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Keep Me Posted UE pubblica il Report europeo “Perché la scelta conta”

“Proteggere il diritto dei cittadini di scegliere di comunicare in modo non digitale è una necessità assoluta”. Così commenta Michele Bianchi, presidente della Federazione Carta e Grafica la campagna Keep Me Posted UE e la pubblicazione del suo rapporto europeo Why Choice Matters. “L’uso della carta per la comunicazione non digitale non è solo importante per la memoria e l’apprendimento, ma anche perché è inclusiva e ambientalmente responsabile” prosegue Bianchi.

Il Rapporto Why Choice Matters – nato dalla collaborazione Intergraf – associazione degli stampatori europei, Fepe – produttori europei di buste, Cepi – organizzazione europea che rappresenta i produttori di carta e PostEurope che rappresenta gli operatori postali – sottolinea l’importanza di preservare il diritto dei cittadini di scegliere tra comunicazione digitale e fisica in un mondo sempre più digitalizzato.

Keep Me Posted UE, la situazione in Italia

L’Italia, in particolare, secondo il Rapporto, si trova ad affrontare notevoli disparità regionali nelle infrastrutture digitali, con aree urbane come Milano e Roma con un’ampia copertura della banda larga mentre le regioni rurali e meridionali sono in notevole ritardo.

Statisticamente, la percentuale di famiglie italiane rurali con accesso a Internet non ha registrato cambiamenti significativi tra il 2022 e il 2023, rimanendo attorno all’87,83% (Statista, 2024).

Le competenze digitali rappresentano un’altra area di preoccupazione, con il 40% della popolazione priva di competenze digitali essenziali competenze. Ciò è particolarmente vero tra gli anziani e gli individui economicamente svantaggiati (Vainieri et al., 2023).

Allo stesso modo, secondo il Rapporto Paese sul decennio digitale Italia 2024, solo il 45,8% delle persone in Italia possiede almeno competenze digitali di base, con divari tra tutte le fasce di età. Questo dato è ben al di sotto della media UE del 55,6% e mostra una dinamica limitata negli ultimi anni (Commissione europea, 2024).

Una società inclusiva

“Nel 21° secolo, non possiamo permetterci di approfondire le divisioni sociali trascurando le esigenze di coloro che fanno affidamento o preferiscono la comunicazione non digitale” afferma Beatrice Klose, segretaria generale di Intergraf.

“La nostra società prospera grazie all’inclusione e la libertà di scegliere i metodi di comunicazione è una pietra angolare di tale inclusività” sottolinea Cynthia Wee-Neumann, Communications & Public Affairs Manager.

La campagna Keep Me Posted UE invita i politici, le imprese e le istituzioni pubbliche ad adottare il quadro delineato nel rapporto. In questo modo, l’Europa può promuovere una società più inclusiva in cui nessuno sia escluso o svantaggiato durante la transizione alla comunicazione digitale.

Keep Me Posted UE sostiene il diritto di ogni cittadino di scegliere come ricevere informazioni importanti, sia tramite mezzi digitali che fisici, senza incorrere in costi o svantaggi aggiuntivi. La campagna sostiene i diritti di comunicazione come fondamentali per l’inclusione e l’uguaglianza.

Fustellatura, da Assografici un nuovo corso di formazione

Assografici (e i Gruppi di specializzazione Gifco e Gifasp) in collaborazione con SBM e Camporese Macchine Grafiche, lancia per il mese di febbraio un innovativo corso di formazione per operatori di fustellatura, volto a potenziare le competenze tecniche degli addetti alla produzione di astucci e scatole in cartone teso e ondulato. In particolare, il corso si propone di fornire ai partecipanti conoscenze dettagliate e soluzioni pratiche per affrontare le problematiche comuni nella produzione di astucci e scatole in cartone teso e ondulato, sviluppando così la loro autonomia operativa e migliorandone l’efficienza.

Il corso si svolgerà dal 24 al 28 febbraio e il programma, strutturato su cinque giorni consecutivi, alterna momenti di teoria ad attività pratiche per offrire un apprendimento completo sulla fustellatura. Durante le mattinate, i partecipanti approfondiranno la conoscenza di materiali come carta e cartone, oltre a familiarizzare con le componenti delle macchine fustellatrici. Nel pomeriggio, sotto la guida di esperti del settore, avranno l’opportunità di mettere in pratica le nozioni acquisite attraverso esercitazioni su macchine Bobst.

Fustellatura, corso di formazione intensiva

Il corso si svolge presso la sede di SBM, azienda specializzata nell’assistenza tecnica su macchine fustellatrici a Robecco sul Naviglio (MI), e rappresenta un’occasione importante per migliorare le competenze professionali e ottimizzare i processi produttivi della propria azienda. Grazie anche alla collaborazione con Camporese Macchine Grafiche spa, azienda specializzata nella fornitura di macchine e tecnologie per l’industria del packaging e della stampa, i partecipanti potranno lavorare con tecnologie all’avanguardia e apprendere soluzioni innovative per affrontare le sfide del settore.

Per le aziende è un’opportunità concreta per formare personale qualificato e mirata migliorare il rendimento dell’intero ciclo produttivo del reparto di fustellatura.

Le aziende interessate a iscrivere propri dipendenti o ad approfondire contenuti e modalità di svolgimento del corso (o anche a pianificare momenti formativi in altri periodi) possono prendere contatto con l’Area Formazione di Assografici.

Creativi e stampatori: dialoghi aperti per superare le incomprensioni

Creativi e stampatori: un evento dedicato all’analisi dei processi decisionali e dei flussi di lavoro che dallo sviluppo creativo portano al risultato stampato.

L’appuntamento è con Arti Grafiche stampa&web  il 13 febbraio alle 18,30.

Il rapporto fra agenzie e fornitori, senza dimenticare il ruolo del committente, è troppo spesso inquinato da decisioni che si basano sul costo e non sulla qualità, sulla velocità di consegna e non sull’attenzione all’esecuzione, oltre che sulla reciproca inconsapevolezza dei mezzi e delle procedure di lavorazione.

Il confronto fra uno stampatore e due agenzie di comunicazione, operanti in settori differenti, vuole iniziare un dialogo che analizzi senza pregiudizi le criticità più comuni e individui soluzioni concrete per ottimizzare la collaborazione fra gli attori coinvolti.

Gli ospiti saranno Felice Andreoni, contitolare di Unigrafica Srl aziende di stampa offset
Valter Minelli, Art Director | Illustrator | Visualizer | co-founder Babel, creative marketing suite Daniela Rossi, copywriter amministratore unico di Roger Comunicazione Srl.

Per partecipare clicca qui!

drupa, Pleßke confermato presidente del comitato

Andreas Pleßke, dal 2014 nel consiglio di amministrazione di Koenig & Bauer e CEO dal 2021, presidente del comitato drupa. photocredit Koenig Bauer

“È un onore per me continuare a contribuire attivamente allo sviluppo di drupa come presidente del comitato. Il mondo sta cambiando rapidamente, sia in termini tecnici sia politici. Insieme al comitato faremo in modo che la fiera si sviluppi costantemente per affermare anche in futuro la sua posizione di manifestazione leader mondiale per le tecnologie di stampa e per orientare il settore verso il futuro”. Queste le parole di Andreas Pleßke dopo la sua rielezione. Anche il suo vice Wolfgang Poppen sottolinea che: “drupa è il fulcro del settore, un luogo di innovazioni e lanci tecnologici. I prossimi mesi saranno utilizzati intensamente per affinare ulteriormente il profilo della posizione di drupa nel 2028”.

drupa, riorientamento strategico e nuovi membri del comitato

Nell’ambito dell’ulteriore sviluppo della fiera leader mondiale, è già stato avviato il processo strategico verso il 2028. drupa lavora intensamente su un concetto innovativo che mira a far leva in particolare su nuovi gruppi target in un settore in costante trasformazione e a promuovere un trasferimento di conoscenze di alto livello. Accanto al collaudato formato fieristico vengono sviluppati formati innovativi per consentire un networking ancora più forte all’interno del settore. L’attenzione sarà sempre più rivolta ai proprietari di marchi e ai moltiplicatori.

A causa della pianificazione della successione e di cambiamenti personali, quattro nuovi membri sono stati inclusi nel comitato:
Markus Hoffmann, Executive Senior Vice President, Leonhard Kurz Stiftung & Co. KG e Presidente dell’Associazione Stampa e Carta in VDMA e.V.
Marcel Martens, Direttore generale Industrial Print EMEA Direct, HP Indigo & Pagewide, HP Industrial Printing
Thomas Heininger, CEO, MBO Postpress Solutions GmbH e CEO, Komori International Europe
Peter Voigt, Amministratore delegato, Perfecta Schneidemaschinenwerk GmbH.

Tendenze tecnologiche e innovazioni in primo piano

Una componente centrale della nuova strategia è l’identificazione e la presentazione delle tendenze tecnologiche rilevanti, che determinano il futuro dell’industria della stampa e del packaging. Temi come l’intelligenza artificiale, l’automazione, i processi di stampa sostenibili e la trasformazione digitale continuano a essere al centro di tutto questo.
Con grande impegno e una visione chiara, il comitato sta preparando le basi per le decisioni chiave da prendere per il 2028. Tra circa dodici mesi, infatti, la fiera darà nuovamente il via alle iscrizioni degli espositori, mettendo in evidenza la forza innovativa del settore.

Extended Color Gamut vs Spot Colour nella stampa del packaging

Il settore della stampa per il packaging è in continua evoluzione, spinto da esigenze di qualità elevata, sostenibilità e ottimizzazione dei costi. In questo contesto, l’adozione della tecnologia dell’Extended Color Gamut (ECG) in sostituzione dei colori spot rappresenta uno dei trend che da diversi anni interessa questo settore.

Che cos’è l’Extended Color Gamut in printing (ECG), anche definito Extended Gamut Printing (EGP)? L’ECG si basa sull’utilizzo di un set di inchiostri standard ampliato (tipicamente CMYK più arancio, verde e viola) per riprodurre una gamma cromatica più ampia, avvicinandosi a quella dei colori spot. Va detto subito che stampare con 7 colori di processo non è semplice: chi non è in grado di tenere sotto scrupoloso controllo tutte le fasi del processo di prestampa e stampa, tipicamente il processo CMYK, non deve approcciare questa tecnologia, sarebbe un fallimento annunciato. Questa tecnologia elimina o riduce significativamente la necessità di utilizzare inchiostri spot personalizzati. Di fatto si tratta di trasformare il processo di riproduzione in stampa eliminando quelle che vengono chiamate “le tinte piatte”, ossia inchiostri che vengono messi in macchina già miscelati nella tonalità da ottenere. Queste tinte vengono quindi riprodotte mediante la sovrapposizione di colori “di processo” utilizzando la tecnologia di halftoning (retinatura) tra 4 e fino a 7 colori. Questa metodica porta con sé tutte le implicazioni che la stampa con colori di processo (CMYK) determina: registro di stampa, riproduzione di una determinata curva TVI di stampa, stampa bagnato su bagnato con conseguente trapping di stampa, ecc.

Volendo approcciare la tecnica dell’ECG vanno considerati alcuni aspetti che contraddistinguono le due tecnologie. In linea teorica, uno stampatore che da sempre stampa in quadricromia, dovrebbe essere più “predisposto a questo salto”, perché più familiare con la gestione del processo di riproduzione basato su colori in sovrapposizione. Quindi uno stampatore che proviene dal mondo della stampa commerciale e che vuole aprirsi al mercato del packaging potrebbe trovare nell’extended color Gamut un passaggio “naturale”. Analizzerò per punti questo confronto, avvalendomi anche degli studi e l’esperienza sul campo di uno dei maggiori esperti a livello mondiale sulle tecnologie di color management in prestampa e stampa: Carlo Carnelli fondatore e titolare di Color Consulting.

Qualità cromatica e fedeltà dei colori

Naturalmente questo aspetto è un cardine su cui ruota tutto il processo decisionale. Tratteggiando una sintesi degli aspetti principali, rimandando agli approfondenti dei paragrafi successivi si può dire che, gli spot Colour sono ideali per garantire la massima fedeltà e consistenza di colori specifici, come quelli dei loghi aziendali o nelle grandi campiture di colore. La riproducibilità è precisa, ma richiede la miscelazione esterna degli inchiostri che comporta attrezzature e competenze specifiche. L’Extended Color Gamut può offrire una fedeltà cromatica elevata per la maggior parte dei colori, ma può avere difficoltà a riprodurre tonalità molto specifiche come certi che risultano fuori dal gamut cromatico, colori metallici, fluo o ad estrema saturazione.

Uniformità e stabilità dei processi

Questo è il punto forse più controverso del confronto tra le tecnologie. La cosa principale che si può dire è che la prestampa gioca un ruolo fondamentale per determinare la ripetibilità e stabilità dei processi. E non è la stessa per tutti i processi di stampa.

Sicuramente stampare un colore come tinta solida rappresenta un vantaggio in termini di riproducibilità del processo di stampa. E anche di ripetibilità se i componenti base della formulazione non cambiano, cosa che non è però sempre scontata. Ma per contro la correzione dei colori in macchina, benché non auspicabile e fonte di aggravio di costi, è una pratica comune. Grazie alle soluzioni hardware e software disponibili sul mercato per misurare il colore strumentalmente, calcolare e dosare la correzione, questa fase negli ultimi anni ha portato a notevoli ottimizzazioni in termini di tempo e risparmio di materie prime. Se parliamo poi di riproduzione dei colori spot come mezzetinte, ovvero come gradazioni tonali, la questione si complica, perché se non si linearizza ogni colore spot che si stampa, il risultato è abbastanza imprevedibile. Per questo aspetto aiuta la metodica descritta dalla norma ISO 20654:2017 (Graphic technology — Measurement and calculation of spot colour tone value), che fornisce la procedura e la formula matematica (CTV) per linearizzare un colore spot, allo scopo di ottenere una curva tonale definita (che nello specifico è una riproduzione lineare 50:50).

Nell’Extended Color Gamut c’è un prerequisito che non può essere bypassato e che alla base della possibilità di successo nell’utilizzo: l’accuratezza nel mantenere sotto controllo l’interno workflow. Se da un lato il fatto di operare sempre con i medesimi inchiostri rappresenta un elemento di stabilità, il controllo che bisogna garantire in prestampa e in stampa sulle variabili di processo è di capitale importanza. Se un’azienda non è in grado di mantenere in controllo la riproduzione in quadricromia (prestampa, riproduzione tonale sulle matrici di stampa, curve TVI di stampa) a maggior ragione non potrà mai garantire una ripetibilità e stabilità del risultato in eptacromia. La riproduzione in tonalità dei colori, essendo tutto il processo gestito come colori di processo, risulta però più prevedibile e se sotto controllo, ripetibile.

Efficienza produttiva

Dipende molto dalla tipologia di lavori, evidentemente ci sono lavori che per elezione trovano il massimo dell’efficienza se riprodotti con colori spot (es. pochi colori nell’artwork, assenza di parti fotografiche). In linea di principio, cioè astraendosi dalle tipicità di ogni produzione si può affermare tipicamente la tecnologia con spot color per ogni cambio di colore comporta tempi di fermo macchina per i lavaggi, sprechi di materiali per l’avviamento e l’eventuale fine tuning degli inchiostri e di conseguenza maggiori costi operativi. Minore flessibilità ne combinare lavori per sfruttare il formato della macchina, minore efficienza nel gestire le tirature brevi. In flessografia meno ottimizzazione nella gestione dei rulli anilox.

Extended Color Gamut riduce i cambi d’inchiostro e consente di stampare tirature multiple in un’unica sessione, ottimizzando i tempi e riducendo gli scarti. Ma, utilizzando sempre i medesimi 7 inchiostri, quando vi sono requisiti particolari del prodotto, come resistenze alla luce dei pigmenti, basso indice di metamerismo, possono evidenziarsi dei limiti. La gamma di pigmenti disponibile per la formulazione di colori spot offre una flessibilità maggiore nel garantire quei requisiti di resistenze citati, di cui che certi brand necessitano per la produzione dell’imballaggio.

Implicazioni sulle operazioni di prestampa

Entrambe le tecnologie richiedono delle lavorazioni aggiuntive rispetto ai normali flussi di lavoro in quadricromia.

Spot Colour. La prestampa richiede la preparazione di separazioni cromatiche specifiche per ogni lavoro, vale a dire che a partire dal file proveniente dal cliente o agenzia grafica, normalmente in CMYK + colori spot, oppure RGB + colori spot, oppure in sola quadricromia (molto frequentemente) il reparto deve decidere come separare e in quanti colori il lavoro in funzione della macchina da stampa che verrà utilizzata. Questo significa che gli elementi grafici verranno elaborati sia per quanto concerne il colore (spot o quadricromia) sia per quanto riguarda il trapping (sormonti). È richiesta molta esperienza degli operatori. Questa fase richiede tempi tendenzialmente più lunghi della normale attività di prestampa in quadricromia aumentando i costi.

Extended Color Gamut. Il massimo delle prestazioni si ha su lavori che vengono pensati fin dall’inizio per essere realizzati con questa tecnologia. Tipicamente partendo da un riferimento colore proveniente da libreria colore dedicata (es. extended gamut Pantone Guide). La separazione dei colori è più automatizzata e standardizzata grazie a software dedicati. I file provenienti dal cliente devono essere preferibilmente in RGB per quanto riguarda la parte fotografica, per sfruttare al massimo il gamut esteso dell’eptacromia. La complessità della generazione delle separazioni colore è ridotta e così anche i margini di errore. Ma vanno considerati alcuni limiti come ad esempio per la flessografia, la difficoltà di riproduzione dei punti minimi, che potrebbe determinare imprecisioni cromatiche nelle alte luci.

Impatto economico nella gestione degli inchiostri

Spot Colour: gli inchiostri spot devono essere formulati e miscelati a partire da basi fornite dal produttore di inchiostri. La formulazione e miscelazione è normalmente fatto internamente dall’azienda oppure dal produttore di inchiostri se l’azienda non è dotata di una cucina colore oppure quando quantità e riutilizzo dell’inchiostro lo rendono preferibile. Un aspetto economico non indifferente è la gestione degli avanzi e resi di produzioni, che se non ben riutilizzati o calcolati possono generare sprechi e costi aggiuntivi. In questo senso la cucina colore interna, deve essere accompagnata da software per la gestione dei resi di produzione che ottimizzi gli sprechi e contribuisca a rendere sostenibile la produzione.

L’Extended Color Gamut permette di ottimizzare l’uso degli inchiostri standard, riducendo il volume di inchiostri speciali circolante in azienda e i conseguenti costi variabili. Tuttavia, richiede un investimento iniziale in software e attrezzature specifiche per la generazione del file di stampa con le corrette separazioni colore. In macchina da stampa, sistemi di ottimizzazione dell’inchiostro in macchina (flexo), di controllo spettrofotometrico in-line closed-loop possono garantire il massimo della stabilità del processo.

PROPORRE L’EXTENDED COLOR GAMUT AI BRAND OWNER: SFIDE E VANTAGGI

Come presentare la Tecnologia Extended Color Gamut ai Brand Owner è un punto chiave nell’eventuale processo di adozione della tecnologia da parte dell’azienda di packaging. Tipicamente ogni cambiamento per un brand owner rappresenta una sfida che mette in gioco meccanismi molto delicati e complessi non sempre prevedibili (leggi aspetti di neuromarketing sul numero scorso della rivista all’interno dello “Speciale nobilitazione”). Quindi una refrattarietà di base al cambiamento deve essere messa in conto.

Alcune leve che possono orientare le scelte

•      Sostenibilità: Riduzione degli sprechi di inchiostro e materiali.

•      Riduzione dei Costi Operativi: Minori tempi di fermo macchina e scarti.

•      Flessibilità: Capacità di gestire più lavori contemporaneamente, adattandosi a piccole tirature o campagne promozionali.

Oggi vi sono esempi concreti di sperimentazioni di successo ottenuti con l’ECG, che sorprendono per qualità ottenuta, praticamente indistinguibile dal processo tradizionale, in rotocalco soprattutto. Questo ci ha riportato Esko Graphics, che ha collaborato in una recente applicazione italiana che ha dato risultati sorprendenti.

La questione del retino

Da quando la tecnologia ha fatto la sua comparsa, la visibilità più o meno accentuata del retino è sempre stata tra i principali ostativi verso questa scelta da parte del brand owner. Per una questione estetica ovviamente, prima ancora che tecnica. Ma lo studio condotto da Color Consulting e presentato al Fogra Color Management Symposium mostra cose interessanti sul piano della variazione in stampa del colore riprodotto con spot color e con ECG. Se sull’asse della luminosità e saturazione le due tecnologie si equivalgono in termini di variazione, sull’asse della tinta l’ECG è meno stabile. Questo è naturale dato che il colore è riprodotto con il concorso di più inchiostri in sovrapposizione. E le piccole variazioni nel trasferimento dell’inchiostro dovute alle variabili del processo di stampa del singolo inchiostro amplificano l’errore. Come pure le variazioni nel registro di sovrapposizione che inducono anch’esse variazioni nel colore. Sul versante della percezione del retino vengono invece in soccorso le moderne tecnologie di retinatura, con geometrie sempre più performanti e in grado di ridurre se non addirittura far scomparire alla vista i punti o eliminare gli indesiderati effetti di pattern.

Implicazioni dell’ECG

L’adozione della tecnologia dell’ECG si accompagna con la necessità di formazione del personale sulle applicazioni software specifiche per la generazione della prestampa e della conduzione della stampa. Questo implica di ampliare la familiarità con la lettura dei dati provenienti dalle letture degli strumenti, per la verifica delle condizioni di macchina rispetto alle curve TVI target, Le tecnologie per il color management in prestampa e stampa. Che si accompagna evidentemente al costo delle tecnologie software per implementare questi flussi di lavoro nel caso queste si affiancano a quelle tradizionali.

L’adozione dell’ECG richiede un adattamento delle operazioni di prestampa e delle attrezzature.

Bisogna acquisire una soluzione software per la separazione dei colori, che generi le separazioni ottimizzate per il gamut esteso. I principali player sul mercato che forniscono soluzioni per il color management e il workflow di prestampa hanno prodotti in grado di fare questa operazione.

Profilazione. È fondamentale creare profili ICC accurati per garantire una riproduzione cromatica consistente. Il sistema prestampa, formatura e stampa deve essere linearizzato e stabile. È un prerequisito irrinunciabile per poter creare profili colore precisi che corrispondano alle effettive prestazioni della macchina da stampa su quel supporto.

Anche in questo caso una preparazione specifica del personale è richiesta. Gli operatori devono essere formati per comprendere le differenze di approccio tra i processi tradizionali e quelli con gamut esteso.

Controllo dei processi produttivi nell’Extended Color Gamut

Un’azienda che decide di adottare l’ECG deve implementare un sistema rigoroso di controllo dei processi. Questo approccio si traduce in una calibrazione continua delle macchine da stampa per mantenere la coerenza cromatica. Per poter mettere in atto questo requisito è necessario avere un monitoraggio delle variabili: controllo preciso delle densità dell’inchiostro in stampa, temperatura e umidità durante la stampa, curve di stampa TVI, trapping di sovrapposizione degli inchiostri e registro di stampa. Le curve TVI giocano un ruolo determinante la qualità, l’accuratezza e ripetibilità del colore. Considerato che in molti casi le tolleranze sul colore hanno valori molto bassi (talvolta meno di 2 di delta E00), l’accuratezza della curva di stampa deve essere altrettanto precisa. I valori di tolleranza previsti dallo standard della serie ISO 12647 potrebbe non essere abbastanza per garantire il risultato.

A livello di prestampa l’utilizzo di strumenti di proofing digitali che siano in grado di simulare perfettamente le prestazioni della macchina da stampa sono uno strumento indispensabile.

Quale scegliere?

La scelta tra spot colour ed Extended Color Gamut dipende dalle esigenze specifiche della produzione e dei clienti. Mentre gli spot colour restano indispensabili per applicazioni al top della possibilità di fedeltà rispetto al riferimento o visivamente che abbiano un certo look&feel, con effetti cromatici particolari, l’ECG rappresenta una soluzione più sostenibile ed economica per una parte delle applicazioni di packaging e probabilmente destinata a guadagnare quote di mercato, come testimoniano sperimentazione recenti. Le esigenze del brand owner spesso precludono l’approccio in eptacromia, quando le tolleranze di deviazione e variazione sono particolarmente strette in termini di deltaH e indice di Metamerismo (MI). L’abbassarsi dei volumi medi di stampa e l’aumento del numero di commesse, assieme alla richiesta di prodotti più economici e sostenibili potrà costituirà la spinta perla diffusione dell’Extended Gamut Printing.

Epson PaperLab A-8100, produzione sostenibile di carta in ufficio

Epson annuncia PaperLab A-8100, successore del primo sistema al mondo per la produzione di carta per ufficio che, grazie alla tecnologia Epson Dry Fiber trasforma la carta stampata usata in nuova carta pulita con un processo senza acqua, in loco e su richiesta.

PaperLab A-8100 è già disponibile e si basa sul suo predecessore A-8000, impiegato in diversi settori (tra cui i servizi finanziari, l’industria manifatturiera e la pubblica amministrazione) per la capacità di gestire in modo responsabile le informazioni riservate con un basso impatto ambientale.

Il nuovo modello A-8100 si fonda su questo successo. Progettato per creare carta in loco a partire da carta stampata usata, riduce in modo significativo l’impatto ambientale associato ai metodi tradizionali di produzione della carta, compresa la necessità di acquistarla e trasportarla. Questo non solo contribuisce alla sostenibilità, ma migliora anche la riservatezza, consentendo di riciclare i documenti in modo sicuro e abbassando i rischi associati alla gestione delle informazioni sensibili.

“Epson – ha dichiarato Luca Motta, head of sales office print di Epson Italia – si dedica da tempo alla sostenibilità e all’innovazione sul posto di lavoro. PaperLab A-8100 rappresenta un significativo passo avanti nella nostra missione di fornire alle aziende gli strumenti necessari per operare in modo sostenibile, garantendo al contempo la riservatezza delle informazioni. Siamo orgogliosi di continuare la nostra tradizione di eccellenza e innovazione con questo nuovo modello.”

PaperLab sottolinea e ribadisce l’impegno di Epson per la sostenibilità ambientale e l’elaborazione di informazioni riservate, contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite; il nuovo modello A-8100 presenta funzionalità migliorate in risposta al feedback dei clienti e all’evoluzione delle richieste del mercato.

Kyocera Document Solutions, il debutto a Milano Unica

Kyocera Document Solutions risponde all’appello in questi giorni della 40ª edizione di Milano Unica, in programma dal 4 al 6 febbraio 2025 presso Fiera Milano Rho.

Un evento di riferimento per il settore tessile e della moda, Milano Unica si svolge due volte l’anno, dal 2005, nelle edizioni primavera/estate e autunno/inverno, attirando buyer e brand internazionali oltre al mercato europeo.

Kyocera Document Solutions è presente presso l’Osservatorio Giappone (JOB), un’area espositiva dedicata alle aziende nipponiche più innovative, in linea con i valori di sostenibilità e innovazione promossi da Milano Unica.

L’edizione 2025 ha come tema “LAND: la ricerca del potenziale dei nuovi materiali si accompagna alla riscoperta dell’armonia interiore”, con un focus su ecologia, riutilizzo e upcycling. All’interno di questo contesto, Kyocera Document Solutions espone presso il Padiglione 13 / Stand JOB B24, presentando campioni di stampa realizzati con FOREARTH, la stampante tessile a getto d’inchiostro che incarna il concetto “Design freely, wear freely”, proiettando il settore verso il futuro della moda.

I visitatori hanno l’opportunità di vedere da vicino le creazioni esposte alla Settimana della Moda di Milano, oltre a un video concettuale dedicato a FOREARTH. Questa innovativa tecnologia ha già ottenuto consensi internazionali grazie alle collaborazioni con brand prestigiosi durante la Paris Fashion Week, la Settimana della Moda di Milano e la Tokyo Fashion Week.

Milano Unica rappresenta dunque un’importante occasione per scoprire la resa cromatica e la texture morbida offerte da FOREARTH, che con la sua tecnologia “WATER FREE”, riduce il consumo d’acqua fino al 99%, ottimizzando i processi produttivi e garantendo stampe di altissima qualità su tessuti come cotone, seta, poliestere e nylon.

 

Diatecx, crescita e investimenti per il futuro

Diatecx, azienda protagonista nei supporti per la stampa digitale, adesivi industriali e soluzioni per il settore tessile, continua la sua espansione con un nuovo stabilimento all’avanguardia. Un importante investimento da 10 milioni di euro che segna un ulteriore passo nella crescita del gruppo. Un gruppo che vanta un fatturato di 60 milioni di euro e un incremento a doppia cifra negli ultimi tre anni.

Diatecx, innovazione e sviluppo

Fondata da Diego Mosna, imprenditore che ha fatto dell’innovazione tecnologica e della ricerca il cuore della strategia aziendale, Diatecx si è evoluta dalla produzione di carta eliografica fino a diventare un punto di riferimento per carte e film sublimatici, adesivi industriali e soluzioni avanzate per il packaging, il labelling e la legatoria.

Diatecx opera su scala internazionale con tre principali sedi produttive:

  • Diatecx Spa (Italia – Cles): supporti per stampa digitale, adesivi industriali e carte per il disegno tecnico.
  • Diatecx France (Châteauroux): espansione della produzione e commercializzazione.
  • Makdia (Macedonia): specializzata in supporti per l’industria della confezione.

Il settore degli adesivi industriali rappresenta il 35% del fatturato e continua a crescere, grazie alla domanda globale in settori come packaging, bookbinding e labelling, stimati in un mercato da oltre 101 miliardi di dollari.

Un nuovo stabilimento, efficienza e sostenibilità

Il nuovo stabilimento, progettato dallo studio Endes Engineering, si inserisce in un piano di investimenti da 12 milioni di euro realizzato negli ultimi tre anni. Tra le innovazioni:

  • Nuovo laboratorio R&S da 400 mq con tecnologie all’avanguardia.
  • Linee produttive automatizzate per adesivi industriali, conformi agli standard Industria 4.0.
  • Impianto fotovoltaico di ultima generazione per migliorare la sostenibilità energetica.

Diatecx continua a distinguersi per l’attenzione alla sostenibilità ambientale, con un progetto che non impatta le aree agricole della Val di Non e rafforza l’impegno dell’azienda verso un futuro più green.

 

Lutto in Sofidel, è venuto improvvisamente a mancare Edilio Stefani, presidente del Gruppo

Questa mattina, nella sua casa, è venuto improvvisamente a mancare, Edilio Stefani, presidente del Gruppo Sofidel. A darne l’annuncio la famiglia.
E dilio Stefani, nato a Lucca il 31 gennaio 1960, è socio e presidente del Consiglio di
Amministrazione di Sofidel – holding del gruppo industriale omonimo che detiene
interamente i pacchetti azionari di tutte le aziende che ne fanno parte – tra i protagonisti
per capacità produttiva nel settore del tissue (carta per uso igienico e domestico).
Dopo aver terminato i suoi studi tecnici commerciali, nel 1980, giovanissimo, entra
nell’organico dell’azienda affiancando il padre Cavaliere del Lavoro e cofondatore
Emi Stefani.
Fa il suo esordio nel Gruppo nello stabilimento Fine Paper a Porcari (Lucca), oggi
Soffass, dove affina le conoscenze nel campo della produzione e della trasformazione della carta. Sono gli anni che porteranno Sofidel ad acquisire la leadership nazionale e ad avviare un processo di internazionalizzazione prima in Europa e poi, in anni più recenti (2012), negli Stati Uniti.
Fino al dicembre 2008 ricopre la carica di direttore Generale Soffass; dal gennaio 2009 è business development director e technical supervisor del Gruppo.
A marzo 2021 assume la carica di presidente di Sofidel.

Canon, nuovo presidente & CEO EMEA

Canon EMEA annuncia la nomina di Shinichi ‘Sam’ Yoshida come nuovo presidente e CEO di Canon Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA). Yoshida subentrerà a Yuichi Ishizuka, che lascia l’incarico dopo una carriera di successo di 44 anni in Canon, di cui sette alla guida della regione EMEA.

Dunque a partire dal 1° marzo 2025, Sam Yoshida guiderà una Regional Sales Organisation attiva in 120 Paesi, con un team di circa 12.300 dipendenti, contribuendo a circa un quarto dei ricavi globali di Canon.

Prima della sua nomina, Yoshida ha ricoperto ruoli chiave negli Stati Uniti, tra cui Vicepresidente Esecutivo e General Manager dell’unità di Marketing Strategy, oltre a essere Presidente e CEO di Canon Solutions America, Inc. e Canon Financial Services, Inc..

Obiettivi e strategie future

Nel suo nuovo ruolo, Yoshida si concentrerà sul potenziamento dei business esistenti e sull’espansione in nuovi settori, sfruttando la solida reputazione di Canon nel settore imaging e printing. Tra le aree di sviluppo rientrano:

  • Imaging B2B
  • Stampa Industriale e Commerciale
  • Soluzioni di Gestione delle Informazioni

Con una vasta esperienza nel settore, Yoshida ha competenze in produzione, innovazione e riciclo, avendo contribuito alla fondazione di Canon Virginia, Inc., il principale stabilimento produttivo dell’azienda nelle Americhe.

“Canon è il leader di mercato nelle tecnologie di imaging e printing con milioni di clienti in tutta EMEA; questa Regione, con diverse peculiarità, è piena di opportunità e sono onorato di guidare l’azienda attraverso la prossima fase di innovazione e crescita,” afferma Yoshida.