggiungere interattività agli elementi, vediamo un esempio pratico.

Supponiamo di dover creare un semplice banner animato. L’idea è quella di far seguire a un’ellisse un determinato percorso che termina nell’occhiello superiore della lettera «g» di «italiagrafica». Andiamo quindi a creare un nuovo progetto da «File > Nuovo» e nel pannello «Proprietà» impostiamo le dimensioni dello Stage in 800×200 px. Successivamente importiamo gli elementi che utilizzeremo nel progetto selezionando «File > Importa», in questo caso soltanto l’immagine «ItaliaGrafica.jpg» che andremo a posizionare all’interno dello stage. Ora creiamo un’ellisse (28×28 px) attraverso lo strumento «Ellisse», raggiungibile dalla barra degli strumenti. Quello che rimane da fare è definire il percorso che l’ellisse dovrà percorrere; per far ciò posizioniamo l’ellisse nel punto di partenza e successivamente, dal pannello «Proprietà», sotto la voce posizione e dimensioni, selezioniamo la voce Tracc. mov. (Tracciati movimento), novità di Animate CC.

Posizione e dimensioni. Tracciati movimento, permettono di personalizzare il percorso di un’animazione.
Timeline. Pin, strumento indispensabile per lavorare sulla linea temporale.

Dopodiché andiamo a definire la durata dell’animazione selezionando il Pin sulla timeline, posto in alto a sinistra (oppure facendo doppio click sulla testina) e spostando la testina a tre secondi; il passo successivo è quello di spostare l’ellisse dal punto di inizio a quello di fine. A questo punto avremo una linea che collega il punto di partenza e di arrivo dell’ellisse che è modificabile tramite i punti di ancoraggio, che sono rappresentati da triangoli che puntano nella direzione di spostamento dell’oggetto, e le maniglie classiche di Illustrator.

Percorso dell’animazione, personalizzabile attraverso lo strumento Penna, analogo a quello di Illustrator.

Infine non ci resta che definire l’andamento dell’animazione; dal botton Andamento, posizionato a sinistra della timeline scegliamo «Andamento in entrata > Bounce», dando all’animazione il tipico effetto «Flipper».

Se vogliamo che la nostra animazione si ripeta in loop dobbiamo semplicemente definire un’azione. Posizioniamo quindi la testina della Timeline alla fine dell’animazione (3 sec.) e dal menù «Linea Temporale > Inserisci attivatore» o attraverso «mela+t», apriamo la finestra delle azioni; selezioniamo la voce «Riproduci da» e impostiamo come parametro di partenza (symbol play) «0».

Attivatore. Finestra dalla quale è possibile impostare delle azioni correlate all’animazione.

Per visualizzare l’anteprima del progetto su browser, selezioniamo «File > Visualizza anteprima nel browser» o semplicemente attraverso la shortcut «mela+invio».

Ultima fase: la pubblicazione

Una volta terminato il progetto, che sia esso un banner, uno slideshow o una semplice animazione, bisogna pubblicarlo, ovvero renderlo «pronto all’uso». Per far ciò andiamo in «File > Impostazioni di pubblicazione…» e selezioniamo una o più destinazioni di pubblicazione. Dalla finestra che si apre, Animate ci propone tre principali output e relative opzioni.

Impostazioni di pubblicazione. Da qui è possibile scegliere la destinazione di pubblicazione del progetto creato
  • Web, in cui viene indicata la Directory di destinazione (che è possibile modificare e nella quale verrà salvato il file Html, i file JS e le relative immagini), la possibilità di impostare la preferenza Framework tramite CDN, che consente di scaricare il contenuto più velocemente tramite l’hosting per il runtime di Edge messo a disposizione da Adobe (deselezionate questa opzione se i file verranno eseguiti senza una connessione a Internet o attraverso un proprio hosting), e la possibilità di pubblicare il contenuto come Html statico, che consente di migliorare la visibilità e l’accessibilità (SEO).
  • Pacchetto di distribuzione Animate: in questo caso viene creato un pacchetto del progetto con estensione .oam utilizzabile in altri applicativi Adobe quali InDesign, Digital Publishing Suite (DPS), Dreamweaver e Muse. Nelle opzioni è inoltre possibile specificare un’immagine Poster, che solitamente viene visualizzata nelle versioni precedenti dei browser che non supportano gli standard Html5, CSS3 e JavaScript.
  • iBooks/OS X: da qui andremo a creare un widget (.wdgt) da utilizzare in iBooks Author (applicazione sviluppata da Apple per la creazione di contenuti digitali fruibili da iPad) o nella Dashboard di OS X. Oltre a specificare il nome, anche qui è possibile selezionare un’immagine Poster.

Alla fine basterà semplicemente salvare le impostazioni di pubblicazione «Salva» oppure pubblicare il progetto selezionando «Pubblica».

Quello che gli altri non dicono. Intervista a Juri Camoni

Juri Camoni, vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori (GGI).

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Assografici (GGI) ha sempre voluto lanciare messaggi strategici per le imprese del settore, promuovendo convegni, incontri e missioni di studi all’estero che dessero spunti di sviluppo e di ottimismo per il futuro. Al suo interno i giovani imprenditori hanno anche spesso affrontato – in maniera e luoghi informali – tematiche «calde» che poi non hanno eco a livello di media e comunicazione trattandosi di confronti personali tra imprenditori  e colleghi del settore. La situazione del settore e il ruolo di critica costruttiva che un gruppo di giovani dovrebbe rappresentare inducono oggi il GGI a rendere pubblico un dibattito interno che caratterizza da sempre la sua anima. «Vogliamo iniziare a trattare anche pubblicamente temi un po’ più “scomodi”, afferma il vice presidente Juri Camoni, «con la consapevolezza che parlare di tali argomenti in maniera costruttiva sia utile per chiarire quali atteggiamenti non possono più essere tollerati e condivisi per dare nuove prospettive al settore». Gli argomenti sarebbero molti: uno tra i tanti, di grande attualità, riguarda il «Concordato preventivo in bianco»: uno strumento definito pericoloso anche dai vertici di Confindustria, a cui il Governo ha posto un po’ di rimedio con le ultime modifiche contenute nel Decreto del Fare. Uno strumento che, prima che fosse cambiato dal Governo, è stato interpretato nella maniera peggiore e che ha contribuito ulteriormente ad accentuare la crisi.

Juri Camoni, vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori (GGI).

Il «concordato preventivo in bianco»: un atteggiamento non condiviso

Ma di cosa si tratta? «Con il Decreto Legge del 22 giugno 2012 n. 83 – il cosiddetto Decreto Sviluppo, convertito con alcune modifiche con Legge 7 agosto 2012 n. 134 – un imprenditore in stato di crisi poteva chiedere un concordato preventivo presentando solo gli ultimi tre bilanci e in maniera semplice poteva prendersi tempo per presentare un piano credibile per il futuro», racconta Camoni, che precisa: «senza grossi vincoli, senza nessuna grande lente di ingrandimento sulle attività passate e future. La recente riforma della disciplina relativa alla procedura fallimentare del Governo ha tentato di arginare gli aspetti di maggiore contraddizione, che comporta adesso una maggiore tutela dei creditori. Tuttavia, ciò non toglie che il GGI senta ugualmente il desiderio di puntualizzare ciò che lo stesso presidente di Confindustria Giorgio Squinzi aveva definito «un modo per scaricare i debiti sulla catena produttiva e continuare indisturbati l’attività», un «comportamento immorale che sta provocando crisi aziendali a catena».

Fare una vera cultura imprenditoriale

La prima strategia operativa, quindi, è parlare, per creare una vera cultura d’impresa: «Chi viene al tavolo con noi sposa anche precisi atteggiamenti», afferma Camoni, «perché far parte del Gruppo significa riconoscersi anche in valori di etica, correttezza e coerenza col senso di appartenenza che deve rispecchiare effettivamente quanto si fa nel nostro quotidiano e nelle nostre aziende». La seconda strategia è aggregarsi tra sani: «esistono casi, come le reti di impresa, che sono il perfetto esempio di come le aziende si possano dare una mano valorizzando le loro parti sane». Quanto al Concordato preventivo, conclude, «esiste per aiutare l’imprenditore in crisi e deve essere usato nella maniera giusta e non abusato».

La linea VersaUV flatbed Roland si fa in tre

Roland XF-640.

 

Roland XF-640.

Roland propone la serie di stampanti desktop VersaUV per la personalizzazione di oggettistica, gadget, oggetti di pregio e artistici. Queste stampanti, che usano inchiostri EcoUV Roland, sono disponibili in due formati, completi di RIP e di aspiratori dedicati. Inoltre possono stampare su materiali curvi fino a 2 mm e usano un solo tipo di inchiostro per tutte le applicazioni. VersaUV stampa in quadricromia e bianco, oltre a consentire la verniciatura lucida o opaca, quest’ultima anche per ottenere effetti tattili e materici molto particolari. Presentata anche la linea VersaCamm Vs, periferiche per la stampa&taglio in esacromia, bianco e metallico, disponibili con luce di stampa da 76 sino a 160 cm. Novità anche per la serie VersaUV flatbed che, proprio a partire da Viscom, sarà disponibile nelle versioni da 200, 250 e 320 cm lunghezza e con uno spessore massimo in altezza di 15 cm. Sullo stand ci sarà anche un corner dedicato per la stampa sublimatica con il modello XF-640; stampa ECO-SOL MAX con i modelli VersaArt RE-640 e PRO4 XF-640. Infine, per chi vuole iniziare a cimentarsi con la stampa digitale, può sperimentare i plotter stampa&taglio VersaCamm SP-300i, VersaStudio BN-20 e il plotter da taglio GX-24.

Roland sarà al Viscom al Pad.9 stand P11/R8.

La tecnologia di stampa a cinque colori di OKI

ES9541, nuova stampante a 5 colori che OKI lancerà in anteprima a Viscom.

OKI Europe presenta per la prima volta in Europa la sua pionieristica tecnologia di stampa a cinque colori al Viscom 2013 in scena a Parigi (24-26 settembre), Milano (3-5 ottobre, pad. 9 stand T19/U18) e Düsseldorf (7-9 novembre).

ES9541, nuova stampante a 5 colori che OKI lancerà in anteprima a Viscom.

Il fulcro dello stand OKI sarà una nuova stampante LED digitale A3 a colori che dispone, come quinto colore, del toner bianco o trasparente. Questa innovazione fornirà per la prima volta nel breve periodo una conveniente stampa digitale on demand in bianco e trasparente lucido, consentendo di produrre internamente una grande varietà di applicazioni di stampa esclusive a prezzi contenuti. Oltre alla nuova stampante A3 a colori che offre una straordinaria qualità di stampa e un’ampia capacità di gestione dei supporti, OKI presenterà una serie di tecnologie di stampa altrettanto innovative come la gamma, di grandissimo successo, di stampanti con toner bianco e la recente serie di multifunzione A4 a colori e monocromatici per il segmento enterprise. In mostra al Viscom, dunque, una gamma completa di soluzioni ad alte prestazioni per il mercato delle arti grafiche e delle aziende creative.

«Siamo estremamente entusiasti di partecipare a ben tre edizioni del Viscom in Europa e mostrare al pubblico la nuova stampante a cinque colori – una vera e propria novità nel mercato. Abbiamo raggiunto un’eccezionale qualità di stampa a colori, una maggiore flessibilità nei supporti di stampa, una velocità di stampa elevata e bassi costi di esercizio» afferma Pamela Ghosal, General Manager Brand and Marketing Communications di OKI Europe. «I visitatori del Viscom avranno l’opportunità di vedere come questa innovativa stampante sia in grado di offrire al mercato delle arti grafiche e delle aziende creative maggiori guadagni, consentendo loro di stampare internamente quello che fino a ora è stato un processo di stampa in outsourcing lungo e costoso».

«Allo stesso tempo, grazie anche agli altri prodotti OKI in mostra, si rafforza la nostra posizione di produttori di soluzioni tecnologiche innovative che rispondono alle reali esigenze dei clienti aiutandoli a ottenere un reale vantaggio competitivo».

Durante ciascuna edizione del Viscom, OKI supporterà la sua forza vendita con una serie di offerte promozionali dedicate esclusivamente ai visitatori di ciascuna fiera.

Viscom 2013 raccoglie una serie di fiere internazionali focalizzate sul mercato delle arti grafiche. Fornisce un forum concreto nel quale riunire utenti, agenzie, venditori e utenti finali impegnati nella produzione e applicazione per la comunicazione visiva.

«Viscom Europa è un’importante vetrina per OKI», afferma Ghosal. «L’edizione 2012 di Francoforte, per esempio, ha attirato oltre 12.000 visitatori specializzati provenienti da oltre 70 paesi, di cui più della metà (56%) interessato in particolare alle soluzioni di stampa e il 40% con specifiche intenzioni di acquisto.

Ogni edizione di Viscom costituisce l’opportunità ideale, per il mercato delle arti grafiche, di visitare lo stand OKI e verificare come l’azienda sia in prima linea nella fornitura di soluzioni di stampa solide e avanzate, progettate specificamente per rispondere alle esigenze dei propri clienti».

 

Landa annuncia ulteriori miglioramenti della qualità di stampa e del design delle proprie macchine

In questa cabina dal design ergonomico l’utente è circondato da comandi touch-screen della macchina da stampa, strumenti di gestione dei lavori, segnali video da tutte le principali funzioni della macchina, importanti cartelli correlati alla produzione e un tavolo di controllo illuminato. Inoltre, un’area privata consente agli operatori di conservare ed esporre articoli personali.

Landa Digital Printing, l’azienda fondata e diretta da Benny Landa, annuncia importanti sviluppi apportati alle proprie macchine da stampa Landa S10FC e S10C con tecnologia Nanographic Printing volti a migliorare la qualità di stampa e il design delle macchine.

«Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i nostri clienti per assicurare che le nostre macchine per la stampa nanografica offrano le prestazioni, la qualità di stampa e le funzionalità necessarie a garantire un’alta velocità di produzione. Inoltre, la nuova cabina operatore Landa definirà un nuovo standard operativo per qualsiasi macchina per la stampa da produzione, sia digitale sia offset”.

Una stretta collaborazione con i clienti ha consentito di sviluppare un nuovo concetto di operatività delle macchine da stampa e di aggiungere numerose importanti funzioni, rispetto a quelle implementate nelle macchine presentate in anteprima a Drupa 2012.

La cabina operatore Landa è un centro integrato di gestione della produzione posizionato nell’area di uscita degli stampati che permette agli operatori di monitorare e controllare il funzionamento della macchina dando contemporaneamente un’occhiata all’area di uscita. In questa cabina dal design ergonomico l’utente è circondato da comandi touch-screen della macchina da stampa, strumenti di gestione dei lavori, segnali video da tutte le principali funzioni della macchina, importanti cartelli correlati alla produzione e un tavolo di controllo illuminato. Inoltre, un’area privata consente agli operatori di conservare ed esporre articoli personali.

Nuovi eiettori di inchiostro migliorano la qualità di stampa e aumentano la produttività della macchina. Con una risoluzione di 1.200 dpi, offrono livelli qualitativi superiori che, secondo Landa, non hanno niente da invidiare alla risoluzione ottenuta con la stampa offset o ai livelli di grigio. Il nuovo design degli eiettori di inchiostro migliora inoltre, in maniera significativa, l’affidabilità dell’eiezione dell’inchiostro e garantisce la ridondanza in caso di mancato funzionamento degli ugelli.

Un sistema automatico di gestione della carta consente di utilizzare sia carta sia supporti di stampa in plastica. Riducendo notevolmente il numero di operazioni richiedenti un elevato dispendio di energie per l’impostazione della carta, questo sistema permette di cambiare più velocemente i supporti di stampa e di massimizzare il tempo di operatività della macchina. Funzioni di alimentazione e uscita continue della carta consentono a convertitori e stampatori di gestire la macchina senza interruzioni per la sostituzione della carta. Grazie a un vassoio ausiliare di uscita della carta, gli operatori possono raccogliere automaticamente le bozze senza dover interrompere il normale processo di produzione.

Una tradizionale unità di spalmatura in linea opzionale consentirà di nobilitare in maniera efficiente i prodotti realizzati con la stampa nanografica sia in modo completo che selettivo. L’unità di spalmatura potrà essere utilizzata sia con rulli e cliché per stampa flessografica siacon una varietà di inchiostri UV e a base d’acqua.

Terzo trimestre 2014, arrivano le prime unità beta

Landa prevede di iniziare le consegne delle unità beta della Landa S10FC Nanographic Printing Press per la piegatura del cartone nel quarto trimestre del 2014 a cui faranno seguito, entro un breve periodo, le spedizioni della Landa S10C Nanographic Printing Press per la stampa commerciale ed editoriale.

Benny Landa afferma: “Abbiamo conseguito notevoli miglioramenti che accelereranno la trasformazione della stampa digitale in tecnologia mainstream”.

 

Kappa Green di Cielle: versatilità ed ecosostenibilità

Cielle presenta un’ampia gamma di prodotti, dalle macchine laser cutting alle marcatrici laser, dalle grandi tavole ai minicentri. Kappa Green è un software all’avanguardia, e per questo è stato selezionato per il percorso Green Trail di Viscom Italia 2012.

Cielle ha sviluppato nuove tecnologie per assicurare un basso impatto ambientale. La serie Kappa Green è il risultato di questa evoluzione: una macchina all’avanguardia che diventa fonte di risparmio energetico, grazie a software di ultima generazione. Utilizza infatti una tecnologia che consente di ottimizzare la gestione delle risorse impiegate dalla macchina. Frutto di uno studio accurato dei sistemi di lavorazione, questo dispositivo presenta caratteristiche molto simili allo Start&Stop in dotazione alle automobili, o allo stand-by dei computer di ultima generazione. Se Kappa Green non è operativa, infatti, entra in modalità stand-by. Alla ripresa del lavoro, tutte le periferiche tornano in funzione in un tempo brevissimo, circa 5 secondi. L’intero processo avviene in maniera completamente automatica, senza la necessità di un intervento da parte dell’operatore.

Sistema di trasmissione preciso e veloce, piano aspirante di serie, due portautensili a rotazione vettoriale, sistema F.P.C. per la lettura dei crocini. Studiata per il grande formato, trova applicazione in numerosi campi: dalla stampa digitale alla creazione di pannelli e sagome, fino agli allestimenti fieristici e commerciali. È utilizzata per la lavorazione di materiali morbidi e sottili come carta, cartone alveolare, gomma e spugna. Con l’aggiunta del terzo elettromandrino per fresatura, la macchina è applicabile anche all’incisione su basi più spesse e dure.

In occasione di Viscom (pad. 9 stand F19-G12) verrà dato grande spazio ai professionisti con tre laboratori di cui il “Grandi Tavole”: l’azienda Graphicompos eseguirà delle lavorazioni tipiche del settore stampa digitale, quali scontorno di sagome stampate, realizzazione di espositori, display e p.o.p. con Kappa 200/300 e Kappa Green 200/300.

Se Kappa Green non è operativa, entra in modalità stand-by. Alla ripresa del lavoro, tutte le periferiche tornano in funzione in un tempo brevissimo, circa 5 secondi. L’intero processo avviene in maniera completamente automatica.

Enfocus risolve il problema dei font mancanti nei PDF grazie a un accordo esclusivo con Monotype

Enfocus annuncia un accordo esclusivo con Monotype, uno dei fornitori di caratteri più famosi al mondo, per risolvere il maggiore ostacolo alla correzione di PDF per la produzione: i font mancanti.

PitStop, lo standard in quanto a preflight e modifica di PDF, dà agli utenti di PitStop Pro 12 e PitStop Server 12 la possibilità di connettersi alla piattaforma Monotype Baseline, nuova soluzione basata su cloud, quando viene rilevata l’assenza di tipi di caratteri. Acquistando la licenza a una speciale tariffa iniziale di 1,49 dollari per font per un singolo documento, si può inserire il tipo di carattere nel file, superando quindi con successo il preflight e la stampa (L’acquisto di licenze per i font e il loro inserimento dalla piattaforma Monotype Baseline sarà un’opzione sempre disponibile nella versione 12 e in quelle successive di PitStop Server e PitStop Pro. Vedere la schermata e la spiegazione in allegato al presente comunicato stampa.) Inoltre, l’accordo prevede attualmente l’esclusività dei diritti di Enfocus per l’offerta della soluzione Monotype per il preflight.

I commenti di alcuni esperti in consulenza di produzione

Questo il commento di Matt Beals, consulente di produzione di PDF di Seattle che integra l’intera gamma di prodotti per l’industria grafica per aziende di tutto il mondo: «l’inserimento dei tipi di carattere da una risorsa online, e niente meno che da Monotype (il meglio in quanto a fornitura di font), è stata una mossa geniale da parte di Enfocus. Già avevo l’impressione che, con la nuova funzionalità a colori e la tangibile accelerazione dell’elaborazione, PitStop 12 si stesse profilando come l’upgrade più importante da anni a questa parte. Adesso devo rivedere la mia opinione: l’aggiunta dell’inserimento di tipi di carattere Monotype in PitStop 12 potrebbe rendere questo uno degli upgrade di software più importanti dell’anno per l’intero settore.»

«Sono veramente impressionato»

«I font mancanti continuano a riemergere, sondaggio dopo sondaggio, da più di dieci anni, come uno dei maggiori ostacoli alla produzione veloce di PDF» ha spiegato Andrew Bailes-Collins, Senior Product Manager per la famiglia PitStop di Enfocus. «A nome di 130.000 aziende e utilizzatori di tutto il mondo che utilizzano PitStop per il preflight e la correzione dei PDF, ringraziamo Monotype per aver collaborato con noi alla soluzione del problema.»

Bailes-Collins ha inoltre affermato che l’accordo tra Enfocus e Monotype coniuga il meglio di quanto le due aziende hanno da offrire, per il superamento di un problema presente da tempo. «Enfocus PitStop è in grado di verificare un file PDF e rilevare la presenza di tipi di carattere non previsti, e Monotype possiede un’enorme collezione di font. Insieme stiamo finalmente risolvendo il problema dei tipi di carattere mancanti.»

I vantaggi della partnership tra Enfocus e Monotype

Effettivo utilizzo di font (non sostituzioni o emulazioni) tra i 30.000 attualmente disponibili (ne saranno resi disponibili degli altri tra i 150.000 della collezione Monotype, in base alle richieste degli utenti).

  • Notevole riduzione di costi
  • Meno casi di ritardi e di scadenze non rispettate
  • Eliminazione delle richieste di revisione di file PDF
  • Vantaggio competitivo
  • Operatività manuale o automatica
  • Clienti più soddisfatti
  • I tipi di carattere includono i formati Open Type e TrueType. I font asiatici sono disponibili nei formati TrueType o OpenType CFF.
  • Il problema dei font mancanti torna in primo piano nell’era delle basse tirature

Bailes-Collins fa notare come il problema dei tipi di carattere mancanti sia tornato attuale da quando è aumentata la richiesta di tirature ridotte in tempi rapidi, con la conseguente pressione esercitata sulla produzione. «Mentre tutto il resto si è ottimizzato e automatizzato, abbiamo continuato ad avere il vecchio problema dei font mancanti, che dava ai clienti l’impressione di essere rimasti agli anni 90. Era giunto il momento di cambiare, e così ci siamo rivolti a Monotype (chi altri se no?) per farlo.»

Il servizio in attesa di brevetto di Monotype attualmente è disponibile solo tramite Enfocus e i suoi partner OEM.

«Enfocus è un rappresentante d’eccezione sul mercato» ha commentato Joe Roberts, vicepresidente e General Manager, Printer Imaging, di Monotype. «Ringraziamo Andrew Bailes-Collins e il team Enfocus per averci proposto un’idea che secondo noi avrà un impatto enorme e positivo.»

Modalità di accesso al servizio per i clienti di PitStop 12

PitStop Pro 12 e PitStop Server 12 funzioneranno in modo analogo alla precedente versione: con il controllo dei file PDF per il rilevamento dei tipi di carattere mancanti e con l’individuazione di questi ultimi se sono disponibili sul computer locale. Se lo sono e l’utente abilita l’opzione, i font locali saranno inseriti nel PDF. Ma in PitStop 12, se i font mancanti non sono presenti localmente, il processo va oltre: gli operatori che usano PitStop 12 possono verificare se il tipo di carattere mancante è disponibile sulla piattaforma Monotype Baseline™.In caso affermativo, se l’utente lo desidera, il font potrà essere scaricato e inserito nel documento PDF.

La piattaforma Monotype Baseline è accessibile dopo aver impostato un account. Viene addebitata una tariffa iniziale di 1,49 dollari per font, per un documento, indipendentemente dalle dimensioni del PDF, sia esso composto da una o da migliaia di pagine.

I font acquistati saranno documentati nei report di preflight PitStop e nella cronologia utente di Monotype.

PitStop 12: un upgrade storico

Il vicepresidente di Enfocus Fabian Prudhomme ha definito l’accordo con Monotype il fiore all’occhiello del più importante aggiornamento della famiglia PitStop da diversi anni a questa parte.

«I clienti di Enfocus PitStop non hanno dubbi sulle loro esigenze» ha spiegato Prudhomme. «Uscire da PitStop per eseguire modifiche di immagini in applicazioni di editing esterne era un lavoro oneroso, così abbiamo inserito in PitStop 12 gli strumenti per questo tipo di operazioni. Gli utenti di PitStop Server dispongono inoltre del motore di appiattimento delle trasparenze di Adobe e di elaborazione a 64 bit, per un accesso alla memoria più rapido e sicuro. Ora, con la piattaforma Monotype Baseline™, portiamo ai clienti il risultato della battaglia più grande e lunga sul fronte della produzione di PDF: i tipi di carattere mancanti. Abbiamo vinto.»