
È stata inaugurata al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, la mostra Il Garamond ritrovato: il carattere di Simoncini e la scuola Grafica Bolognese, che si protrarrà fino al 31 gennaio 2018; è la mostra delle realizzazioni grafiche e artistiche di diverse generazioni di allievi della Scuola tipografica bolognese.
Gli interventi che si sono succeduti, rappresentanti delle Istituzioni ed esperti, hanno evidenziato il ruolo fondamentale e indispensabile della scuola, della formazione e dell’aggiornamento tecnico professionale. Tra essi Bruna Gambarelli, assessore alla Cultura del Comune di Bologna; Maura Grandi, responsabile Museo del Patrimonio Industriale; Sandra Samoggia, presidente Fondazione Aldini Valeriani; Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei; Giulietto Cacciari, designer; Adalberto Monti, insegnante e consulente di stampa; Sara Biagi, sociologa dell’arte; Roberta Frabetti, storica orientalista; Alessandra Telmon, docente di Psicologia Generale alla The American University of Rome; Claudio Pesci, curatore della mostra.
Un libro per ricordare e non dimenticare i maestri di diverse generazioni
Amici grafici di diverse generazioni che hanno usato matita, colori e pennello e l’attuale contemporanea tecnologia nel realizzare opere a testimonianza di quanto sia stato fondamentale l’insegnamento di quei maestri che per noi, e per tutte le generazioni di grafici a venire, sono stati e saranno un esempio sia di professionalità che di rapporti umani e non solo.
Le parole scritte rimangono, dette verbalmente si dimenticano facilmente, la memoria non sempre rimane nella mente. È per questa ragione che generazioni di grafici, «vecchie» e nuove, hanno voluto ricordare questi maestri, insegnanti, che hanno generato, a loro volta, professionisti, i quali hanno proseguito nell’evoluzione tecnologica della stampa, intesa in tutto il suo vasto ciclo di produzione, dalla progettazione grafica all’allestimento dello stampato.
È giusto ricordare, fare conoscere e comprendere alle future generazioni l’origine che ha generato il momento attuale della stampa.
A tale scopo è stato pubblicato un catalogo che, oltre a contenere la riproduzione delle opere, contiene articoli che ricordano quei maestri mai dimenticati.
Anche in questo contesto non va dimenticata Bologna e la scuola grafica bolognese, una città che costantemente scopre personaggi sconosciuti ai più, ma che hanno lasciato un segno nella loro vita professionale.