Dal 1966 Flexografopera nel campo della prestampa flessografica e crede da sempre nell’importanza di un costante rinnovamento tecnologico, infatti nel settembre del 2010 ha installato il sistema Kodak Flexcel NX per la produzione di lastre flessografiche digitali, che ha dato subito ottimi risultati in termini di qualità e produttività.
«Sono ormai tanti gli stampatori che utilizzano impianti prodotti con il sistema Kodak Flexcel NX, che confermano di aver raggiunto risultati concreti come la riduzione dei tempi di avviamento, degli scarti e dei fermi di stampa; miglioramento della stabilità tonale e cromatica degli stampati; incremento delle densità massime nei fondi pieni e nei tratti; gamut colore più ampio per colori più vivi e brillanti; riduzione del numero dei colori e dell’impiego di inchiostri speciali in stampa; abbinamento dei fondi pieni e delle immagini sulla stessa lastra; qualità finale di classe offset e rotocalco», afferma Meike De Vos, Category Manager Flexographic Solutions & Proofing Kodak Eamer.
Per tutti questi motivi Flexograf è stata in grado di entrare in mercati come l’alimentare e il cosmetico, perché le caratteristiche di Kodak Flexcel NX consentono un’ottima prevedibilità e ripetibilità del risultato su qualsiasi supporto di stampa. Inoltre in questi anni di utilizzo gli operatori in azienda hanno imparato a sfruttare al meglio il sistema e quindi Flexograf ha ritenuto di essere pronta per affrontare il difficile processo che l’ha portata alla certificazione.
Alberto Bramanti, AD di Flexograf, afferma: «Quando Kodak ha annunciato ufficialmente il suo programma di certificazione per la produzione di lastre digitali Flexcel NX, abbiamo subito aderito con entusiasmo all’iniziativa e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo dimostrato che le lastre che produciamo sono realizzate in base a una specifica standard mondiale Kodak, che garantisce efficienza, stabilità e qualità nella stampa. Il marchio di certificazione Flexcel NX ora è una garanzia in più per i professionisti del settore degli imballaggi nostri clienti, che potranno essere sicuri di lavorare con un partner affidabile, che produce impianti in base a standard e non a procedure approssimative, soddisfando i criteri più rigorosi in termini di standardizzazione, consistenza, qualità e capacità».
Il processo di certificazione è sostenuto da un esauriente corpo di misurazioni di dati, effettuate nei laboratori Kodak su lastre prodotte a distanza di una settimana per dimostrare non solo la qualità ma la sua costanza e la stabilità del processo di produzione. Altrettanto importanti sono le raccomandazioni da parte di clienti soddisfatti.
Da destra Alberto Bramanti, AD di Flexograf e Michele Pioli, Packaging Segment Manager di Kodak Italia, con la certificazione Kodak Flexcel NX.
Tra i tanti clienti che hanno raccomandato Flexograf ne citiamo due: Imball Center, stampatore specializzato nella produzione di imballaggi flessibili che opera nei settori alimentari e medicale a livello internazionale; Gamma Pack, specializzata nella produzione di flexible barrier packaging prevalentemente destinati all’industria alimentare.
Imball Center si è dichiarata assolutamente soddisfatta della durata e della riproducibilità delle stampe garantite dai polimeri Flexcel NX, sottolineando in particolare l’eccellente qualità nelle alte retinature e l’ottima resa dei colori.
Anche Gamma Pack ha dichiarato di apprezzare l’eccellente qualità nelle lineature elevate e la buona riproducibilità di stampa nel tempo.
Michele Pioli, Packaging Segment Manager di Kodak Italia ricorda che «Kodak Flexcel NX è l’unico sistema flessografico che consente la riproduzione identica dell’immagine dal file alla lastra. È certificato per frequenze di retino fino a 120 linee/cm (pari a 300 lpi) e, grazie all’ampio gamut di stampa, molti colori speciali possono essere stampati in CMYK».
Con queste garanzie di qualità si può quindi essere certi che la flessografia amplierà costantemente la varietà delle sue applicazioni, infatti viene già scelta al posto della rotocalco, non solo grazie alla sua flessibilità e alla qualità di stampa, ma anche alla possibilità di gestire quantità minori.
«Il nostro bilancio è positivo. In tempi di crisi ci siamo resi conto che offrire la qualità ottenuta con una tecnologia affidabile ci ha distinto rispetto alla concorrenza. Abbiamo trovato clienti nuovi grazie alla tecnologia Kodak: la qualità che offriamo convince sempre più aziende che stampano in flessografia non solo qui in Italia ma anche all’estero. Ora che questa qualità è certificata guardiamo al futuro con rinnovato ottimismo», conclude Bramanti.
Scodixdà ai fornitori di servizi di stampa (PSP) la possibilità di migliorare la stampa di colori metallici utilizzando semplicemente la quadricromia in combinazione con Scodix Sense. Il tutto in un solo passaggio di stampa. I PSP possono offrire ai propri clienti colori metallici senza dover ricorrere alla stampa laminata tradizionale.
«Scodix Metallic apre la strada a opportunità nuove ed entusiasmanti per i clienti Scodix» ha spiegato Ziki Kuly, Vice President Marketing di Scodix. «Ora possono offrire l’intera gamma di colori metallici come parte di un processo di stampa interno conveniente e semplice.»
Il processo di stampa Scodix Metallic è un sistema Scodix in attesa di brevetto. Applicando il polimero trasparente Scodix Sense sui colori CMYK, questi si trasformano in modo sbalorditivo. Con un solo passaggio, un foglio stampato può avere numerose caratteristiche: oro, argento, bronzo, goffratura, strutture, polimerizzazioni di livello più o meno intenso e molto altro. Il tutto in una patinatura di alta qualità e attraente, con un reale effetto visivo senza precedenti. Inoltre, con un unico processo, protegge l’immagine stampata e la metallizzazione da graffi e abrasioni: un vantaggio evidente rispetto alla stampa laminata tradizionale.
Scodix Metallic può essere creato solo utilizzando le stampanti digitali per il miglioramento della stampa Scodix S con la tecnologia Scodix RSP (Rotate, Scale, Position). «Usando due camere CCD e l’algoritmo per immagini Scodix IP è possibile manipolare tutte le immagini (scalandole sugli assi X e Y, spostandole e ruotandole quando necessario). Si assicura così una qualità eccezionale e una registrazione di stampa precisa, per colori metallici perfetti» ha commentato Kobi Bar, CEO di Scodix. «È una soluzione che consentirà al settore della stampa di proseguire con successo negli anni a venire.» Incorporando la possibilità di creare brillantezza e profondità reali mediante la colorazione metallica, apportando così eleganza e stile, Scodix Metallic offre ai clienti un ulteriore modo per differenziare il proprio marchio attraverso i materiali stampati. Adatto alle applicazioni di stampa commerciali e per imballaggi, il preciso processo digitale che consente una finitura metallica in proprio diventerà presto una risorsa permanente per molti fornitori di servizi di stampa. «Scodix Metallic è una tecnologia innovativa» ha commentato Frank Defino Sr., CEO di Tukaiz «e siamo ansiosi di dimostrare questo rivoluzionario miglioramento ai nostri clienti.» Per la prima volta i fornitori di servizi di stampa possono offrire qualità e valori prima ritenuti impossibili. «La possibilità di mostrare tutti i colori metallici e altre caratteristiche (come la goffratura, il polimero trasparente a impatto incrementato, le diverse strutture, i livelli di patinatura) in un solo processo in-house ha aperto molte porte nuove per Tukaiz, e ci consente non solo di differenziarci rispetto alla concorrenza e alle altre tecnologie attuali, ma anche di incrementare i margini di guadagno. Scodix Metallic è una soluzione innovativa non solo per Tukaiz ma per l’intero settore della stampa commerciale e di imballaggi» ha aggiunto Defino.
Agfa Graphics ha annunciato di aver pianificato la chiusura dello stabilimento produttivo per le lastre analogiche di Manerbio (BS), Italia.
Il sito produttivo di Manerbio produce lastre offset analogiche e lastre per tecnologia CtCP negative, entrambe le linee di prodotto registrano un forte declino della richiesta dal mercato.
«Questa decisione è parte della nostra strategia di aumento dell’efficienza operativa, dei margini e del posizionamento competitivo all’interno del mercato, altamente competitivo, della prestampa,» afferma Stefaan Vanhooren, Presidente di Agfa Graphics.
Dopo aver considerato tutte le opzioni, Agfa Graphics ha informato i dipendenti di Manerbio e le rappresentanze sindacali dell’intenzione di chiudere lo stabilimento, impattando direttamente sui 123 dipendenti del sito. Il piano di esuberi sarà stilato per i dipendenti che attualmente lavorano a Manerbio.
La tedesca Onlineprintersè una delle più grandi stamperie online in Europa e produce un ampio assortimento di stampe offset e digitali. «Da quando nella nostra stamperia online è possibile stampare i prodotti in modo climaneutral, ogni mese circa il 5% dei clienti di ogni parte d’Europa sceglie l’opzione di stampa ecologica», spiega il direttore tecnico Martin Betz, «sin dalla sua introduzione, nel gennaio del 2013, abbiamo notato un grande interesse per la produzione a impatto neutro sul clima da parte degli acquirenti online. Ci è voluto poco perché la quota si stabilizzasse e anche negli altri paesi europei l’interesse ha superato le nostre aspettative».
Partner di Onlineprinters è ClimatePartner, specialista per la protezione del clima e certificato TÜV Austria, che si occupa di soluzioni IT per il bilanciamento di CO2: ha calcolato l’impronta di CO2 della stamperia online, dato dal quale è possibile determinare automaticamente le emissioni di ogni singolo ordine di stampa. L’azienda mette a disposizione di Onlineprinters una serie di progetti per la tutela del clima: all’atto dell’acquisto il cliente ne sceglierà uno, contribuendo così alla compensazione delle emissioni di CO2 di ogni singolo ordine. Alcuni di questi riguardano la salvaguardia delle foreste di Sofala, Mozambico, la promozione della corrente idroelettrica a Katuntsi, Bulgaria e dell’energia eolica a Bandirma, Turchia.
La nuova gamma di carte Digital Papers 100% ricycled.
In un mercato grafico sempre più competitivo, Burgo Group è attento a sviluppare e offrire soluzioni che ottimizzino i costi e le rese di stampa. Non solo. In linea con criteri di sostenibilità, che rispondono alla filosofia del Gruppo, così come alla richiesta sempre più crescente dell’opinione pubblica e dei clienti, ha reso disponibile un’ampia offerta di carte ecologiche prodotte con materie prime fibrose provenienti da foreste certificate o da prodotti riciclati. Tra queste la Respecta 100, una patinata certificata FSC e realizzata completamente con fibre riciclate. È dedicata sia alla stampa offset – finiture Gloss e Satin con grammature da 90 a 350 grammi e Matt da 90 a 170 grammi – sia a quella roto offset, con grammature 90-170 nelle finiture Gloss, Satin e Matt. La Respecta 60 si differenzia per la quantità di fibre riciclate che in questo caso è del 60 per cento.
La nuova gamma di carte Digital Papers 100% ricycled.
Novità ecologiche per la stampa digitale
Nata per garantire, anche nel settore della stampa digitale a toner la qualità, le performance e i valori delle patinate Burgo la nuova gamma di carte Digital Papers offre i migliori risultati sia per lavori di pregio sia per alte tirature, come spiega Gabriele Girardi, Marketing Project Development di Burgo Group. «La nuova generazione di carte di alta gamma Experia Digi FSC Mix e Respecta 100 Digi FSC 100% recycled racchiudono l’esperienza e l’attenzione di Burgo per la qualità e il rispetto per l’ambiente e garantiscono sempre le migliori performance, con resa cromatica fedele e perfetta macchinabilità. Respecta 100 Digi è l’unica carta digitale riciclata al 100% che mantiene le caratteristiche delle carte patinate senza legno».
Progettata per rendere perfettamente ogni sfumatura cromatica, Experia Digi è certificata FSC ed è disponibile nella gamma da 90 a 350 grammi e nelle finiture Gloss e Silk, bandierata e impaccata. Il suo grado di umidità e il contenuto di fibre e di patina sono stati progettati in modo specifico per farne uno strumento sempre affidabile e capace di offrire risultati di alta qualità. Respecta 100 Digi, disponibile anch’essa con grammature da 90 a 350 grammi e con finiture Gloss e Silk, bandierata e impaccata, è certificata FSC Recycled per garantire una stampa di elevata qualità con un altissimo punto di bianco pur essendo prodotta con il cento per cento di fibra riciclata.
Tutte le carte Burgo Digi sono state studiate e ottimizzate per la tecnologia Indigo e per le principali stampanti a toner, tra cui quelle Xerox, Kodak, Ricoh, Ocè, Canon, Konica, Minolta. E non sono una semplice collezione di prodotti, ma un insieme di soluzioni: sul sito all’indirizzo www.burgodigitalpapers.com si accede a un «percorso» che, attraverso pochi e semplici clic, accompagna nella scelta della carta più idonea in base al lavoro da realizzare e alla stampante disponibile.
Le politiche ambientali
«Burgo Group si è impegnata nel corso degli ultimi anni a creare una relazione costante tra crescita di business e sviluppo sostenibile, pianificando e mettendo in atto politiche rispettose dell’ambiente, dove “ambiente” non è solo quello in cui opera e si approvvigiona, ma anche il contesto in cui sono utilizzate le proprie carte e i propri prodotti. Sostenibilità’ per Burgo Group significa anche garantire ai collaboratori e alle parti interessate un ambiente di lavoro salubre e protetto, e ai consumatori carte sicure al 100%. Lo sviluppo sostenibile è diventato un core aziendale a tutti gli effetti, in ogni processo produttivo e distributivo: dall’acquisto e uso delle risorse, alla restituzione delle acque reflue, fino all’ottimizzazione e riutilizzo degli scarti per la produzione di energia e alle scelte logistiche di vendita e collocamento dei prodotti sul territorio», spiega Gabriele Girardi. «Sono stati portati avanti nel corso degli anni investimenti per la riduzione dell’impatto ambientale della produzione, il controllo delle emissioni di CO2, e l’efficienza nell’uso e recupero delle risorse. Il Gruppo ha proseguito inoltre gli investimenti in campo energetico, con la costruzione di impianti di cogenerazione, nei quali l’utilizzo dei residui di lavorazione e il recupero del vapore per l’alimentazione degli impianti stessi permette di rispettare l’ambiente, riducendo in modo sensibile emissioni e consumi».
Burgo Group ha scelto di aderire a Paper Profile, uno schema standard che racchiude i principali e più significativi dati ambientali di un singolo prodotto e fa riferimento a parametri produttivi generali, alla composizione dei prodotti e alle emissioni, oltre a informazioni sulla politica aziendale di gestione ambientale e sull’approvvigionamento di legno e materie prime fibrose. È pertanto la «carta d’identità ecologica» di una carta. L’azienda mette a disposizione dei propri clienti i paper profile dei suoi prodotti che possono essere richiesti scrivendo all’indirizzo di posta elettronica paperprofile@burgogroup.com.
Georgia Andreadi, greca, è la vincitrice del concorso per la creazione di t-shirt Fespa Fabric 2013.
Georgia Andreadi, una designer freelance greca, è stata votata vincitrice del concorso per la creazione di t-shirt Design-a-Tee di Fespa Fabric 2013, aggiudicandosi il premio finale di 2.000 euro.
Georgia Andreadi, greca, è la vincitrice del concorso per la creazione di t-shirt Fespa Fabric 2013.
Al concorso del 2013 hanno partecipato designer provenienti da oltre 25 paesi di tutto il mondo, tra i quali sono stati prescelti 16 finalisti che hanno affrontato il voto del pubblico. I visitatori di Fespa Fabric 2013 hanno avuto la possibilità di visionare tutti i progetti finali e votare il loro preferito durante la fiera.
Questa è la seconda volta che Fespa Fabric ha ospitato questo concorso di design, a seguito del successo della prima edizione del concorso in occasione di Fespa Digital 2012.
Il concorso faceva parte della campagna di marketing pre-evento per attirare gli appassionati del settore abbigliamento, illustrando le possibilità del design e le opportunità offerte dalla decorazione di indumenti e dalla stampa tessile. Il concorso era aperto a tutti i designer desiderosi di mostrare il proprio talento creativo.
Il concorso è stato sponsorizzato da Brother Internationale, DecoNetwork e Fruit of the Loom. Brother Internationale ha fornito la macchina per la stampa delle t-shirt, DecoNetwork ha curato l’hosting per la piattaforma del concorso per la creazione di t-shirt e Fruit of the Loom ha offerto una selezione di magliette da uomo per stampare i design finalisti da esporre.
Lynda Sutton, Marketing Manager di Fespa , ha commentato: «Siamo entusiasti del successo ottenuto dal concorso di design di quest’anno. Abbiamo ricevuto un numero di design incredibile, dai quali emerge quanto possa essere creativa la decorazione di indumenti. Lo scopo del concorso Design-a-Tee era di incoraggiare i designer a essere creativi con le tecnologie disponibili, evidenziando le infinite opportunità offerte dal settore abbigliamento.»
Heiner Rupperath, Product Manager IPM (Industrial Printing Machines) di Brother Internationale, ha commento: «Siamo orgogliosi di essere tra gli sponsor del concorso di design di Fespa, poiché dà spazio a designer grafici innovativi provenienti da tutto il mondo, i nostri potenziali clienti del futuro. I design delle t-shirt finaliste sono eccellenti e veicolano tutti un chiaro messaggio, espresso secondo una diversa sensibilità creativa. Siamo felici che un così grande numero di designer abbia partecipato a questo concorso, mostrando il potenziale di innovazione del design di t-shirt.»
Gillian Suggett, Business Development Manager di DecoNetwork, ha commentato: «Rispondendo alle esigenze di oggi, il concorso di Fespa Design-a-Tee si serve di una tecnologia online e, insieme a Fespa, la nostra azienda è stata in grado di offrire una piattaforma per supportare la creatività, rimanendo al contempo pertinente al circostante ambiente online.»
«I design finalisti rivelano creatività e originalità e siamo felici di aver ricevuto progetti da tutto il mondo. Il concorso ha creato una piattaforma per l’espressività individuale e l’eccellenza tecnica. Il settore ha bisogno di pensatori ispirati e organizzazioni pronte a supportarli con una visione e FESPA ha risposto a tale esigenza creando un evento stimolante.»
Kirsty Button, Marketing Communications Manager di Fruit of the Loom Europe, ha commentato: «Fespa Fabric è una destinazione obbligata per chiunque lavori nel settore della decorazione di indumenti e della stampa tessile e siamo felici di supportare attività che promuovano la creatività e le competenze tecniche. Nel nostro settore siamo rimasti molto colpiti dalla risposta che ha ricevuto il concorso Design-a-Tee. Essendo un marchio famoso per le proprie T-shirt, questa era un’eccellente opportunità per presentare i nostri prodotti al nostro pubblico target.»
Per ulteriori informazioni e per vedere i design vincitori e i 14 finalisti, cliccare qui.
Videojet Technologies, produttore di sistemi per la codifica industriale, la stampa e la marcatura laser, di fluidi e accessori per l’identificazione di prodotto, annuncia il lancio di due nuove stampanti di ultima generazione, che vanno ad aggiungersi alla Serie 1000 di stampanti a getto d’inchiostro continuo (CIJ). Con la massima velocità di stampa, i codificatori Videojet 1620 UHS e 1650 UHS (Ultra High Speed) integrano il sistema Precision Ink Drop e la tecnologia brevettata CleanFlow di Videojet. Le stampanti 1620 UHS e 1650 UHS forniscono maggiori contenuti per i codici per attività di confezionamento ad alta velocità. Le funzionalità per l’integrità del codice, disponibile sulla 1650 UHS, e gli strumenti di produttività integrati di Videojet contribuiscono a ridurre i costosi errori di codifica ed eliminano quasi del tutto le principali cause dei fermi linea non pianificati.
Il lancio dei modelli 1620 UHS e 1650 UHS offre ai clienti la soluzione al tradizionale problema di trovare un compromesso tra l’esigenza di codici con alti livelli di contenuti ed elevata qualità di stampa a velocità delle linee di produzione sempre maggiori. La capacità di stampare codici con maggiori contenuti a velocità di linea superiori è stata vincolata fino a ora dai limiti della tecnologia di stampa a getto d’inchiostro. Le stampanti 1620 UHS e 1650 UHS superano l’attuale tecnologia attraverso l’uso dell’innovativo sistema Precision Ink Drop di Videojet, che riunisce la tecnologia della testa di stampa con un software potente e inchiostri dalla speciale formulazione. Ciò significa che i produttori possono ora stampare più rapidamente i codici esistenti o stampare più righe di codici alle velocità attuali senza sacrificare la leggibilità del codice stesso. Le nuove stampanti UHS di Videojet superano persino gli standard più rigorosi nelle applicazioni ad alta velocità (quali quelle del settore dell’imbottigliamento e delle bevande in lattina) e negli ambienti caratterizzati da grandi contenuti di codice, come nel settore caseario. I modelli Videojet 1620 UHS e 1650 UHS sono fino al 40% più veloci del precedente prodotto di riferimento del settore, la stampante Videojet Excel UHS.
La qualità del codice è importante non solo per ragioni di leggibilità, ma anche per riuscire a stampare i codici necessari nello spazio più ridotto possibile. Considerati i milioni di euro spesi per il design degli imballaggi, diventa sempre più importante massimizzare questo spazio limitato ma di grande valore per promuovere prodotti e marchi. E, proprio a tal fine, la tecnologia Dynamic Calibration di Videojet applica le misurazioni e i controlli più sofisticati del settore al fine di regolare automaticamente i parametri del getto, garantendo costantemente una stampa di alta qualità. Man mano che le condizioni ambientali cambiano, le stampanti 1620 UHS e 1650 UHS riescono a ottimizzare la stampa per garantire ogni volta una qualità sempre superiore. In combinazione con l’innovativo sistema Precision Ink DropTM, questa codifica di più alta qualità consente una maggiore densità di stampa e garantisce che le finestre di stampa rimangano piccole e poco ingombranti nell’ambito del design degli imballaggi, ma che siano al tempo stesso chiare e leggibili per i consumatori.
Produttività integrata
In ambienti esigenti che richiedono alta velocità e produttività, raggiungere gli obiettivi di produzione significa spingere la linea ai limiti della propria capacità. Videojet è consapevole che i fermi non pianificati della linea hanno un impatto diretto sulla produttività e, di conseguenza, sui profitti. Le stampanti Videojet 1620 UHS e 1650 UHS riducono i fermi non pianificati con funzionalità avanzate quali la testa di stampa brevettata CleanFlow. Progettata per resistere all’accumulo d’inchiostro, la tecnologia CleanFlow fornisce un flusso positivo di aria filtrata: in tal modo si assicura una codifica più affidabile, chiara e continua, anche alla fine di lunghi cicli di produzione. Il design unico delle teste di stampa, unito alla lunga durata del core, consente di ridurre al minimo anche i fermi linea pianificati, in ragione della lunghezza degli intervalli che intercorrono tra un ciclo di manutenzione programmato e quello successivo: fino a ben 14.000 ore!
Migliorare i processi
La stampante 1650 UHS di Videojet porta il miglioramento della produttività a un livello ulteriore. Oltre ad accedere alle misurazioni della Disponibilità OEE (Overall Equipment Effectiveness), gli utenti hanno l’esigenza di identificare ed eliminare le cause primarie dei fermi linea non programmati. La stampante Videojet 1650 presenta le informazioni relative ai fermi macchina in maniera tale da agevolare una risoluzione efficace ed efficiente del problema. Capire quali siano le cause primarie è infatti fondamentale per implementare e ottenere un miglioramento sostenibile dei processi. La stampante consente di analizzare i dati sulla Disponibilità (Availability) per aiutare l’utente a individuare le cause del fermo, siano esse tecniche o legate all’operatore.
Gli errori di codifica sono comuni: per esempio, codici a cui mancano alcune cifre, date inesistenti, codici apposti sul prodotto sbagliato, errori di digitazione. Questi errori comportano sprechi, correzioni, multe e danni potenziali ai consumatori e al marchio e ai profitti del produttore. Gli errori dell’operatore sono la principale causa degli errori di codifica. La stampante Videojet 1650 è provvista delle funzionalità incorporate di integrità del codice che prevengono gli errori e mantengono le linee produttive, oltre a tutelare l’affidabilità e l’immagine complessiva del marchio.
Risolvere problemi con funzionalità sempici
Le stampanti Videojet 1620 UHS e 1650 UHS sono progettate per funzionare con poche e semplici interazioni, in modo da consentire all’operatore di concentrarsi sulla produzione. Il sistema standard di distribuzione dell’inchiostro Smart Cartridge™ impedisce le perdite e garantisce che venga utilizzato il liquido corretto. Disponibile sulla 1650 UHS, un’ampia e luminosa interfaccia touchscreen consente agli operatori di accedere a tutte le operazioni più comuni con non più di cinque «tocchi». Le stampanti UHS aiutano a migliorare il controllo dei parametri di produzione e a gestire la linea in modo produttivo ed efficiente.
«Ci impegniamo costantemente per ridurre frequenza e durata dei tempi di inattività, siano essi pianificati o meno, in modo che le nostre stampanti operino sempre al meglio e con la massima rapidità. Ciò è particolarmente importante per applicazioni ad alta velocità poiché le conseguenze dei fermi sono ancora più evidenti» spiega Jose Gomez, Business Unit Manager di Videojet. «Attraverso un’accurata progettazione, tesa a garantire ai nostri codificatori un’affidabilità sempre maggiore, semplificando e riducendo l’interazione e rendendo più facilmente processabili le informazioni, siamo riusciti a creare la soluzione per la codifica e la marcatura che attualmente offre il massimo livello di produttività sul mercato».
A Fespa MACtac ha presentato le sue più recenti novità nel settore dei prodotti autoadesivi, una gamma di film e laminazioni che aprono nuovi e redditizi mercati a trasformatori e stampatori.
MACtac da oltre 50 anni offre soluzioni autoadesive e a Fespa ha presentato le ultime soluzioni autoadesive sviluppate dalla divisione R&D. Tante novità di prodotto per soddisfare la crescente domanda che giunge da convertitori e stampatori sempre più interessati a entrare in nuovi e redditizi mercati.
A Fespa MACtac ha presentato le sue più recenti novità nel settore dei prodotti autoadesivi, una gamma di film e laminazioni che aprono nuovi e redditizi mercati a trasformatori e stampatori.
Laminazioni: dai vita alla tua creazione
Le grafiche stampate sono spesso protette da una pellicola autoadesiva trasparente. Questo film è utilizzato per riparare la grafica da raggi UV, polvere, graffi, grasso e perfino graffiti. MACtac ha ampliato la propria offerta e, oggi propone film di laminazione specifici che assolvono non solo alla funzione di protezione.
Permafun Leathertex. Effetti visivi sorprendenti. Un nuovo marchio per un look “simil-pelle”, con una grana più in rilievo rispetto alla versione precedente. Altamente conformabile garantisce una durata di cinque anni e può essere utilizzato per il tuning di auto o arredi.
HORIZon. Una protezione rivoluzionaria per il settore del car wrapping di ineguagliabile durata nel tempo. Altamente conformabile, HORIzon protegge le stampe molto più a lungo di tutti i prodotti laminati disponibili sul mercato (di solito base di PVC). Non contiene cloruro o ftalato ed è compatibile con inchiostri 3D estensibili.
LUV 6301. Nuovo nato nella famiglia dei film MACtac dedicati alla laminazione dei pavimenti. Compatibile con inchiostri UV, è disponibile in diverse altezze (su richiesta) ed è certificato ASTM C1028-07 e DIN 51097.
LUV 3697. Pellicola trasparente dall’effetto ultra clear, si adatta perfettamente ad essere utilizzato sia su vetro che plexiglas. LUV 3697 offre una protezione di medio periodo per le grafiche stampate con inchiostri UV su supporti trasparenti o film SeeThru.
MACtac TuningFilm – 53 colori, effetti e strutture per auto e barche. Il wrapping è oggi l’ultima tendenza nella decorazione dei veicoli. Un settore in cui si offre ai proprietari di auto e barche la possibilità di personalizzare l’aspetto dei loro mezzi secondo i loro gusti creando così un look unico. Il tutto senza ricorrere alla verniciatura, processo più costoso. MACtac ha pertanto progettato e sviluppato una gamma di film di elevata qualità, specificatamente dedicata a questo scopo. La serie TuningFilm può anche essere utilizzata per personalizzare accessori o mobili.
TuningFilm 700 Sublime: possibilità di scegliere fra 15 colori opachi e lucidi.
TuningFilm spazzolato: finitura in metallo spazzolato molto realistica (5 colori e finiture disponibili).
TuningFilm Carbon: effetto carbonio in cinque colori (nero, oro, grafite, bianco, argento).
TuningFilm Iridescent: TF Pearl dall’aspetto color perla e TF iridescente Blu-Verde o Fucsia-Verde che cangiano colore a seconda dell’angolo di visione.
TuningFilm Structured: dall’aspetto in vera pelle che ricorda la superficie lunare.
Tra le ultimissime novità…
TuningFilm 800 BF Stellar: una finitura perfetta in otto colori glitterati, brillanti e lucidi. Adatto per il rivestimento di auto e barche (sopra la linea di galleggiamento), MACtac TuningFilm Stellar può anche essere usato per i mobili e le decorazioni d’interni.
TuningFilm Velvet. MACtac TuningFilm Velvet è un prodotto stupefacente che permette ai proprietari di auto di dare un look unico al proprio veicolo. Questo film dall’aspetto glamour e dal tocco vellutato genera un sicuro “effetto wow!”. Disponibile in tre colori e altamente comformabile, può essere usato per wrappare qualsiasi tipo di veicolo. Grazie alla sua consistenza floccata, il Velvet TuningFilm è facilmente lavabile e non richiede alcuna speciale manutenzione.
Lo scorso 20 giugno si è svolta l’Assemblea annuale della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, costituita da Assografici, Assocarta, Acimga e Comieco, incentrata sul tema del futuro del libro tra carta e digitale.
L’evento è stato aperto da Felice Rossini, presidente uscente perché giunto al termine del mandato, e salutato anche dal presidente di Assografici, Giovan Battista Colombo con «affetto, stima e riconoscimento per il lavoro svolto». Nonostante questa lunga ed estenuante crisi mondiale che ovviamente si rimarca pesantemente sui comparti della carta e della stampa, «questa filiera dimostra ancora numeri di tutto rispetto», ha esordito Rossini: «nel 2012 i nostri settori hanno prodotto un fatturato complessivo di circa 20 miliardi di euro, ossia al secondo posto in Europa dopo la Germania, generando un’occupazione diretta di 185mila addetti, il 4% dell’intera occupazione nazionale dell’industria manifatturiera; interessante è anche il saldo attivo della bilancia commerciale che sfiora i tre miliardi di euro con un export pari al 2,3% del totale nazionale». Numeri importanti, quindi, che non ottengono tuttavia le risposte istituzionali attese. Le «poche ma chiare» linee di politica industriale indicate permetterebbero invece alla filiera di riprendere facilmente il percorso della crescita, afferma Rossini: «gli incentivi all’innovazione, i finanziamenti alla legge 62 per il credito all’editoria e il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, l’aggiornamento professionale e gli adeguamenti tecnologici, la promozione alla lettura, la detassazione all’abbonamento di libri e di quotidiani e periodici, le misure anticongiunturali, come il credito d’imposta per l’acquisto della carta e gli investimenti pubblicitari incrementali». Tutti progetti che saranno gli obiettivi futuri del «successore» Paolo Culicchi, neo eletto presidente della Filiera per il prossimo biennio.
Felice Rossini, presidente uscente della Federazione.
Culicchi: reti d’impresa e valorizzazione della carta
Passare il testimone in un momento di così grande difficoltà non è cosa facile, ma Paolo Culicchi, già presidente Assocarta e ora neo eletto presidente della Federazione, conosce molto bene i problemi e difficoltà del comparto, solo parzialmente determinate dalla digitalizzazione, ma legate soprattutto alla situazione congiunturale del settore della carta stampata. «Di fronte a un calo che negli ultimi quattro anni ha visto una decrescita soprattutto nelle carte grafiche, con l’eccezione di alcune carte speciali, il problema grosso del primo anello della filiera sono i costi energetici», ha affermato Culicchi, «che superano del 30-40% quelle dei nostri competitor: se non ci saranno questi aiuti non riusciremo ad aggiornare la nostra tecnologia con un’inevitabile perdita di competitività». Di fronte alle oggettive difficoltà, ci sono almeno due strade da intraprendere: «la costituzione delle Reti l’Impresa, una catena sinergica di produzione che permette di unire aziende di province o regioni diverse, e la realizzazione di progetti che valorizzino ancora la carta, come per esempio l’organizzazione Print Power».
Paolo Culicchi, neo eletto presidente della Filiera per il prossimo biennio.
Il Print Power è un’organizzazione paneuropea dedicata alla promozione dei mezzi stampati e del loro ruolo nell’ambito di moderni programmi e campagne di marketing integrato. L’organizzazione comprende un gran numero di imprese, espressione dell’intera filiera della carta stampata: produzione, distribuzione, stampa, elaborazione e consegna di contenuti editoriali. Questa struttura garantisce a Print Power un eccezionale livello di perizia ed esperienza in tutti i comparti dell’industria della carta stampata.
Caro libro, ti scrivo
Tema al centro della giornata, tra il discorso del presidente uscente e quello entrante, è stato il libro: «uno dei tanti nostri prodotti, non certo l’unico, ma forse quello che più di tutti ha un significato simbolico», ha spiegato Rossini, lo strumento che ha accompagnato tutti nel percorso della propria vita segnando le tappe di essa, dallo studio al divertimento, dal lavoro all’approfondimento. «Noi non vogliamo opporci all’innovazione tecnologica», precisa l’ex presidente, «non sarebbe produttivo e non procurerebbe alcun vantaggio, ma ci opponiamo alle prese di posizione ideologiche, e desideriamo andare nella direzione dell’ integrazione tra mezzi cartacei ed elettronici, all’insegna della libertà di scelta tra le diverse opzioni».
Alessandro Mari: la coesistenza di «razze»
Per affrontare questo tema e per capire meglio questo ruolo e che futuro ruolo avrà il libro tradizionale, è stato invitato a esprimere il suo pensiero un giovane scrittore, Alessandro Mari, vincitore del premio Viareggio Rèpaci 2011, che ha da subito qualificato la sua natura come «bastarda», albergando in essa la «razza cartacea», che suscita emozioni, come la nostalgia di una trama, evocata ogni qual volta lo sguardo incrocia «quel» libro, e quella digitale, che assolve funzioni pratiche, come quella di consentire una pubblicazione a costi più contenuti o di catturare la pulsione della fiction televisiva nei romanzi strutturati come dispense «a puntate». Eppure nessuna delle due sostituirà l’altra, perché assolvono a funzioni differenti. «Perché mettere gli occhiali se esistono anche le lenti a contatto?», domanda Mari: «perché gli occhiali dicono una cosa di noi che racconta la nostra identità, in cui ancora tuttora ci specchiamo. Allo stesso modo, finché non morirà chi è stato alfabetizzato sulla carta, ma si è alfabetizzato al digitale, i libri di carta continueranno a vendere».
Il libro nella scuola e nelle preferenze dei lettori
Oggi la centralità del libro tradizionale è messa in discussione dalle nuove tecnologie. Ma come stanno cambiando le preferenze dei lettori? Come si indirizzeranno le scelte degli editori? Che ruolo giocherà il mondo della scuola? Se il futuro del libro cartaceo è messo in discussione, che impatto subirà l’intera filiera cartaria? Moderatore di un’interessante tavola rotonda è stato Filippo Azimonti, giornalista di La Repubblica, che ha confessato anch’egli la sua doppia anima di scrittore su carta e su strumenti digitali, esprimendo la netta a convinzione che il futuro sarà caratterizzato da una convivenza di sistemi di comunicazione diversi: «Quando la tecnologia scende in campo», ha affermato Azimonti, «è difficile prevedere che strada possano prendere: può esserci un ambiente che rinnova o che rallenta l’innovazione».
Se da un lato tutti hanno ammesso una predilezione personale per la carta, dovuta forse anche a ragioni generazionali, diverso il punto di vista sul digitale: Giovanni Biondi del Ministero Istruzione, Università e Ricerca, ha illustrato una visione di innovazione digitale della scuola come obiettivo di lungo periodo, potenzialmente rivoluzionario, che non riguarderà solo le tecnologie ma anche gli insegnanti. Diversa la questione del libro: il libro cartaceo in sé non è, a suo avviso, sostituibile, mentre il manuale scolastico è migliorabile poichè alcune delle sue parti sono più efficaci in digitale (esercizi, cartine geografiche ecc.), aiutano a dare più concretezza agli studi, in particolare ai più disagiati, e più entusiasmo ai ragazzi.
Concorde sul fatto che lo strumento digitale contribuisca in modo considerevole a coinvolgere i ragazzi delle nuove generazioni che «non leggono molto» e ad avvicinarli anche a materie classiche, come il latino, è Dianora Bardi di Impara Digitale, insegnante di italiano e latino al liceo Lussana di Bergamo, e artefice di un progetto per l’adozione diffusa di iPad in classe. In ogni caso «la tecnologia fine a se stessa non basta», alla base ci deve essere anche un profondo rinnovamento della didattica. Il focus quindi non è la tecnologia, ma la didattica innovativa, con l’obiettivo di trasmettere sapere nel miglior modo possibile. Con tanti limiti: mancano le infrastrutture tecnologiche nelle scuole, mancano i fondi per la formazione degli insegnanti e i costi dell’acquisto degli strumenti digitali vengono sempre più spesso scaricati sulle famiglie».
«Come si giocherà la partita tra carta e digitale non è ancora chiaro, ha evidenziato Irene Enriques di Zanichelli, anche se le case editrici cercheranno di seguire entrambe le opzioni, almeno per i prossimi anni: un abbandono rapido del cartaceo non è pensabile. Ha fornito spunti di carattere economico e di mercato Giorgio Riva di RCS, evidenziando che se da un lato l’Italia mostra trend di crescita del digitale molto più ridotti rispetto ad altri Paesi come quelli anglosassoni, dall’altro è vero che i prodotti che subiranno in futuro un’accelerazione nel processo di digitalizzazione sono quelli a maggior grado di obsolescenza e quelli rispetto ai quali i consumatori chiederanno una diversa fruibilità. Eppure, anche Riva, non crede nella scomparsa della carta, quanto piuttosto a una coesistenza tra carta e digitale, caratterizzata da equilibri diversi tra i vari prodotti: «l’E-book nel settore varia è destinato sicuramente a crescere, ma ci sarà una convivenza che farà coesistere il fascino del libro stampato con l’esigenza di potersi portare numerosi libri in valigia nello stesso momento: oggi in Italia ci sono 4 milioni di tablet e 35 milioni di smartphone, ma non significa che la carta stampata scompaia; semmai comparto per comparto si troveranno degli equilibri diversi». E sulla questione dell’apprendimento scolastico, precisa: «Il fatto che i ragazzi leggano o no non dipende dal fatto che abbiano o no un tablet, ma dai modelli di apprendimento che vengono proposti e assimilati».
Quindi, «lunga vita alla carta!», conclude Franco Edoardo Scioscia dell’Associazione Librai Italiani che evidenzia come la scarsità di risorse messe a disposizione per gli investimenti in infrastrutture, per la banda larga, per la formazione degli insegnanti determini un considerevole rallentamento di qualsiasi progetto di innovazione nelle scuole. «Il Ministero immagina un mondo che non c’è. Perché non parlare dei costi, quelli veri, per le famiglie? Perché non parlare dei costi di smaltimento dei tablet?». Ci sono ancora in Italia troppe contraddizioni tra le enunciazioni di programma e quello che poi si fa veramente, quindi, per quanto riguarda i tempi, «possiamo stare tranquilli».
Il settore grafico: qualche dato
L’industria grafica europea, sulla base degli ultimi dati di fonte Eurostat disponibili per il settore allargato della «Stampa e servizi connessi alla stampa», fattura all’incirca 88 miliardi di euro ed è rappresentata da 120.000 imprese, con 792.000 addetti.
I primi cinque Paesi, in termini di quota percentuale di fatturato sul totale dell’UE27, sono Germania, Regno Unito, Italia, Francia e Spagna. Nonostante la crisi degli ultimi anni, il comparto grafico italiano mantiene pertanto il terzo posto in Europa.
I prodotti di eccellenza italiani, nel panorama internazionale, sono stampati pubblicitari, libri d’arte, cataloghi e riviste.
In termini strutturali, il settore grafico italiano è rappresentato da circa 16.600 imprese, con 97.700 addetti. Il 2012 è stato un anno recessivo per il comparto, che sta vivendo una lunga fase di sofferenza, per il permanere di bassi livelli di domanda, aggravati dallo stato di crisi della nostra economia, che sta determinando una forte ristrutturazione e razionalizzazione dell’offerta e l’uscita di realtà aziendali meno robuste e performanti, riducendo al contempo la sovraccapacità produttiva tipica del comparto. Confrontando l’anno 2012 con l’anno 2007, complessivamente il settore grafico ha perso infatti quasi un terzo della produzione (31%) e del fatturato (32%).
La ricaduta in recessione ha effetti sul fronte degli ammortizzatori sociali: le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni nel settore «Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati» aumentano nel 2012 del 9% rispetto al 2011, fissandosi intorno ai 18,4 milioni di ore.
L’industria cartotecnica trasformatrice europea, sulla base degli ultimi dati di fonte Eurostat disponibili, relativi al settore allargato della «Fabbricazione di articoli di carta e cartone», fattura all’incirca 95 miliardi di euro ed è rappresentata da 18.000 imprese, con 472.000 addetti.
I primi cinque Paesi, in termini di quota percentuale di fatturato sul totale dell’UE27, sono Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Spagna. L’industria cartotecnica trasformatrice italiana mantiene pertanto una posizione importante in ambito europeo, in quanto secondo produttore.
Osservando il quadro internazionale dal punto di vista dei prodotti, l’Italia ha un’eccellenza nel cartone ondulato (secondo produttore europeo), negli imballaggi stampati, nell’oggettistica da regalo e nelle carte da parati.
Analizzando gli andamenti di fatturato e produzione del settore cartotecnico trasformatore europeo a livello di UE27, nel 2012 rispetto al 2011, si osserva che il fatturato diminuisce del 2,7%, mentre la produzione cala del 2,4%.
Tutti i principali Paesi sono in negativo nel 2012. La recessione colpisce più intensamente Italia e Spagna e in minor misura Regno Unito, Germania e Francia.
In termini strutturali, l’industria cartotecnica trasformatrice italiana è costituita da circa 3.900 imprese, con 61.400 addetti.
Nel complesso il 2012 è stato negativo per il settore, in termini di risultati, ma con intensità minore rispetto alla media dell’industria manifatturiera.
La recessione ha comunque ricadute sul fronte degli ammortizzatori sociali: le ore autorizzate di CIG nel settore «Pasta carta, carta, cartone e prodotti di carta» hanno nel quarto trimestre 2012 un’impennata (+103,5%) rispetto al quarto trimestre 2011, per cui il totale dell’anno 2012 cresce a circa 9,8 milioni di ore (+40,5% sul 2011).
Nella seconda metà del 2012 è stato pubblicato il nuovo sito dell’Associazione che ha subito un radicale restyling nella parte grafica e nella sistemazione dei contenuti. In generale si sono voluti conseguire i seguenti obiettivi:
aggiornare la piattaforma tecnologica del sito, introducendo applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente;
riorganizzare i contenuti informativi semplificando la struttura generale e rendendo così più semplice la fruibilità delle informazioni pubblicate, con accesso strutturato al sito, percorsi brevi, omogenei, funzioni di ricerca semplici ed efficaci, aggregazione organica e coerente d’informazioni e servizi;
dare una maggiore visibilità alle notizie pubblicate dall’Associazione, prevedendo un apposito spazio che consente di dare evidenza particolare a determinate comunicazioni;
Il sito di Assografici ha mantenuto la strutturazione su due livelli: uno informativo generale, il secondo per servizi ad approfondimenti riservati agli associati.
Il progetto della Filiera
La rete d’impresa, dal punto di vista economico, è una libera aggregazione di imprese, con l’obiettivo di accrescere la propria competitività e innovatività. Il contratto di rete è lo strumento sulla base del quale si ufficializza il progetto e soprattutto gli obiettivi comuni, che possono essere in campi molto diversi: produttivo, di ricerca, di innovazione, distributivo, commerciale, ecc. Si tratta di uno strumento nuovo e interessante per competere sui mercati, perché permette alle aziende in rete di collaborare su obiettivi.
Federazione della Filiera della Carta e della Grafica
Assografici www.assografici.com, Assocarta e Acimga hanno costituito una Federazione tra le tre Associazioni Nazionali di Categoria con lo scopo di aumentare il livello di rappresentanza e di tutela di interessi nei confronti degli interlocutori istituzionali. Fa parte della Federazione in qualità di Socio aggregato anche Comieco www.comieco.org, il Consorzio Nazionale per il Riciclo di Carta e Cartone.
La nuova Federazione, aderente a Confindustria, si pone l’obiettivo di rappresentare la filiera della carta stampata e di conseguenza è aperta alle altre Associazioni che si riconoscono in essa.
Con questo progetto Assografici (Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici), Assocarta (Associazione Italiana fra gli Industriali della Carta, Cartoni e Paste per Carta) e Acimga (Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini) mettono in atto anche sinergie operative condividendo le attività connesse all’internazionalizzazione delle imprese e realizzando missioni economiche mirate, di promozione estera e di presenza nei principali mercati internazionali.
L’attività di analisi economica, che permette di mettere insieme in modo organico le performance dei settori, garantisce invece uno sguardo reale e attendibile sulle potenzialità della filiera. Compito primario della Federazione è comunque quello di fare massa critica nei confronti degli stakeholder istituzionali.
Presidente: Paolo Culicchi (Assocarta)
Vice presidenti: Giovanni Battista Colombo (Assografici) e Felice Rossini (Acimga)
Direttore: Claudio Covini
Decreto Crescita bis: il problema dei libri scolastici
Negli ultimi mesi del 2012 Assografici e la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica sono stati impegnati a lungo dal Decreto Crescita bis emanato dal Governo, al cui interno, precisamente all’articolo 11, erano presenti importanti novità riguardo l’adozione, da parte dei Consigli di classe, di libri scolastici in versione elettronica. Il testo iniziale prevedeva un brusco passaggio dai libri cartacei a quelli elettronici e formulava una vaga possibilità di opzione per quelli tradizionali, però con forti penalizzazioni. L’azione svolta di carattere istituzionale e di contatti politici ha permesso di arrivare a una modifica del testo originario che permette una «certa» salvaguardia del libro scolastico tradizionale. Infatti, il testo finale della legge prevede la possibilità di adozione, da parte degli insegnanti, sia di libri in versione completamente digitale che in versione cosiddetta «mista», ossia un testo cartaceo tradizionale con aggiunti contenuti digitali integrativi. In questo modo, oltre a garantire la possibilità di libera scelta al corpo insegnante, è stato salvaguardato il libro stampato e la sua funzione centrale nell’ambito culturale, pur con la previsione di un’integrazione con il digitale.
Kern dal 2007 è la filiale italiana del gruppo omonimo e si occupa della produzione di soluzioni per il trattamento di grandi volumi di documenti.
Con atto notarile in data 28/06/13 è nata Kern Italia S.r.l., effetto di una fusione per incorporazione di Kern Sistemi S.r.l. in Kern S.r.l. La nuova società con capitale sociale per € 100.000,00, è interamente di proprietà di Kern AG, ha sede legale ad Assago (MI) Via Donizetti, 5 e sedi operative ad Assago (MI) e Sansepolcro (AR) Via C. Dragoni, 41.
Kern Italia S.r.l., nata nel contesto di un articolato processo di ristrutturazione delle due società, si occuperà di promozione, vendita ed assistenza in Italia di tutti i prodotti Kern; progettazione, produzione, promozione, vendita ed assistenza in Italia ed all’estero di sistemi per il trattamento delle card plastiche, sistemi speciali per la gestione della corrispondenza e sistemi di cellofanatura.
Il lavoro svolto in questi sei mesi ha coinvolto i management di entrambe le società, che hanno profuso enormi energie e completa collaborazione, secondo un costruttivo spirito di gruppo, desiderosi di proporre al mercato italiano e internazionale un soggetto industriale unico, forte e coeso.
Le rispettive figure amministrative e commerciali, i cui referenti sono confermati nelle funzioni, sono a disposizione per eventuali chiarimenti in merito; i relativi indirizzi email, sino ad ora utilizzati da Kern S.r.l. e Kern Sistemi S.r.l., cambieranno solamente nel relativo dominio, che diventerà @kernitalia.it.