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Heidelberg, nove mesi all’insegna della solidità

Grazie alla forte domanda dal Nord America e dall’Europa, insieme alla crescita sostenuta nel segmento degli imballaggi, Heidelberg registra nove mesi nettamente positivi dell’attuale anno finanziario 2022/23. Nel terzo trimestre appena concluso, da ottobre a dicembre 2022, il Gruppo è in controtendenza rispetto al trend generale dell’industria metalmeccanica mostrando una raccolta ordini stabile pari a 630 milioni di euro. Ciò ha portato a un elevato portafoglio ordini di quasi un miliardo di euro. Con 609 milioni di euro, le vendite nel terzo trimestre sono aumentate di circa il 5% rispetto al trimestre equivalente dell’anno precedente. Al netto degli effetti non ricorrenti, l’Ebitda è stato superiore di 18 milioni di euro rispetto all’anno precedente, principalmente per l’impatto positivo dell’aumento delle vendite. La registrazione dell’intero bonus di riduzione dell’inflazione concordato collettivamente ha avuto un effetto negativo durante questo periodo contabile. L’aumento delle scorte legato alla produzione ha determinato nel terzo trimestre un free cash flow di –4 milioni di euro, che rappresenta uno sviluppo stabile rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. Grazie al buon andamento in termini di vendite e ordini in entrata e al significativo miglioramento del risultato operativo, la società conferma le previsioni per l’esercizio 2022/23 nel suo complesso.
«Abbiamo avuto un terzo trimestre positivo e siamo stati in grado di aumentare ulteriormente le nostre vendite e il risultato operativo. Guardando al futuro, i prossimi mesi continueranno a essere influenzati dai previsti aumenti dei costi dei materiali, dell’energia e del personale», afferma Ludwin Monz, Ceo di Heidelberg. «Continueremo a contrastare questo fenomeno aumentando i prezzi e mantenendo la nostra disciplina sui costi. Siamo quindi molto fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi per l’anno».

Vendite al di sopra delle aspettative

Nonostante le incertezze economiche, gli ordini in entrata hanno totalizzato 1,8 miliardi di euro. Alla data di bilancio, il portafoglio ordini ammontava a quasi 1 miliardo di euro, il che costituisce una buona base per il prossimo esercizio. Le vendite in tutti e tre i trimestri dell’esercizio in corso hanno superato le rispettive cifre dell’anno precedente. Con 1,7 miliardi di euro, il totale di nove mesi è aumentato del 10% rispetto all’anno precedente (1,5 miliardi). Il positivo andamento gestionale è proseguito anche nel terzo trimestre ma risente negativamente dell’effetto non ricorrente dell’iscrizione del premio integrale di sgravio dell’inflazione pattuito. L’Ebitda dopo nove mesi è superiore di circa 56 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Anche il risultato netto dopo le imposte dopo nove mesi è cresciuto in modo significativo e si è attestato a 54 milioni di euro (periodo equivalente dell’anno precedente: 40 milioni di euro).

Crescita sostenuta nel segmento degli imballaggi

La stampa di imballaggi (segmento Packaging Solutions) ha registrato una crescita particolarmente forte nel terzo trimestre. Gli ordini in arrivo da ottobre a fine dicembre 2022 sono aumentati del 18% rispetto alla cifra dell’anno precedente. Nel corso dei nove mesi, l’acquisizione degli ordini è migliorata del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con 812 milioni di euro, le vendite dopo nove mesi sono state superiori di oltre il 22% rispetto all’anno precedente.
Nella stampa commerciale (segmento Print Solutions), le vendite dopo nove mesi sono salite a 898 milioni di euro, mentre gli ordini in entrata sono leggermente diminuiti.
Dopo nove mesi, il free cash flow ammontava a –16 milioni di euro (anno precedente: 69 milioni di euro). Tale minor valore è dovuto principalmente al consueto aumento delle rimanenze legato alla produzione e agli effetti legati alla fornitura di ricambi. A causa del flusso di cassa libero negativo, l’indebitamento finanziario netto alla fine del terzo trimestre si attesta sui 26 milioni di euro e quindi è rimasto a un livello basso (anno precedente: 6 milioni di euro). Heidelberg sta comunque facendo progressi con la sua quota di capitale proprio, che è aumentata a circa il 21%. «Un basso indebitamento finanziario netto e un rapporto di patrimonio netto più elevato mettono Heidelberg in una buona posizione finanziaria», spiega il nuovo Cfo dell’azienda, Tania von der Goltz. «Alla luce della situazione incerta attuale, continueremo a lavorare sulla nostra resilienza e, in particolare, terremo d’occhio i nostri costi» aggiunge. Confermate le previsioni per l’anno finanziario 2022/23 Heidelberg mantiene le sue previsioni per l’anno finanziario 2022/23: i dati di vendita aumenteranno a circa 2,3 miliardi di euro. Nonostante la probabilità di aumenti dei costi, anche la redditività è destinata a migliorare ulteriormente. Heidelberg prevede inoltre un ulteriore aumento del margine Ebitda ad almeno l’8% per l’anno finanziario 2022/23. Anche il risultato netto è previsto in leggero miglioramento.

I nuovi orizzonti di Gallus, intervista al Ceo Dario Urbinati

Con 17 anni di esperienza nel settore delle arti grafiche, e dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile vendite e assistenza, Dario Urbinati è stato nominato sul finire del 2022 chief executive officer di Gallus Group. Un incarico certamente stimolante per un professionista che conosce a fondo il settore delle etichette e che oggi a capo dell’azienda svizzera ha da compiere un’importante missione: condurre il mercato del narrow web verso un futuro più sostenibile e redditizio. Italia Grafica lo ha contatto per conoscere i progetti futuri e le sfide che attendono Gallus partendo dall’ultimo gioiello di casa, Gallus One, macchina da stampa completamente digitale che integra una serie impressionante di funzionalità in termini di automazione e di efficienza.

«Gallus One ha avuto un riscontro davvero molto positivo sul mercato» racconta Urbinati. «Sembra effettivamente che la gente abbia capito cosa rappresenti la macchina da stampa, ovvero una soluzione unica che risolve il problema del Total Cost of Ownership (TCO) che limita l’uso tradizionale delle etichette digitali. Teniamo regolarmente incontri con clienti sia esistenti che potenziali che condividono il nostro stesso entusiasmo. In termini di convalida della macchina da stampa e del nostro approccio al mercato, questo feedback è risultato molto prezioso per il nostro team. Gallus One è stata costruita sulla piattaforma di stampa Gallus Labelmaster, leader di mercato. Gallus One è una macchina da stampa digitale per etichette in linea a getto d’inchiostro UV di tipo roll to roll di 340 mm di larghezza che offre una serie di caratteristiche leader del mercato per raggiungere elevati livelli di automazione ed efficienza di stampa, con insuperata qualità di stampa a getto d’inchiostro UV ed eccellente velocità di stampa fino a 70 metri al minuto.

Con Gallus One ci auguriamo di rivoluzionare l’approccio delle aziende di trasformazione nei confronti della stampa digitale di etichette, fornendo un’offerta digitale autonoma o un servizio complementare nell’ambito di un’attività di stampa analogica tradizionale».

«Sebbene non siamo ancora in grado di indicare clienti specifici», prosegue Urbinati «come ci si potrebbe aspettare, le aziende di trasformazione di qualsiasi dimensione sono interessate a Gallus One e all’opportunità di offrire etichette digitali redditizie. Queste aziende sono alla ricerca di una macchina da stampa in grado di offrire ai clienti nuovi servizi digitali, tra cui tirature personalizzate e funzionalità stagionali variabili, senza dover sacrificare l’affidabilità, la produttività o il prezzo».

La sfida totale dell’automazione

«In Gallus abbiamo una visione molto chiara del mercato delle etichette e degli imballaggi narrow web e degli interventi necessari che devono essere predisposti per sopravvivere a lungo termine. Non vi è alcun dubbio sul fatto che una delle maggiori sfide globali che questo settore si trova attualmente ad affrontare sia rappresentata dalla carenza di manodopera qualificata. Per la nostra azienda il passo successivo consiste pertanto nell’abbracciare tutte le soluzioni digitali, in particolare la tecnologia cloud, che possano aiutare le aziende di trasformazione a guidare l’automazione. A nostro avviso, l’avanzamento dell’automazione digitale non è solo un mezzo per trasformare il modo in cui operano le aziende di trasformazione e per alleviare queste difficili problematiche, ma anche la chiave di volta per generare una maggiore redditività e ridurre il nostro impatto sul pianeta. In effetti, potrebbe essere la soluzione per lavorare e sostenere i marchi in un modo completamente diverso in futuro. Se ci soffermiamo a parlare di automazione, considerando che Gallus fa parte di Heidelberg, abbiamo in serbo alcuni interessanti programmi di sviluppo congiunto. Siamo riusciti a mettere in pratica la nostra convinzione che la gestione dei dati sia fondamentale e che il cloud computing, il networking e la business analytics siano molto più che semplici slogan quando si tratta di digitalizzare il settore della stampa. In definitiva, ciò implica una trasformazione completa del settore tradizionale e un successo misurabile, non solo in termini di KPI operativi, ma anche di soddisfazione dei clienti e dei dipendenti.

Inoltre, anche se riteniamo che sia necessario disporre di un portafoglio di macchine da stampa convenzionali, digitali e ibride per fornire ai clienti una soluzione che meglio soddisfi le loro specifiche esigenze, non abbiamo dubbi sul fatto che il digitale diventerà la tecnologia dominante in futuro. Il settore delle etichette e del packaging non è diverso da qualsiasi altro segmento sotto questo punto di vista e, nell’ambito del perseguimento di questo obiettivo, intendiamo svolgere un ruolo di primo piano nel trasformarlo in realtà».

Il mercato italiano e la sua centralità nel business di Gallus

«Quello italiano» prosegue Urbinati «rappresenta un mercato molto importante per Gallus e siamo molto lieti di avere con Heidelberg un team molto forte a supporto dei prodotti Gallus e dei clienti che richiedono servizi di stampa narrow web. Gli stampatori italiani hanno tradizionalmente adottato molto velocemente nuove tecnologie di prim’ordine e proceduto a utilizzarle all’insegna della loro mentalità favorevole al progresso tecnologico e della loro creatività per realizzare eccezionali prodotti stampati. L’Italia è un mercato in crescita per noi e che presenta reali opportunità per l’azienda. Le prospettive del mercato italiano sono estremamente positive e continueranno a essere una delle nostre aree di interesse per il futuro».

«A livello più generale» aggiunge Urbinati «il 2022 si è concluso per noi in maniera molto positiva. Pur trovandoci ancora in una fase di significativa trasformazione aziendale, le nostre previsioni per il 2023 sono tanto aggressive quanto decisamente realizzabili e, con Heidelberg al nostro fianco, ci troviamo in una posizione molto solida per affrontare il futuro».

Grande attesa del Gallus Experience Center di San Gallo

«Per Gallus è iniziato il centesimo anno di attività e l’azienda è impegnata a guidare questa trasformazione digitale» spiega Urbinati. «In effetti, nell’ambito del nostro impegno volto a realizzare tale trasformazione, inaugureremo a giugno un nuovo Experience Center a San Gallo, Svizzera. Si tratta di un polo centrale in cui l’intero settore può incontrarsi e collaborare. È stato progettato per facilitare l’innovazione in tutte le attività riguardanti le etichette, gli imballaggi e la vendita al dettaglio in generale, per guidare il cambiamento e far progredire il settore all’insegna della collaborazione».

La sostenibilità possibile

«In qualità di azienda» conclude Urbinati, «riconosciamo che non c’è veramente tempo da perdere per far sì che venga data prioritaria importanza al tema della sostenibilità. Siamo consapevoli del fatto che sia necessario affrontare il problema del nostro impatto ambientale con la stessa competenza, dedizione, meticolosità e tempestività con cui individuiamo le nostre soluzioni di stampa. Dobbiamo assicurarci di offrire ai nostri clienti e ai marchi più importanti la stessa fiducia nelle nostre credenziali di sostenibilità che vantiamo per ogni altro aspetto del nostro servizio.

Negli ultimi dodici mesi, abbiamo lavorato in conformità al programma ambientale aziendale di Heidelberg. Questo programma è stato integrato nell’attività aziendale, consentendoci di prendere decisioni consapevoli e informate in merito alle risorse, alla gestione degli impianti e al modo in cui progettiamo e produciamo le nostre macchine da stampa. Ma ci rimane ancora molto da fare. Per questo motivo, pur essendo ancora all’inizio di questo percorso, ci stiamo impegnando per rendere i nostri prodotti carbon neutral nel prossimo futuro: un passo importante a dimostrazione delle nostre ambizioni».

Assocarta fra i firmatari dell’Appello al Governo e al Parlamento sulla produzione combinata di elettricità e calore

“Si confida che il Governo e il Parlamento possano adottare politiche e strategie in grado di rafforzare l’uso della cogenerazione nei prossimi dieci anni, in virtù dei benefici apportati in termini energetici, ambientali e di competitività al sistema energetico e alle imprese nazionali”. Si chiude così l’Appello al Governo e al Parlamento sulla produzione combinata di elettricità e calore (cogenerazione) inviato alle Istituzioni competenti e illustrato nel workshop dedicato, svoltosi in occasione di K.EY – The Energy Transition Expo.

“Piu fonti rinnovabili avremo, più la cogenerazione sarà essenziale” afferma il DG di Assocarta Massimo Medugno. Aumentare la quota delle fonti energetiche rinnovabili è un obiettivo condiviso da tutti. Tuttavia, molte fonti rinnovabili non sono programmabili, mentre la programmazione è fondamentale nelle attività industriali e in molti servizi essenziali per la società. Ecco, dunque, l’importanza di avere una fonte energetica programmabile ed efficiente a gas e, in prospettiva, a “gas verdi”: la cogenerazione.

“Va ricordato” sottolinea Medugno “che la produzione combinata di elettricità e calore (per usi di processo, riscaldamento e raffrescamento) – o cogenerazione – è una soluzione virtuosa in grado di ridurre sia i consumi energetici in fonti primarie, e dunque anche la dipendenza dall’estero, che le emissioni di CO2. In sostanza lo stesso impianto produce energia elettrica e termica, utilizzata da diverse industrie e per vari edifici ed utenze del terziario. Oltretutto, l’Italia è uno dei Paesi leader in Europa per impiego di questa soluzione”.

Secondo i dati di Terna sugli impianti termoelettrici, in Italia a fine 2021 operavano 8.124 centrali termoelettriche di cui ben 6.223 sono impianti con produzione combinata di energia elettrica e calore, ossia circa il 77%. Nel 2019 su una generazione netta per via termoelettrica di 186,7 TWh, di questi ben 103,6 TWh venivano da impianti cogenerativi utilizzando diversi combustibili: gas naturale di rete (circa 80%), gas prodotti localmente dalla gassificazione di residui e rifiuti, biogas di fermentazione di rifiuti di vario tipo, prodotti petroliferi, biomasse solide e rifiuti urbani.

È, quindi, straordinariamente importante per il Paese e per l’industria, inclusa quella cartaria, che vengano perseguite le seguenti linee di azione: sia adottato un piano di sviluppo di biocombustibili in Italia e in Europa che possa incrementare la disponibilità di questi ultimi, anche attraverso il PNRR; sia data la possibilità di impiegare per la CAR anche gas sintetici prodotti da sistemi Power-To-Gas, in particolare se alimentati da fonti rinnovabili o, transitoriamente, a basse emissioni (ciò peraltro potrebbe favorire il superamento dei problemi legati alla probabile sovrapproduzione rinnovabile del Sud Italia nei prossimi anni, trasformando l’eccesso di produzione in biocombustibili invece di fermare gli impianti); venga introdotto un meccanismo che moduli i parametri sulla effettiva disponibilità di combustibili rinnovabili; sia data la possibilità di utilizzare la Garanzia di Origine per la certificazione dell’origine rinnovabile delle fonti utilizzate, quali biometano o altri biocombustibili prelevati da rete.

L’appello, promosso da FIRE e cofirmatato da Assocarta, Cogen Europe, Consorzio italiano biogas, Confindustria Ceramica, Coordinamento FREE, Federchimica e Italcogen evidenzia le incertezze e i rischi che riguardano la cogenerazione, una soluzione largamente usata nel nostro Paese, a causa di un’evoluzione della legislazione europea che mette a rischio non solo le nuove realizzazioni, ma anche quanto ampiamente adottato nei decenni dalle nostre imprese nell’industria e nel terziario e da ospedali e altri enti pubblici. In assenza di opportuni interventi legislativi, evidenziano i rappresentati delle associazioni durante il workshop, si produrranno conseguenze negative per la sicurezza del sistema elettrico nazionale, per la competitività delle imprese che utilizzano questa soluzione, per gli obiettivi di decarbonizzazione e per i consumi energetici di energia primaria.

Tra le richieste dei firmatari c’è quella di instituire da subito un tavolo permanente con le associazioni coinvolte nella filiera in modo da individuare le migliori strategie per salvaguardare la cogenerazione ad alto rendimento ed evitare le possibili ricadute negative per il Paese nell’ottica del percorso di decarbonizzazione dell’economia.

Liyu presente a Viscom Bari 2023

Liyu Italia sarà tra i protagonisti della prossima edizione di Viscom Bari (Nuova Fiera del Levante, 31 marzo-1 aprile), dove avrà un proprio stand in collaborazione con il distributore locale ASI D.G. Una scelta dettata dalla volontà di accelerare nel mercato del sud Italia, grazie anche alle numerose installazioni messe a segno proprio da ASI D.G. in Puglia e Campania nel corso del 2022. “In queste regioni il mercato si sta rivelando particolarmente dinamico e molto interessato alle tecnologie Liyu e Viscom Bari sarà l’occasione per presentare la nostra gamma completa che comprende sistemi di stampa in piano, roll to roll, ibridi e plotter da taglio. Soluzioni di ultima generazione con prestazioni industriali in grado di soddisfare le esigenze di molteplici settori, dalla visual communication alla cartotecnica, fino ai diversi comparti dell’industria”, spiega il management Liyu. Ingegnerizzate dal reparto R&D di Liyu International, queste tecnologie assicurano una versatilità e una produttività senza precedenti. Inoltre, tutte le soluzioni Liyu sono conformi agli standard dell’Industry 4.0 e possono essere upgradate nel tempo, aumentando il numero delle teste di stampa in base alla crescita dei volumi e del business. Tra le novità più recenti, la linea Pro XL, di cui sono già state effettuate alcune installazioni in Campania e Puglia, che comprende stampanti in formato Extra Large dalle prestazioni industriali ulteriormente incrementate in termini di qualità e produttività.

In rappresentanza delle diverse famiglie che compongono la gamma Liyu, l’area espositiva di Viscom Bari ospiterà lafladbed KC-R 2512, con teste Ricoh a goccia variabile e motori Panasonic per la movimentazione sui tre assi. Perfetto connubio tra produttività e qualità, questo plotter è in grado di stampare direttamente materiali rigidi fino e 250 mm di spessore che spaziano dai laminati al vetro, dall’alluminio al plexiglas. Al suo fianco il plotter ibrido Liyu Platinum EQ2 con tecnologia UV Led che assicura versatilità e qualità di stampa fino a 2880 dpi su un ampio range di supporti rigidi e in bobina. Caratterizzata da design accurato ed estrema compattezza, questa stampante industriale è, infatti, dotata di un esclusivo meccanismo di apertura che facilita il passaggio da roll to roll a flatbed, ampliandone le potenzialità applicative. E ancora, la roll to roll UV Led PCT, per lavorazioni di alta qualità su PVC, canvas, banner, carta fotografica, pelle, ecopelle, vinile e moltissimi altri materiali in rotolo. Per un flusso di lavoro automatizzato, tutte le stampanti Liyu, flatbed, roll to roll e ibride, possono lavorare in linea con i sistemi di taglio Platinum Q-Cut, disponibili in tredici diversi formati e configurabili con un ampio catalogo di lame intercambiabili per specifiche lavorazioni.

I visitatori di Viscom Bari avranno la possibilità di toccare con mano l’estrema versatilità e le potenzialità applicative della gamma Liyu, grazie a una vasta gallery di campioni realizzati su materiali differenti con le diverse tecnologie. Un vero e proprio campionario a 360° pronto per essere illustrato dal team tecnico-commerciale di Liyu Italia che per tutta la durata della kermesse sarà a disposizione per consulenze personalizzate alla scoperta della soluzione di stampa più adatta alle singole necessità.

Durst Premier Partner di EcoPrint Summit 2023

Durst Group è Premier Partner di EcoPrint Summit, l’evento di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale nel settore del printing che si terrà il 6-7 giugno 2023 a Ginevra (Svizzera). L’impegno di Durst per la sostenibilità nella stampa riflette la crescente importanza che la responsabilità ecologica sta acquisendo in tutto il comparto.

“Da sempre siamo impegnati nello sviluppo di tecnologie e inchiostri a ridotto impatto ambientale, con l’obiettivo di assicurare un futuro migliore per tutti”, dichiara Christoph Gamper, CEO del Gruppo Durst. “La partnership con EcoPrint Summit è un’opportunità entusiasmante per confrontarci con esperti, innovatori e altri operatori dell’industria della stampa e dell’imballaggio, lavorando insieme per un obiettivo condiviso: accelerare il cambiamento riducendo i danni all’ambiente”.

L’agenda di EcoPrint Summit 2023 prevede sessioni plenarie, tavole rotonde, workshop di approfondimento, oltre all’assegnazione dei premi Eco-Innovations Awards. Un fitto programma di appuntamenti messo a punto per ispirare, stimolare discussioni e opportunità di apprendimento rivolto a tutti gli operatori del printing interessati ad apportare cambiamenti sostenibili all’interno delle proprie realtà aziendali.

“La partnership tra Durst ed EcoPrint Summit rappresenta un potente messaggio per tutto il settore della stampa. L’impegno per la sostenibilità e la spinta innovativa che caratterizzano l’attività del Gruppo si sposano perfettamente con la mission dell’evento orientata alla promozione di pratiche sostenibili all’interno del settore”, commenta Frazer Chesterman, direttore di FuturePrint, la content platform ideatrice dell’EcoPrint Summit.

Durst è all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie di stampa digitali a ridotto impatto ambientale per settori applicativi quali signage, label, visual communication, ceramica e per la personalizzazione di tessuti e prodotti. “In Durst Group crediamo che il settore della stampa possa e debba essere parte di un domani migliore e siamo orgogliosi di dare forma a questo futuro attraverso il nostro costante impegno in ambito di sostenibilità e innovazione”, aggiunge Gamper.

Konica Minolta, AccurioLabel 400 alla conquista dei mercati di fascia medio alta

In anteprima assoluta per l’Italia, oggi Konica Minolta ha presentato il nuovo sistema di stampa per etichette AccurioLabel 400, mettendo il piede sull’acceleratore nei mercati delle etichette e del packaging.
Già protagonista nel mercato Europeo delle macchine digitali per etichette – con una quota di mercato del 26% nel 2021 – Konica Minolta rivela i primi dettagli del nuovo sistema di stampa che si rivolgerà ai professionisti dei settori delle etichette e del packaging di medio-alto volume e offrirà una stampa digitale di altissima qualità a prezzi accessibili.

La prima presentazione ufficiale in Italia si è tenuta oggi presso il Digital Imaging Square, lo showroom di Milano di Konica Minolta. La macchina è già da ora a disposizione presso il DIS di Viale Certosa per Demo dedicate.
AccurioLabel 400 non è solo ideale per gli stampatori di fascia medio/alta, ma è anche ottima in affiancamento al precedente modello AccurioLabel 230 per i professionisti che desiderano espandere la propria attività nei mercati in costante crescita della produzione di etichette e del packaging.

Poiché la digitalizzazione del settore delle etichette continua ad accelerare con una crescita annua prevista a doppia cifra, è importante per gli stampatori cogliere questa opportunità di crescita.
Tra le novità più importanti, la nuova AccurioLabel 400 offre:
• Possibilità di ampliare le applicazioni e di stampare su supporti trasparenti grazie alla quinta stazione colore, che consente di ottenere un bianco con un’opacità elevatissima in un unico passaggio;
• Maggiore produttività grazie a una stampa superveloce, fino a 40 metri al minuto in quadricromia;
• Avanzata automazione per un flusso di lavoro più integrato ed efficiente: calibrazione automatica, controllo della stabilità del colore, regolazione della densità e creazione di profili.
L’Intelligent Quality Care IQ-520 di Konica Minolta migliora infatti la user experience e l’automazione di AccurioLabel 400, consentendo all’operatore di beneficiare di livelli di controllo più elevati.
Con una capacità di scrittura equivalente a 3600 dpi, il sistema digitale a toner di Konica Minolta è in grado di gestire due diverse larghezze di banda, 330 e 250 mm, offrendo un’elevata qualità di output.

AccurioLabel 400 consente inoltre dei cicli di stampa più lunghi: la lunghezza di ciascun lavoro può essere di 3.000 metri lineari, svolgitore e riavvolgitore possono alloggiare bobine di 800 mm di diametro e la cartuccia del toner è più ampia, così da consentire una produzione senza interruzioni.
Il nuovo sistema di stampa non necessita di pretrattare i supporti e non necessita di supporti specifici per il digitale. Permette altresì di stampare su film trasparenti non adesivi.
I monitor touch, posti in tre diverse aree della macchina, consentono un funzionamento intuitivo e un controllo semplice da parte degli operatori; la formazione per lo staff tecnico richiesta è quindi tutt’altro che complessa.
Tutte le operazioni che richiedevano tempo sulle macchine analogiche possono ora essere eseguite molto più rapidamente e con precisione, mantenendo al contempo una qualità di stampa elevata e stabile.
Il successo della tecnologia AccurioLabel è reso evidente dalla millesima installazione che è stata effettuata proprio in questo periodo, a meno di sette anni dell’ingresso di Konica Minolta nel mercato delle etichette.

“AccurioLabel 400 amplia gamma di soluzioni di stampa innovative per accompagnare i professionisti del settore nella trasformazione digitale, ottimizzando i flussi di lavoro, aumentando le applicazioni e riducendo le complessità”, ha dichiarato Alberto Steffenini, marketing director di Konica Minolta Italia. “La digitalizzazione del settore delle etichette continuerà ad accelerare. Le opportunità di crescita sono ovunque. Serve solo una scintilla per accenderle”.
“Il lancio di AccurioLabel 400 rappresenta un’opportunità perfetta per aiutare i nostri clienti a ripensare le possibilità di stampa e dare spazio alla creatività, sempre con noi al loro fianco”, ha affermato Fabio Saini, product manager Industrial Printing Italia. E ha aggiunto: “Grazie all’ampio bacino di etichettifici e converter nei mercati di medio e alto volume, siamo certi di riuscire a conquistare una quota di mercato significativa con la nostra AccurioLabel 400”.

Roto4All 2023, un successo per l’evento italiano dedicato alla rotocalco

Una giornata densa di contributi e spunti di grande valore: Roto4All è andata in scena giovedì 9 marzo allo Sheraton Milano San Siro, riunendo per la sua terza edizione oltre 250 persone. Dopo la prima edizione streaming del 2020 e la seconda edizione fiorentina del 2021 ancora in una versione più circoscritta, Roto4All 2023 ha finalmente riunito tutta la community della rotocalco in un momento di estremo interesse che ha saputo comunicare alla vasta platea presente il valore di questa tecnologia.

Ad Enrico Barboglio, direttore Acimga, e Gianmatteo Maggioni, responsabile del Gruppo Italiano Rotocalco by Acimga l’onore di aprire i lavori della giornata, con le news da Acimga e dal Gruppo Rotocalco e qualche dato di mercato per un’iniziale panoramica del mondo roto. Lungo il corso della giornata si sono alternati numerosi interventi dal diverso respiro, che hanno restituito alla platea presente un vivace scambio costruttivo intorno a una tecnologia di stampa che continua a dimostrarsi estremamente vivace e dalla forte spinta innovativa.

Carlo Carnelli, titolare ColorConsulting e coordinatore Gruppo Tecnico Acimga, insieme a Ivano Andrighetto, sales manager Brofind e Giacomo Truffi, product sales manager Bobst hanno guardato ai falsi miti rotocalco, avvalendosi del prezioso supporto di due classi di studenti provenienti dall’Istituto Tecnico Superiore Rizzoli di Milano, appartenenti ai corsi “Packaging Specialist” e “Omnichannel Marketing”.

Il professor Lutz Engisch dell’Università di Scienze Applicate di Lipsia ha presentato uno studio su “Sustainability and Rotogravure”, il quale, partendo da un’analisi approfondita del processo di stampa, ha mostrato i vantaggi ecologici della rotocalco orientati all’economia circolare.
Le voci dalle filiere sono state portate sul palco attraverso una tavola rotonda, moderata da Enrico Barboglio, che ha visto la partecipazione di Riccardo Gamba, responsabile controllo e gestione decor In Printing, Angelo Gerosa, CEO Cellografica Gerosa SpA, Anna Paola Cavanna, presidente Laminati Cavanna, Niso Bartolucci, sustainability manager Di Mauro Group, Mario Gioelli, plant manager Sublitex e Neni Rossini, presidente Sit Group. Tavola rotonda che è stata occasione per presentare in anteprima la nuova pubblicazione curata dal Gruppo Rotocalco, “Rotocalco: una tecnologia, molti mercati”, focalizzata sul porre in risalto le molteplici applicazioni della tecnologia roto, con le testimonianze di coloro che utilizzano questa tecnologia e sanno evidenziarne valore e qualità. A chiudere la mattinata, i fornitori di tecnologia, con Jonathan Giubilato, product line Manager Bobst, Francesco Lettieri, sales manager Rossini SpA e Andrea Caselli, southern Europe sales manager&product marketing coordinator Uteco Converting ad approfondire i mercati applicativi di maggiore interesse, ma soprattutto le nuove soluzioni tecnologiche in risposta alle esigenze di converter e brand, e l’importanza della collaborazione tra player di filiera già nelle fasi di ricerca e sviluppo.

page2image21462400La sessione pomeridiana ha preso il via con il prezioso contributo di Jan ‘t Hart, Project manager AIM e il progetto Update Holygrail 2.0, sulla digitalizzazione della gestione dei rifiuti attraverso la tecnologia Watermark, con l’obiettivo ultimo di una sempre maggiore economia circolare degli imballaggi. Elena Piccinelli, caporedattrice Converting Magazine ha discusso con Felice Ursino, Innovation & QA director Sacchital Group e Osvaldo Bosetti, plant director Europe Goglio Group di materiali innovativi e futuro sostenibile, guardando alla cornice legislativa entro cui si muove il tema dei nuovi packaging e approfondendo le fasi di progettazione degli imballaggi intorno ai concetti chiave di eco- compatibilità, compostabilità, e riciclabilità. Michael Fuerholzer, vice president Kaspar Walter GmbH, ha affrontato la controversa tematica del Cromo Esavalente, partendo dallo stato dell’arte della CTAC Authorization per l’utilizzo di tale sostanza e guardando poi alle nuove soluzioni e le alternative possibili.

La giornata si è chiusa con il dibattito tra Alberto Palaveri, presidente Giflex e Gianmatteo Maggioni, in rappresentanza di Acimga sul tema della sostenibilità e dell’economia circolare nelle fasi produttive dell’imballaggioflessibile, sottolineando il valore della filiera in ottica di collaborazione tra player e istituzioni, e presentando l’indice del white paper, nato dal tavolo di lavoro tra le due associazioni, che prenderà in esame l’intero scenario della produzione del packaging flessibile.

Milano Design Week, da Guandong la “Guida pratica ai materiali per gli allestimenti temporanei”

Ad aprile la Design Week ‘23 vedrà per la prima volta la collaborazione sinergica tra il Salone del Mobile e il Fuorisalone con l’obiettivo di celebrare Milano quale città di riferimento per la design industry internazionale. In programma, centinaia di mostre, installazioni, vernissage, aperture speciali, percorsi espositivi che si terranno nelle location più variegate, dai palazzi storici agli spazi all’aperto. “Al momento è assolutamente impossibile quantificare il numero di metri quadri di stampe che verranno realizzate per comunicare, allestire, decorare, segnalare, promuovere i singoli eventi dentro la Fiera e in tutta la città”, commenta Edoardo Elmi – presidente di Guandong Italia. “Per questo motivo abbiamo creato uno strumento inedito ideato per essere al fianco di stampatori allestitori, architetti e designer chiamati a realizzare progetti temporanei sì ma anche funzionali, resistenti il giusto, veloci da installare e rimuovere, con un’attenzione alla sostenibilità ambientale che sarà tra i fil rouge della manifestazione”. A questo scopo Guandong, specialista di materiali per la stampa, ha realizzato l’esclusiva “Guida pratica ai materiali per gli allestimenti temporanei della Milano Design Week”: una raccolta di idee, suggestioni, informazioni tecniche per poter scegliere il materiale più idoneo per le singole realizzazioni.

La Guida ideata da Guandong presenta soluzioni innovative per rivestire la città, selezionate secondo criteri quali temporaneità, preservazione delle superfici, facilità di applicazione e sostenibilità. Materiali in linea con “Laboratorio Futuro”, il tema scelto per l’edizione 2023 della Design Week che punta i riflettori su sperimentazione, progettazione sostenibile, economia circolare e innovazione dei materiali. “Con questo strumento abbiamo voluto anticipare l’esigenza di chi dovrà realizzare allestimenti e progetti di comunicazione per il Fuorisalone, proponendo supporti performanti da un lato, capaci di preservare l’ambiente e le superfici dall’altro, realizzati utilizzando tecnologie esclusive e brevettate come lo Scarico d’Aria, che permette l’applicazione anche su grandi superfici, senza creare bolle o grinze”, ha aggiunto Edoardo Elmi.

Materiali che nella Guida vengono presentati per destinazione d’uso. Si parte dalle soluzioni per Allestimenti Indoor come il tessuto green ReVita per la decorazione di pareti, i supporti stampabili per pavimenti come Carpet Floor, ideale per superfici delicate come tappeti e moquette e ReVita Tack Puro, tessuto riposizionabile ottenuto dal riciclo di bottigliette in PET, che grazie alla nano-tecnologia aderisce alla superficie senza uso di colla rivelandosi perfetto per parquet e marmi pregiati. Dall’indoor si passa ai supporti per gli allestimenti outdoor, come Mak Floor, contraddistinto da una finitura extra antiscivolo certificata R13 che permette di realizzare grafiche sicure per pavimentazioni esterne dove è richiesta altissima tenuta, e Shop Sign, per i numerosi wayfinding utilizzati nel Fuorisalone per attrarre i visitatori indicando la via.

I materiali della Guida Guandong sono stati selezionati con grande attenzione alla sostenibilità. Tra le proposte per allestimenti temporanei diversi materiali plastici innovativi che offrono la possibilità di realizzare allestimenti 100% riciclabili e riciclati, senza rinunciare alla resistenza e alla qualità dell’installazione. “Una scelta oculata e attenta dei materiali può contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale degli allestimenti e promuovere l’economia circolare, contribuendo a uno sviluppo sostenibile di tutto il settore” commenta Edoardo Elmi ricordando, inoltre, che Guandong sarà tra i protagonisti attivi del Fuorisalone con un allestimento tematico nello showroom permanente di Via Tortona 37, presso lo spazio Decor Lab.

La nuova HP Indigo 200K: progettata per accelerare la crescita nel packaging flessibile

HP lancia sul mercato la nuova macchina da stampa digitale HP Indigo 200K, progettata per offrire ai converter digitali flessibili il vantaggio competitivo di una migliore produttività, consegne on demand, senza ordini minimi, design unici, consumi energetici ridotti e scarti limitati.

La nuova macchina da stampa si basa sull’unica tecnologia digitale per l’imballaggio flessibile digitale testata sul campo e sull’installazione di oltre 300 macchine da stampa digitali HP Indigo 25K, serie 4, in tutto il mondo.

La nuova HP Indigo 200K, serie 5, stampa fino a 56 m/min (183 ft/min) e aumenta sensibilmente la produttività delle piccole tirature sostenibili e ad alto margine di profitto di imballaggi flessibili digitali, da consegnare in pochi giorni, anziché in settimane.

“HP Indigo 200K è una macchina da stampa digitale a bobina media progettata appositamente per i converter che devono soddisfare le esigenze dei brand nel mercato dell’imballaggio flessibile, ma è anche in grado di rispondere alle crescenti esigenze dei settori delle etichette e dei manicotti termorestringenti, che richiedono una maggiore produttività e un formato più ampio”, ha dichiarato Noam Zilbershtain, VP e general manager di HP Indigo e Scitex. “L’imballaggio flessibile è un mercato in crescita e poiché i clienti di HP Indigo aumentano molto più rapidamente del mercato, sono certo che la macchina da stampa digitale HP Indigo 200K permetterà a un maggior numero di flexo converter di prosperare nell’industria 4.0”.

Maggiore velocità garantendo la qualità

La macchina da stampa digitale HP Indigo 200K offre un aumento della velocità del 30% e della produttività del 45% rispetto a HP Indigo 25K. Caratterizzata da una qualità del colore simile a quella della rotocalcografia, basata sulle tecnologie HP Indigo Liquid Electro Photography (LEP) e One-Shot Color, la nuova macchina da stampa presenta la più ampia gamma disponibile di ElectroInks ed è progettata per stampare imballaggi ad alta coprenza con il bianco sulla maggior parte dei substrati industriali, sia in superficie sia in retro. Ulteriori opportunità di business includono elementi unici di protezione del brand.

HP Indigo 200K consente di ottenere una produzione efficiente grazie alle funzionalità di automazione del software PrintOS di HP Indigo per il batching, il ganging e i dati variabili, nonché una corrispondenza dei colori e un flusso di lavoro più rapidi e accurati. 

Stime Conai, nel 2023 il 75% di imballaggi riciclati

Domani, 18 marzo, è la Giornata Mondiale del Riciclo. E, come da tradizione, Conai annuncia la prima previsione di riciclo in Italia per l’anno in corso. «Nel 2023 dovremmo raggiungere il 75% di imballaggi riciclati» spiega il presidente Luca Ruini. «Molto dipenderà comunque dalle quantità immesse sul mercato, che sono strettamente legate all’andamento dei costi delle materie prime e dell’energia».

Per l’anno in corso il tasso di riciclo degli imballaggi rispetto all’immesso al consumo è previsto in crescita: il risultato nazionale dovrebbe raggiungere il 75%. L’equivalente di circa 11 milioni di tonnellate di pack avviati a riciclo.
È la prima stima che, come ogni anno, Conai rende nota in occasione del 18 marzo, Giornata Mondiale del Riciclo. Un risultato che supererebbe di dieci punti percentuali quel 65% che l’Unione Europea chiede ai suoi Stati membri entro il 2025.

«L’Italia dovrebbe chiudere il 2023 con una quantità di imballaggi immessi sul mercato superiore a quella dei livelli pre-pandemia» afferma il presidente Conai Luca Ruini. «Prevediamo che la ripresa dei consumi, nonostante il cambio nelle abitudini e nello stile di vita degli italiani generato tra il 2020 e il 2021 dalla pandemia, farà superare i 14 milioni e mezzo di tonnellate di packaging sul mercato. E le nostre prime proiezioni, basate su dati previsionali, autorizzano a stimare che ne ricicleremo il 75%».

Una percentuale in crescita rispetto a quelle degli anni precedenti. Anche se «la situazione internazionale e l’aumento del costo della vita non lasciano tranquilli» spiega Ruini, «e potrebbero avere un impatto sui consumi maggiore di quello che stimiamo oggi. E, poiché il calcolo si basa sulle quantità di imballaggi immesse sul mercato, le percentuali di riciclato potrebbero variare».

Ma nonostante tutto, dopo la crisi pandemica che pur non ha frenato le raccolte differenziate e il riciclo, anche il 2023 dovrebbe essere segnato da una nuova vitalità in questo comparto.
«La prudenza è d’obbligo» commenta il presidente Ruini. «Ma gli italiani si rivelano sempre più bravi nel differenziare correttamente i rifiuti. Lo sono stati anche durante i mesi del lockdown e delle restrizioni del 2020 e del 2021. La crescita delle raccolte differenziate urbane e il contributo dei flussi commerciali e industriali potrebbero quindi sorprenderci».

Nel dettaglio, l’anno iniziato da poco dovrebbe vedere avviato a riciclo oltre il 77% degli imballaggi in acciaio, il 67% degli imballaggi in alluminio, più dell’85% degli imballaggi in carta e cartone, circa il 63% degli imballaggi in legno, quasi il 59% degli imballaggi in plastica e bioplastica, e l’80% circa degli imballaggi in vetro.

«Dobbiamo continuare a impegnarci, soprattutto in vista dei nuovi obiettivi comunitari di cui Conai è garante per l’Italia» conclude Ruini. «Il nostro Paese è già leader in Europa in questo settore, con un pro-capite di riciclo degli imballaggi che ci vede al primo posto. Un primato che va difeso e che deve portarci a fare sempre di più. È necessario un cambio di paradigma: le nostre città devono essere viste come miniere urbane che producono risorse, non scarti. E non possiamo smettere di lavorare per promuovere l’ecodesign: lavorare per immettere sul mercato dei pack sempre meno impattanti è fondamentale. È anche grazie alla prevenzione se un maggior numero di imballaggi, oggi, non è più sinonimo di maggiore inquinamento».