La ePrinter è la prima per la grafica con multi rotolo e cambio supporti intelligente. Colori armoniosi grazie all'HP multi-dimensional smart drop placement technology e funzionamento semplificato grazie a stampa da unità flash USB ed e-mail, touchscreen a colori e anteprima di stampa.
A Viscom HP ha presentato la stampante HP Designjet Z5400 PostScript ePrinter, da 6.000 euro con rottamazione, che amplia il portfolio HP Designjet serie Z con la prima ePrinter multi-rotolo per grandi formati rivolta al mercato delle copisterie.
La nuova stampante permette ai clienti di espandere l’offerta per soddisfare una gamma più vasta di richieste senza un grosso investimento di capitale.
Le copisterie si trovano a gestire ordinativi di diversa natura, spesso urgenti, per cui hanno bisogno di soluzioni capaci di produrre un’ampia varietà di applicazioni in modo rapido ed efficiente, senza compromessi in fatto di qualità. La ePrinter PostScript HP Designjet Z5400 aiuta gli operatori del mercato a soddisfare queste esigenze.
La ePrinter è la prima per la grafica con multi rotolo e cambio supporti intelligente. Colori armoniosi grazie all’HP multi-dimensional smart drop placement technology e funzionamento semplificato grazie a stampa da unità flash USB ed e-mail, touchscreen a colori e anteprima di stampa.
Questo dispositivo da 44 pollici (1,11 metri) è ideale per stampare applicazioni di grande formato caratterizzate da un’elevata qualità d’immagine, quali poster, foto, tele, stampe retroilluminate, cartelloni per interni, poster di punto vendita, disegni al tratto e mappe. Grazie ai due rotoli di supporto e alle funzionalità di commutazione automatica, la nuova ePrinter HP consente di ottenere rapidamente i progetti di stampa finiti. La riduzione dei tempi di sostituzione dei supporti e dei fermi intermedi nei lavori di stampa multipli si traduce in una maggiore produttività.
Oggi la clientela delle copisterie pretende lavorazioni rapide e stampe con tonalità e qualità d’immagine uniformi. La stampante HP Designjet Z5400 PostScript ePrinter è dotata di tecnologia HP Multi-Dimensional Smart Drop Placement, che garantisce livelli più elevati di accuratezza cromatica per una maggiore affidabilità. Grazie al sistema di rilevamento automatico della goccia e alle funzionalità di masking intelligenti, questa tecnologia individua e corregge eventuali errori nell’applicazione dell’inchiostro in corso di stampa per migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.
«In un settore competitivo come il nostro stampante, HP Designjet Z5400 PostScript ePrinter ci permette di ampliare le capacità di stampa interne con una grande varietà di applicazioni a colori di alta qualità» nota Brandon Harrop, art director di Express Imaging. «Grazie al sistema a doppio rotolo della stampante ora siamo in grado di ultimare i lavori più rapidamente, e con l’ampliamento dell’offerta prevediamo di triplicare le commesse.» Più impulso alla crescita con una maggiore efficienza e durata
Il software HP Instant Printing PRO consente di visualizzare in anteprima, ritagliare e stampare facilmente file PDF, PostScript, HP-GL/2, TIFF e JPEG. In più la HP Designjet Z5400 è connessa al Web, e offre aggiornamenti automatici del software, stampa da unità flash USB ed e-mail, monitor tattile a colori e anteprime di stampa per una veloce revisione dei lavori.
La ePrint PostScript HP Designjet Z5400 permette alle copisterie di produrre stampe durature resistenti all’acqua capaci di durare fino a 200 anni.(2) Grazie all’utilizzo di sei inchiostri fotografici HP con tre diverse tonalità di nero, la ePrinter HP è in grado di produrre immagini in bianco e nero e a colori di qualità con una risoluzione massima di 2.400×1.200 punti per pollice (dpi).
«La continua pressione competitiva costringe i nostri clienti a differenziare l’offerta di stampa e velocizzare i cicli di lavorazione» spiega Ramon Pastor, vice presidente e general manager di HP Large Format Printing. «Per aiutarla a rispondere a queste esigenze HP continua a sviluppare innovazioni create per soddisfare l’evoluzione dei requisiti della grafica professionale.»
Espansione a misura delle esigenze dei clienti
Con l’introduzione della stampante HP Designjet Z5400 PostScript ePrinter, HP continua a fornire soluzioni di stampa per grandi formati sostenibili e facili da utilizzare. Progettata per fornire stampe durature di alta qualità in modo rapido, produttivo ed efficiente, la gamma HP Designjet serie Z comprende:
Stampante fotografica HP Designjet Z3200: ideale per le copisterie e i fornitori di servizi di stampa in cerca della migliore qualità di stampa e della massima velocità.
Stampante HP Designjet Z52000 PostScript: un dispositivo a otto inchiostri rivolto alle copisterie in cerca di una soluzione sostenibile per rispondere alla richiesta di lavori di stampa grafica di alta qualità.
Stampanti fotografiche HP Designjet Z3200 e Z2100: dotate rispettivamente di 12 e otto inchiostri, queste stampanti rivolte a laboratori e professionisti della fotografia e della grafica forniscono stampe a colori durature ad alto impatto con una gamma cromatica estesa.
La 3318 – IJ Waterbased paper Blueback 120 di Diatec Cles è la carta per affissioni: utilizzabile con qualsiasi inchiostro a base acqua, garantisce un’ottima resa grazie al retro blu. Studiata e testata per offrire non solo resistenza all’acqua ma reali proprietà anti-spappolo, la 3318 garantisce le migliori performance nell’utilizzo outdoor, grazie alla resistenza ad acqua e graffi. L’elevata risoluzione la rende idonea per la produzione di disegni di alta risoluzione grafica, mentre l’asciugatura istantanea permette un utilizzo immediato.
Vantaggi
Il retro blu non lascia trasparire le stampe precedenti su cui si va a incollare il prodotto e offre alta opacità.
Idrorepellente con inchiostri pigmentati
Applicazioni
Insegne per esterni: tabelloni pubblicitari, pannelli informativi quali insegne, mappe o striscioni (per esempio riproduzioni di edifici in costruzione/ristrutturazione, punti vendita, decorazioni ed esposizioni).
Tabelloni pubblicitari: supporti per promozioni a parete da esterno, con ciclo espositivo dai 10 ai 30 giorni.
Inchiostri compatibili
Inchiostri dye base acqua: inchiostro in cui il colorante è dissolto (solubilizzato) completamente in acqua. Inchiostro per uso interno.
Inchiostri pigmento base acqua: inchiostri in cui il colorante (pigmento) non è dissolto ma sospeso in acqua.
Proprietà
Resistente all’acqua: questo prodotto stampato con inchiostri a base pigmentata può essere usato per applicazioni in esposizioni esterne di breve durata senza una pellicola laminata a protezione (vedi dettaglio scheda prodotto). Quindi il prodotto resiste alla pioggia e agli altri agenti atmosferici, anche se gocce d’acqua possono causare una leggera differenza nella densità del colore all’interno delle varie aree colorate.
Entrambi i siti sono stati sviluppati seguendo le medesime architetture e funzionalità di base, andando poi a personalizzarli per adattarli agli interlocutori specifici di ciascun settore.
Novità per entrambi i siti è un analogo pratico e veloce percorso logico multidimensionale con link e rimandi ad altre pagine di argomenti correlati.
Cambia la funzionalità dei siti e migliora l’usabilità con la nuova applicazione «Cerca un prodotto». Obiettivo di questa funzione è semplificare e migliorare le possibilità di trovare la carta più idonea per ogni tipo di lavoro e di esigenza attraverso molteplici chiavi di ricerca: applicazione e utilizzo, tipologia, brand, certificazione e – molto utile – grammatura.
Ogni sito è stato completamente rinnovato nell’immagine e nella grafica, per sottolinearne la diversa «personalità» delle due divisioni di prodotto.
Burgopapers.com: la carta giusta in pochi click
Un nuovo elegante layout, caratterizzato da elementi grafici essenziali e moderni accolgono il visitatore fin dalla home page, con una struttura a «tessere» colorate.
Una serie di menu a tendina permette di scendere nel dettaglio del prodotto, mantenendo, durante la consultazione, la visualizzazione di tutti i passaggi eseguiti per poter effettuare modifiche e cambiamenti. Attraverso i filtri di ricerca predisposti, si può accedere direttamente alle informazioni sulla gamma di carte, complete di certificazioni e dei profili ICC, oppure alle schede tecniche delle singole carte scelte.
Tutte le informazioni, inoltre, possono essere scaricate in formato pdf da salvare, stampare o inviare via email, oppure salvate nel proprio profilo con la funzione «Aggiungi Preferito» per ritrovarle immediatamente, rendendo ancora più veloce e pratica la consultazione e, quando necessaria, la comparazione tra i prodotti.
Non solo un sito, dunque, ma un vero e proprio strumento di lavoro: disponibile nelle versioni italiana e inglese.
Nuovi colori e migliore usabilità per le specialty papers Mosaico.
Mosaico Specialty Papers, la Business Unit di Burgo Group specializzata nella progettazione, sviluppo e commercializzazione di carte speciali, ha presentato il nuovo sito in occasione di LabelExpo Europe, svoltasi dal 24 al 7 settembre 2013 a Brussels.
Digitando l’indirizzo, si approda sulle nuove pagine colorate e vivaci, con le «faccette» colorate che strizzano l’occhio alla cultura «pop» degli Anni Sessanta e ricordano la dinamicità della Divisione di Burgo Group dedicata alle specialty papers, carte che si distinguono per l’impiego di particolari materie prime e tecnologie di produzione, progettate per rispondere all’evoluzione dei sistemi di comunicazione e delle tecniche di stampa.
Anche per le specialty papers è stato messo a punto il nuovo «Product selector», che utilizza l’immediatezza del colore e una serie di filtri per identificare e trovare in modo rapido e agevole la carta migliore per ogni specifica esigenza; inoltre, in occasione del lancio del sito, il portfolio di prodotti è stato ulteriormente aggiornato e ampliato. Le schede dei prodotti sono quindi più complete e ricche d’informazioni sulle caratteristiche e sulle certificazioni.
Mosaico Specialty Papers è Think Special! anche quando si naviga in rete, in Italiano e in inglese.
Il costante dialogo con gli espositori e il perdurare della difficile situazione economica hanno indotto gli organizzatori alla decisione di procrastinare la data di svolgimento di Fruitech Innovation programmando l’evento dal 19 al 23 maggio 2015 in contemporanea con Ipack-Ima e in concomitanza con Expo 2015, l’esposizione universale che si terrà da maggio a ottobre e darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, focalizzando le tematiche alla luce dei nuovi scenari globali.
Il grande appuntamento del 2015 a FieraMilano-Rho, vedrà quindi lo svolgersi di Fruitech Innovation in contemporanea con Ipack-Ima (la mostra di riferimento per il mondo del processing e del packaging), Grafitalia (con le tecnologie di stampa più innovative), Converflex (la fiera per il mondo del converting, package printing e labelling) – e Intralogistica Italia (la nuova manifestazione per il mondo della logistica industriale, in collaborazione con Deutsche Messe – Fiera di Hannover). La concomitanza con la grande Ipack-Ima e la sinergia di questi eventi è vista positivamente dalle aziende target di Fruitech Innovation e percepita come valore aggiunto per la completezza dell’offerta espositiva e la capacità di attrazione.
«È volontà degli organizzatori non pregiudicare il successo e i buoni risultati di Fruitech Innovation con la sua realizzazione prematura in un momento economicamente negativo», ha commentato Guido Corbella, Amministratore Delegato di Ipack-Ima Spa. «Obiettivo principale di Fruitech Innovation è infatti quello di realizzare un nuovo concetto di dialogo tra produttori di tecnologie e i loro utilizzatori, attraverso un evento interattivo capace di sviluppare contenuti e informazioni indispensabili per l’innovazione tecnologica della filiera ortofrutticola».
Caratteristica di Fruitech sarà la centralità del principale protagonista su cui ruota tutta la manifestazione: non il prodotto ma la tecnologia che garantisce un elevato livello di sicurezza e servizio. In questo modo, Fruitech Innovation si rivolge a un target molto specializzato e diventa il luogo dove i produttori di tecnologie incontrano operatori economici e buyer altamente qualificati.
Il Convegno «Lavori in corso… oltre la crisi» esaminerà quali sono i cambiamenti che le aziende devono effettuare oggi per essere pronte domani quando l’economia ripartirà e sul mercato opereranno solo le aziende organizzate che hanno saputo attraversare la crisi senza subire danni irreparabili. Per affrontare questo tema sono stai invitati relatori in rappresentanza del mondo universitario, dell’industria alimentare, della GDO e delle Associazioni dei consumatori. Insieme a loro si confronteranno anche alcuni esperti stranieri che presenteranno la realtà europea e quella di alcuni paesi emergenti.
Evento organizzato da Intergraf (la Federazione delle Associazioni Grafiche Europee) per riunire giovani imprenditori grafici provenienti da tutta Europa. Tema dei lavori 2013: Innovation and Integration of Media.
La manifestazione, oltre a essere un’importante occasione di riflessione e di approfondimento sui problemi del comparto, darà modo ai partecipanti di assistere alla presentazione di relazioni di sicuro interesse e di confrontarsi con operatori provenienti da tutto il territorio nazionale.
Export, libri pregiati, ma anche ebook e app: passa di qui il futuro del libro d’arte in Italia secondo il Rapporto sull’editoria d’arte in Italia 2013, curato dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE).
Ma veniamo ai numeri. Meno 9,3% nel 2012: registra una secca flessione il settore nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie, librerie online, Grande distribuzione organizzata). Il segmento dei cataloghi (cataloghi e monografie, fotografia e architettura, design e antiquariato), in cui è largamente prevalente l’immagine, registra un andamento negativo ancor più accentuato della media: -23,1% tra 2008 e 2012. Comunque negativa, ma solo in misura meno marcata (-8,2%), l’altra componente, quella della saggistica d’arte (testi saggistici con largo impiego di immagini e illustrazioni).
Offerta stabile ma con un taglio netto di oltre il 30% delle copie per singolo titolo: l’offerta rimane (tutto sommato) stabile e si colloca tra 2000 e 2011 tra i 3.100 e i 3.600 titoli. Oggi si pubblicherebbero, in base ai dati Istat, quasi lo stesso numero di titoli (159 in più) che si pubblicavano nel 2000: +5,1% (una crescita dell’offerta di un misero +0,46% in media annua). Il vero, profondo cambiamento si rileva nell’andamento della produzione a copie. Nel 2000 gli editori presenti in questo segmento stampavano e immettevano nei canali distributivi quasi 8 milioni di pezzi. Nel 2011 sono diventati 5,3 milioni (-32,4%).
E allora? Il futuro digitale è la strada? Forse, ma non nell’immediato: gli e-book d’arte sono in crescita (sono 1700 e rappresentano il 3,2% degli ebook in commercio), ma l’e-reader non è il device elettivo per questa produzione che forse dovrà aspettare una maggior diffusione di tablet (mini e a prezzo più basso). Le app per ora sono troppo costose da sviluppare: solo sull’Apple store ne sono state individuate 214, un quarto delle quali realizzate in Italia.
Su cosa si punta allora? Su editoria facsimilare ed export. Aumenta infatti l’offerta dei libri facsimilari che crescono del 68% tra 2004 e 2011, passando da 93 a 156 titoli. Il risultato è un mercato che si poteva stimare per il 2010 in non meno di 14,5 milioni di euro; e in 16,0 milioni di euro nel 2011 (+ 7% sul 2009 anche se molto dipende dall’offerta messa sul mercato). Numeri importanti anche per il made in Italy, per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano (spesso l’edizione è occasione del restauro/studio del codice), di attività e competenze a cavallo tra dimensione artigianale e quella industriale.
La più forte oggi è la via dell’internazionalizzazione: i libri d’arte contribuiscono infatti con il 25,9% all’export complessivo di diritti di edizione dell’editoria italiana. Quello dell’editoria e dei cataloghi d’arte, di immagini, di design e architettura, di lifestyle, moda, ma anche delle riviste di architettura, ecc. un settore ad alta vocazione internazionale: il 5,6% dei titoli d’arte è pubblicato direttamente in inglese. Le coedizioni (o edizioni dirette) crescono sui nuovi mercati internazionali: tra 2000 e 2011 le coedizioni in lingua straniera (il 96% in lingua inglese) e fatte con editori stranieri sono cresciute infatti del 26%.
EFI ha annunciato di avere siglato un accordo con l’azienda giapponese con sede a Osaka Sharp Corp. per lo sviluppo di front-end digitali Fiery versatili e integrati per la stampa di produzione di alta qualità. A seguito di questo nuovo accordo, EFI fornirà le sue soluzioni DFE Fiery con i sistemi di produzione di documenti digitali a colori Sharp Pro Series.
I prodotti Sharp MX-6500N and MX-7500N Pro Series sono le prime stampanti del settore a offrire il controllo completo dell’interfaccia per gestione di lavori EFI Fiery Command WorkStation direttamente dal pannello operativo del motore di stampa. L’esclusivo display touch screen ad alta risoluzione da 15,4” di Sharp funge da pannello operativo principale per la Pro Series, offrendo agli operatori un accesso facile all’interfaccia Command WorkStation.
«Tale integrazione arrichisce l’esclusiva gamma di funzionalità di Sharp con la tecnologia Fiery ad alte prestazioni di EFI per creare una soluzione completa che risponde alle richieste dei professionisti odierni della stampa», ha spiegato Mike Marusic, vicepresidente senior, Marketing and Business Solutions Group, Sharp Imaging and Information Company of America. «Siamo entusiasti dell’alleanza con Sharp per lo sviluppo di prodotti innovativi nel settore della produzione», ha affermato John Henze, vicepresidente, Fiery marketing, EFI.» Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con Sharp per creare la piattaforma di stampa integrata definitiva per gli ambienti di stampa on-demand che richiedono una gestione dei lavori di precisione».
Questa nuova integrazione tra EFI e Sharp consente agli operatori di gestire e preparare con facilità i lavori presso la macchina da stampa ed elimina virtualmente la necessità di più stazioni di lavoro per la gestione dei lavori. Il pannello operativo integra un tastierino tattile con un dispositivo puntatore touchpad per un funzionamento simile a quello dei PC.
Stora Enso e l’Università Aalto in Finlandia hanno annunciato l’apertura dell’edizione 2014 del concorso Recreate Packaging (ricreare il packaging), rivolto ai disegnatori d’imballaggio di tutto il mondo. Il tema è rivolto alla creazione di nuove soluzioni per confezioni da viaggio, prodotte con materiali rinnovabili. I premi sono interessanti, il primo di 8.000 euro.
L’edizione 2014 del concorso Recreate Packaging si focalizzerà sul tema del viaggio. Oggigiorno un sempre crescente numero di consumatori è costantemente in movimento, in viaggio intorno al mondo. Tuttavia, ciò è poco visibile nelle attuali soluzioni di confezionamento, che prestano poca attenzione ad aspetti quali sostenibilità, portabilità, leggerezza e comodità degli imballaggi. Stora Enso ritiene che i materiali cellulosici rinnovabili racchiudano un grande potenziale e siano in grado di mostrare qualità che permettono di sostituire plastica, alluminio e vetro per creare attraenti quanto sostenibili soluzioni d’imballaggio in risposta alle esigenze dei viaggiatori.
Il periodo per la registrazione al concorso Recreate Packaging è iniziato il 2 settembre e si chiuderà il 31 gennaio 2014. Le istruzioni dettagliate del concorso sono disponibili sul sito dedicato. Ai concorrenti è richiesto di selezionare tre prodotti per la bellezza e/o per la cura personale che siano importanti da portare in viaggio e di ripensarne il sistema di confezionamento. I materiali d’imballaggio desiderati sono anch’essi descritti nelle regole del concorso.
Gli organizzatori del concorso Recreate Packaging 2014 accetteranno proposte sia da disegnatori professionisti che da studenti di design. «Ci attendiamo che l’internazionalità e quindi la diversa prospettiva del concorso possa essere d’ispirazione a progettisti ambiziosi nell’intento di esplorare nuove strade per lo sviluppo del prodotto e del suo confezionamento nelle varie categorie di prodotto,» afferma il Prof. Mikko Koria, del programma Idem (International Design Business Management), presso la Scuola di Business dell’Università Aalto.
Tramite il suo concorso di design, Stora Enso vuole incoraggiare i progettisti a ripensare all’imballaggio e a famigliarizzare con i materiali cellulosici rinnovabili. Il concorso offre ai designer una grande occasione per guadagnare visibilità, attenzione e opportunità lavorative. Premi interessanti, come il primo premio di 8.000 euro, costituiscono un ulteriore incentivo.
Adobe Edge Tools & Services - Suite di app e funzioni dedicate al mondo del web.
La nuova famiglia Edge, (introdotta col nome di «Edge Tools & Services») dedicata al mondo del Web, ha come capofila Edge Animate, un software che permette di creare in modo semplice ed efficace contenuti Web interattivi e animati utilizzando nativamente Html5, CSS3 e JavaScript, il tutto senza scrivere una sola riga di codice.
Insieme ad Animate, la suite comprende
Edge Reflow, che permette di creare progettazioni Web dinamiche (responsive), dove il flusso dei contenuti del sito Web si adatta automaticamente alle dimensioni del device utilizzato, senza compromettere la qualità di visualizzazione;
Edge Code, un editor di codice Html, CSS e JavaScript dedicato esclusivamente agli sviluppatori Web o comunque agli «esperti del codice»;
Edge Inspect, strumento utilissimo che dà la possibilità di testare i progetti sui dispositivi mobile, visualizzando in tempo reale i risultati delle modifiche al codice e potendo acquisire delle istantanee dagli schermi dei device connessi;
Edge Web Font, un servizio che consente l’accesso a una vasta libreria di Web font gratuiti, serviti da Typekit, disponibili per i propri siti Web. Questo servizio nasce dal contributo di Adobe, Google e diversi designer. Inoltre, si integra perfettamente con Animate, Reflow e Dreamweaver;
Typekit, servizio in hosting grazie al quale è possibile accedere a migliaia di font di altissima qualità, utilizzabili nelle applicazioni e nei siti Web;
PhoneGap Build, che consente di creare app mobile utilizzando codice Html, CSS e JavaScript, compilandole e «pacchettizzandole» per la distribuzione nei più diffusi marketplace (da Web-application a mobile-application).
Edge Animate si configura quindi come l’attore principale della gamma che inevitabilmente manda in pensione il caro vecchio Flash, almeno per quanto riguarda la realizzazione di interattività e animazioni interamente compatibili su Web, dai dispositivi classici a quelli mobile. La semplicità di Animate amplia di fatto il target, il software infatti non si rivolge soltanto a web designer e sviluppatori ma anche a coloro che non hanno competenze specifiche in linguaggi Html e CSS.
Adobe Edge Tools & Services – Suite di app e funzioni dedicate al mondo del web.
Partiamo dall’interfaccia
Nella schermata iniziale abbiamo la possibilità di conoscere e apprendere al meglio le funzionalità di Animate tramite le In-App Lessons, delle vere e proprie lezioni da seguire passo dopo passo per acquisire dimestichezza con gli strumenti.
In-App Lessons – Vere e proprie lezioni “In-App” da seguire passo dopo passo.
Andando a creare un nuovo progetto, da «File > Nuovo» oppure direttamente dalla schermata iniziale «Crea nuovo», viene aperta l’area di lavoro predefinita che chi ha avuto modo di lavorare con Flash o After Effects troverà molto simile.
Nella parte centrale troviamo lo «Stage», ovvero l’area nella quale andremo a creare, inserire e visualizzare i contenuti del nostro progetto; di default si presenta con sfondo bianco e con dimensioni di 550×400 px.
Edge Animate: area di lavoro predefinita, analoga a quella di Flash e After Effects.
Esattamente sotto è posizionata un’area fondamentale dalla quale potremo dare interattività e animazione agli oggetti, la «Timeline». Sulla sinistra troviamo il pannello «Proprietà» dal quale andremo a definire le caratteristiche principali del progetto o dell’elemento selezionato e immediatamente sopra la barra degli «Strumenti», che comprende gli elementi base utili a inserire forme geometriche e testo, giusto per citarne alcuni. Sulla destra vi sono il pannello «Elementi» nel quale verranno raccolti tutti gli elementi che importeremo o creeremo in Animate, e il pannello «Libreria» in cui avremo la possibilità di inserire «Risorse», «Simboli» e «Caratteri» necessari al progetto.
Cosa c’è di nuovo?
Il rilascio di Animate CC porta con sé interessanti novità che arricchiscono ancor più le funzionalità dell’applicativo rispetto alla versione precedente.
Un plus importante è l’introduzione dei tracciati movimento che consentono di animare un elemento secondo un tracciato che può essere personalizzato in modo analogo alle curve di Bézier di Illustrator. Questo permette di ottenere movimenti fluidi che emulano la realtà.
Ora è possibile caricare, creare e riutilizzare dei modelli da una galleria dedicata, agevolando la composizione di file comuni. Il menù «Modelli» è raggiungibile dalla schermata introduttiva «Crea da modello» o da «File > Crea da modello…».
Il nuovo Strumento contagocce, disponibile nel Selettore colore a comparsa, ci permette di campionare i colori dallo stage.
Creare animazioni non è mai stato così facile
L’ultima versione di Edge Animate, quella firmata CC, introduce interessanti miglioramenti che permettono una più ampia libertà creativa rispetto alle precedenti versioni.
Per scoprire la semplicità di Animate nel creare animazioni e aggiungere interattività agli elementi, vediamo un esempio pratico.
Supponiamo di dover creare un semplice banner animato. L’idea è quella di far seguire a un’ellisse un determinato percorso che termina nell’occhiello superiore della lettera «g» di «italiagrafica». Andiamo quindi a creare un nuovo progetto da «File > Nuovo» e nel pannello «Proprietà» impostiamo le dimensioni dello Stage in 800×200 px. Successivamente importiamo gli elementi che utilizzeremo nel progetto selezionando «File > Importa», in questo caso soltanto l’immagine «ItaliaGrafica.jpg» che andremo a posizionare all’interno dello stage. Ora creiamo un’ellisse (28×28 px) attraverso lo strumento «Ellisse», raggiungibile dalla barra degli strumenti. Quello che rimane da fare è definire il percorso che l’ellisse dovrà percorrere; per far ciò posizioniamo l’ellisse nel punto di partenza e successivamente, dal pannello «Proprietà», sotto la voce posizione e dimensioni, selezioniamo la voce Tracc. mov. (Tracciati movimento), novità di Animate CC.
Posizione e dimensioni. Tracciati movimento, permettono di personalizzare il percorso di un’animazione.Timeline. Pin, strumento indispensabile per lavorare sulla linea temporale.
Dopodiché andiamo a definire la durata dell’animazione selezionando il Pin sulla timeline, posto in alto a sinistra (oppure facendo doppio click sulla testina) e spostando la testina a tre secondi; il passo successivo è quello di spostare l’ellisse dal punto di inizio a quello di fine. A questo punto avremo una linea che collega il punto di partenza e di arrivo dell’ellisse che è modificabile tramite i punti di ancoraggio, che sono rappresentati da triangoli che puntano nella direzione di spostamento dell’oggetto, e le maniglie classiche di Illustrator.
Percorso dell’animazione, personalizzabile attraverso lo strumento Penna, analogo a quello di Illustrator.
Infine non ci resta che definire l’andamento dell’animazione; dal botton Andamento, posizionato a sinistra della timeline scegliamo «Andamento in entrata > Bounce», dando all’animazione il tipico effetto «Flipper».
Se vogliamo che la nostra animazione si ripeta in loop dobbiamo semplicemente definire un’azione. Posizioniamo quindi la testina della Timeline alla fine dell’animazione (3 sec.) e dal menù «Linea Temporale > Inserisci attivatore» o attraverso «mela+t», apriamo la finestra delle azioni; selezioniamo la voce «Riproduci da» e impostiamo come parametro di partenza (symbol play) «0».
Attivatore. Finestra dalla quale è possibile impostare delle azioni correlate all’animazione.
Per visualizzare l’anteprima del progetto su browser, selezioniamo «File > Visualizza anteprima nel browser» o semplicemente attraverso la shortcut «mela+invio».
Ultima fase: la pubblicazione
Una volta terminato il progetto, che sia esso un banner, uno slideshow o una semplice animazione, bisogna pubblicarlo, ovvero renderlo «pronto all’uso». Per far ciò andiamo in «File > Impostazioni di pubblicazione…» e selezioniamo una o più destinazioni di pubblicazione. Dalla finestra che si apre, Animate ci propone tre principali output e relative opzioni.
Impostazioni di pubblicazione. Da qui è possibile scegliere la destinazione di pubblicazione del progetto creato
Web, in cui viene indicata la Directory di destinazione (che è possibile modificare e nella quale verrà salvato il file Html, i file JS e le relative immagini), la possibilità di impostare la preferenza Framework tramite CDN, che consente di scaricare il contenuto più velocemente tramite l’hosting per il runtime di Edge messo a disposizione da Adobe (deselezionate questa opzione se i file verranno eseguiti senza una connessione a Internet o attraverso un proprio hosting), e la possibilità di pubblicare il contenuto come Html statico, che consente di migliorare la visibilità e l’accessibilità (SEO).
Pacchetto di distribuzione Animate: in questo caso viene creato un pacchetto del progetto con estensione .oam utilizzabile in altri applicativi Adobe quali InDesign, Digital Publishing Suite (DPS), Dreamweaver e Muse. Nelle opzioni è inoltre possibile specificare un’immagine Poster, che solitamente viene visualizzata nelle versioni precedenti dei browser che non supportano gli standard Html5, CSS3 e JavaScript.
iBooks/OS X: da qui andremo a creare un widget (.wdgt) da utilizzare in iBooks Author (applicazione sviluppata da Apple per la creazione di contenuti digitali fruibili da iPad) o nella Dashboard di OS X. Oltre a specificare il nome, anche qui è possibile selezionare un’immagine Poster.
Alla fine basterà semplicemente salvare le impostazioni di pubblicazione «Salva» oppure pubblicare il progetto selezionando «Pubblica».
Juri Camoni, vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori (GGI).
Il Gruppo Giovani Imprenditori di Assografici (GGI) ha sempre voluto lanciare messaggi strategici per le imprese del settore, promuovendo convegni, incontri e missioni di studi all’estero che dessero spunti di sviluppo e di ottimismo per il futuro. Al suo interno i giovani imprenditori hanno anche spesso affrontato – in maniera e luoghi informali – tematiche «calde» che poi non hanno eco a livello di media e comunicazione trattandosi di confronti personali tra imprenditori e colleghi del settore. La situazione del settore e il ruolo di critica costruttiva che un gruppo di giovani dovrebbe rappresentare inducono oggi il GGI a rendere pubblico un dibattito interno che caratterizza da sempre la sua anima. «Vogliamo iniziare a trattare anche pubblicamente temi un po’ più “scomodi”, afferma il vice presidente Juri Camoni, «con la consapevolezza che parlare di tali argomenti in maniera costruttiva sia utile per chiarire quali atteggiamenti non possono più essere tollerati e condivisi per dare nuove prospettive al settore». Gli argomenti sarebbero molti: uno tra i tanti, di grande attualità, riguarda il «Concordato preventivo in bianco»: uno strumento definito pericoloso anche dai vertici di Confindustria, a cui il Governo ha posto un po’ di rimedio con le ultime modifiche contenute nel Decreto del Fare. Uno strumento che, prima che fosse cambiato dal Governo, è stato interpretato nella maniera peggiore e che ha contribuito ulteriormente ad accentuare la crisi.
Juri Camoni, vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori (GGI).
Il «concordato preventivo in bianco»: un atteggiamento non condiviso
Ma di cosa si tratta? «Con il Decreto Legge del 22 giugno 2012 n. 83 – il cosiddetto Decreto Sviluppo, convertito con alcune modifiche con Legge 7 agosto 2012 n. 134 – un imprenditore in stato di crisi poteva chiedere un concordato preventivo presentando solo gli ultimi tre bilanci e in maniera semplice poteva prendersi tempo per presentare un piano credibile per il futuro», racconta Camoni, che precisa: «senza grossi vincoli, senza nessuna grande lente di ingrandimento sulle attività passate e future. La recente riforma della disciplina relativa alla procedura fallimentare del Governo ha tentato di arginare gli aspetti di maggiore contraddizione, che comporta adesso una maggiore tutela dei creditori. Tuttavia, ciò non toglie che il GGI senta ugualmente il desiderio di puntualizzare ciò che lo stesso presidente di Confindustria Giorgio Squinzi aveva definito «un modo per scaricare i debiti sulla catena produttiva e continuare indisturbati l’attività», un «comportamento immorale che sta provocando crisi aziendali a catena».
Fare una vera cultura imprenditoriale
La prima strategia operativa, quindi, è parlare, per creare una vera cultura d’impresa: «Chi viene al tavolo con noi sposa anche precisi atteggiamenti», afferma Camoni, «perché far parte del Gruppo significa riconoscersi anche in valori di etica, correttezza e coerenza col senso di appartenenza che deve rispecchiare effettivamente quanto si fa nel nostro quotidiano e nelle nostre aziende». La seconda strategia è aggregarsi tra sani: «esistono casi, come le reti di impresa, che sono il perfetto esempio di come le aziende si possano dare una mano valorizzando le loro parti sane». Quanto al Concordato preventivo, conclude, «esiste per aiutare l’imprenditore in crisi e deve essere usato nella maniera giusta e non abusato».